Archivi categoria: Test fotocamere

Canon EOS M5: test

La EOS M5 è l’unica delle mirrorless di Canon dotata di mirino. Monta un sensore di dimensioni APS-C come le reflex della casa. Per la precisione il sensore è lo stesso montato sulle 800D e 77D con tecnologia Dual Pixel che, tramite pixel sdoppiati è in grado di mettere a fuoco con il sistema a rilevamento di fase e consente di dotare la EOS M5 di un sistema di messa a fuoco ibrido. Il corpo è piccolo e compatto, assomiglia ad una reflex in miniatura, con uno schermo da 3,2″ sensibile al tocco, e il mirino sporgente al centro della calotta superiore. Sono disponibili i classici funzionamenti a programma, a priorità e manuale più una serie di scene e filtri creativi. L’innesto obiettivi è l’EF-M. Per adesso dispone di pochi obiettivi, ma con un adattatore si possono montare gli obiettivi EF e EF-S per le reflex della casa. Continua la lettura di Canon EOS M5: test

Panasonic FZ2000: test

Panasonic ha una lunga tradizione nel campo delle bridge a cominciare dalla FZ10 che più di 10 anni fa inaugurò questa categoria con buon successo con uno zoom 12x. In seguito Panasonic ha sempre sviluppato nuovi modelli con zoom dall’escursione sempre più ampia fino ad arrivare alla FZ72 con zoom 60x. Per fare questo però era necessario usare un sensore di piccole dimensioni (1/2,3″ 6,17×4,55 mm) altrimenti sarebbe stato impossibile costruire questi zoom con dmensioni, pesi e costi ragionevoli.
Oggi finalmente Panasonic ha cambiato strada rivolgendosi al miglioramento della qualità d’immagine, iniziando con una nuova serie di bridge diversa dalle precedenti,prima  la FZ1000, con un sensore di dimensioni più grandi (1″ 13,2×8,8 mm) e dotata di uno zoom di escursione più limitata, “solo” 16x 25-400 mm equivalente, ma con una buona luminosità f/2,8-4,0,  poi con l’attuale FZ2000 con un nuovo sensore retroilluminato, e con uno zoom 20x 24-480 mm equivalente f/2,8-4,5. Ciò per garantire una migliore qualità d’immagine in generale e sopratutto in condizioni di poca luce.  Continua la lettura di Panasonic FZ2000: test

Sony RX10 III: test

Sony ha inaugurato con la RX10 un nuovo segmento di mercato delle fotocamere, quello delle bridge che potremmo definire “premium”, cioè bridge con caratteristiche migliori di quelle prodotte fino a poco tempo fa.
Le bridge, a cominciare dalla Panasonic FZ10 di più di 10 anni fa, sono sempre state caratterizzate da una forma simile alle reflex, anche se in alcuni casi con dimensioni più piccole, da un mirino elettronico, regolazioni complete e zoom con ampia escursione focale. Questa è sempre cresciuta passando dai 12x delle prime fino agli oltre 80x dei modelli più recenti. Per potere realizzare degli zoom con escursione così ampia però i produttori hanno dovuto limitare la loro copertura e quindi usare sensori di dimensioni molto ridotte, 1/2,3 (6,17×4,55 mm). Questo ha sempre comportato che le bridge avessero una buona qualità d’immagine alla minima sensibilità, cioè in buone condizioni di luce, ma che questa peggiorasse sensibilmente, per l’aumento eccessivo del rumore, appena si aumentava la sensibilità. Il tutto aggravato dalla scarsa luminosità che questi zoom hanno specialmente alle focali massime ed a una scarsa qualità complessiva che peggiora aumentando la focale.
Sony invece con la prima RX10 ha adottato un sensore da 1″ (13,2×8,8 mm), con una superficie oltre 4 volte più grande di quelli da 1/2,3″ e uno zoom di escursione relativamente ridotta, 8,3x 24-200 mm equivalente, ma con luminosità elevata e costante f/2,8. Queste scelte hanno migliorato notevolmente la qualità d’immagine.
La RX10 III aggiunge a ciò un sensore BSI-CMOS (retroilluminato) “stacked” cioè a strati, che migliora ulteriormente la qualità d’immagine e la velocità di registrazione, consentendo una velocità di raffica di 14 fg/s e la ripresa video 4K e un nuovo obiettivo Zeiss ad ampia escursione, 25x, equivalente ad un 24-600 mm che accontenta così anche chi ha la necessità o la voglia di scattare con lunghe focali.
E’ quindi opportuno verificare in pratica i miglioramenti e i vantaggi che queste tecnologie possono apportare. Continua la lettura di Sony RX10 III: test

Canon SX620HS: test sprint

La Canon SX620HS è una piccola compatta tascabile. QUesto tipo di fotocamere ha avuto grande successo negli scorsi anni, ma attualmente ne sono rimaste poche sul mercato in quanto non più richieste in favore degli smartphone. La SX620HS ha però rispetto a questi un vantaggio determinante, lo zoom. Si tratta di uno zoom 25x, 25-625 mm equivalente, Questo le consente di riprendere soggetti lontani, cosa che uno smartphone non potrà mai fare.
E’ dotata, come tutte le compatte di questo tipo, di un sensore piccolo, 1/2,3″, con 20 Mpx. Non ha il mirino e può funzionare solo in modalità totalmente automatica o in Program. E’ dotatata di connessione wi-fi e NFC. Continua la lettura di Canon SX620HS: test sprint

Nikon D3400: test

Le reflex attualmente sono da molti considerate fotocamere pesanti, complicate ed adatte solo per professionisti, ma non è assolutamente così.
L’esempio è proprio questa Nikon D3400, reflex base della casa. E’ una fotocamera piccola e leggera, semplice da usare per chi non vuole complicazioni, ma con tutte le caratteristiche necessarie per affrontare qualunque genere di foto. Ha un sensore APS (DX per Nikon) da 24 Mpx uguale a quello delle reflex della casa di categoria superiore, mirino, autofocus, comandi adeguati e tutto quello che ci si aspetta da una reflex. Può montare tutti gli obiettivi Nikon. Certo la costruzione è economica, ma le prestazioni valide. Una delle sue caratteristiche più utili e simpatiche è poi la connessione Snap Bridge. E si deve considerare anche il prezzo, estremamente economico, a livello delle compatte e inferiore a quasi tutte le mirrorless.
Insomma merita una prova appofondita per rivelarne i pregi. Continua la lettura di Nikon D3400: test

Pentax K1: test

La K1 è la prima reflex Pentax fullframe entrata in produzione, a lungo attesa dagli appassionati del marchio. In realtà Pentax aveva presentato alla Photokina del 2000 un prototipo di reflex fullframe, la MR-52 (o MZ-D), con un sensore CCD da 6 Mpx (tanti per l’epoca), mai entrato in produzione per i costi eccessivi.
La K1 si inserisce nell’attuale linea di reflex Pentax mantenendone le principali caratteristiche. Ha un sensore CMOS da 36 Mpx, la stabilizzazione integrata sul sensore, l’innesto obiettivi Pentax K che accetta tutti gli obiettivi con questa baionetta, la protezione da polvere ed acqua ed è aggiornata sututte le attuali tecnologie. Dispone di uno schermo orientabile, di ripresa video Full HD e di Wi-Fi. Le sue dimensioni sono anche abbastanza contenute. Continua la lettura di Pentax K1: test

Panasonic TZ80: test

La Panasonic TZ80 è una compatta di dimensioni medie, ma con zoom di amplissima escursione focale, 30x da 24 a 720 mm equivalente. Il sensore di dimensioni 1/2,3″ ha 18 Mpx. L’obiettivo è ovviamente stabilizzato. La caratteristica di questa compatta che la distingue dalle concorrenti è la presenza di un mirino elettronico. La fotocamera dispone di manopola di regolazione per le modalità di funzionamento, di una ghiera attorno all’obiettivo per varie funzioni a secondo delle modalità di funzionamento e di un’altra ghiera  posteriore di regolazione. Può salvare le foto sia in jpeg che in raw con formato 4:3, 3:2, 16:9 e 1.1. Può riprendere video 4K 3840×2160 pixel 30p. Il tutto in dimensioni quasi tascabili. Potrebbe  essere quindi una macchina di interessante per chi cerca una compatta superzoom. Continua la lettura di Panasonic TZ80: test

Fujifilm X-T2: test

La X-T2 è la mirrorless top di gamma di Fujifilm e differisce dalla X-Pro2 per l’estetica non più simile alle fotocamere a telemetro, ma alle reflex. La caratteristica principale è il suo sensore X-Trans CMOS III, esclusivo Fujifilm, di formato APS con 24 Mpx e una disposizione dei pixel particolare che evita la creazione di falsi colori ed effetto moirè e consente di fare a meno del filtro antialias. Altre caratteristiche di spicco sono il mirino elettronico di alta qualità e le ghiere di comando per tempi, compensazione dell’esposizione e sensibilità Iso. Tutti gli obiettivi Fujinon XF poi hanno la ghiera dei diaframmi. L’innesto obiettivi è Fujifilm X caratterizzato da un tiraggio molto ridotto che consente di montare, con anelli adattatori, moltissimi obiettivi, in primo luogo i Leica M. La X-T2 infine è dotata di messa a fuoco ibrida, a rilevamento di fase e di contrasto, particolarmente veloce e di un elevata velocità di raffica. E’ quindi interessante verificare in pratica le sue qualità. Continua la lettura di Fujifilm X-T2: test

Panasonic GX8: test

dsc07074La gamma delle mirrorless Micro 4/3 Panasonic comprende due serie di modelli: quelle più compatte, in alcuni casi non dotate di mirino, e quelle dotate di mirino e che assomigliano, nella forma, alle reflex. La GX8 fa parte della serie delle mirrorless a forma di compatta, ma è dotata di mirino e ne rappresenta il modello più avanzato. E’ dotata di un nuovo sensore CMOS Micro 4/3 da 20 Mpx per la prima volta per una Panasonic, di un mirino di alta qualità orientabile, uno schermo orientabile in tutte le direzioni, di possibilità di ripresa video Full HD e 4K a varie velocità e formato AVCHD o MP4. La messa a fuoco a rilevamento di contrasto usa la tecnologia DFD per renderla più veloce prevede anche la funzione Post Focus per scegliere la messa a fuoco dopo lo scatto. E’ dotata anche di stabilizzazione sul sensore. Le sue caratteristiche non sono lontane dal modello GH5 da cui si differenzia, oltre che per la forma, essenzialmente per il mirino e lo schermo con risoluzione inferiore e per le funzioni video un po’ meno sofisticate. Continua la lettura di Panasonic GX8: test

Panasonic GX80: test

dsc06794La gamma delle mirrorless Micro 4/3 Panasonic comprende due serie di modelli: quelle più compatte, in alcuni casi non dotate di mirino, e quelle dotate di mirino e che assomigliano, nella forma, alle reflex. La GX80 fa parte della serie delle mirrorless compatte, ma è dotata di mirino e ne rappresenta il modello intermedio. E’ dotata di un sensore CMOS Micro 4/3 da 16 Mpx per la prima volta privo di filtro antialias, di un mirino di alta qualità, uno schermo orientabilein in alto e in basso, di possibilità di ripresa video Full HD e 4K a varie velocità e formato AVHC o MP4. La messa a fuoco a rilevamento di contrasto usa la tecnologia DFD per renderla più veloce prevede anche la funzione Post Focus per scegliere la messa a fuoco dopo lo scatto. Le sue caratteristiche non sono lontane dal modello GX8 da cui si differenzia essenzialmente per il corpo non metallico e non protetto e per il sensore. Continua la lettura di Panasonic GX80: test

Canon EOS 80D: test

dsc06983La EOS 80D è la reflex media della gamma APS di Canon, fra le economiche 750/760 e la 7D II. Ha sostituito da poco la precedente 70D. Questa serie di reflex Canon ha sempre avuto un buon successo grazie alla completezza delle funzioni e la robustezza. Ha un sensore CMOS di formato APS-C (22,3×14,9 mm) con 24 Mpx dotato di pixel sdoppiati per la messa a fuoco ibrida. L’elaboratore d’immagine è il Digic 6, ultima versione della famiglia. La 80D è dotata di schermo orientabile in tutte le direzioni e sensibile al tocco. Riprende video Full HD ed ha la connessione Wi-Fi e NFC. L’autofocus a rilevamento di fase ha 45 punti AF e pur non essendo sofisticato come quello della 7D II è adeguato al livello della reflex. In sostanza la 80D mantiene le buone caratteristiche della 70D migliorandole ed affinandole. Continua la lettura di Canon EOS 80D: test

Sony A6300: test

dsc06911La A6300 è un’evoluzione della precedente A6000. Apparentemente i miglioramenti sembrerebbero marginali, ma ad un’analisi più approfondita si rivelano consistenti e fanno della A6300 una fotocamera tutta nuova.
La A6300 monta un nuovo sensore di dimensioni APS-C CMOS Exmor con 24 Mpx e un elaboratore d’immagine Bionz-X per il quale Sony non dichiara differenze particolari con quello della A6000, anche se in realtà le prestazioni sono migliori come vedremo nella prova. Un miglioramento notevole è l’autofocus ora con 425 punti AF a rilevamento di fase e la tecnologia 4D Focus. Altra innovazione è la ripresa video 4k con funzioni molto complete. E’ infine migliorata la risoluzione del mirino ora da 2,36 Mpx.
Il corpo è sempre di dimensioni molto contenute, praticamente uguali a quelle della A6000, ma protetto da polvere ed acqua, con uno schermo da 3″ e dispone di mirino e di flash integrato. Lo schermo è basculabile in alto ed in basso. L’innesto obiettivi è il Sony E che dispone di un discreto numero di obiettivi in continua crescita. Con un adattatore si possono montare gli inoltre gli obiettivi con innesto Sony Alpha mantenendo anche l’autofocus. Continua la lettura di Sony A6300: test

Panasonic TZ100: test

dsc06745La Panasonic TZ100 è l’ultima nata della serie TZ, Travel Zoom, fotocamere di dimensioni compatte con obiettivi zoom di buona potenza adatte appunto ad essere portate in viaggio senza creare problemi di dimensioni e peso. A differenza però dei precedenti modelli la TZ100 ha un sensore di dimensioni più grandi, da 1″ (13,2×8,8 mm) invece che da 1/2,3″ (6,17×4,55 mm). Questo comporta certamente una migliore qualità d’immagine ed un migliore rapporto segnale/rumore alle alte sensibilità, ma anche una maggiore dimensione degli obiettivi. Infatti la macchina è dotata di uno zoom ad ampia escursione, 10x, ma ben lontana da quella delle compatte con sensore più piccolo, come la TZ0, che arriva a 30x. La fotocamera dispone poi di mirino elettronico come quasi tutte le ultime compatte di Panasonic. Le altre caratteristiche della TZ100 sono allineate a quanto Panasonic propone per le sue bridge e mirrorless: autofocus a rilevamento di contrasto, ma con tecnologia DFD per una migliore velocità, ripresa video 4K, foto 4K, funzione post focus e wi-fi. Continua la lettura di Panasonic TZ100: test

Fujifilm X-70: test

dsc06713La Fujifilm X-70 è una compatta di alta qualità con sensore APS ed obiettivo fisso. L’obiettivo ha una focale di 18,5 mm, equivalente ad un 28 mm quindi un grandangolare medio. E’ possibile però sfruttare un tele converter digitale che può simulare le focali di 35 e 50 mm. La X-70 non dispone di mirino, ma il suo schermo, di tipo sensibile al tocco, è ribaltabile in basso di 45° e in alto fino a 180° (per i “selfie”). La sua caratteristica principale è la compattezza che consente di avere una fotocamera con sensore di grandi dimensioni, ma di formato tascabile. L’autofocus, ibrido a rilevamento di fase e di contrasto, ha un’elevata velocità, 0,1 secondi, e consente anche di seguire soggetti in movimento veloce. La raffica raggiunge quindi un’elevata velocità, 8 fg/s. La ripresa video è Full HD. Naturalmente è disponibile la connessione wi-fi. Continua la lettura di Fujifilm X-70: test

Sony A7R II: test

dsc06561La A7R II fa parte della seconda serie delle mirrorless fullframe di Sony.
I miglioramenti introdotti sono notevoli ed interessanti. Alcuni sono comuni a tutte e tre le fotocamere A7 II, A7R II e A7S II come la stabilizzazione sul sensore che funziona su “5 assi” e il disegno del corpo con l’impugnatura e la disposizione dei comandi migliorata.
Altre sono specifiche di ciascun modello. Quella che ha beneficiato del maggior numero di miglioramenti è proprio la A7R II. Infatti ora monta un nuovo sensore retroilluminato, per la prima volta su una fullframe, del tipo CMOS Exmor R da 42 Mpx e privo di filtro antialias. Altro grande miglioramento è l’autofocus ora di tipo ibrido con 399 punti AF a rilevamento di fase in aggiunta ai precedenti 25 a rilevamento di contrasto. Infine è stata inserita la ripresa video 4K QFHD.
in complesso ua serie di miglioramenti che ne fanno in pratica un modello completamente nuovo che vale la pena di provare. Continua la lettura di Sony A7R II: test

Olympus PEN-F: test

dsc06301Prima di diventare nota al grande pubblico con le reflex della serie OM, Olympus ha prodotto negli anni 60 una serie di fotocamere mezzo formato denominata PEN che raggiunsero una buona diffusione. La più nota è stata la PEN F, reflex mezzo formato con una forma originale e compatta, ma di altissima qualità e che vantava un corredo di ben 17 obiettivi.
Oggi Olympus vuole ricordare questa tradizione con la PEN-F, una delle sue ultime novità fra le mirrorless digitali. La PEN-F si ispira molto nell’estetica e nella cura costruttiva alla sua antenata a pellicola, ma al suo interno è modernissima e presenta per la prima volta alcune novità per il sistema Olympus.
La più importante è il sensore, sempre di formato Micro 4/3, ma con 20 Mpx. Poi la Creative Dial, ghiera di controllo per i profili monocromatici e per quelli colore. Continua la lettura di Olympus PEN-F: test

Fujifilm X-Pro2: test sprint

ottica-universitaria5dsc06762Inauguro questo primo test breve effettuato grazie alla collaborazione del noto negozio romano Ottica Universitaria che mi ha messo a disposizione per qualche giorno la nuova Fujifilm X-Pro2.
La X-Pro1 è stata la prima mirrorless di Fujifilm e la X-Pro2 è una sua evoluzione con notevoli miglioramenti. E’ una fotocamera di alta classe e qualità caratterizzata da un aspetto simile alle fotocamere a telemetro di qualche anno fa I suoi contenuti però sono molto aggiornati. La caratteristica principale è il suo nuovo sensore X-Trans CMOS III, esclusivo Fujifilm, di formato APS con 24 Mpx e una disposizione dei pixel particolare che evita la creazione di falsi colori ed effetto moirè e consente di fare a meno del filtro antialias. Altra caratteristica di spicco è il mirino ibrido, ottico ed elettronico a scelta. L’innesto obiettivi è il Fujifilm X per il quale ormai sono disponibili più di 20 obiettivi originali. Continua la lettura di Fujifilm X-Pro2: test sprint

Canon EOS M3: test

DSC06485La EOS M3 è l’evoluzione della prima mirrorless presentata da Canon la EOS M. A differenza di quanto fatto da Nikon con le 1 che adottano un sensore piccolo, la EOS M3 monta un sensore di dimensioni APS-C come le reflex della casa. Per la precisione il sensore è lo stesso montato sulla 750D che, tramite pixel in grado di mettere a fuoco con il sistema a rilevamento di fase consente di dotare la EOS M3 di un sistema di messa a fuoco ibrido. Il corpo è piccolo e compatto con uno schermo da 3″ sensibile al tocco e ribaltabile, ma non dispone di mirino, anche se può montarne uno elettronico opzionale. Sono disponibili i classici funzionamenti a programma, a priorità e manuale più una serie di scene e filtri creativi. L’innesto obiettivi è l’EF-M. Per adesso dispone di pochi obiettivi, ma con un adattatore si possono montare gli obiettivi EF e EF-S. Continua la lettura di Canon EOS M3: test

Sony RX100 IV: test

DSC06454La Sony RX100 IV è la quarta versione della serie RX100, compatte “premium” di dimensioni molto ridotte, ma con un sensore abbastanza grande da 1″  Dopo la sua presentazione anche altri produttori hanno seguito questa strada, abbandonando le compatte con sensori piccoli come l’unghia del mignolo, ormai non più richieste dal mercato, e lanciando numerose compatte di qualità con sensori da 1″. La RX100 IV è dotata di un obiettivo zoom fisso Zeiss equivalente ad un 24-70 mm con apertura f/1,8-2,8 stabilizzato. La fotocamera dispone di ghiera di regolazione per le funzioni e di una ghiera attorno all’obiettivo assegnabile a varie funzioni. Può salvare le foto in raw e il formato è il 3:2 come le reflex. E’ quindi una macchina di grande interesse per chi cerca una compatta di qualità.
La RX100 IV aggiunge alla  versione precedente III un sensore BSI-CMOS (retroilluminato) “stacked” cioè a strati, che migliora ulteriormente la qualità d’immagine e la velocità di registrazione, consentendo una velocità di raffica di 15 fg/s, la ripresa video 4K e la ripresa ad alta velocità, fino a 1000 fg/s.
E’ quindi opportuno verificare in pratica i miglioramenti e i vantaggi che queste tecnologie possono apportare. Continua la lettura di Sony RX100 IV: test

Panasonic G7: test

DSC06200La gamma delle mirrorless Micro 4/3 Panasonic comprende due serie di modelli: quelle più compatte, in alcuni casi non dotate di mirino, e quelle dotate di mirino e che assomigliano, nella forma, alle reflex. La G7 fa parte della serie delle mirrorless dotate di mirino e ne rappresenta il modello base. E’ dotata di un sensore CMOS Micro 4/3 da 16 Mpx, di un mirino di alta qualità, uno schermo orientabile, di possibilità di ripresa video Full HD e 4K a varie velocità e formato AVHC o MP4. La messa a fuoco a rilevamento di contrasto usa la tecnologia DFD per renderla più veloce. Le sue caratteristiche non sono lontane dal modello professionale GH4 da cui si differenzia essenzialmente per il corpo non metallico e non protetto e per le funzioni video. E’ venduta in kit con il GX Vario 14-140 f/3,5-5,6 stabilizzato.
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