Nikon ha presentato qualche giorno fa due nuovi obiettivi. Il primo è un superzoom AF-S DX NIKKOR 18-300 mm f/3.5-5.6G ED VR per il formato APS con escursione focale di 16,7x da 18 a 300 mm, equivalente ad un 27-450 mm, sistema di stabilizzazione VR II e motore di messa a fuoco SWM per una messa a fuoco rapida e silenziosa. Il secondo è uno zoom per fullframe AF-S NIKKOR 24-85 mm f/3.5-4.5G ED VR, molto compatto con escursione focale 3,5x, e innesto sigillato contro infiltrazioni di acaua o polvere.
Le principali caratteristiche dei due obiettivi sono:
AF-S DX NIKKOR 18-300 mm f/3.5-5.6G ED VR
– Obiettivo zoom 16.7x in formato DX con escursione focale da 18 a 300 mm (equivalenza al formato FX/35 mm: da 27 a 450 mm)
– Il sistema di stabilizzazione riduzione vibrazioni di seconda generazione (VR II) permette riprese a mano più flessibili e l’utilizzo di tempi di posa fino a 4 stop più lenti.
– Il blocco dello zoom mantiene l’obiettivo al sicuro quando non viene utilizzato.
– L’apertura circolare del diaframma con nove lamelle consente una resa più naturale degli elementi non a fuoco.
– Le tre lenti in vetro ED e le tre lenti asferiche garantiscono una risoluzione e un contrasto di qualità superiore.
– Il motore SWM (Silent Wave Motor) garantisce un autofocus rapido e silenzioso.
– Design compatto e leggero ottimizzato per un obiettivo con questo campo.
– Lunghezza focale 18-300 mm
– Apertura massima f/3.5-5.6
– Apertura minima f/22-32
– Schema ottico 19 elementi in 14 gruppi (inclusi tre lenti asferiche e tre lenti in vetro ED)
– Angolo di campo 76 °-5 °20 ‘
– Messa a fuoco Sistema di messa a fuoco interna Nikon con autofocus controllato da motore Silent Wave e anello di messa a fuoco separato per messa a fuoco manuale
– Distanza minima di messa a fuoco 300 mm lunghezza focale: 0,45 m dal piano focale
– Rapporto di riproduzione massimo 1/3.2x
– N. di lamelle del diaframma 9 (apertura circolare del diaframma)
– Dimensione attacco filtro 77 mm
– Dimensioni Diametro di circa 83 mm x 120 mm (distanza dalla flangia di innesto obiettivo)
– Peso Circa 830 g
La disponibilità è a fine giugno ed il prezzo di 999 $.
Link al comunicato stampa di Nital
AF-S NIKKOR 24-85 mm f/3.5-4.5G ED VR
– Obiettivi zoom standard in formato FX con escursione focale di 24 – 85 mm (36 – 127,5 mm su una SLR Nikon in formato DX).
– Il sistema Riduzione Vibrazioni (VRII) consente scatti manuali più stabili e riprese con tempi di posa fino a quattro stop più lunghi.
– Il trattamento Nikon Super Integrated Coating riduce sensibilmente le immagini fantasma e la luce parassita e assicura una riproduzione dei colori eccellente.
– Progettato in modo specifico per l’utilizzo con i sensori SLR digitali Nikon in formato FX.
– Le lenti ED (a bassissimo indice di dispersione) e tre elementi di lenti asferiche garantiscono una risoluzione e un contrasto di ottima qualità riducendo al minimo aberrazioni e distorsioni.
– SWM (Motore Silent Wave) per un autofocus silenzioso e preciso.
– Due modi di messa a fuoco: M/A (autofocus con priorità manuale) e M (messa a fuoco manuale).
– Lunghezza focale 24-85 mm
– Diaframma massimo f/3.5-4.5
– Diaframma minimo f/22-29
– Schema ottico 16 elementi in 11 gruppi (inclusi una lente in vetro ED e tre elementi di lenti asferiche)
– Angolo di campo Fotocamere SLR a pellicola e SLR digitali in formato FX Nikon: 84°–28° 30′ Fotocamere SLR digitali in formato DX Nikon: 61°–18° 50′ Fotocamere sistema IX240: 71°–22° 50′
– Messa a fuoco Sistema di messa a fuoco interna Nikon con autofocus controllato da motore Silent Wave e anello di messa a fuoco separato per messa a fuoco manuale
– Distanza minima di messa a fuoco 0,38 m dal piano focale a tutte le posizioni dello zoom
– Rapporto di riproduzione massimo Circa 0,22x
– N. di lamelle del diaframma 7 (apertura circolare del diaframma)
– Innesto dell’obiettivo in gomma, in grado di resistere a qualsiasi condizione climatica.
– Dimensione attacco filtro 72 mm (P=0,75 mm)
– Dimensioni Diametro massimo di circa 78 mm x 82 mm (distanza dalla flangia di innesto obiettivo)
– Peso Circa 465 g
Link al comunicato stampa di Nital
La disponibilità è a fine giugno ed il prezzo di 599 .
Entrambi gli obiettivi sono interessanti. Il 18-300 è lo zoom con maggiore escursione focale disponibile per le reflex Nikon di formato APS/DX, superando il Tamron 18-270. Se la sua qualità sarà all’altezza del precedente 18-200 potrebbe essere la giusta scelta per chi vuole andare in giro con un’unica ottica ed evitare il problema del trasporto e del cambio degli obiettivi. Unico ostacolo il prezzo che lo rende più adatto alle reflex di fascia intermedia che a qualle di fascia base. Purtroppo la qualità si paga.
Il 24-85 invece è interessante perchè conferma indirettamente che Nikon sta preparando una reflex fullframe d’ingresso. Infatti viene difficile pensare che un acquirente della D800 o della D4 pensi di equipaggiarla con questo obiettivo, tutto sommato di fascia economica.
son curioso di vedere i test del 18-300 …. anche se sarà sicuramente meno buono del 18-200
e poi pesa un casino…. aiuto
Il 18-300 è 3cm più lungo del Tamron 18-270 e più pesante. Attualmente si trova a circa 950-1050 euro (i più economici con garanzia europea, gli ultimi con garanzia Nital), mentre il 18-200 non sembra avere perso valore.
I vantaggi dovrebbero essere:
– motore di messa a fuoco migliore
– maggiore luminosità
– materiali costruttivi migliori
– messa a fuoco manuale sempre possibile, anche insieme all’automatica
– boché migliore (9 lamelle nel diaframma, invece delle 7 del Tamron)
– alcune Nikon correggono automaticamente le deformazioni della lente con gli obiettivi originali
Per la qualità d’immagine attenderei i tests di DxoMark.
I miei dubbi: affiancato ad una reflex base (D3200, D5100) mi sembra eccessivo, sia per le proporzioni che sbilanciano la macchina, sia per il prezzo.
Simone
ciao Francesco,
ma quando si troveranno delle recensioni su sigma 18/250 hsm II e nikon 18/300 ?
il 18/200 mica verrà messo fuori produzione? ritengo che se non sarà migliorato almeno nella focale 18/200 a quel punto convenga il nikon 18/200 vr , o il 18/250 sigma, che ne pensate?
Spendere 1000 euro per un obiettivo discreto poi diventa eccessivo, certo la comodità va bene, ma se il tamron 18/270 pzd è cmq discreto, allora tanto vale risparmiare 500 euro e comprarsi un 70/300 nikon!
ciao ,
volevo sfruttare la disponibilità di chi risponde in questo blog, per chiedere se il nikon 16/85 vr possa essere considerato migliore( e non solo per costruzione ma anche per vignettatura, aberrazione, etc) o no rispetto al sigma 17/70 f 2,8-4!
Ovviamente parliamo piu che altro per un uso interno.Il 16/85 è allettante per le focali, da grandangolo a ritratto, ma l’apertura maggiore del sigma incide o no sulla qualità della lente?
Quale consigliereste voi?
Alessandro,
sia il Nikon che il Sigma sono buoni obiettivi. Il Nikon ha una leggera vignettatura alla minima focale, ma anche il Sigma ne ha. Per uso in interno nessuno è particolarmente adatto, sarebbe meglio un 17-50 f/2,8 di Sigma o Tamron o il 17-55 f/2,8 di Nikon.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco,
leggevo qualche recensione in merito al raffronto sigma 17/70 f 2,8-4 e tamron 17/50 f 2,8 in cui si diceva che tutto sommato forse conveniva il sigma in quanto anche se è vero che il tamron è f 2,8 costante e leggermente piu nitido al centro, però il sigma arriva a 50 mm a f 3,5, quindi mezzo stop di differenza, tuttavia però il sigma si allunga poi fino 70mm ad f 4, quindi alla fine mezzo stop per la stessa focale e 20 mm in piu, diciamo leggermente piu versatile; poi lo sfuocato è piu morbido per il sigma, anche se il piacere di ciò è soggettivo , e infine la funzione macro molto piu spinta per il sigma.Che ne pensi?
io preferirei il sigma per la maggiore versatilità però poi comprare il tamron se è effettivamente migliore direi conviene; la verità è che chi non ha mai usato un f 2, 8 non sa nella pratica quale differenza c’è rispetto al f 3,5 e f,4 in termini non teorici ma pratici.
ciao Francesco,
nel dubbio tra tamron 70/300 e nikon 70/300 mi sono imbattuto nel chi proponeva anche il sigma 100/300 f 4!Hai notizie in proposito? tra i tre quale sarebbe meglio?
Da piu parti leggevo che anche tra nikon 70/300 e tamron 70/300 quest’ultimo forse è migliore anche per via della tecnologia piu recente, e del prezzo inferiore a parita di prestazioni?ti risulta questo?
grazie
Giuseppe,
il Sigma 100-300/4,0 EX APO IF DG HSM è uno zoom ad apertura costante, privo di stabilizzazione, con un peso e ingombro complessivo almeno doppi del Nikon e Tamron 70-300. Non ne conosco il prezzo in quanto non l’ho trovato nei miei siti di riferimento. La sigla APO farebbe pensare che sia di buona qualità. L’ho trovato elencato fra i telezoom nel sito dell’importatore italiano M Trading, ma non sul database di DPReview, quindi o è una novità recentissima non ancora annunciata, o è fuori produzione.
Fra il Nikon ed il Tamron è sicuramente migliore il Nikon, anche se il Tamron è più recente e non se la cava male.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco,
sono possessore della d 7000 con 16/85 vr e 70/300.
Sono incuriosito dall’acquisto di un sigma o tamron 70/200 in quanto vorrei provare un obiettivo di qualita f 2,8 e anche perchè tutto sommato le focali che uso maggiormente sono fino a 200;
Del 16/85 tutto sommato ne farei a meno e lo sostituirei con un 18/200 nikon; diciamo che del 16/85 trovo buoni piu che altro i mm in grandangolo.
Non vorrei però tenere troppi obiettivi, tu che consigli mi dai? acquistando un 18/200 sarei coperto quasi completamente, però vendendo il 70/300 e acquistando il 70/200 avrei sovrapposizione di focali, ma spererei in un vero salto di qualità.
Secondo te che fare?
Alessandro,
la qualità di un obiettivo non va di pari passo con la sua luminosità, anzi di solito è il contrario e gli obiettivi meno luminosi hanno una migliore qualità a livello di nitidezza, risoluzione e contrasto. Per mantenere un elevato livello di qualità gli obiettivi più luminosi devono avere uno schema ottico più complesso, usando vetri speciali per controllare le aberrazioni dovute al maggior diametro delle lenti.
Tu hai già un buon corredo, quello che ti manca è un grandangolo tipo 10-20 mm.
Se però vuoi sostituire il 16-85 con il 18-200 VR II per motivi di praticità, senza essere costretto a cambiare obiettivo quando ti serve una focale tele superiore a 85, prendilo pure, come qualità non avrai problemi è all’altezza della situazione. Il 70-200 ti potrebbe essere utile solo se fai foto a soggetti in movimento in situazioni di scarsa luce, ma deve essere stabilizzato per avere un vantaggio sul 70-300 VR, quindi escludere il Tamron. Preparati anche a trasportare un peso maggiore.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco,
nessuna novita ancora in merito al nikon 18/300?
Volendo paragonare una dx con nikon 18/200 ad una fx (d 700 o nuova d 600 se ci sara) con un 28/300 quest’ultima accoppiata sarebbe migliore anche per l’obiettivo oltre che per il maggiore sensore che il fx ha?
Puo avere senso acquistare una fx e usarla come bridge oppure effettivamente non mettendo avanti obiettivi di alta qualità il margine di miglioramento che il fullframe da verrebbe perso per cui non conviene piu spendere quei soldi ed mantenersi quindi sul dx con tuttofare?
grazie
Giuseppe,
una fullframe con un 28-300 sarà sempre superiore ad una DX con 18-200, considerando che gli obiettivi qualitativamente più o meno si equivalgono, perchè le ottiche funzionano meglio con sensori più grandi dovendo lavorare a frequenze spaziali inferiori. Nel caso dei due Nikon in oggetto poi il 28-300 è particolarmente ben riuscito.
Che vuol dire usare una reflex FX e usarla come bridge? Vuoi forse dire in totale automatismo con uno zoom “tuttofare” come un 28-300?
Ti confermo che tutti gli obiettivi che coprono entrambi i formati danno risultati migliori sul FX per il motivo già detto, quindi una FX con un tuttofare è migliore di una DX con un tuttofare.
Ciao, Francesco
ciao Francesco,
scusa se ti riscrivo, volevo solo una delucidazione circa la tua risposta:”Il 70-200 ti potrebbe essere utile solo se fai foto a soggetti in movimento in situazioni di scarsa luce, ma deve essere stabilizzato per avere un vantaggio sul 70-300 VR,
Con questo vuoi dire che sostanzialmente se uso il sigma OS HSM II alla focale 200 mm con f 5,6 e il nikon 70/300 alla stesa focale ed identica apertura di diaframma, non noterò migliorie sulla qualita della foto col sigma?
Poi un’altra curiosità:Su un corpo fx acquistando un 28/300 e confrontandolo con il 70/300 sulle stesse focali che risulta ti abbiamo? cioè il 70/300 sulla sua focale è superiore rispetto al 28/300 per la focale equivalente?
Ti ringrazio per l’infinita disponibilità.
Alessandro,
gli obiettivi con grande apertura si comprano per usarli alla loro massima luminosità. Se li si usa diaframmandoli non è detto che siano migliori di obiettivi meno luminosi, dipende dai singoli casi. La cosa sicur è però che se non serve questa luminosità per uno scopo specifico si è speso di più inutilmente e ci si porta dietro un peso in più sempre senza uno scopo.
Anche a questa seconda domanda devo risponder: dipende. Dipende dagli obiettivi e non si può generalizzare, anche se, come ho già scritto, gli zoom con escursione focale ridotta sono generalmente migliori di quelli con un’escursione focale più ampia. Un obiettivo però non si acquista solo per la qualità ottica, nel qual caso dovresti comprare solo focali fisse, ma anche per l’uso che se ne vuol fare e per la sua praticità ed adeguatezza a questo.
Se mi serve un obiettivo da usare in viaggio, vacanza, eventi, mostre, famiglia, prenderò uno zoom ad ampia escursione, dal grandangolo al tele tipo 18-200. Se mi serve un tele zoom per foto sportive in esterni o foto ad animali in libertà prenderò un tele zoom tipo 70-300 o 100-400 e anche di più, senza particolari caratteristiche di luminosità. Se invece mi serve un tele zoom per fare foto sportive, ad animali o altro in condizioni di scarsa luce prenderò uno zoom di grande apertura. Se mi serve di riprendere panorami, monumenti o interni prenderò uno zoom grandangolare. Se fotografo prevalentemente a luce ambiente prenderò un fisso di grande apertura. Poi mi preoccuperò di scegliere, fra la tipologia individuata, quello o quelli che soddisfano buoni parametri di qualità.
Ciao, Francesco
ciao Francesco,
vorrei acquistare un obiettivo grandangolare;l’indecisione è tra sigma 10-20 e sigma 12-24.
Se non sbaglio quest’ultimo è solo per fx anche se ciò non preclude l’uso su dx,
Io ho una d 5100, l’indecione è se conviene acquistare sempre obiettivi fx anche da usare su dx, cosi qualora si decida di acquistare un domani una ff si avrebbe già l’obiettivo; d’altro canto se non erro gli obiettivi fx su corpi dx danno comunque risultati migliori rispetto agli obiettivi dx montati su dx, giusto?
Montando però il 12-24 su dx poi avrei un equivalnte di 17 -35 quindi un grandangolo meno spinto, ma una qualita migliore credo sia costruttiva che fotografica.
Quali sono gli obiettivi fx che pensi convenga acquistare su dx?A prescindere dal fatto che si decida di passare o non al pieno firmato?
Mariano,
non è vero che gli obiettivi per FX (o fullframe) montati su DX (o APS) diano risultati migliori degli obiettivi specifici per DX. Dipende dall’obiettivo quindi si deve valutare caso per caso.
La scelta di comprare obiettivi per FX avendo una DX dipende dalle proprie prospettive di crescita dell’attrezzatura e della passione per la fotografia. Se prevedi a breve di spendere dai 1500 ai 3000 € per un corpo FX compra pure obiettivi per FX, altrimenti la cosa è inutile. La qualità costruttiva degli obiettivi non dipende dal formato, ma dalla loro destinazione: quelli professionali sono migliori e più costosi anche per DX, vedi ad esempio il Nikon 17-55/2,8 Dx che costa intorno ai 1.500 €.
In genere se si ha una DX si comprano i grandangoli specifici mentre per i tele si devono obbligatoriamente comprare quelli per FX in quantoo non ne esistono per DX.
In particolare i due Sigma in oggetto sono entrambi buonie la differenza è solo la lunghezza focale: se prevedi una FX a breve compra il 12-24, altrimenti prendi il 10-20, eventualmente lo rivenderai in futuro.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco,
il sigma 50-150 f 2,8 Os Hsm ritieni possa essere una buon obiettivo, specie in interno tipo chiesa dove se non si è in prima fila onestamente il canonico 24-70 mi sembra corto?
Anche perchè vero è che il fattore moltiplicativo ci dice che un 18mm diventa in APS l’equivalente di 28mm( se non sbaglio), ma per chi usa il dx alla fine valuta i dati exif che ci dicono che se si ha un 18-105 la focale è compresa tra questi due numeri, per cui poco se ne fa sapere che quella foto a 105mm sarebbe uguale a 105x 1,5; alla fine se il 105 era corto per una foto, sempre corto rimane!
Per interni, ma intendo in chiesa o castelli da visitare dove magari ci si sofferma anche a guardare i dettagli, i classici tamron 17/50 o sigma 17/70mm credo siano corti; io usando il 18/105 delle volte mi mancano mm in grandangolo, per cui comprerò un sigma 10-20 o tamron 10-24, ma spesso mi mancano i mm in tele, credo fino ad un 200mm, da qui la scelta del sigma sopra detto, specie per interni; anche perchè sto valutando di sostituire il18-105 con un tuttofare tipo nikon o tamron o sigma, da usare per uscite esterne, invece il 50-150 piu per interni.
Avrei pensato anche al 70/200mm che però visto il peso, circa il doppio mi scoraggia un po..
Che ne dici?
Gino,
il Sigma 50-150/2,8 è un eccellente obiettivo. L’unica cosa che gli manca è la stabilizzazione. E’ stato progettato per avere lo stesso ruolo dei 70-200 per le fullframe ed infatti equivale, su APS, come focale ad un 75-225 mm. Può essere quindi adatto per riprese in interni con scarsa luminosità, anche se considerando li zoom con stabilizzazione, il suo vantaggio si riduce, almeno per i soggetti statici.
Buona l’idea di sostituire il 18-105 con un obiettivo con maggiore escursione focale. I migliori sono il Nikon 18-200 VR II ed il Tamron 18-270 PZD. Per lo zoom grandangolare invece ti sconsiglio il Tamron, un po’ scarso di nitidezza ai bordi, mentre sono ottimi i Sigma 10-20, sia il f/3,5 che il f/4,5-5,6. Se vuoi il meglio poi considera l’ottimo Tokina 11-16/2,8.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco,
quando si passa da una compatta ad una reflex, solitamente si pensa di comprare una di base per cercare di capire se la passione possa nascere e in che modo poi venga coltivata.
Credo però che poi tutti dopo un annetto cominciamo a farsi il problema se passare ad un corpo più performante ed a obiettivi migliori.
Quando scrivi giustamente che in base al tipo di foto si comprano gli obiettivi, rispondendo ad Alessandro sopra, mi sento però da aggiungere che alla fine, chiunque usi una reflex,cominci a pensare di sostituire il 18-55 da kit perchè troppo corto, e allora si cerca un 18-105 o un 18-200; poi però si ritiene opportuno passare ad un tamron 17-50 f 2,8, perchè chi si documenta( è un bene o un male ahimè…) sarà incentivato ed incuriosito dall’acquisto di obiettivi luminosi; poi col tempo ci servirà un grandangolo..poi un tele; come dire, dopo alcuni anni direi che tutti gli amanti di fotografia sentiranno l’esigenza di passare a qualcosa di meglio, come corpo e come obiettivi.
E ‘un po una mania di perfezionamento che forse porta tutti i tuoi lettori, e me compreso, ad assillarti di domande, molte uguali tra loro, molte futili e banali,perchè in realtà nasce in ognuno di noi( a te no?) la voglia di avere il meglio anche se magari del meglio non si sa che farsene; anche se magari del meglio non si riesce a notare la differenza.Si vuole solo per il gusto di possedere.
Credo che dobbiamo solo prendere atto di questo o chiedere che si inventi qualche farmaco che inibisca la voglia di acquistare , anche se per questo ci pensa gia la crisi.
Buona foto a tutti..
Angelo,
hai perfettamente ragione ed hai tracciato un ottimo ritratto del fotoamatore medio.
Il professionista acquista corpi ed obiettivi per necessità ed in funzione del lavoro e delle foto che fa, l’amatore lo fa anche per il piacere di possedere begli oggetti e qualche volta cerca di giustificare la cosa con motivi tecnici. Le macchine fotografiche per alcuni sostituiscono i giocattoli dell’infanzia, come per altri sono i computer, i videogiochi, le auto, le moto, le barche o anche i trenini modello, a secondo di ciò che ci piace e che ci si può permettere.
Certo in questo la crisi ci ha limitato molto, soprattutto cn l’aiuto di Monti.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco,
volevo un ulteriore delucidazione su quanto da te detto sulla stabilizzazione degli obiettivi, nello specifico il 50-150.
Leggevo tra l’altro che è uscita anche la versione stabilizzata, ma direi che costando sui 900 euro poi a quel punto sarei piu propenso per il 70-200, vista la possibilità di uso eventuale su pieno formato.
Quello che voglio chiederti:la macchina reflex imposta automaticamente i tempi piu lunghi al di sotto di quelli di sicurezza se ha davanti un obiettivo stabilizzato recuperando 3-4 stop?Cioè, non avendo la stabilizzazione, devo essere sempre io a ad impostare il tempo di sicurezza ad ogni focale che cambio o la macchina provvede lo stesso nei limiti del tempo di sicurezza che la focale in quel momento richiede?
Tu sconsigli un acquisto di un obiettivo non stabilizzato, tipo la focale 50-150 e 70-200, visto che vengono comprati per la loro luminosità e si perderebbe il vantaggio dei 3-4 stop ?l’uso sarebbe preponderante per soggetti stabili.
grazie e b.ferragosto
Gino,
non ho trovato il prezzo in Italia del nuovo Sigma 50-150 OS, ma in Germania mi risulta sui 900 €.
Le reflex usate in program tendono ad impostare tempi di sicurezza in funzione della focale dell’obiettivo, senza tenere conto della stabilizzazione. Se vuoi impostare un tempo più lungo puoi modificare la combinazione tempo/diaframma in program oppure usare la priorità dei tempi. Non contare però molto sulla possibilità di scendere col tempo di quattro stop. In queste condizioni solo il 50 % circa degli scatti sono esenti da mosso (dipende anche da come scatti). Con due stopo si è più sicuri.
Per un uso con soggetti statici gli obiettivi stabilizzati danno grandi vantaggi, per i soggetti in movimento sono inutili, quindi l’acquisto dipende anche dall’uso. Certo che se si ha la stabilizzazione questa può essere usata e utile quando serve e se ne può fare a meno negli altri casi.
Ciao, Francesco
ciao Francesco,
scuso se ti disturbo a ferragosto, ma sono pochi giorni che ho comprato una reflex e la sto usando in questi giorni.Informandomi sui tempi di sicurezza, mi collego a quanto detto poco sopra con Gino.
Se ho capito bene il tempo di sicurezza ti consente di scattare senza micromosso usando un tempo di scatto pari all’inversione della focale usata, per cui se uso 200mm 1/200; su 60 mm 1/60.
Lo stabilizzatore ci da la possibilità di scendere di 2 o 3 stop, ma ho visto che la mia d 3100 con 18-105 vr (quindi stabilizzato) in modalita automatica completa( no p-s-a), a tutte le focali dal 18 al 105 in esterno, quindi con buona luce di solito imposta come tempo di scatto 1/250 variando il diaframma intorno f 5-8a seconda delle situazioni.In interni invece indipendentemente dalla focale 18 o 105 non scende col tempo sotto 1/60.
Ti domando: ma se impostassi manualmente o con modalità S il tempo, fino a che tempo potrei scendere? cioè se a 60 mm il tempo di sicurezza è 1/60 con lo stabilizzatore potrei scendere ancora? e a 18 mm che tempo si puo usare( 1/20)?
Leggevo che di solito sotto 1/60 ci sta micromosso, per cui se è vero la regola del tempo di sicurezza sotto i 60 mm non vale( se no ci sta micromosso)? o non ho capito niente?
ti ringrazierei per dei chiarimenti in proposito.
Andrea,
la vecchia regola del tempo di sicurezza per evitare il mosso uguale al reciproco della lunghezza focale dell’obiettivo si è sempre usata con la fotografia su pellicola. Allora però i massimi ingrandimenti che un fotografo normalmente faceva erano il 30×40 cm a partire da un fotogramma 36×24 mm, cioè circa 12-13x al massimo.
Oggi invece si guardano le foto al 100 % sul monitor per vedere se c’è micromosso. Considerando un monitor medio (non l’Apple Retina!) con 40 pixel per cm una foto da 16 Mpx (4928×3264 pixel) viene visualizzata ad una grandezza (se potesse essere vista tutta intera) di circa 120×80 cm a partire da un fotogramma ricavato dal sensore APS di circa 24×16 mm con un ingrandimento di 50x. E’ evidente che con questo ingrandimento il micromosso che sfuggiva con la stampa nella fotografia analogica si evidenzia molto di più con la foto digitale. I tempi di sicurezza di cui si è detto sono quindi quelli minimi, ma è meglio tenersi un po’ più su con tempi se possibile più veloci. Si deve tenere conto poi che quei tempi sono calcolati per il fotogramma fullframe o 35 millimetri. Per le fotocamere con sensore più piccolo come l’APS si deve tenere quindi conto della focale equivalente applicando il fattore moltiplicativo, in questo caso 1,5x, alla focale reale.
Con la stabilizzazione si possono guadagnare con sufficiente sicurezza circa due stop, anche se con fortuna ed in qualche caso si arriva a molto di più: una volta sono riuscito a fare un ritratto a mio figlio, in casa, con una focale di 135 mm e tempo di 1/8 di secondo, ma è raro riuscirci ed il soggetto deve essere immobile.
Se la tua D3100 non scende sotto 1/60 forse la usi con l’impostazione Iso Auto e con quel tempo come minimo. Per scegliere il tempo puoi usarla in Program e variare la coppia tempo/diaframma con l’apposita ghiera, oppure usarla in priorità dei tempi ed impostarlo manualmente.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco,
altra domanda che mi ero dimenticato di farti: hai scritto a Gino:”Le reflex usate in program tendono ad impostare tempi di sicurezza in funzione della focale dell’obiettivo, senza tenere conto della stabilizzazione”.
Allora in automatico anche se un obiettivo è stabilizzato la macchina non ne tiene conto( è come se ne avessi uno non vr?) , quindi anche se compro un obiettivo vr per sfruttarlo devo impostare io i tempi in modalita S?
se no è come se non avessi il vantaggio del vr, giusto?
Andrea,
questi dettagli del comportamento delle macchine non li scrive nessuno, bisogna capirli con esperienza e prove.
Se usi la macchina in Program questa per definire la giusta coppia tempo/diaframma per l’esposizione, partendo dalla situazione iniziale appena accesa, quando il tempo di scatto scende sotto un valore diciamo “di sicurezza” in funzione della lunghezza focale dell’obiettivo, inizia ad aprire il diaframma fino al valore massimo, poi allunga il tempo di esposizione. Questa situazione però può essere alterata agendo sulla ghiera che modifica la combinazione tempo/diaframma pur mantenendo la stessa esposizione.
Se si parla di intervento della stabilizzazione vuol dire che ci si trova in condizioni di scarsa luce e quindi il tempo di scatto si sarà abbastanza allungato e il diaframma sarà alla massima apertura. Se non fosse così comunque si potrebbe sempre modificare la coppia con la ghiera di cui sopra. L’unica cosa da fare è assicurarsi che il tempo di scatto non sia troppo lungo anche con l’uso dello stabilizzatore, o per bloccare i movimenti del soggetto. In questo caso si deve aumentare la sensibilità Iso.
L’uso della sensibilità automatica non è consigliabile in quanto richiede di definire un tempo minimo di scatto sotto il quale aumentare la sensibilità. Questo però è fisso ed indipendente dalla focale usata, quindi o è troppo lungo per i tele o troppo corto per i grandangoli. Solo la Nikon D800 ha la funzione Auto Iso che tiene conto della lunghezza focale dell’obiettivo. La stessa funzione l’ho riscontrata nella mirrorless Pentax K-=1, quindi potrebbe essere presente anche nelle sue reflex K-5 e K-30, ma non avendole ancora provate a fondo non lo posso confermare.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco,
leggo spesso photozone come sito per recensioni, delle volte d preview( ma qui non riesco a trovare tutti gli obiettivi( forse colpa mia); sono affidabili secondo te i loro giudizi?oltre questi due siti quali posso consultare?
grazie
Guido,
DPReview e Photozone sono relativamente affidabili per i test degli obiettivi. Questo perchè i tor test valutano gli obiettivi in abbinamento ad un corpo macchina. Al variare di questo i risultati potrebbero essere diversi.
L’unico laboratorio che valuta gli obiettivi indipendentemente dai corpi macchina è il “Centro Studi di Progresso Fotografico”. I suoi risultati però sono disponibili soltanto sulle riviste “Tutti Fotografi” e “Progresso Fotografico” e sono i più attendibili in assoluto.
Ciao, Francesco
ciao Francesco,
vorrei approfittare della tua professionalità e disponibilità per chiederti un consiglio, anche se è ancora presto, visto le non ancore presentazioni delle D 600 e D 400.
Mi chiedevo, stando ai rumors, perchè la D 400 è data a 1700-1800 euro a fronte dei circa 1500 euro della FX D 600?Ci sarebbe un perchè se cio fosse confermato?
Un fx non dovrebbe essere migliore di un Dx, tanto piu che si dice che la D 600 dovrebbe avere la possibilità di fare filmati, un flash incorporato,e motore di messa a fuoco incorporato, per cui possibilità di sfruttare obiettivi AF e non AF-S,
Proprio su quest’ultimo punto ti chiedo:quali sono gli obiettivi di buona qualità AF su cui si potrebbe puntare e risparmiare magari qualcosa?
E in generale quali obiettivi ritieni si debbano abbinare ad un corpo Fx, magari anche di terze marche?
grazie.
Marco,
le voci in rete danno ormai per certa la presentazione da parte della Nikon di una fullframe di livello inferiore alla D800, cioè la D600. Non si parla più però di una D400 che avrebbe dovuto essere la sostituta della D300s. In realtà a fronte di una D600 a 1500 $ (o € ?) una DX professionale allo stesso prezzo o anche di più avrebbe poco senso. Se quindi sarà presentata la D600 penso che Nikon poi sostituirà la D7000 con un nuovo modello, probabilmente con un sensore da 24 Mpx e questa sarà la versione top delle reflex DX della casa. In questo modo le reflex amatoriali sarebbero DX ele professionali FX.
Gli obiettivi da considerare per una FX al posto degli originali Nikon sono quelli delle solite marche che producono obiettivi universali: Sigma, Tamron e Tokina, oltre che gli economici Samyang/Walimex. Queste case producono ottimi obiettivi FX anche se i prezzi dei migliori e professionali non sono tanto contenuti.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco,
per una d 7000 che tele spinto consigli per foto naturalistiche; avrei intenzioni di fare un safari in Kenja, e in ogni caso mi piace spingermi nelle foto con dettagli di animali;Tra i vari sigma 50-150 ; 120-400; 150-500 e altri da te conosciuti, quali mi conviene prendere?Sono anche per Fx eventualmente?
Sai, la D 600 credo che alletti tutti, e a questo punto meglio munirsi anche di obiettivi per il pieno formato, non si sa mai..
Guido, per un safari un 50-150 mi sembra corto.
Puoi scegliere fra Sigma 120-400 OS o 150-500 OS a secondo di quanto sei disposto a trasportare e a spendere. Sono entrambi obiettivi adatti al formato FX, ma se pensi a questo passaggio allora è meglio il 150-500 perchè ha una focale maggiore, visto che per il formato FX non c’è fattore moltiplicativo.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco,
sulla mia D800 come obbiettivo da viaggio mi consiglieresti un AF-S FX NIKKOR 28-300mm f/3.5-5.6G ED VR o un AF-S DX NIKKOR 18-300 mm f/3.5-5.6G ED VR.
Ti ringrazio anticipatamente, Giorgio.
Ciao Giorgio,
la D800 ha un sensore full-frame, che il 18-300 non coprirebbe interamente lasciando una vignettatura ai bordi e costringendoti ad usarla in modalità DX, cioè sfruttando soltanto la porzione centrale del sensore. Come risultato finale, avresti un’obiettivo equivalente ad un 27-450 su una macchina DX, pagando però una full-frame. Tra i due secondo me dovresti scegliere il 28-300.
Simone
Giorgio,
va bene solo il 28-300 VR. Il 18-300 VR è un obiettivo DX.
Ciao, Francesco
Senza voler fare polemiche con nessuno, ma come qualcuno ha detto bene in questo blog in cui descriveva il fotoamatore medio come una persona allettata dalle novità senza magari neanche sfruttare al max la sua potenzialtà,e avere le conoscenze adeguate do fotografia; mi chiedo come un Giorgio abbia comprato una D 800 senza sapere neanche la differenza tra DX e Fx ,e senza avere neanche la piu banale conoscenza degli obiettivi da montare su un corpo fantastico.
Ricordiamoci che non so quanti fotografi vedremo in giro con una D 800, molti si terranno le loro 7 d o d 700 mentre noi poveri amatori spenderemo e ci indebiteremo per comprare il meglio non sapendo neanche a che servono.
buona luce a tutti.
possiedo una nikon d5000 con un 18-50 vr .vprrei comprare un obiettivo diverso tipo zoom,sono indeciso sul 18-200 nikon o sul 18-300 sempre nikon.chi può consigliarmi?grazie COSIMO
Cosimo,
il Nikon 18-300 è più grande pesante del 18-200, senza avere una qualità migliore. Se pensi che la focale di 300 mm (450 mm equivalente) possa esserti utile prendilo, altrimenti il 18-200 va benissimo e ti consente di risparmiare qualcosa.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco,
ti scrivo in quanto possiedo una d5100 con obiettivo 18-105 ed ero tentato nel comprare un tuttofare con maggior escursione focale per i viaggi. All fine sono indeciso principalmente sul tamron 270 pzd ed il nikon 18-300. Mi sconforta l’enorme peso dell’ultimo però. Il 18-200 nikon è da molto sul mercato e penso che qualitativamente sia migliore il nuovo 18-300. Poi, avendo un 18-105 da kit forse passando al 200 non sò quanto abbia senso… penso non sia molta la differenza andando a spendere molto.
Quindi, restando sui due citati all’inizio quale ti senti di consigliarmi? Come siamo a velocità di AF e qualità in generale?
Inoltre, pensavo di comprarmi un primo fisso, il 35 mm f/1.8 ma ho letto che tutti consigliano il f/2 in quanto da risultati migliori. Questo però non ha autofocus e questa cosa mi fa un pò di paura…
Aspetto qualche tuo consiglio 😉
Alessio
Alessio,
innanzitutto se decidi di prendere uno zoom 18-200 o 300 il 18-105 che hai adesso, che si sovrapporrebbe totalmente come focali, non ti servirà più e potrai venderlo.
Il nuovo Nikon 18-300 VR è più grande e pesante del 18-200 VR, ma non migliore otticamente. E’ già un fatto eccezionale che, pur avendo un’escursione focale maggiore del 50 % mantenga una qualità simile al 18-200. Negli obiettivi l’evoluzione non è così rapida come con i corpi macchina digitali e anche se il 18-200 ha qualche anno non vuol dire che sia superato. Entrambi comunque sono superiori per costruzione, velocità di messa a fuoco e qualità d’immagine al Tamron 18-270 che è comunque una buona scelta con un ottimo rapporto qualità prezzo. Prendere il 18-200, in confronto al tuo 18-105, vuol dire raddoppiare sia l’escursione focale ceh la massima lunghezza focale e non mi pare che questo sia poco. Quindi se sei disposto a spendere di più, a portarti un peso maggiore e pensi che i 300 mm (450 equivalenti) ti siano utili prendi pure il 18-300, altrimenti il 18-200 va benissimo.
Riguardo all’obiettivo fisso il 35/1,8 è migliore del 35/2,0. Forse i consigli per il 35/2,0 riguardano l’uso su macchine FX. Inoltre il 35/2,0 non ha il motore di messa a fuoco incorporato quindi sulla D5100 dovresti focheggiare manualmente.
Ciao, Francesco
Grazie mille per il consiglio. Alla fine ho preso come mi consigliavi tu il 35/1.8 ma come tuttofare ho preso il 18-300. È una prova, voglio vedere come qualità com’è e se nel caso mi stesse scomodo tutto quel peso penso che ripiegherei sul 18-200. Almeno così vedrò con le foto che farò se effettivamente mi servono i 300 mm. Ho puntato anche sul Nikon anche per un discorso di tenuta del prezzo dell’usato.
Ora quindi, secondo te come passo successivo, quale ottica potrei prendere, ovviamente non adesso, ma giusto per vedere se dovessi trovare offerte speciali. Come macro pensavo tipo l’85mm nikon, penso sia buono, mentre come grandangolo (studio architettura e spesso ne sento la mancanza facendo foto di edifici) pensavo al 8-16 o al 10-22. Come fisso luminoso avendo il 35 mm non sò se mi possa servire successivamente un 50 mm ma questo penso che potrò capirlo anche da me dopo aver usato un bel pò il 35 mm. PS: per i ritratti immagino non vada bene, vero?
Rispondo al Sig. Giovanni, che non ho nessuna difficoltà a classificarmi fotoamatore medio. Il motivo per cui ho comprato un D800 non la riguarda, e quanto io sia competente sempre non la riguarda (Senza far polemica con nessuno). Ringrazio Francesco per la professionalità dei suoi consigli e per la sua discrezione.
Ciascuno spende i propri soldi come gli pare, Giorgio. E avere una macchina di buona qualità fa risparmiare tempo anche a chi non è un professionista: si può imparare strada facendo. Credo che Giovanni non volesse farsi gli affari tuoi o fare polemica, ma semplicemente volesse fare una riflessione autocritica (siamo tutti allettati dalle ultime novità tecnologiche) ed esprimere un po’ di invidia per la tua attrezzatura… 🙂
Simone
Caro Simone sono d’accordo con te, so di aver acquistato una macchiana che mette in mostra i limiti dei professionisti, quindi figuriamoci quelli di un fotoamatore. Sono fortemente appassionato di fotografia e ho investito in una D800 perchè penso che nel tempo mi permetta di crescere tecnicamente. Non si può giudicare senza conoscere, comunque saluto il Sig. Giovanni che sicuramente anche lui sarà un appassionatissimo di fotografia, magari dalla tastiera facile. Ho bocciato l’opzione 24-300 fx, e continuerò a viaggiare con il mio zaino e i meravigliosi nikkor 24-70 2.8 e 70-200 VRII 2.8. L’altissima risoluzione della D800 metterebbe a nudo tutti i limiti di un’ottica con un’escusione focale così ampia come il 28-300 che rimane un’ottima ottica ma non per la D800. Le difficoltà d’uso della D800 vengono ripagate da foto meravigliose e da una possibilità di esprimere la propria fantasia e abilità fotografica al massimo. Ti ringrazio del tuo intervento, ti saluto, e ti auguro buona luce.
Giorgio
ciao Francesco,
immagino gia la risposta ma ti pongo lo stesso il quesito:
ha senso acquistare un 18-300 vr per avere la focale da 200-300 mm che un 70-300 mi garantirebbe?
cioè meglio l’accoppiata nikon 18-200 piu tamron 70-300 vc ( se si di quanto?)o il 18-300 a livello di velocita di messa fuoco e qualità di immagine mantiene discretamente tanto da non farmi rimpiangere il 70-300?
Stefano,
questo è il dubbio di sempre: è meglio avere un solo obiettivo che copra tutte le focali che ci interessano o più obiettivi? I vantaggi della prima soluzione sono quelli di portarsi dietro un solo obiettivo e di non dover mai perdere tempo per decidere quale usare e cambiarli. Gli svantaggi sono la qualità leggermente inferiore e il fatto di portarsi dietro un tele anche quando basterebbe solo un grandangolo o viceversa, con pesi e ingombri maggiori.
C’è anche un problema di costi: due obiettivi di solito costano più di uno.
Potrei anche dirti che si potrebbe anche pensare ad un 16-85 più 70-300.
Se per te pesano di più i vantaggi della soluzione unica sceglila pure. Il Nikon 18-300 è un buon obiettivo, anche se non superiore al 18-200 e la velocità di messa a fuoco degli AF-S Nikon con motore ad ultrasuoni è superiore a quella dei Tammron.
Ciao, Francesco
ciao Francesco e Simone,
la domanda forse è stupida, e in ogni caso è soggettivo, tuttavia volevo chiedere se i tele spinti e quindi pesanti che raggiungono i 400 o 500 mm sono tanto scomodi da portare per il loro peso e ingombro; io non ho mai avuto la possibilità di testarne uno, ma leggo sempre che portarsi dietro 3 kg di peso al collo o in mano scoraggia la fotografia, che stanca; certo che se anche un accoppiata nikon d 7000 e 18-300 è fastidiosa, mi sa che dovrò bandire la foto di avifauna..; è cosi?
Antonio,
la comodità o scomodità di portarsi dietro qualsiasi attrezzatura dipende da qual è il tuo interesse per quello che con essa puoi fare. C’è chi è disposto, per fare una particolare foto, a portarsi dietro fotocamere di grande formato a banco ottico con tutti i loro obiettivi, treppiedi e accessori con un peso di decine di kili e chi trova scomoda pure una compatta e fotografa con il cellulare.
La risposta quindi te la puoi dare solo tu.
Ciao, Francesco
un altra domanda; come mai molti mantengono sia i corpi dx che fx? vedo che i professionisti ne hanno due con su montati penso un grandangolo e un tele, ma per un amatore che senso ha? se ci si lamenta di un kg di obiettivo , ha senso portarsene il doppio?
Io anche sono attratto dalla D 600, e questo mi sta facendo rinviare l’acquisto di obiettivi, pensate che dovrei vendere la mia d 5100 o ha senso tenerla anche con una Fx?
Antonio,
per i professionisti le fotocamere e gli obiettivi sono strumenti di lavoro, soggetti ad ammortamento e non le cambiano per moda o per possedere l’ultimo modello, ma solo alla fine della loro vita o per esigenze specifiche. Il fatto di portarsi due o più corpi è dovuto alla necessità di usare diversi obiettivi senza la perdita di tempo di doverli cambiare. Di solito se si hanno FX e DX si usano le prime con i grandangoli e le seconde con i tele.
Questa scelta può anche essere valida per un fotoamatore, un mio amico lo fa con una D3100 e una D5100. Su una monta uno zoom grandangolare 10-20 mm e sull’altra un tuttofare 18-270, così non deve mai cambiare obiettivo.
Ciao, Francesco
ciao Francesco,
il nikon 24-120 vr f 4 che tu sappia è un buon obiettivo per uso interno?
Per interni visto che i 24-70 sono si piu luminosi ( f 2,8), ma senza stabilizzatore, e con range di focali piu ristrette, non credi che possa convenire tale obiettivo?Sai se ne esistono di altre marche con tale focale e ad pertura costante ?
grazie
Arsenio,
dipende dal soggetto. Se si tratta di soggetti statici il 24-120/4,0 VR è una buona scelta, ma per persone o soggetti che si muovono lo stabilizzatore non serve a nulla ed è meglio una luminosità più elevata.
Ciao, Francesco
ciao Francesco,
ho una d 5100 con un nikon 18-200 che ha sostituito il 18-105 da Kit; pensavo di mantenere il tuttofare per escursioni che è molto comodo, ma nel contempo acquistare due obiettivi, uno per interni e uno per esterno;
per esterno il problema non si pone, nel senso che tamron o nikon 70-300 dovrebbero essere i migliori, salvo poi dirottarmi sul sigma 70-200 f 2,8 se tu lo ritieni decisamente migliore dei due citati 70-300;
per interno invece mi frulla per la testa il sigma 17-70 f 2,8 -4 in virtu della focale poliedrica e delle buone recensioni lette; hai alternative migliori?
molti mi consigliano ( ma questo nei forum di parte) di acquistare il nikon 16-85, che ammetto che a livello di focale sarebbe il top per interno aavendo anche un pò di grandangolo in più oltre che il tele, ma tra i due o altri da te consigliati chi vince il confronto( nettamente?);
se il 16-85 ha f 3,5-5,6 non è uguale ad un nikon 18-200 o al 18-105 (che avevo gia tra l’altro) a livello di prestazioni al chiuso?
Aspetto i tuoi preziosi consigli.
David,
non capisco perchè si debbano avere obiettivi che si sovrappongano quasi totalmente per lunghezza focale.
Visto che hai un 18-200 un 16-85 o un 17-70 si sovrappongono completamente a quello che già hai e sono assolutamente inutili. Il 17-70/2,8-4,0 ti farebbe guadagnare solo 1/2 o 2/3 di stop per le focali a cui si sovrappone al 18-200, quindi non ne vale la pena. Il 16-85 invece non è adatto per interni a causa della sua scarsa luminosità.
Un 70-300 potrebbe essere utile se vuoi fare riprese sportive, ad animali in libertà (anzi per questi è un po’ corto) o a dettagli di un panorama o di un monumento, mentre un 70-200 potrebbe esserti utile, usato a tutta apertura, solo se vuoi fare riprese in luce scarsa per le quali il 18-200 non è abbastanza luminoso.
Per le riprese in interni potresti prendere un Tamron 17-50/2,8 VC, ma anche in questo caso il vantaggio, rispetto al 18-200, va solo da 2/3 a 1 stop.
Quello che potrebbe esserti utile è un obiettivo a focale fissa luminoso come il 28/1,8 o il 35/1,8 DX che però non sono grandangolari.
Un altro obiettivo abbastanza luminoso che potrebbe essere utile per interni, essendo anche grandangolare, è il Tokina 11-16/2,8.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco,
tra i “tuttofare” per Fx, i sigma e tamron 28-300 sino discreti, confrotntandoli con il nikon 28-300?
I prezzi, rispetto al sigma e tamron 18-250 e 18-250 sono inferiori, come mai secondo te?i tuttofare su dx forse sono migliori che su Fx?
E’ possibile che con l’avvento della D 600 sigma e tamron o tokina tentino un riaggiornamento di tali obiettivi, vista la probabile appetibilità della fx “entry evel”.
grazie
Giovanni,
gli’obiettivi Sigma 28-300/SLD DG MACRO NEW N/AF-D, ancora reperibile anche se non più a listino, e il Tamron 28-300 F/3,5-6,3 XR Di LD ASPHERICAL [IF] MACRO, sono obiettivi di vecchia progettazione, risalente ai tempi della foto a pellicola e solo leggermente aggiornati. Anche se hanno un prezzo basso non sono molto consigliabili per una fullframe attuale. Sicuramente sono molto inferiori al Nikon 28-300.
Tamron ha invece un obiettivo più moderno, pensato per le fullframe digitali, il 28-300 F/3,5-6,3 XR Di VC LD ASPHERICAL [IF] MACRO. Questo obiettivo però costa circa 600 €, più del corrispondente 18-270 F/3.5-6.3 Di II VC PZD per Dx che costa sui 450 €.
Può darsi che Sigma, se si diffonderanno le fullframe (oltre alla Nikon D600 sono in arrivo una Canon 6D ed una Sony A99), decida di presentare un nuovo prodotto più aggiornato.
Ciao, Francesco
ciao Francesco,
grazie per la risposta e el delucidazioni date
; mi è sfuggito solo un dettaglio nella tua risposta: il tamron 28-300 vc come è come qualita confrontandolo con il nikon 28-300?
ciao Francesco, scusa se t disturbo.. Sono in possesso di una d3200 con 18-105 e 70-300, e mi stavo domandando se nn sia il caso di sostituire il primo ob. Menzionato.
Il 16-85 della nikon é qualitativamente superiore, oppure sarebbe meglio rivolgersi alla concorrenza? Spesso q viaggio e visito citta’ e immortalo monumenti cambio l’ottica d base col superzoom e mi pare che l’innesto del 18-105 sia qualitativamente mediocre. Ovviamente un po’ di grandangolo in piu’ mi potrebbe far comodo.
Hai qualche idea in merito, secondo la tua esperienza, che potrebbe aiutarmi nella scelta?
Ringrazio anticipatamente, buona giornata.
Riccardo,
il Nikon 18-105 VR è otticamente sullo stesso livello del 16-85 VR. La differenza è nella costruzione meccanica, migliore per il 16-85, mentre il 18-105 ha una costruzione economica, con baionetta in plastica. Questo può essere un inconveniente, con un’usura elevata della baionetta, se si cambia l’obiettivo veramente molto spesso, ma secondo me è un’ipotesi molto remota.
Se ti serve un grandangolo piuttosto che spendere soldi per un 16-85 prendi in considerazione un grandangolo vero come un Sigma 10-20.
Ciao, Francesco
Buongiorno Francesco,
ho usufruito altre volte dei tuoi validi consigli e, pur non volendo approfittare troppo della tua disponibilità, avrei da chiederti il parere su alcuni obiettivi.
Posseggo una Nikon D5000 (a breve conto di acquistare una D7100) corredata degli obiettivi Nikon 18-105 VR e 55-300 VR, che uso in prevalenza per foto sportive all’aperto, al chiuso e manifestazioni in interni.
Per le foto all’aperto gli obiettivi vanno abbastanza bene, il problema sorge in carenza di luce, quando con il 18-105 devo usare tempi di 1/200-1/300. Dalle varie prove compiute ho appurato che:
– senza flash e con iso 800/1600 le foto vengono scure e abbastanza rumorose.
– con il flash le cose andrebbero benino, soprattutto però fin dove questo arriva…
Ora, premesso che scatto in jepg e non so come funziona il RAW (vedrò tuttavia a breve di imparare almeno l’indispensabile), riuscirei ad avere risultati migliori se, per le foto sportive in interni, acquistassi un obiettivo più luminoso?
Dopo aver letto una discreta quantità di recensioni (cercando di non farmi travolgere dai dati…) e valutato le mie necessità, sarei portato a scartare i fissi e gli zoom fino a 50mm e avrei individuato un obiettivo, il Nikon 24-85 VR, che mi parrebbe un giusto compromesso tra luminosità, focale, peso e prezzo.
Tu che ne pensi?
Ti ringrazio in anticipo per gli apprezzati consigli.
Vincent
Ciao, scusa se mi intrometto, direi che forse è il caso che cerchi obiettivi con apertura f2,8, i vari 70-200 se sei piuttosto distante, i vari 24-70 se sei abbastanza vicino oppure un’ottica disegnata per aps-c come il sigma 50-150 che è accreditato di ottime prestazioni. Usando tempi così corti direi che la stabilizzazione non è indispensabile, certo sarebbe comoda nei momenti in cui ti è possibile abbassare la velocità dello scatto.
Infine la d5000 ha lo stesso sensore della mia, non mi preoccupererei di salire anche fino a 2400 iso (talvolta anche i 3200), tuttavia se ti è possibile usare il flash (perché non disturbi e perché non sei lontano) usa quello (puoi cercarne uno esterno, anche un medio metz 44 oppure i nissin che sento molti essere soddisfatti).
Infine raw e jpeg. il raw è importante se vuoi cambiare bilanciamento colore, temperature, ed esposizione. Vedo sulla mia che oltre a +1 o +1,5 è meglio non andare, tuttavia se manca ancora luce si può lavorare sui livelli e si riesce a recuperare più o meno un altro stop.
La D7100 è sicuramente più avanti rispetto alla D5000, ma credo che le ottiche potrebbero darti più soddisfazione di un cambio corpo, comunque la D7100 è accreditata di un buon 3200 iso (fino a 6400 in certe condizioni).
Morale della favola, io ho scelto un 70-200 f2,8, ma nel mio caso sigma non fa il 50-150 (o meglio esiste una vecchia versione che è introvabile) per pentax e il 50-135 pentax costava molto di più del sigma usato che ho trovato.
Buona luce a te
Vincent,
prima di tutto mi sembra che fare foto sportive in interni con il flash non sia molto opportuno. Potresti disturbare gli atleti e poi otterresti foto con i soggetti forse ben illuminati (se non sono troppo distanti), ma con lo sfondo scuro, quindi piuttosto brutte.
Mi sembra poi strano che a sensibilità di 800 o 1600 Iso le foto siano troppo rumorose. Dovresti provare a scattare in raw ed a convertire poi le foto, eventualmente ottimizzando la riduzione di rumore se usi un software come Capture NX2 in grado di farlo. Con la D7100 dovresti poi poter arrivare anche a 3200 Iso senza problemi.
Riguardo allo zoom 24-85 questa focale non mi sembra molto adatta per foto sportive, anche considerando il fattore moltiplicativo 1,5, a meno che non ti trovi abbastanza vicino agli atleti. Poi non so a quale ti riferisci perchè Nikon ne ha due in catalogo. Uno è l’AF-S 24-85 f/3,5-4,5 che non mi sembra molto luminoso e non avrebbe nessun vantaggio in confronto agli obiettivi che già hai, l’altro è un AF-D 24-85 f/2,8-4,0, più luminoso solo in grandangolo, ma non in tele, privo di motore AF e quindi non usabile sulla D5000 (sulla D7100 si).
Una scelta migliore è un obiettivo zoom ada apertura fissa f/2,8. Il Nikon 70-200/2,8 VR II è molto caro quasi 2000 €, come alternativa potresti considerare i Sigma 50-150/2,8 OS HSM o 70-200/2,8 OS HSM sui 1000 € o infine il Tamron 70-200/2,8 LD non stabilizzato, ma tanto la stabilizzazione per questo tipo di foto non serve, sui 700 €.
Ciao, Francesco
ciao Christian,
scusa se mi intrometto io, ero possessore di una d 5100 con 18-105 che ho venduto poco tempo fa per acquistare o una d7100 o una d600, ancora non so bene.La d 600 non mi convince ancora per i 39 punti e lo sporco del sensore e anche perchè amo piu i dettagli che il grandangolo per cui il crop del dx mi agevolerebbe di piu; d’altronde mi sembra di capire che i file della d 600 siano nettamente migliori della d7100 anche a bassi iso, che ne pensi in proposito?
Ti vorrei chiedere se il sigma 70-200 os? ti da soddisfazioni in piu rispetto ai classici obiettivi da kit; cioè se trovi dei netti miglioramenti in non so cosa, risoluzione, tempo di scatto, nitidezza di immagini etc.
Cioè se in pratica consigli di acquistare gli obiettivi f 2,8 e se si quale sarebbe il motivo valido per consigliarne l’acquisto.
grazie
Andrea,
mi intrometto anche io.
La D600 è decisamente superiore alla D7100 per qualità d’immagine, specialmente alle alte sensibilità. Lo sporco sul sensore c’è stato solo in qualche isolato caso che però è stato nettamente amplificato a livello di risonanza e pubblicità come tutto quello che viene pubblicato in rete. Conosco diverse persone che hanno la D600 da tempo e che non hanno avuto nessun problema. I punti AF più concentrati al centro rispetto ad una APS possono essere un problema solo usando il Focus Tracking per inseguire soggetti che si spostano verso i bordi dell’inquadratura, ma non è un uso frequente. Il “crop” dovuto al formato DX si può ottenere ugualmente ritagliando le foto sul pc o scattando in DX con la D600.
Gli obiettivi con apertura focale f/2,8 si comprano e si usano per la loro luminosità, ma se vuoi degli obiettivi veramente luminosi che diano grandi vantaggi sugli zoom è meglio che ti rivolga ad obiettivi a focale fissa.
Ciao, Francesco
Tutto come dice Francesco naturalmente. L’obiettivo f2,8 che ho preso io non è stabilizzato perché ho la stabilizzazione sul sensore. Comunque a pari budget conviene quasi sempre investire in ottiche. Un sistema completo aps-c con ottiche f2,8 è paragonabile ad un sistema FF con ottiche f4, ma con il vantaggio del risparmio di spesa. Naturalmente a budget illimitati c’è di tutto e di più 🙂
Personalmente visti i test sulla d7100 non saprei cosa si potrebbe chiedere di più ad una fotocamera, inoltre al momento è la miglior soluzione in assoluto per caccia fotografica a budget contenuti, questo grazie alla densità del suo sensore. Dipende sempre a cosa serve a te la fotocamera, se sei un semplice amatore ricorda che spesso il peso fa la selezione tra il rimanere e abbandonare l’hobby. Personalmente son convinto che corpi FF e aps-c si completino, dovendo sceglierne uno solo per il mio gusto mi concentrei sul secondo.
Ciao Francesco,
faccio seguito al mio post di qualche giorno fa, nel quale chiedevo se era il caso di acquistare un 24-85 f/3.5-4.5 VR al posto del 18-105 VR di cui sono già in possesso, per fare foto sportive in interno. Riconosco che 85mm sono forse un po’ pochi ma potrei farmeli bastare, in quanto in interno non avrei bisogno di 200mm, inoltre, io non sarei molto propenso a portarmi dietro un pesante e costoso 70/200 f/2.8.
Per poter decidere che cosa mi sarebbe più utile, avrei però bisogno di capire una questione di fondo sulla luminosità. Dai test di Slr Gear ho visto zoom f/2.8 i quali a tutta apertura hanno una definizione mediocre e buona da f/4 in poi; altrettanto per dei fissi f/1.8 i quali funzionano bene da f/2.8 in su. Il dubbio che mi sorge spontaneo allora è: in condizioni di bassa luce e a parità di focale (ad esempio 85mm) questi obiettivi farebbero foto molto più chiare e definite del 24-85 VR, il quale a f/4.5 ha una definizione senz’altro migliore?
Il 24-85 VR non sarebbe In ogni caso un po’ più luminoso del 18-105 VR, che magari potrei tenere per quando mi serve il grandangolo (anziché acquistare un 18mm) o quei 20mm in più?
Ti ringrazio per le risposte e buona serata.
Vincent
Vincent,
quasi tutti gli obiettivi danno il meglio quando il diaframm è chiuso di uno stop o due, salvo eccezioni, sia i focale fissa che, a maggior ragione, gli zoom, ma se serve la luce per scattare si usano alla loro massima apertura pur di scattare evitando una foto mossa o di non fare la foto. Negli obiettivi di buona qualità, come i Nikon, poi queste differenze sono minime. I produttori curano inoltre particolarmente gli obiettivi luminosi perchè sanno che i fotografi li comprano per usarli a tutta apertura, quindi non preoccuparti di questo.
La differenza di luminosità fra il 24-85/2,8-4,0 e il 18-105/3,5-5,6 non mi sembra tanta, da 2/3 a uno stop e non ti darebbe un gran vantaggio in rapporto al prezzo di 700 €. Con 650 € potresti prendere un Tamron 70-200/2,8 che almeno mantiene la luminosità 2,8 anche alla focale massima ed è un vero tele. Se però dici che 85 mm ti bastano la scelta migliore potrebbe essere un Nikon AF-S 85/1,8 a 450 € che ti darebbe un vantaggio consistente di luminosità e qualità.
Ciao, Francesco
salve,
sono possessore di un nikon 18-300 vr,
chiedo venia per le tante domande di un mondo per me sconosciuto al momento;vorrei cimentarmi in foto macro per valutare poi l’acquisto di un obiettivo specifico:
volevo chiedere : visto che l’obiettivo in questione ha gia una distanza di messa a fuoco di circa 45-50 cm, quale marca di lenti close up( marumi, hoya o b w) e quale modello comprare? quante diottrie posso aggiungere su tale lente senza perdere tanto di qualità?
Visto che gli obiettivi macro vanno dal 50 mm al 200mm, anche per il 18-300 dovrei mantenermi su tali focali o scattare a 300 mm con lente close up 3 diottrie è possibile?
Se ritenete che con tale obiettivo non vale la pena spendere soldi per lenti addizionali ditemelo pure…senza offese.
grazie
Carmine
su uno zoom come il Nikon 18-300 a non ti consiglio assolutamente una lente addizionale (quello che tu chiami filtro close-up) per avvicinare ed ingrandire i soggetti in quanto degraderebbe troppo la qualità di un obiettivo già complesso di suo e con un elevato numero di lenti. Puoi anche provare se trovi una lente a buon prezzo, ma non ti aspettare grandi risultati. Puoi anche usare l’obiettivo alla focale massima rimanendo così più lontano dal soggetto.
Per fare macro è bene usare un obiettivo apposito, progettato per mettere a fuoco da vicino senza introdurre aberrazioni. Puoi prendere in considerazione i Nikon AF-S DX Micro 40 mm f/2.8G, 250 € o Nikon AF-S DX VR Micro 85mm F3.5G, 480 €.
Ciao, Francesco
grazie per il consiglio,
sempre in tema di macro, la stabilizzazione ha senso o come dicono nei forum non dovrebbe servire?sento parlare molto bene del tamron 90 micro, ma il costo è pressochè uguale a quello del nikon afs 85 mm, tu quale consigli?
come filtri, nenach eil polarizzatore posso usare su nikon 18-300?che tra l’altro io trovo buono in tema di resa ottica eanche come af-s ab bastanza veloce direi…
ma l’85 è un’ottica da ritratti se non sbaglio, per il macro è meglio il 90 tamron o un sigma 105, invece per ridurre la pdc trai macro esiste il 60 tamron per aps-c f2,0
Chistian,
è un errore di copiatura. Volevo dire Nikon AF-S DX VR Micro 85mm F3.5G.
Ciao. Francesco
grazie christian,
ma la cosa che non capisco è se un 105 macro ingrandisce in modo uguale al 90 macro o un 200 macro e cambia il fatto che la distanza di messa a fuoco sia diversa, oppure un 105 macro pur avendo un rapporti ingrandimenti di 1:1 ingrandisce leggermente meno rispetto ad un 90 macro?
Carmine,
se il rapporto di ingrandimento è lo stesso, ad esempio 1:1, il soggetto nella foto avrà le stesse dimensioni indipendentemente dall’obiettivo usato. Quello che cambia è la prospettiva.
Ciao, Francesco