Archivi categoria: Test fotocamere

Panasonic FZ300: test

DSC06079sPanasonic ha una lunga tradizione nel campo delle bridge a cominciare dalla FZ10 che 12 anni fa inaugurò questa categoria con buon successo con uno zoom 12x. In seguito Panasonic ha sempre sviluppato nuovi modelli con zoom dall’escursione sempre più ampia fino ad arrivare alla FZ72 con zoom 60x.
La Panasonic FZ300, presentata lo scorso anno, è una bridge di dimensioni medie, ma in controtendenza rispetto adl altri modelli. Ha infatti uno zoom con un’escursione focale non esagerata, 24x da 25 a 600 mm equivalente, ma con una luminosità costante f/2,8 per avere un obiettivo di migliore qualità. L’obiettivo è ovviamente stabilizzato. Il sensore di dimensioni 1/2,3″ ha 12 Mpx. Il mirino elettronico è di buona qualità e con un ingrandimento adeguato. Lo schermo orientabile in tutte le direzioni. Le caratteristiche più innovative, per la prima volta in una bridge di questa categoria, sono la stabilizzazione a “5 assi” e la ripresa video 4K.
E’ quindi una macchina di interessante per chi cerca una bridge con uno zoom ad ampia escursione. Continua la lettura di Panasonic FZ300: test

Canon EOS 750D: test

DSC06019La EOS 750D è la reflex medio economica della gamma APS di Canon. Ha un sensore CMOS di formato APS-C (22,3×14,9 mm) con 24 Mpx dotato di pixel sdoppiati per la messa a fuoco ibrida. L’elaboratore d’immagine è il Digic 6, ultima versione della famiglia. La 750D è dotata di schermo orientabile in tutte le direzioni e sensibile al tocco. Riprende video Full HD ed ha la connessione Wi-Fi e NFC.
Canon ha anche il listino una sorella, quasi gemella, la 760D. Questa reflex differisce per pochi particolari dalla 750D, il più importante è la modalità autofocus Ai Servo che consente l’indeguimento di soggetti in live view e anche nelle riprese video, Inoltre dispone di un piccolo pannello LCD sulla calotta per visualizzare le principali impostazioni ed ha una disposizione leggermente diversa dei comandi. La maggior parte delle considerazioni fatte in questa prova valgono quindi anche per la 760D. Continua la lettura di Canon EOS 750D: test

Sony RX10 II: test

DSC05954Sony ha inaugurato con la RX10 un nuovo segmento di mercato delle fotocamere, quello delle bridge che potremmo definire “premium”, cioè bridge con caratteristiche migliori di quelle prodotte fino al momento.
Le bridge, a cominciare dalla Panasonic FZ10 di più di 10 anni fa, sono sempre state caratterizzate da una forma simile alle reflex, anche se in alcuni casi con dimensioni più piccole, da un mirino elettronico, regolazioni complete e zoom con ampia escursione focale. Questa è sempre cresciuta passando dai 12x delle prime fino agli oltre 80x dei modelli più recenti. Per potere realizzare degli zoom con escursione così ampi però i produttori hanno dovuto limitare la loro copertura e quindi usare sensori di dimensioni molto ridotte, 1/2,3 (6,17×4,55 mm). Questo ha sempre comportato che le bridge avessero una buona qualità d’immagine alla minima sensibilità, cioè in buone condizioni di luce, ma che questa peggiorasse sensibilmente, per l’aumento eccessivo del rumore, appena si aumentava la sensibilità. Il tutto aggravato dalla scarsa luminosità che questi zoom hanno specialmente alle focali massime ed a una scarsa qualità complessiva che peggiora aumentando la focale.
Sony invece con la RX10 ha adottato un sensore da 1″ (13,2×8,8 mm), con una superficie oltre 4 volte più grande di quelli da 1/2,3″ e uno zoom di escursione relativamente ridotta, 8,3x 24-200 mm equivalente, ma con luminosità elevata e costante f/2,8. Queste scelte hanno migliorato notevolmente la qualità d’immagine.
La RX10 II aggiunge a ciò un sensore BSI-CMOS (retroilluminato) “stacked” cioè a strati, che migliora ulteriormente la qualità d’immagine e la velocità di registrazione, consentendo una velocità di raffica di 14 fg/s e la ripresa video 4K.
E’ quindi opportuno verificare in pratica i miglioramenti e i vantaggi che queste tecnologie possono apportare. Continua la lettura di Sony RX10 II: test

Nikon S9900: test

DSC05830La Nikon S9900 è una compatta di dimensioni medie, ma con zoom di amplissima escursione focale, 30x da 25 a 750 mm equivalente. Il sensore CMOS di dimensioni 1/2,3″ ha 16 Mpx. L’obiettivo è ovviamente stabilizzato. Non dispone di mirino elettronico però lo schermo è totalmente orientabile, anche verso l’avanti. La fotocamera dispone di una ghiera di regolazione per le modalità di funzionamento, di una sulla calotta per varie funzioni a secondo delle modalità di funzionamento e di una ghiera posteriore di regolazione. Può salvare le foto solo in jpeg con formato 4:3 a 16, 8,4, 2 Mpx e VGA. Può riprendere video Full HD 25p o 50i. Il tutto in dimensioni ridotte. E’ quindi una macchina di interessante per chi cerca una compatta superzoom. Continua la lettura di Nikon S9900: test

Fujifilm X-T10: test

DSC05879sLa X-T10 è la sorella minore della X-T1 la mirrorless top di gamma di Fujifilm da cui differisce per le dimensioni più ridotte, la protezione del corpo assente, l’eliminazione della ghiera esterna per l’impostazione della sensibilità Iso e la presenza di un flash integrato sopra il mirino. Le caratteristiche elettroniche sono uguali a partire dal sensore X-Trans CMOS che fa a meno del filtro antialias. Anche l’elaboratore d’immagine è lo stesso EXR Processor II. Altre caratteristiche di spicco sono il mirino elettronico di alta qualità, anche se con un ingrandimento leggermente inferiore alla X-T1, e le ghiere di comando per tempi e compensazione dell’esposizione. Tutti gli obiettivi Fujinon XF poi hanno la ghiera dei diaframmi. La X-T10 è dotata di messa a fuoco ibrida, a rilevamento di fase e di contrasto, particolarmente veloce e di un elevata velocità di raffica. Dispone infine di un otturatore meccanico ed elettronico con tempi di scatto fino a 1/32000 di secondo. Questa caratteristica ed anche altre, come l’autofocus a rilevamento di contrasto a zone ed altre, sono ottenibili con la X-T1 solo aggiornando il firmware all’ultima versione.
E’ quindi interessante verificare se la X-T10 sia all’altezza della X-T1 o se possa addirittura essere più conveniente. Continua la lettura di Fujifilm X-T10: test

Samsung NX500: test

DSC05773La NX500 è una mirrorless compatta con sensore di formato APS (23,5×15,7 mm) senza mirino. Il sensore e la tecnologia dell’autofocus derivano dalla NX1, l’ammiraglia mirrorless della casa. La NX500 ha ereditato buona parte della tecnologia della NX1 racchiudendola in un corpo molto più piccolo.
Il sensore BSI-CMOS retroilluminato rappresenta una novità per il formato APS ed ha 28 Mpx. L’autofocus è ibrido, a rilevamento di fase e di contrasto, con ben 209 punti AF a rilevamento di fase sul sensore distribuii su quasi tutta la sua superficie. Altra caratteristica di spicco è la velocità di raffica che arriva a 9 fg/s. La NX500 riprende poi video 4K a 3840×2160 pixel.
L’innesto obiettivi è il Samsung NX; il corredo di obiettivi non è molto ampio, ma comprende alcune focali interessanti. Continua la lettura di Samsung NX500: test

Sony A7S: test

DSC05274sLa A7S è il terzo modello della serie A7. Attualmente tutte le A7 sono state presentate in versione II. La A7S II differisce dall’A7S principalmente per la stabilizzazione a “5 assi” sul sensore, per l’autofocus ibrido a rilevamento di fase e contrasto e per la possibilità di registrare video 4K direttamente sulla scheda SD, oltre che per qualche modifica estetica ed ai comandi. Il sensore, di formato fullframe con 12 Mpx, però è lo stesso della A7S, come le restanti caratteristiche quindi la maggior parte delle considerazioni di questa prova valgono per entrambi i modelli.
Le A7 hanno suscitato grandi entusiasmi presso tutti coloro che sono interessati alla qualità d’immagine fornita dalle fullframe, ma che sono preoccupati per le dimensioni e peso di queste fotocamere. Le A7 in realtà hanno un corpo molto compatto e leggero, paragonabile come dimensioni a quello delle mirrorless APS o Micro 4/3. La A7S in particolare è stata presentata da Sony come una fotocamera dall’elevatissima sensibilità e gamma dinamica grazie al suo sensore appositamente progettato con solo 12 Mpx, a differenza di A7 e A7 II che ne hanno 24, di A7R con 36 e A7R II con 42.
In questa prova quindi ho approfondito in particolare questo aspetto per verificare quali vantaggi in termini di rapporto segnale/rumore e gamma dinamica la A7S possa dare in confronto con gli altri modelli a fronte della perdita di risoluzione che il suo sensore comporta. Continua la lettura di Sony A7S: test

Panasonic GF7: test

DSC05698La gamma delle mirrorless Micro 4/3 Panasonic comprende due serie di modelli: quelle più compatte non dotate di mirino e quelle dotate di mirino, alcune somiglianti, nella forma, alle reflex. La GF7 fa parte della serie delle mirrorless compatte senza mirino. E’ infatti in assoluto una delle più piccole Micro 4/3 disponibili, superata solo dalla GM1. Anche rispetto alle mirrorless APS la GF7 è più compatta, vedere il confronto con la Sony A5100 nella pagina della descrizione  la più piccola della categoria.
La GF7 è dotata di un sensore CMOS Micro 4/3 da 16 Mpx, di tutte le regolazioni necessarie per qualunque tipo di foto, della ripresa video Full HD. E’ venduta in kit con l’obiettivo Panasonic GX Vario 12-32 mm stabilizzato e rientrante. Continua la lettura di Panasonic GF7: test

Fujifilm XQ2: test

DSC05419cLa Fujifilm XQ2 è una compatta appartenente alla classe “premium”, quella siglata X, delle fotocamere Fuji, accanto alla X-30, X-100T, X-T1, X Pro-1, X-T10 e altre. Sono macchine progettate e costruite con un elevato standard per ottnere le migliori prestazioni nelle rispettive classi. La XQ2 monta un sensore X-Trans II CMOS da 12 Mpx con una dimensione di 2/3″”, superiore quindi come dimensioni a quello di quasi tutte le altre compatte economiche, e privo di filtro antialias. L’obiettivo è uno zoom 4x, 25-100 mm equivalente con luminosità f/1,8-4,9, lo schermo da 3″ fisso ha 920.000 pixel: La novità principale che fanno fare un salto di qualità a questa compatta è l’autofocus ibrido a rilevamento di fase e di contrsato, attuato con un certo numero di pixel sdoppiati sul sensore. Può riprendere video Full HD e la raffica arriva fino a 12 fg/s.
Le dimensioni sono molto compatte. Continua la lettura di Fujifilm XQ2: test

Confronto risoluzione

La risoluzione degli obiettivi è l’altra caratteristica che, oltre  al rumore, spesso fa discutere gli appassionati di fotografia.
Tutti vorrebbero un obiettivo con la massima risoluzione possibile, ma questo si scontra con problemi notevoli di progettazione che riguardano luminosità, dimensioni, peso e costo degli obiettivi. Ogni obiettivo è un compromesso fra tutte queste caratteristiche e, a secondo di qual è quella prevalente per il progetto, si avranno obiettivi di diverse caratteristiche.
La cosa è complicata dal fatto che i sensori sono molto più sensibili all’angolazione dei raggi di luce provenienti dall’obiettivo di quanto lo fossero le pellicole. Questo fa si che obiettivi dalla resa elevata con le macchine a pellicola non siano così brillanti con le digitali.
Altro problema è quello che riguarda la misurazione della risoluzione. Con la pellicola si poteva usare lo stesso “sensore”, cioè pellicole con elevata risoluzione e contrasto, per tutte le fotocamere ed obiettivi, oggi no. Infatti a meno di misurare la risoluzione degli obiettivi con appositi banchi ottici molto costosi, come fanno pochi, la risoluzione è misurata montando gli obiettivi su una fotocamera e quindi usando il suo sensore. Obiettivi di marche divere e di formati diversi saranno quindi misurati con sensori diversi. Continua la lettura di Confronto risoluzione

Confronto rumore

Una delle caratteristiche delle fotocamere digitali più spesso fonte di discussioni è il rapporto segnale/rumore dei sensori. Questa caratteristica può essere più o meno importante a secondo del tipo di fotografia che si pratica. Per chi fa paesaggi in esterni in buona luce ha in realtà poca importanza perchè scatterà alla senibilità minima possibile per avere la migliore qualità. Anche chi scatta con la macchina su treppiede, sia di giorno, ma più spesso di notte, è poco interessato a questa caratteristica.
La maggior parte dei fotografi però ama scattare in tutte le condizioni e si trova spesso nella necessità di scattare con poca luce, senza avere la possibilità di usare un treppiede, oppure a soggetti non statici per i quali non è possibile usare tempi di posa lunghi. In questo caso per prima cosa si cerca di usare obiettivi luminosi, se la macchina ne è dotata o se si possiedono. Poi però non resta che aumentare la sensibilità Iso ed allora il rapporto segnale/rumore assume grande importanza. Continua la lettura di Confronto rumore

Panasonic LX100: test

DSC05460La Panasonic LX100, presentata alla Photokina 2014 è la prima compatta con sensore 4/3. Il sensore CMOS ha 12,8 Mpx e consente di fotografare in formato 4:3 o 3:2 senza ritagli e perdita di pixel, L’obiettivo di alta qualità è uno zoom Leica Vario-Summilux 3,1x, equivalente ad un 24-75 mm, ha un’elevata luminosità f/1,7-2,8. Altre caratteristiche importanti sono il mirino elettronico ad alta risoluzione, le ghiere esterne per tempi e diaframmi e la ripresa video 4K con la possibilità di riprendere foto in questo formato. Il tutto in un corpo abbastanza compatto e leggere.
Insomma una compatta di grande interesse che promette un’elevata qualità d’immagine. Continua la lettura di Panasonic LX100: test

Nikon D750: test

DSC05538La D750 fa parte della fascia professionale delle reflex Nikon e di questa è il modello base. Il corpo macchina è di dimensioni relativamente contenute, per una fullframe, appena più grande della D7200 APS, ed anche il peso è poco superiore. La cartteristica esterna che caratterizza la D750 è lo schermo orientabile, per la prima volta aapplicato ad una reflex fullframe di caratteristiche professionali. Per il resto l’estetica conserva l’aspetto delle reflex della famiglia Nikon anche per lo schema dei comandi.
Il sensore fullframe (36×24 mm) ha 24 mpx e, a differenza di altre reflex Nikon, conserva il filtro antialias. L’elaboratore d’immagine è il più aggiornato Expeed 4 che consente di aumentare la sensibilità massima a 12800 Iso con estensione fino a 51200. L’autofocus è il più evoluto in casa Nikon con 51 punti AF, uguale a quello della D810 e della D4s. altra novità per le fullframe Nikon è la connessione Wi-Fi integrata. Riprende video Full HD ed ha una velocità di raffica di 6,5 fg/s. Continua la lettura di Nikon D750: test

Sony A7R: test

DSC05268La A7R di Sony è stata, insieme all’A7, la prima mirrorless fullframe presentata sul mercato. In realtà si tratta di una serie di fotocamere che si caratterizzano per i sensori fullframe e le dimensioni molto contenute del corpo pacchina. Oltre all’A7R con sensore da 36 Mpx privo di filtro antialias infatti sono disponibili la A7 con sensore da 24 Mpx e la A7S che arriva alla strabiliante sensibilità massima di 409.600 Iso. Ultimamente si è aggiunta la A7R II con un sensore BSI-CMOS (retroilluminato) da 42 Mpx che aggiunge alla A7R la stabilizzazione a “5 assi” sul sensore, oltre ad alcune modifiche estetiche e di posizionamento dei comandi sul corpo. Anche le altre A7 hanno guadagnato la stabilizzazione sul sensore ed altri miglioramenti.
Le A7 hanno suscitato grandi entusiasmi presso tutti coloro che sono interessati alla qualità d’immagine fornita dalle fullframe, ma che sono preoccupati per le dimensioni e peso di queste fotocamere. Le A7 in realtà hanno un corpo molto compatto e leggero, paragonabile come dimensioni a quello delle mirrorless APS o Micro 4/3.
E’ interessante verificare quindi quale sia la qualità d’immagine di queste fotocamere e se effettivamente ci sia un guadagno sensibile rispetto ai formati più piccoli tale da compensare l’aumento di costo e di dimensioni dovuto agli obiettivi. Continua la lettura di Sony A7R: test

Panasonic TZ70: test

DSC05353sLa Panasonic TZ70, presentata ad inizio anno, è una compatta di dimensioni medie, ma con zoom di amplissima escursione focale, 30x da 24 a 720 mm equivalente. Il sensore di dimensioni 1/2,3″ ha 12 Mpx. L’obiettivo è ovviamente stabilizzato. La novità maggiore di questa compatta e che la distingue dalle concorrenti è la presenza di un mirino elettronico. La fotocamera dispone di ghiera di regolazione per le modalità di funzionamento, di una attorno all’obiettivo per varie funzioni a secondo delle modalità di funzionamento e di una ghiera posteriore di regolazione. Può salvare le foto sia in jpeg che in raw con formato 4:3, 3:2, 16:9 e 1.1. Può riprendere video Full HD 60p. Il tutto in dimensioni quasi tascabili. E’ quindi una macchina di interessante per chi cerca una compatta superzoom. Continua la lettura di Panasonic TZ70: test

Sony SLT A77 II: test

DSC05202La SLT A77 II è l’ultima reflex APS presentata da Sony. Ha caratteristiche notevoli: monta un sensore APS (23,5×15,6 mm) CMOS da 24 Mpx e un elaboratore d’immagine Bionz X che insieme promettono un’elevata qualità d’immagine e di raffica. Il corpo di ampie dimensioni è costruito interamente in metallo, protetto da polvere ed acqua. Naturalmente può riprendere video Full HD a 1920×1080 pixel. Dispone di un autofocus altamente sofisticato con 79 punti AF (il più alto per una reflex) con ampia possibilità di personalizzazione. La sua velocità è in grado di garantire raffiche a 12 fg/s perfettamente a fuoco, superata solo da una reflex professionale Canon che costa cinque volte tanto. Infatti il prezzo è abbastanza contenuto per qualità della costruzione ed alle caratteristiche fotografiche altamente professionali che ne fanno uno strumento adatto ai professionisti, ma anche ai fotoamatori evoluti. Continua la lettura di Sony SLT A77 II: test

Olympus OM-D E-M5 II: test

DSC05143Olympus è diventata famosa negli anni 70 per le sue reflex OM. La OM1 capostipite della famiglia ha stupito alla sua presentazione il mondo dei fotografi per le sue ridotte dimensioni a confronto con le quelle massicce dellereflex dell’epoca, Canon F1 e Nikon F2 in primo luogo, per la sua qualità e quella degli obiettivi. Il suo grande successo ha rivoluzionato il mondo della fotografia
In questi ultimi anni Olympus ha rinnovato la sua tradizione con una nuova serie di fotocamere di alta classe che si richiama esplicitamente a questa tradizione: la serie infatti si chiama OM-D, il cui primo modello è stato la E-M5 provata a fine 2012. A inizio 2015 la E-M5 è stata rinnovata con la versione II protagonista di questa prova. Continua la lettura di Olympus OM-D E-M5 II: test

Panasonic GH4: test

DSC05037La gamma delle mirrorless Micro 4/3 Panasonic comprende due serie di modelli: quelle più compatte, in alcuni casi non dotate di mirino, e quelle dotate di mirino e che assomigliano, nella forma, alle reflex. La GH4 fa parte della serie delle mirrorless dotate di mirino e ne rappresenta il modello di punta. E’ dotata di un sensore CMOS Micro 4/3 da 16 Mpx, di un mirino OLED di alta qualità, uno schermo orientabile, di ampie possibilità di ripresa video Full HD e 4K a varie velocità con codec H-264 e formato AVHC, MOV o MP4 e con la possibiltà di registrazione del time code. E’ venduta in kit con lo zoom professionale Panasonic GX Vario 12-35 f/2,8 mm stabilizzato, oppure con il GX Vario 14-140 f/3,5-5,6 stabilizzato. Continua la lettura di Panasonic GH4: test

Fujifilm X-30: test

DSC04990sLa Fujifilm X-30 è una compatta appartenente alla classe “premium”, quella siglata X, delle fotocamere Fuji, accanto alla X-100t, X-T1, X Pro-1, X-E2 e altre. Sono macchine progettate e costruite con un elevato standard per ottenere le migliori prestazioni nelle rispettive classi. La X-30 monta un nuovo sensore X-Trans II CMOS da 12 Mpx con una dimensione di 2/3″, superiore quindi come dimensioni a quello di quasi tutte le altre compatte, e privo di filtro antialias. L’obiettivo è uno zoom 4x a comando manuale, 28-112 mm equivalente ad alta luminosità f/2,0-2,8, lo schermo da 3″, ribaltabile in alto e in basso, ha 920.000 pixel. Le novità principali che fanno fare un salto di qualità a questa compatta sono l’autofocus ibrido a rilevamento di fase e di contrasto, attuato con un certo numero di pixel sdoppiati sul sensore ed il mirino elettronico di alta qualità in sostituzione di quello ottico. Può riprendere video Full HD e la raffica arriva fino a 12 fg/s. Continua la lettura di Fujifilm X-30: test

Canon PowerShot SX60HS: test

DSC04966sLa SX60HS è l’ultima della serie di bridge della Canon che ha una lunga tradizione nella produzione di fotocamere bridge di qualità. Attualmente questa è il modello di punta della casa “rossa”. La SX60 presenta alcune novità rispetto al modello precedente come il sensore ora con 16 Mpx e la gamma focale dello zoom ampliata a 65x.  Inoltre Canon ha introdotto in questo modello la connessione Wi-Fi molto richiesta ed utile a questo livello
La SX60HS è una tradizionale bridge, con la forma di una reflex anche se un po’ più piccola, il mirino elettronico e lo zoom a comando elettrico. E’ stata inoltre la prima ad avere uno zoom 65x che supera i 1300 mm di focale equivalente, anche se ora non ha più il record della maggiore escursione, battuta ampiamente da Nikon. Il sensore è un classico BSI-CMOS da 1/2,3″ con 16 Mpx. Lo schermo da 3″ è orintabile in tutte le direzioni compreso verso l’avanti e quindi consente un’ottima flessibilità.
Viste le caratteristiche del sensore e dell’obiettivo, cambiate rispetto alla precedente versione, ero molto curioso di valutare le qualità di questa fotocamera sulla cui tipologia e sulle cui caratteristiche sono sempre stato piuttosto scettico e di confrontarla con la precedente SX50HS che mi aveva favorevolmente sorpreso per le prestazioni, sempre però nei limiti della categoria. Continua la lettura di Canon PowerShot SX60HS: test