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Fotocamere: come sceglierle?

La scelta di una nuova fotocamera è per ogni fotografo, esperto o principiante, fonte di dubbi e incertezze. Si incomincia a fare ricerche in rete, a consultare prove e valutazioni, a visionare le caratteristiche dichiarate dai produttori e a valutare i prezzi.
Spesso si chiede ad amici che si ritengono esperti, e ognuno darà una risposta diversa, in funzione della sua vera o presunta esperienza. Qualcuno consulterà anche qualche negozio, che certe volte da indicazioni corrette e condivisibili, ma nella maggior parte dei casi tenderà a spingere la vendita di quello che ritiene più conveniente (per lui) o di quello di cui vuole liberare il magazzino.
Dopo ricerche ed indagini estenuanti e dopo aver selezionato un certo numero di modelli molti rimangono con il dubbio su quale sia effettivamente la fotocamera più adatta per loro e su quale comprare.
Per cercare di guidare al meglio la scelta ho quindi pensato di razionalizzare i criteri che dovrebbero essere alla sua base e di esporli in questo articolo. Continua la lettura di Fotocamere: come sceglierle?

Confronto risoluzione

La risoluzione degli obiettivi è l’altra caratteristica che, oltre  al rumore, spesso fa discutere gli appassionati di fotografia.
Tutti vorrebbero un obiettivo con la massima risoluzione possibile, ma questo si scontra con problemi notevoli di progettazione che riguardano luminosità, dimensioni, peso e costo degli obiettivi. Ogni obiettivo è un compromesso fra tutte queste caratteristiche e, a secondo di qual è quella prevalente per il progetto, si avranno obiettivi di diverse caratteristiche.
La cosa è complicata dal fatto che i sensori sono molto più sensibili all’angolazione dei raggi di luce provenienti dall’obiettivo di quanto lo fossero le pellicole. Questo fa si che obiettivi dalla resa elevata con le macchine a pellicola non siano così brillanti con le digitali.
Altro problema è quello che riguarda la misurazione della risoluzione. Con la pellicola si poteva usare lo stesso “sensore”, cioè pellicole con elevata risoluzione e contrasto, per tutte le fotocamere ed obiettivi, oggi no. Infatti a meno di misurare la risoluzione degli obiettivi con appositi banchi ottici molto costosi, come fanno pochi, la risoluzione è misurata montando gli obiettivi su una fotocamera e quindi usando il suo sensore. Obiettivi di marche divere e di formati diversi saranno quindi misurati con sensori diversi. Continua la lettura di Confronto risoluzione

Confronto rumore

Una delle caratteristiche delle fotocamere digitali più spesso fonte di discussioni è il rapporto segnale/rumore dei sensori. Questa caratteristica può essere più o meno importante a secondo del tipo di fotografia che si pratica. Per chi fa paesaggi in esterni in buona luce ha in realtà poca importanza perchè scatterà alla senibilità minima possibile per avere la migliore qualità. Anche chi scatta con la macchina su treppiede, sia di giorno, ma più spesso di notte, è poco interessato a questa caratteristica.
La maggior parte dei fotografi però ama scattare in tutte le condizioni e si trova spesso nella necessità di scattare con poca luce, senza avere la possibilità di usare un treppiede, oppure a soggetti non statici per i quali non è possibile usare tempi di posa lunghi. In questo caso per prima cosa si cerca di usare obiettivi luminosi, se la macchina ne è dotata o se si possiedono. Poi però non resta che aumentare la sensibilità Iso ed allora il rapporto segnale/rumore assume grande importanza. Continua la lettura di Confronto rumore

Regolazione automatica o manuale ?!?

Ora basta! Mi sono stancato dell’affermazione che per essere bravi fotografi si deve regolare la fotocamera in “manuale”. Mi danno fastidio le prese in giro su Facebook .  Mi dispiace per i tanti neofiti che vorrebbero imparare a fotografare e che invariabilmente si sentono dire che “per essere bravi fotografi devono saper regolare la macchina in manuale”. Sono ancora più dispiaciuto perchè qualcuno mi scrive dicendomi che si vergogna di fotografare in automatico!
Basta, non è vero niente. E’ solo un modo che hanno alcuni fotografi, che si considerano a torto o a ragione “esperti”, per fare rilevare la loro (presunta) superiorità ai neofiti ed ai principianti e metterli in soggezione, forse perchè hanno paura che scattino foto migliori delle loro.
Una delle migliori e più brave fotografe che abbia mai conosciuto scatta in automatico, ma le sue foto sono meravigliose. Quello che conta nelle foto è la passione e l’amore che ci si mette nel scattarle, quello che dicono ed ispirano a chi le guarda e poi, se vogliamo essere più tecnici, la luce, la composizione, la struttura, i colori, l’inquadratura e la semplificazione. Altro che “regolare in manuale”.
Questo però “gli esperti” non lo dicono, forse non lo sanno!
Io scatto in automatico e non me ne vergogno ed ora vi spiego qualche cosa su esposizione, messa a fuoco ed altro. Continua la lettura di Regolazione automatica o manuale ?!?

Sony A7, A7R, A6000: confronto rumore

02-SONY-ILCE-7R-ISO 6400-DSC00641Sin dagli inizi della comparsa delle fotocamere digitali il problema delrumore ha assillato i fotografi ed è stato al centro di discussioni e dibattiti fra riviste, siti e fotografi. Il rumore è rappresentato da puntini scuri o colorati, particolarmente visibili sulle superfici uniformi, che riduce la nitidezza della foto.
Per molto tempo l’opinione prevalente è stata quella che il rumore dipendesse principalmente dalle dimensioni dei pixel e quindi aumentasse all’aumentare del loro numero. Questa tesi, supportata da uno dei più famosi siti fotografici, era sostenuta considerando il comportamento dei singoli pixel e con teorie  e analisi matematiche sul comportamento della luce.
L’effettuazione però di rigorose misure, l’analisi delle modalità di visione ed uso delle ftografie e la loro osservazione diretta hanno però portato a diverse conclusioni: il rumore, o meglio il rapporto segnale/rumore dipende, a parità di tecnologia, dalle dimensioni del sensore. Continua la lettura di Sony A7, A7R, A6000: confronto rumore

Come finisce una leggenda

Bayer pixel binningI miti e le eggende fanno parte della cultura dell’umanità.
Anche la fotografia ne è piena. Una delle più antiche narra che una volta, nell’era arcaica e tanto tempo fa, la fotografia nacque ad opera di maghi che con i loro poteri fecero per incantesimo in modo che sottili striscioline di plastica arrotolate e inserite in un apposito e magico macchinario, riuscisero a farci vedere scene del mondo reale come le avremmo potute vedere in un sogno.
Non si sa se ciò corrisponda a verità, nelle leggende il reale si confonde con l’immaginario, è certo però che gli antichi guardassero queste immagini non direttamente, ma rappresentate, sempre attraverso procedure magiche e usando misteriose pozioni, tanto potenti da dovere essere usate quasi al buio, in stanze appena illuminate da misteriose luci rossastre, per non svelare la loro potenza, su appositi fogli di papiro o forse carta i cui resti però non sono stati mai rinvenuti nelle piramidi. Questi fogli avevano delle dimensioni che ben si adattavano al formato delle cornici da appendere ai muri delle case indipendentemente dal fatto, come ci informano le fonti delle antiche riviste, che fossero ottenute con un magico macchinario portato in una tasca o in una piccola bisaccia o da uno trasportato su un carro. L’unica differenza era che il potere evocativo che faceva vedere la realtà nelle cornici contenenti i fogli era più grande se la macchina magica e la striscia o la lastra utilizzata erano più grandi. La spiegazione di ciò che davano gli antichi era che più grande era la macchina e più grande era la magia che essa emanava. Continua la lettura di Come finisce una leggenda

Fotocamere: novità e tendenze

Alla fine dell’anno e dopo avere le novità presentate alla Photokina (poche) è possibile fare qualche considerazione su come sta andando e come si svilupperà ni prossimi mesi il mercato delle fotocamere.
Indubbiamente una parte del mercato delle fotocamere è in crisi.
Lo sviluppo e la diffusione di smartphone e tablet con capacità fotografiche (lo analizzerò in altro articolo) ha determinato la pressochè scomparsa del mercato delle compatte economiche. Ormai tanti si sono accorti che questi dispositivi producono foto e li usano diffusamente. Basta andare in giro per qualsiasi località turistica per accorgersene.
Ma come hanno reagito i produttori di fotocamere a questo assalto? l’unica risposta possibile è quella di concentrarsi sulle fotocamere di migliore qualità per andare incontro alle esigenze di chi vuole qualcosa di più degli smartphone. Continua la lettura di Fotocamere: novità e tendenze

Equivalenza su DPReview

DPReviewLeggo sempre DPReview in quanto il suo database di fotocamere, obiettivi ed altro materiale è sempre un’informazione preziosa.
Molte volte però non mi sono trovato d’accordo con le sue valutazioni tecniche ed i suoi articoli, sopratutto quelli in cui sostenevano che l’aumento di pixel nei sensori era inevitabilmente causa di maggiore rumore nelle foto. Ho scrtto infatti a suo tempo veri articoli per contestare questo fatto e dimostrare che il rumore prodotto da un sensore è inversamente proporzionale alle sue dimensioni, cioè alla quantità di luce totale che raccoglie.
Il rumore quindi, o meglio il rapporto segnale/rumore dipende dalle dimensioni del sensore e migliora in modo proporzionale a questa a parità di output, cioè di dimensioni di visualizzazione esterna, video o stampa che sia.
Questa tesi è stata sostenuta a suo tempo anche dalla redazione di Tutti Fotografi e di Progresso Fotografico, la più antica e autorevole rivista di fotografia italiana.
Ora DPReview con il suo articolo di oggi What is equivalence and why should I care? sostiene esattamente queste cose e le dimostra con dei buoni esempi fotografici. Continua la lettura di Equivalenza su DPReview

Equivalenza in pratica

frontID: 4177X20 SV_front L_RsRX10_wideDopo avere esposto nel precedente articolo Equivalenza quali sono i criteri con cui si può valutare se due foto fatte con fotocamere con sensori di differenti dimensioni possono essere considerate equivalenti in questo nuovo articolo è illustrato qualche esempio pratico di equivalenza fra fotocamere reali.
Un confronto del genere può dare indicazioni di massima sulla qualità d’immagine che ci si può aspettare da una fotocamera in relazione alle dimensioni del suo sensore e alla luminosità del suo obiettivo. Prescinde però da altre caratteristiche quali la tecnologia del sensore, la presenza di un filtro antialias, il numero di Mpx. Continua la lettura di Equivalenza in pratica

Equivalenza

mBD12_frontPowerShot SX270HS BLUE FRTQuando si usavano le fotocamere a pellicola tutte, salvo poche eccezioni, usavano la pellicola 35 mm con il fotogramma di 36×24 mm che era diventato lo standard di fatto della fotografia, tranne per le super professionali da studio. Era facile quindi confrontare le caratteristiche di una fotocamera e di un obiettivo in base alla lunghezza focale ed alla sua apertura.
Oggi con il digitale le cose sono molto cambiate. Le fotocamere montano sensori di dimensioni molto diverse, anche a parità di categoria, di conseguenza gli obiettivi hanno lunghezze focali molto differenti. Per fare un po’ d’ordine e per fare capire ai fotografi il tipo di obiettivo montato e le sue caratteristiche è stata inventata la “lunghezza focale equivalente” che rapporta la lunghezza focale reale di un obiettivo a quella di un equivalente obiettivo per fotocamere 35 mm o fullframe, cioè con un sensore 36×24 mm con dimensioni uguali a quelle del fotogramma della pellicola. Questa equivalenza si calcola col cosiddetto “fattore moltiplicativo”, determinato dal rapporto delle diagonali dei sensori.
Ma tutto questo non basta … Continua la lettura di Equivalenza

Sony A7 e A7R: qualche ulteriore considerazione

A7R_wSEL55f18ZLe due nuove mirrorless fullframe di Sony, la A7 e la A7R, sono eateriormente uguali e l’unica differenza sembra essere il sensore che nell’A7 ha 24 Mpx e nella A7R 36. Oltre a questo Sony dichiara che la A7 dispone di un autofocus ibrido con un certo numero di pixel sul sensore (100.000) sdoppiati per consentire l’autofocus a rilevamento di fase, mentre la A7R dispone solo di quello a rilevamento di contrasto. La A7R in compenso non ha il filtro antialias.
Ma le differenze non finiscono qui. Continua la lettura di Sony A7 e A7R: qualche ulteriore considerazione

Dual Pixel AF: come funziona?

La presentazione da parte di Canon della nuova reflex EOS-70D ha coinciso con l’introduzione di un sensore di nuova tecnologia di autofocus denominata Dual Pixel AF. Questo sensore CMOS è interamente progettato e prodotto da Canon e consente alla fotocamera di effettuare la messa a fuoco usando il metodo a rilevamento di fase, invece che quello a rilevamento di contrasto, anche quando si riprendono foto in live view oppure si riprendono video. In questo modo Canon ha ovviato al più grosso limite delle reflex per la ripresa video che ha sofferto sempre fino ad ora della lentezza dell’autofocus, attuato dal sensore invece che dai sensori AF dedicati usati per le foto, con difficoltà a seguire scene e soggetti in movimento.
Ma come funziona questo sistema e come funziona in generale il metodo autofocus a rilevamento di fase? Continua la lettura di Dual Pixel AF: come funziona?

Nuovo standard mirrorless? (valido solo il 1° aprile)

microfourthirdslogoDSC02364sLe fotocamere mirrorless sono uno dei fenomeni di successo degli ultimi tempi nel mondo della fotografia digitale. Le loro vendite e la loro diffusione vanno sempre incrementandosi incentivando i produttori già in questo mercato dall’inizio a presentare nuovi modelli e quelli che ci sono entrati solo da poco a recuperare il tempo perduto.
Fra le varie categorie di mirrorless quelle che hanno maggiore successo sono le Micro 4/3. Ciò è dovuto alla loro qualità complessiva e d’immagine, alla varietà di modelli, ma anche al fatto che fanno parte di un sistema standard.

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Risoluzione: obiettivi e sensori

Nikkor_35-18_D7000Nikkor_35-18_D7000_risol-orizzPer valutare la qualità di un obiettivo tradizionalmente il parametro più importante considerato dai fotografi è sempre stata la risoluzione. Questaquantità normalmente si misura esprimendola con un valore che indica le coppie di linee (bianca e nera) che l’obiettivo riesce a distingure per millimetro. Più è alto più un obiettivo è buono pensano molti. In realtà non è così perche il valore di risoluzione in linee/millimetro dice solo una parte delle caratteristiche di un obiettivo. Per una valutazione completa è necessario considerare anche come queste linee sono risolte, cioè la differenz adi contrasto fra le linee bianche e quelle nere. Più è alta migliore è l’obiettivo. E’ evidente infatti che si ha una maggiore impressione di nitidezza vedendo due linee una bianca e una nera piuttosto che una grigio chiaro e una grigio scuro. La misura di questa caratteristica si fa rilevando la funzione di trasmissine della modulazione (M.T.F) in forma di grafico partendo dal centro per arrivare ai bordi delle lenti.
Le cose si complicano ancora di più quando si considerano le macchine digitali e le interazioni fra obiettivi e sensori. Continua la lettura di Risoluzione: obiettivi e sensori

Nuove misure per i test

I test delle fotocamere finora pubblicati sono sempre stati orientati ad un approccio pratico. La fotocamere è stata sempre valutata nell’uso quotidiano, in varie situazioni fotografiche ed in diverse condizioni di luce. Quest ha sempre consentito di darne una valutazione sulla sua usabilità, comodità e facilità d’uso ed anche sulla qualità fotografica, osservando le foto scattate nelle diverse condizioni.
Per valutare meglio le fotocamere, ora che l’attività di test ha assunto una certa regolarità è però opportuno fare anche delle rilevazioni oggettive che ne misurino alcune caratteristiche importanti ai fini della qualità fotografica. Queste rilevazioni poi si tradurranno in numeri e grafici. In questo modo si potrà avere un’idea migliore della qualità delle macchine ed anche fare raffronti fra fotocamere diverse.
Ho quindi predisposto alcuni test specifici che introdurrò nelle prossime prove. Continua la lettura di Nuove misure per i test

Diffrazione e risoluzione

La recente presentazione della nuova Nikon D800, reflex fullframe da 36 Mpx, ha suscitato molte discussioni sui forum a causa del numero così alto di pixel, da qualcuno ritenuto eccessivo.
Fra i vari problemi sollevati, dei quali discuterò a parte in un apposito articolo, ce ne uno che per il suo carattere più generale merita un articolo dedicato.
Si tratta della diffrazione e di come questa influisca sulla qualità d’immagine in funzione del formato del sensore, del numero dei pixel e dell’apertura di diaframma.
Nell’articolo analizzerò il fenomeno della diffrazione, come limita la risoluzione degli obiettivi e come interagisce con i sensori e la loro risoluzione. Continua la lettura di Diffrazione e risoluzione

Le “digitali” sono veramente digitali?

Questo sembra un gioco di parole, ma studiando il funzionamento delle macchine fotografiche digitali e paragonandolo a quello di un altro dispositivo digitale per antonomasia, il computer, questo dubbio mi è sorto. Per capire cosa ci sia di vero è necessario analizzare come funziona una fotocamera digitale e come si arriva a trasformare la luce che illumina il soggetto in una serie di 0 e 1. Con questa analisi riuciremo a capire se il dubbio è fondato o meno. Continua la lettura di Le “digitali” sono veramente digitali?

La nuova fotocamera a campi di luce (Light Fields) di Lytro

Lytro è una start-up statunitense fondata da Ren Ng, ricercatore universitario in ambito informatico e tecnologico, che ha realizzato la prima fotocamera commerciale a “campi di luce” e che promette di rivoluzionare il nostro modo di scattare e fruire le fotografie. Confesso di avere inziato l’analisi di questa novità armato di grande scetticismo: in questo articolo vi svelo per quale motivo le conclusioni hanno confermato molte mie perplessità, ma allo stesso tempo mi hanno lasciato piacevolmente stupito e ottimista nei confronti di questa tecnologia.

Continua la lettura di La nuova fotocamera a campi di luce (Light Fields) di Lytro

Fotografia e rumore

Il rumore nella foto digitale è una delle caratteristiche più importanti per determinare la qualità di un’immagine. I fattori che lo determinano sono vari, ma essenzialmente dipendono dalle caratteristiche tecnologiche del sensore e dalle sue dimensioni, dalla luminosità dell’obiettivo e dalla conversione o traduzione dell’immagine da raw in jpeg o tiff. Nell’articolo l’autore, schinellato,  esamina in dettaglio questi fattori e come influenzano la qualità delle foto. Continua la lettura di Fotografia e rumore

Sfatiamo i miti: più pixel più rumore 2

Quando lo scorso anno ho scritto il primo articolo che spiegava perchè il rumore nelle foto digitali non dipende dalle dimensioni dei pixel (Sfatiamo i miti: più pixel più rumore), ma da quelle del sensore, oltre a numerosi consensi ho ricevuto numerosi commenti ed e-mail in disaccordo. Questo è normale. Non è tanto normale invece che qualcuno sia arrivato anche ad offese e a usare parole che su un blog o su un’e-mail sarebbe meglio evitare.
E’ con mia grande soddisfazione quindi che la rivista “Tutti fotografi”, la più autorevole rivista di fotografia in Italia, nel presentare le sue nuove misure sul rumore dei sensori affermi esattamente quanto avevo affermato anche io nel mio articolo. Continua la lettura di Sfatiamo i miti: più pixel più rumore 2