Regata velica

Lo scorso fine settimana, prima di ferragosto, è stata organizzata nel circolo a cui sono iscritto una regata velica. Visto che la mia barca era impegnata con mio figlio e quindi non potevo parteciparvi ne ho approfittato per fare un po’ di foto.
Le foto di barche a vela possono essere spettacolari, ma molto difficili da fare. Da riva non è facile inquadrare le barche e rendere efficacemente la loro azione anche con potenti teleobiettivi. A bordo di una barca è necessario proteggere l’attrezzatura e poi si deve scattare da un mezzo estremamente instabile che rende difficil inquadrare ed ottenere foto ferme. E’ poi importate rendere anche l’ambiente e l’atmosfera di preparazione a terra prima della partenza.
Le foto che pubblico sono una ristretta selezione delle tante che ho scattato quel giorno.

Prima della regata l’atmosfera a terra è bellissima: c’è una frenetica attività per la preparazione delle barche e di attesa per scendere in acqua. Ci si consulta, si chiedono consigli, si aiuta qualche altro partecipante.
Ho girato un po’ prima della partenza fra i partecipanti che si preparavano e, fra un consiglio ed un aiuto, ho scattato qualche foto.
Poi appena le barche sono scese in acqua mi sono trasferito sulla barca giuria, un bel cabinato a vela sul quale le macchine fotografiche erano al sicuro.
Sulla barca giuria poi è facile riprendere le barche da vicino, prima della partenza e durante questa fase concitata. Poi c’è la possibilità di riprenderle nuovamente durante i passaggi in boa ed all’arrivo.
La selezione delle foto è stata difficile perché tante erano buone e spesso ritraevano amici con i quali avevo regalato tante volte. Alla fine ho scelto le più spettacolari più alcune che riprendono la fase di preparazione delle barche per cercare di rendere un’idea di questo bellissimo sport.

Le foto sono state fatte con vari obiettivi, dal grandangolo al supertele con stabilizzazione ed a sensibilità variabili da 100 a 400 Iso, nonostante la bellissima giornata di sole,  per quelle a bordo della barca per ottenere tempi di scatto piuttosto veloci. Infatti nonostante la stabilizzazione il rischio di mosso era sicuramente presente. In molti casi poi ho dovuto raddrizzare l’orizzonte, nonostante che cercassi di tenere la macchina parallela al mare ed avessi attivato il reticolo nel mirino, perchè spesso il rollio della barca lo rendeva inclinato. Questa correzione è stata sempre effettuata direttamente sulle foto raw, prima della loro conversione, per non peggiorarne la qualità dopo aprendo e salvando nuovamente il jpeg.

0 commenti su “Regata velica”

  1. Ciao Francesco, scopro con sorpresa di condividere con te anche la passione della vela, oltre alla fotografia.
    Fammi sapere se cerchi equipaggio: frequento regolarmente i campionati invernali del ponente e west liguria, come tailer o uomo all’albero, su vari cabinati, oltre a un paio di Giraglie su un Millenium (queste però sottocoperta a piegare il jennaker). Chissà, forse le nostre rotte si sono pure già incrociate! ;o)

    Buon vento
    Gio
    *
    __/)__

    1. Giovanni,
      ho incominciato sulle derive con un Laser, poi qualche anno fa ho acquistato un cabinato di 9 metri e mezzo con cui ho fatto molte regate compresi diversi campionati invernali del Circeo. Poi però l’ho venduto ed ora mi è rimasto solo il Laser che usiamo io e mio figlio solo d’estate.
      Non credo quindi che ci siamo incrociati. Grazie comunque della disponibilità.
      Ciao, Francesco

  2. Ciao Francesco!!! Ho guardato le tue foto che sono tutte molto belle… L’anno scorso ho avuto anch’io l’occasione di fotografare, a bordo di una barca, il Campionato Nazionale Assoluto Vela d’Altura (a Livorno) e mi sono divertito molto… Potrai vedere, se vorrai, le mie foto (fatte tutte con la D90 che avevo all’epoca) su flickr: http://www.flickr.com/photos/avvocatofrancescobatoni/sets/72157624831784060/ .Mi ritrovo molto nelle tue considerazioni su questo tipo di foto… Casomai non ricordo di esser mai incorso nel rischio di mosso a causa del movimento della barca (impossibile invece, come dici te, tenere la 90 allineata all’orizzonte: e qindi un’infinità di orizzonti da raddrizzare)… E’ vero che la vela su cui ero a bordo era un’imbarcazione di 12 e passa metri, e quindi abbastanza stabile (figurati che i fotografi prof., per restare bassi, vogliono sempre andare sui gommoni: pensa all’instabilità!). Ma è anche vero che, quel giorno, c’era un mare davvero agitato… Tuttavia, scattando con tempi dell’ordine di almeno 1/500 o più brevi e rispettando quindi sempre il c.d. tempo di sicurezza (visto che la massima focale usata era un 300 mm) non credo fosse possibile ottenere uno scatto mosso a causa del movimento della barca… Tenevo acceso anche il VR (in posizione active)… Ma, visto i tempi che usavo, dubito che sia servito a qualcosa… Che mi dici? Sono sbagliate le mie considerazioni? Ciao e ancora complimenti per il tuo sito! Francesco Batoni da Pisa

    1. Francesco,
      grazie per apprezzare le foto.
      Anche io ero su una barca da 11 metri, ma stando all’ancora la barca rolla. Poichè volevo foto molto nitide ho preferito non rischiare ed avere tempi di almeno 1/800 con il 300 mm, anche se avevo anche io lo stabilizzatore su Active.
      Ciao, Francesco

        1. Lucas,
          anche io credevo di parlare di foto. Invece tu vuoi parlare di macchine ed obiettivi.
          Sarebbe come se davanti ad un quadro chiedessi con quali pennelli, colori e tela è stato fatto.
          Comunque ho usato una reflex Nikon D7000 con obiettivi 18-200 VR e 70-300 VR e una compatta Panasonic ZX1 con zoom 8x 25-200.
          Ciao, Francesco

  3. Ciao Francesco, complimenti foto bellissime. Grazie per averci coinvolto con le tue foto a questa bella esperienza. Ciò che mi ha più colpito di queste immagini sono: la nitidezza, i colori del contesto e rilevati dalla macchina, e i particolari da te ricercati.
    Forse sono proprio i particolari, che mi hanno permesso di vedere, tutto ciò che tu hai visto e con passione fotografato.
    Nico

  4. la mia preferita è la foto 017!
    quanto ha contribuito secondo te lo stabilizzatore in questi scatti rispetto gli iso a 200 e 400?

    voglio dire, ha un ruolo fondamentale o è solo un qualcosa in piu’ non determinante?

    (guarda che belle che sono le onde infrante vicino dal laser….e i riflessi del sole!)

  5. Veramente belle foto !!!
    Vedo che condividiamo passioni comuni.
    Ti seguo da tempo ma non ho mai scritto 🙂

    Personalmente preferisco fare le foto dal gommone perchè puoi seguire gli equipaggi e sopratutto sei alla stessa altezza delle barche (nel caso di derive chiaramente)… certo e molto difficile vista il maggior rollio ma sopratutto l’attrezzatura è a rischio vista l’alta probabilità di essere raggiunti da schizzi !!!
    In questi casi che consigli ?
    Io ho una sacca stagna in cui tengo la fotocamera nei periodi di trasferimento ma durante la regata non ho nulla.

    Ciao
    Alfredo

    1. Alfredo,
      ho preferito fare le foto dalla barca giuria per avere una posizione più stabile e più sicura. Dal gommone certamente sarebbero più spettacolari, ma si deve stare anche attenti a non disturbare le barche. C’è poi il problema della protezione dell’attrezzatura. Per questo si potrebbe usare il vecchio metodo di inserire il tutto in un sacchetto di plastica trasparente tenuto fermo da un filtro UV sull’obiettivo e dalla cornice dell’oculare. tanto non c’è necessità di cambiare obiettivo. Il prossimo anno ci proverò.
      Ciao, Francesco

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