Fotocamere consigliate – Fascia top

Nell’aggiornare i miei consigli per le fotocamere ho pensato di aggiungere anche qualche considerazione sulle fotocamere al più alto di gamma e sicuramente professionali.
Certamente i professionisti sanno bene cosa acquistare per il loro lavoro, ma potrebbe essere utile per i fotoamatori evoluti per confrontare le loro opinioni ed eventualmente per qualche fortunato fare un’acquisto. Spero che certamente lo sia per chi inizia oggi a scoprire l’affascinante mondo della fotografia.

Non è possibile ovviamente dare indicazioni assolute su quali fotocamere acquistare, ma è necessario prima di tutto definire l’importo che si vuole investire e poi l’uso che si vuol fare della fotocamera, cioè che foto si scatteranno. In qualche caso la necessità di scattare foto particolari può definire l’importo stanziato, ma normalmente non è così.
In questa prima parte parlerò quindi delle fotocamere di più alto livello destinate alla più alta qualità d’immagine.
Le indicazioni date ovviamente prescindono dal fatto che qualcuno possa avere già un corredo di obiettivi di una certa marca: in questo caso le valutazioni potrebbero essere ribaltate e si potrebbe decidere per una fotocamera piuttosto che per un’altra per questo motivo.
Devo poi precisare, per evitare equivoci, che il fatto che una fotocamera non sia indicata o addirittura sia sconsigliata non significa che sia di cattiva qualità o che non produca buone fotografie. La valutazione è basata sulle caratteristiche e funzioni offerte in rapporto al prezzo ed alla concorrenza.
Tutti i prezzi indicati sono stati rilevati il 30/9/10 su siti italiani o quando i prodotti non erano ancora disponibili da noi su siti tedeschi.

Fascia top – Il massimo della qualità

In questa categoria si collocano le fotocamere che consentono di ottenere il massimo della qualità in termini di immagini, di costruzione, affidabilità e versatilità. La categoria è dominata dalle reflex digitali (DSLR), ma anche da qualche medio formato. Per queste fotocamere è opportuno scegliere accuratamente gli obiettivi, privilegiando la qualità alla comodità. In questo caso il costo e il peso possono passare in secondo piano.
In particolare le fotocamere consigliate sono:

Nikon D3s

La Nikon D3s (4300 €) è la DSLR professionale di punta della famiglia Nikon particolarmente pensata per foto sportive, fotogiornalismo e ogni occasione in cui serva rapidità d’azione, protezione dagli agenti atmosferici, robustezza e ergonomia che consenta un utilizzo più rapido e flessibile possibile. Il fatto di avere “solo” 12 Mpx sembrerebbe penalizzarla però per quanto riguarda la qualità d’immagine in termini di risoluzione, ma non è così. Infatti abbinandola a obiettivi di elevata qualità del corredo Nikon la sua qualità d’immagine è stupefacente (merito del sensore) e regge il confronto, anche ingrandendo le foto, con fotocamere con maggior risoluzione nominale. Inoltre la qualità del suo sensore è tale da consentire un rapporto segnale/rumore estremamente alto e quindi foto con pochissimo rumore di fondo. Si può scattare tranquillamente fino a 12.800 Iso e ottenere foto che possono essere ingrandite e stampate in grandi dimensioni senza alcun problema. A 25.600 Iso la qualità è ancora accettabile e questa quindi può essere considerata una sensibilità limite di riserva. Oltre i 51.200 e 102.400 Iso sono veramente da usare in emergenza: meglio una foto rumorosa che nessuna foto.
La costruzione è di qualità eccezionale, totalmente in metallo, con un otturatore testato per 300.000 scatti, e un corpo impermeabilizzato contro polvere ed acqua. Il mirino superlativo come solo in una fullframe può essere. La velocità di raffica al top con 9 fg/s in fullframe e 11 se usata in formato DX (APS).
Il sistema autofocus è adeguato a questa velocità e conta su 51 punti AF.
La D3s può anche riprendere video in qualità HD (1280×720 pixel)cosa impensabile fino a poco tempo fa per le professionali, ma che evidentemente segue un’esigenza di mercato delle agenzie fotogiornalistiche che così riescono ad ottenere insieme, da un unico inviato, foto e filmati. La diffusione di filmati online, anche per notizie ed eventi, lo giustifica ampiamente.
L’unico inconveniente è il peso, che abbinato a quello degli obiettivi, è notevole ed affaticante. Guardando il lato positivo però questo consente di risparmiare sulla palestra.
Naturalmente per ottenere i migliori risultati è necessario corredarla di ottiche di elevata qualità, non perchè il fullframe sia più esigente dell’APS, anzi è il contrario, ma perchè sarebbe un peccato non sfruttare al meglio le qualità dell’ottimo sensore ed una fotocamera così costosa. Quindi il corredo dovrebbe essere composto da zoom di qualità cone i Nikon 14-24/2,8 (1700 €), il 24-70/2,8 (1600 €) e il 70-200/2,8 VR II (2100 €). Come tele più spinti Nikon offre poi un’ottima serie di teleobiettivi dal 200/2,0 al 600/4,0 tutti stabilizzati VR e che costano molte migliaia di €. Saranno scelti da chi ne ha l’esigenza secondo le necessità.
In alternativa agli zoom si potrebbero usare i fantastici focale fissa ad alta luminosità, alcuni recentemente presentati, come il 24/1,4 (2100 €), 35/1,4, 50/1,4 (400 €), 85/1,4 (1200 €) e 200/2,0 VR con cui si avrebbe un corredo che consentirebbe, insieme alla sensibilità del sensore, di scattare in condizioni di luce estreme.
In ogni caso si tratta di corredi costosi e l’investimento deve essere giustificato. In alternativa è meglio scegliere un corpo meno costoso da abbinare con obiettivi sempre di buona qualità, ma più economici.

Canon 1D IV

La 1D IV (4000 €) è l’ultima versione della reflex professionale per riprese sportive di Canon. Ha un sensore di dimensioni intermedie fra l’APS e il fullframe, denominato APS-H, con misure di 27,9×18,6 mm e fattore moltipicativo 1,3. quest’ultima versione è dotata di un sensore da 16,1 Mpx, inferiore al sensore Canon APS che ne ha 18, probabilmente per motivi di quantità di dati da acquisire e quindi di velocità di raffica.
Questa è infatti la sua qualità maggiore con una velocità di 10 fg/s a formato pieno. Anche il sistema autofocus, con 45 punti AF è adeguatamente veloce.
La sensibilità può arrivare fino a 102.400 Iso, come la Nikon D3s, anche se a causa del sensore più piccolo il rumore è più elevato. Appena avrò convertito ed analizzato le foto di prova fatte alla Photokina potrò essere più preciso sulle sensibilità effettivamente utilizzabili.
Il corpo è costruito in metallo, con una elevata robustezza e impermeabilizzato contro polvere ed acqua.
Anche la 1D IV puo effettuare riprese video ed in questo caso è in vantaggio rispetto alla D3s in quanto riprende video Full HD 1920×1080 pixel.
Anche per la 1D IVè importante la scelta degli obiettivi che devono essere di qualità elevata, specialmente i teleobiettivi e quindi della serie L.
Canon ofre una doppia serie di obiettivi zoom, una con apertura 2,8 e una 4,0 più economica, ma in alcuni casi con una migliore qualità ottica.
Si potrà scegliere quindi tra 16-35/2,8 (1300 €), 24-70/2,8 (1200 €) e 70-200/2,8 IS (2300 €), oppure 17-40/4,0 (750 €), 24-105/4,0 IS (950 €) e 70-200/4,0 IS (1100 €) o non IS (600 €). Per i teleobiettivi spinti, le ottiche principalmente utilizzate con questa macchina, c’è uno zoom 100-400/4,5-5,6 IS (1500 €) e la serie completa di teleobiettivi ad alta luminosità Canon dal 200/2,0 al 800/5,6 tutti stabilizzati IS e con prezzi di molte migliaia di €.
Anche per Canon sono disponibili ottimi focale fissa di elevata luminosità, 24/1,4 (1500 €), 35/1,4 (1400 €), 50/1,2 (1500 €), 50/1,4 8350 €), 85/1,2 (2100 €) e 20072,0 IS (4800 €), ma si deve tener conto che la loro lunghezza focale deve essere moltiplicata per 1,3.
In conclusione la 1d IV è adatta prevalentemente a riprese sportive o dinamiche in qualsiasi condizione metereologica

Alternative

Nikon D3x

La versione della Nikon D3 ad alta risoluzione, 24 Mpx, ha le stesse qualità della sorella. Le differenze sono, oltre la risoluzione aumentata del 40 % circa, la sensibilità massima limitata a “soli” 6400 Iso, la velocità di raffica di 5 fg/s e la mancanza della ripresa video. Il suo prezzo però è molto più alto, 6200 € con una differenza di 1900 € rispetto alla D3s. Se si considera che il sensore è lo stesso montato sulle Sony A900 e A850, che costano circa 1800-2300 €, questa differenza sembra eccessiva ed il prezzo dettato solo da considerazioni di marketing sul posizionamento del prodotto.
Certamente la D3x è la reflex che produce in assoluto le foto di migliore qualità. Il suo utilizzo è prevalentemente in studio o per chi fa foto di paesaggio o di architettura con gli appositi obiettivi decentrabili. Solo per questi usi specialistici se ne può giustificare il maggior prezzo, anche se con poco di più sipossono trovare anche alternative di maggiore qualità
Per gli obiettivi valgono le stesse considerazioni della D3s.

Hasselblad H4DII-31

Le Hasselblad sono le fotocamere reflex medio formato più diffuse e famose. Sono state sempre universalmente usate dai professionisti in studio, per foto di moda e cerimonie.
Anche con il digitale Hasselblad mantiene la sua tradizione e propone una serie di reflex, basate sullo stesso corpo, obiettivi e sistema di accessori, mirini e dorsi intercambiabili e con diversi sensori di grande formato (circa 33×44 mm fino a 40×54) dai 31 ai 60 Mpx. Gli obiettivi sono tutti dotati di otturatore centrale in grado di sincronizzare il flash con tutti i tempi di scatto.
La H4DII-31 è l’ultimo modello presentato ed anche quello con il sensore più piccolo, 33×44 mm, e con minor risoluzione 31 Mpx. E’ anche però il meno costoso. Su questa, come in tutte le Hasselblad è possibile intercambiare i mirini e gli schermi di messa a fuoco. Anche il dorso contenente il sensore digitale può essere camabiato con uno di maggior risoluzione.
Un grande vantaggio di queste fotocamere è il mirino, ampio e luminoso, molto più grande di quello delle DSLR fullframe, che consente quindi si studiare e scegliere l’inquadratura con più facilità.
Altro vantaggio è la possibilità, come in tutte le grandi formato, di ottenere una strettissima profondità di campo, sfuocando lo sfondo, grazie al maggior diametro del diaframma a parità di valore f/stop.
Gli obiettivi sono autofocus e la fotocamera usa un sistema particolare denominato True Focus per ricalcolare la distanza di messa a fuoco dal soggetto a secondo di come si inclina la macchina. Il corredo comprende 9 obiettivi a focale fissa, dal grandangolo 28 mm (equivale ad un 21 mm in fullframe) fino al tele 300 mm (230 mm) oltre a 2 zoom ed un moltiplicatore di focale.
La possibilità di sincronizzare i flash con tutti i tempi di scatto permette di dosare accuratamente la luce flash in rapporto a quella ambiente.
Gli accessori disponibili ne consentono tutti gli usi, anche se è una macchina tipicamente da studio, oppure per foto di paesaggio, cerimonie, moda, non certo per lo sport.
La H4DII-31 costa, completa con obiettivo 80/2,8 9.995 € di listino. E’ un prezzo alto, ma se si pensa che una reflex fullframe con una risoluzione che le si avvicina, anche se inferiore, come la Nikon D3x o la Canon 1Ds III con almeno un obiettivo arriva a circa 7.000 €, con caratteristiche di qualità e di flessibilità inferiori, non si può considerare cara e per certi tipi di foto potrebbe essere la scelta migliore, se si persegue la massima qualità. Una sua concorrente come la Leica S2 con 37 Mpx costa oltre il doppio.
Gli altri modelli Hasselblad sono la H4d-40 40 Mpx, la H4D-50 50 Mpx circa 20.000 € e il top H4D-60 60 Mpx e circa 30.000 €, con cui ho scattato qualche foto alla Photokina.

Leica M9

Un cenno va fatto a questa fotocamera che è costosissima, circa 5500 €, ma che può essere equipaggiata con tutti gli obiettivi Leitz costruiti a partire dagli anni 50 e il cui corredo può essere acquistato quindi a prezzo conveniente sul mercato dell’usato.
Il corredo classico è costituito dalla serie Summicron f/2,0: 28 mm (3200 €), 35 mm (2300 €), 50 mm, il miglior obiettivo per il formato 24×36 o fullframe, (1550 €), 75 mm (1300 €) e 90 mm Apo (2900 €). Ci sono poi gli ultraluminosi Summilux f/1,4, 35 mm (3300 €) e 50 mm (2700 €), il favoloso Noctilux 50 mm f/0,95 (8000 €), ma anche i meno luminosi e costosi (si fa per dire!), sempre di eccellente qualità,  Elmarit 28/2,8 (1600 €) e Summarit  f/2,5, 35 mm (1350 €), 50 mm (1100 €), 75 mm (1350 €) e 90 mm (1350 €). Ci sono poi supergrandangolari con mirino dedicato fino a 21 mm e un tele 135 (il massimo per le Leica a telemetro). Certo un corredo costoso!
Le alternative possono essere gli obiettivi Leica usati, oppure i Voigtländer economici, ma di buona qualità, anche se non ha senso spendere tanto per il corpo e poi non montare obiettivi originali.
Invece un Summicron 50/2,0 si può trovare usato in condizioni A per circa 700 €. Un Elmarit 50/2,8, ottimo obiettivo anche questo, costa meno di 300 €, e così per molti altri ottimi obiettivi. Per chi può permettersela, e credo siano pochi purtroppo, è la più piccola e più leggera fullframe, adatta per paesaggi, ritratti, viaggi, eventi, luce ambiente e street photography. Non è invece adatta per macro e foto con lunghi tele. L’assenza del filtro antialias AA, presente in tutte le altre digitali e  che limita la risolvenza e la nitidezza, insieme alla qualità degli obiettivi rendono le sue foto di una nitidezza e di una qualità inarrivabile dalle altre fotocamere. Il suo prezzo infine, in confronto a Canon 1DsIII e Nikon D3x non è poi così alto, mentre la qualità e il valore nel tempo sono superiori.

Sconsigliate

Canon 1Ds III

Non prendo in considerazione come alternative la Canon 1Ds Mk III in quanto non offre una qualità di immagine migliore della 5D II e se ne aspetta a breve la sostituzione. Le sue caratteristiche sono valide e simili a quelle della Nikon D3x, con un sensore da 21 Mpx. La qualità di costruzione è elevata, ma anche il peso e l’ingombro lo sono e il prezzo (6000 €) è eccessivo, come per la D3x. Può essere una scelta valida solo per chi possiede già un corredo Canon, ma per molti usi la 5D II ha la stessa qualità d’immagine, è più leggera e costa molto meno.

0 commenti su “Fotocamere consigliate – Fascia top”

    1. Jaacopo, grazie tantissimo per gli auguri.
      Molto bella e interessante la storia e i video della conversione di San Francesco.
      Ciao, Francesco

  1. caro francesco,volevo augurarti buon natale e un felice anno nuovo e grazie ancora per i consigli che ho fatto miei
    ciao

  2. Ciao Francesco ,vorrei chiederti un parere:secondo te oggi un fotografo amatoriale,come credo di essere io,se si volesse comprare una Leica M9 da usare come corpo macchina da portare sempre con sè,farebbe bene?pur sapendo che con la mia eccelente attrezzatura nikon potrei fare qualsiasi tipo di foto(ritratto,reportage,macro,etc…).
    Non nascondo che leggendo un pò di storia della fotografia,sfogliando vari libri del settore,il mondo leica risulta essere molto affascinanate,dalle prime a pellicola fino ad ‘arrivare a questa M9.
    Leggendo a sua volta le recensioni di questa Leica,l’unica cosa favorevole risulta essere la portabilità,prezzo out,sensore vecchio,menù ridotto al minimo,etc…
    Per concludere,credo che alla fine riuscirò a prendermela,sfidando pareri negativi di amici, troppo legati al mondo reflex in generale,e pur sapendo di avere una macchina molto cara,e che non riesce a coprire tutti i ruoli della fotografia.
    Fammi sapere anche la tua ,grazie

  3. Io ancora non ho capito una cosa.
    Perchè canon ha messo sulla sua fotocamera reflex TOP gamma un sensore aps-h rispetto ad un vero sensore FF come sulla 5d?

    non è un passo indietro?

    1. Ciao Alberto,
      Canon produce due modelli di punta: 1D giunto alle versione 4 e 1Ds giunto alla versione 3. La prima è dedicata prevalentemente alla fotografia sportiva o ai casi in cui è importante la velocità, la raffica, etc… e per questo ha un sensore Aps-H. La seconda ha sensore full frame.

    2. Alberto,
      la motivazione iniziale qualche anno fa era che voleva avere una qualità migliore dell’APS-C, ma i sensori fulframe costavano ancoratroppo e comportavano l’eleborazione di una quantità di dati troppo elevata per raggiungere la velocità di 10 fg/s che dovava avere la 1D per foto sportiva.
      Ora invece le voci in rete dicono che Canon starebbe per abbandonare l’APS-H in favore del fullframe.
      Ciao, Francesco

  4. Caro Francesco, un nuovo consiglio da te. Possiedo da anni due ottimi corredi Leica analogici M6 con 35mm f1.4 – 50mm f1.4 – 90mm f2 e R6-R6.2 con 21mm f4 – 24mm f2.8 – 35mm f2 – 50mm f2 – 60mm f2.8macro con aggiuntivo 1/1 – 100mm f 4macro con aggiuntivo 1/1 – 90mm f2 -180mm f3.4 più exterder 2x che mi hanno permesso di fare ottime dia ma con l’avvento del digitale (uso Nikon S640 e P7000) meno comode da rivedere, comunque di una qualità superiore alle foto digitali che ottengo. Desiderei molto la M9 ma l’alto costo mi impedisce l’acquisto. Mi è stata proposta una M8 usata per circa 800 Euro, ma sono indeciso e perplesso sulla validità dell’acquisto anche se potrei utilizzare gli obiettivi della M6 che sono meravigliosi. Tu mi consiglieresti l’acquisto o ritieni sia meglio attenda l’occasione (peraltro molto difficile) di una M8.2 sempre usata che costerebbe comunque di più?
    Alternativa: acquistare un corpo Panasonic 4/3 – G3 oppure Olympus – quale? più l’adattatore per lenti Leica M. Oppure un corpo Sony -Nex 5 o 3, od altra marca, più l’adattatore x M?.
    Comunque quale potrebbe essere la soluzione migliore come qualità e convenienza anche pensando al futuro dato che l’elettronica progredisce esponezionalmente?
    E’ utopia pensare di poter utilizzare in futuro le ottiche della serie R Leica adattandole al digitale?
    Mi devi scusare se sono stato prolisso e le richieste sono molte, ma penso che molto probabilmante ci saranno molti fotoamatori che avranno le stesse mie problematiche e che apprezzeranno sicuramente i tuoi consigli sempre improntati alla chiarezza, competenza e disinteressata disponibilità.
    Cordiali saluti. Luciano

    1. Luciano,
      innanzitutto complimenti per il tuo corredo veramente eccellente! Tienitelo stretto.
      Secondo me per ottenere dal digitale una qualità come ti aspetti, pari a quella delle Leica a pellicola, dovresti andare su una reflex fullframe o su una M9. Anche la M8 potrebbe essere una buona scelta, nonostante il sensore più piccolo (18×27 mm) che ha l’unico inconveniente di modificare la lunghezza focale equivalente dei tuoi obiettivi di un fattore 1,33x.
      Le differenze tra la M8 e la M8.2 non mi sembrano grandi, riducendosi ad una posizione S sulla ghiera dei tempi, oltre alla A (Automatico), per impostare automaticamente tempo, sensibilità e bilanciamento del bianco, ad una protezione del monitor antigraffio allo zaffiro ed ad un otturatore meno rumoroso ma con tempi solo fino a 1/4000 invece che 1/8000.
      Mi sembra quindi che la M8 che ti hanno offerto sia una buona occasione se in ottime condizioni.
      Per usare gli obiettivi Leica M e R che hai sul digitale un’altra alternativa è sicuramente quella di acquistare una micro 4/3. Sicuramente la migliore scelta è un’Olympus E-P2 o E-PL2 corredata però con il mirino elettronico opzionale V-F2, eccellente e secondo me indispensabile per scattare controllando correttamente l’inquadratura e impugnando correttamente la macchina. Esistono degli anelli adattatori per montare gli obiettivi Leica M e R su micro 4/3, li puoi trovare su http://www.totalfoto.it/easyStore/index.asp?CategoriaID=124013 . Indubbiamente il costo è elevato, ma per questi obiettivi valgono la spesa. Sul micro 4/3 il fattore moltiplicativo è 2x e quindi la focale è come se raddoppiasse, quindi perderesti il grandangolo, ma potresti rimediare con l’ottimo Olympus 9-18 mm.
      L’esposizione in questo caso si regolerebbe con il metodo stop-down, chiudendo materialmente il diaframma e adeguando, in modo automatico o manuale il tempo. Il risultato si può controllare nel mirino prima di scattare la foto. La messa a fuoco ovviamente sarebbe manuale, ma il mirino (o anche lo schermo) consentono un ingrandimento fino a 14x per controllarla agevolmente.
      Ciao, francesco

  5. Caro Francesco, un nuovo consiglio da te. Possiedo da anni due ottimi corredi Leica analogici M6 con 35mm f1.4 – 50mm f1.4 – 90mm f2 e R6-R6.2 con 21mm f4 – 24mm f2.8 – 35mm f2 – 50mm f2 – 60mm f2.8macro con aggiuntivo 1/1 – 100mm f 4macro con aggiuntivo 1/1 – 90mm f2 -180mm f3.4 apo più exterder 2x che mi hanno permesso di fare ottime dia ma con l’avvento del digitale (uso Nikon S640 e P7000) meno comode da rivedere, comunque di una qualità superiore alle foto digitali. Desiderei molto la M9 ma l’alto costo mi impedisce l’acquisto. Mi è stata proposta una M8 usata per circa 800 Euro, ma sono indeciso e perplesso sulla validità dell’acquisto anche se potrei utilizzare gli obiettivi della M6 che sono meravigliosi. Tu mi consiglieresti l’acquisto o ritieni sia meglio attenda l’occasione (peraltro molto difficile) di una M8.2 sempre usata che costerebbe comunque di più ma più attuale?
    Alternativa: acquistare un corpo Panasonic 4/3 – G3 oppure Olympus – quale? più l’adattatore per lenti Leica M. Oppure un corpo Sony -Nex 5 o 3, od altra marca, più l’adattatore x M? Dove posso rintracciare delle prove comparative che hanno valutato se è un ottimo connubio?
    Comunque quale potrebbe essere la soluzione migliore come qualità e convenienza anche pensando al futuro dato che l’elettronica progredisce esponezionalmente?
    E’ utopia pensare di poter utilizzare in futuro le ottiche della serie R Leica adattandole al digitale?
    Mi devi scusare se sono stato prolisso e le richieste sono molte, ma penso che molto probabilmante ci saranno molti fotoamatori che avranno le stesse mie problematiche e che apprezzeranno sicuramente i tuoi consigli sempre improntati alla chiarezza, competenza e disinteressata disponibilità.
    Cordiali saluti. Luciano

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