Quest’anno il Photoshow era organizzato a Milano, come tutti gli anni dispari. Si è tenuto dal 25 al 28 marzo nei padiglioni della Fiera di Milano City, precisamente nel padiglione 3. Questo, molto ampio conteneva tutti gli espositori, numerosi ma mi è sembrato meno di quelli dello scorso anno a Roma, anche se non li ho contati.
C’erano comunque tutti i marchi importanti, alcuni con grandi ed imponenti stand, altri più ridotti rispetto a quello che si era visto in precedenza.
Dato il tempo ridotto a mia disposizione, un solo giorno il venerdì 25, non ho potuto vedere in dettaglio e provare tutto quello che mi sarebbe interessato.
In compagnia di un altro amico fotografo ho però cercato di vedere e provare le novità più interessanti. Purtroppo a differenza dello scorso anno nessun espositore aveva predisposto un set adeguato per provare le fotocamere, tranne Sony con un set statico di cubi colorati e Samsung per la serie NX, quindi le foto scattate sono per la maggior parte poco significative.
Scendendo per iniziare la visita ci imbattiamo per primo nel grande stand della Canon in cui era predisposto un set per la selezione di ragazze per una manifestazione chiamata “donnavventura”. peccato che il bancone dove si potevano avere le fotocamere da provare era lontano. qui comunque c’erano tutte le fotocamere e molti obiettivi Canon, fra cui le nuove EOS 110D e 600D. Ho preferito provare l’economica 1100D con il nuovo sensore da 12 Mpx in quanto la 600D monta lo stesso sensore da 18 Mpx delle 550<d, 60<d e 7d e l’unica novità è lo schermo orientabile come la 60D in un corpo simile alla 550D.
Accanto alla Canon c’era l’altro grande stand della Samsung in cui erano messe in particolare evidenza le fotocamere della serie NX, NX10 e 11 e NX100. C’era anche un set di posa in cui si sono alternate simpatiche modelle per cui abbiamo potuto provare tutte le fotocamere della serie, con varii obiettivi. Gli addetti allo stand sono stati molto disponibili e gentili e ci hanno permesso di effettuare tutte le prove che ci interessavano. C’era anche un gruppo di africani, neri come la pece, che si esibivano in suoni e danze tribali. Li abbiamo incontrati dopo la chiusura in jeans e magliette che aspettavano l’autobus!
Spostandoci verso l’altra estemità del padiglione abbiamo incontrato il piccool stand della Sigma. Qui più che agli ottimi obiettivi, che sarebbe stato difficile provare, eravamo interessati alle fotocamere con sensore Foveon. Purtroppo non c’era la SD1 che chissà quando sarà disponibile. Ho fatto quindi qualche scatto con la piccola DP2s, compatta moltointeressante, ben costruita e rifinita con sensore Foveo da 4,7×3 Mpx di dimensioni quasi APS e obiettivo fisso da 41 mm. Oltre a questa ho provato la reflex SD15 con lo stesso sensore. Gli scatti non sono molto significativi a causa della mancanza di soggetti e della scarsa illuminazione.
Accanto c’era lo stand Sony, abbastanza grande anche se non imponente come in passato. Qui se non altro era stato predisposto un set con cubi colorati da fotografare e attorno erano disponibili varie fotocamere, prevalentemente NEX e SLT, ma anche la reflex A900. Certo che le modelle bianca e nera dello scorso anno ce le possiamo scordare. Abbiamo approfittato però, anche con l’assistenza di un addetto allo stand, per provare tutte le fotocamere disponibili.
Passiamo poi ad un piccolo stand in cui erano esposte le Pentax, compresa finalmente la medio formato 645D. E’ una macchina interessante che a fronte di peso, ingombro e costo non troppo elevati (in relazione alla categoria ovviamente) offre un’ottima qualità e flessibilità ed è in grado di sfruttare i numerosi obiettivi della serie Pentaz 645 precedentemente prodotti. Oltre a questa proviamo anche la reflex di punta, la K-5, con il solito handicapp di non avere nulla di interessante da fotografare per la prova.
Vicino troviamo lo stand Panasonic, stranamente piccolo e dimesso. Sono presenti le ultime novità ma per motivi di tempo non riusciamo a provarle tutte e ci limitiamo alla nuova GF2 ed alla ormai nota FZ100.
Olympus aveva invece uno stand abbastanza importante. Qui il maggior interesse è per la nuova compatta “premium” XZ-1 e per la serie PEN con in particolare evidenza la E.PL2. Le proviamo entrambe e resto di nuovo impressionato dalla qualità del mirino elettronico della E-PL2, eguagliata, ma non superata, solo da quello delle Sony SLT.
Approdiamo infine all’enorme stand Nikon. Qui è predisposto un palco dove sono organizzati dei mini workshop di fotografia, molto affollati e seguiti. Assistiamo in parte a quello dedicato alla foto di matrimonio. Su un palco sopraelevato sono inoltre predisposte delle fotocamere professionali
della serie D3s e D3x con montati potenti teleobiettivi a disposizione per la prova. La posizione è particolarmente favorevole per fotografare le modelle presenti nell’adiacente stand della Lexar che posano accanto ad una bellissima Ferrari nera. non
ci sono novità fra le reflex, la D7000 l’ho al collo, quindi facciamo qualche scatto con D300s e D700 e poi provo per quanto possibile la bridge P500.
Ormai però sono abituato all’eccellente mirino della D7000 e quello della P500, come anche quello della Panasonic FZ100 e della Fuji HS20EXR dopo, mi fa una ben misera impressione.
Ritornando indietro ci soffermiamo un po allo satnd Epson, pieno di stamapanti e scanner e arriviamo a quello Fuji. Qui finalmente si può toccare e provare la X100. E’ una macchina strana, con un mirino ibrido ottico-elettronico e con tutti i comandi, tempi, diaframmi e fuoco esterni comanti da ghiere. Vuole esteticamente ricordare le vecchie macchine a telemetro e pellicola, in particolare le Leica. Non so quanto l’operazione possa riuscire, presso i fotografi nostalgici probabilmente si. A me comunque non piace molto e trovo il prezzo, 1000 €, eccessivo. Comunque faccio qualche scatto. Poi proviamo la nuova HS20EXR che ha suscitato molto interesse. Esteticamente e per i comandi è molto simile alla precedente HS10. Ho fatto anche con questa un po’ di scatti e se riuscirà a convertire i raw vedremo i risultati, altrimenti ci dovremo accontentare dei jpeg. Ho approfittato anche per provare una delle bridge meno costose, la S3200 meno di 200 €, per vedere quanto siano grandi le differenze con quelle che costano il doppio.
Arriviamo infine allo stand Leica dove sono seposte tutte le prestigiose fotocamere della sua produzione. C’è la imponente S2, reflex medio formato con la forma, il peso e la maneggevolezza di una fulframe, ma che costa 3 volte di più, che ho provato lo scorao anno, la M9 erede delle gloriose Leica a telemetro e le bridge e compatte di derivazione panasonic. Mi interessa però la X1, compatta di progettazione originale Leica, con sensore APS e obiettivo fisso 45 mm, che promette quindi una qualità a livello delle migliori reflex APS però purtroppo con lo stesso loro prezzo.
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Accanto troviamo lo stand Tamron dove l’attenzione è focalizzata sul nuovo zoom 18-270 PZD veramente molto leggero e compatto in relazione all’escursione focale, con cui faccio qualche scatto. E’ la scelta ideale per corredare una relfx economica e andare in giro con un solo obiettivo. Proviamo anche l’interessante 17-50/2,8 VC.
Vediamo poi lo stand SanDisk dove non ci si apetterebbe un bel set di posa con una notevole modella. Più avanti passiamo anche davanti allo stand Casio dove la cosa più interessante sono le due standiste in mini, una bionda e una bruna.
Purtroppo il tempo è finito e la mstra sta per chiudere quindi dobbiamo andarcene anche se ci sarebbero tante altre cose da veder negli stand degli espositori di accessori ed attrezzature varie.
L’impressione complessiva è stata di un Photoshow interessante ma in tono minore rispetto al precedente: stand più piccoli e meno decorati, salvo eccezioni, molti meno gadget e materiale pubblicitario da regalare. Inoltre tranne qualche eccezione gli addetti agli stand non hanno dimostrato particolare competenza.
Grazie. Ci scriverai delle opinioni sulle macchine provate? A me interessa cosa pensi del Tamron 18-270 pzd e della fuji hs20exr.
anche a me interessa questo tutto fare…. ma ho sentito in giro (fonte digitalrev) che questo 18-270 PZD è meno nitido del vecchio…quindi in questo senso è un grosso passo indietro.
Per il resto è superiore in tutto
Alberto, puoi precisare meglio la tua fonte. Non mi pare che ci sia questa differenza, comunque il nuovo è molto più compatto e più veloce nella messa a fuoco.
Ciao, Francesco
la fonte è digitalrev.com
è una videorecensione in inglese
http://www.digitalrev.com/en/tamron-18-270mm-pzd-not-so-boring-review-8183-article
Quasi subito all’inizio mette a confronto il vechio tamron col nuovo ma non so se è veramente attendibile… Comunque la differenza c’e’ e si vede.
Mi fa pensare
la mia fonte è digitalrev.comq
ma non so se è attendibile…..si tratta di una videorecensione semiseria in inglese a questo indirizzo:
Fatto sta che mettono a confronto due foto scattate dal vecchio e dal nuovo tamron
boh…
come dicevo, non so se pero’ ci si puo’ fidare eh?! Io ti riporto un po’ quello che si legge in giro al fine di valutare insieme : )
http://www.digitalrev.com/en/tamron-18-270mm-pzd-not-so-boring-review-8183-article
scusa il doppio post, credevo che il sistema non avesse accettato il primo messaggio e quindi l’ho riscritto.
Francesco elimina pure uno dei due commenti e questo commento aggiuntivo : )
Alberto, non ti preoccupare, avevo capito.
Ciao, Francesco
Luigi, certamente anche se si deve avere un po’ di pazienza. Ci vuole tempo per elaborare ed esaminare le foto. Per Fuji HS20 e Canon 1100D sto perdendo moltissimo tempo perchè non si riesce a trovare un software aggiornato per l’elaborazione dei raw. Andrà a finire che dovrò usare solo le foto jpeg.
Ciao, Francesco
Io ho acquistato da poco la canon eos 550d, dentro c’è il cd con i programmi della canon tra cui anche Digital Photo Professional: posso esserti utile?
Luigi, io ho Digital Photo Professional in versione 3.93., la più aggiornata disponibile sul sito di Canon Europe. Supporta le foto raw della 550D, ma non quelle della 600d e 1100d. Per queste ci vorrebbe la versione 3.10, come scritto anche sul sito di Canon Italia. Questa versione però purtroppo non è disponibile per il download, non sono riuscito in alcun modo a trovarla, nemmeno su canon USA e Asia. sE LA TUA VERSIONE è LA 3.10 Può essere utile, altrimenti no.
Comunque ti ringrazio per la disponibilità. Ciao, Francesco
Ciao Francesco, complimenti, sei stato velocissimo a scrivere il report.
Volevo chiederti, che programma usi per rimuovere gli occhi rossi? Mi consigli qualcosa di semplice.
Buona Giornata
Grazie Nico
Nico,
di solito uso Acdsee Pro, oppure FastStone Image Viewer. Sono entrambi semplici ed efficaci.
Ciao, Francesco
Un grosso errore non preparare un set per far provare le fotocamere! è come voler provare una ferrari avendo a disposizione solo un parcheggio. La 600D ha uno zoom digitale, servirebbe proprio per chi ha la 550D! però i menu sembrano un pò complessi.
io sono una pippa e mi sono chiesto per tutto i lgiorno perchè ognuno dei presenti si fosse portato la sua macchina fotografica. Per fotografare le modelle? A proposito quella delal Sandisk era davvero notevole!
Verso la fine mi sono imbattuto nel mercatino dell’0usato, di cui non hai parlato qui sopra, se avessi avuto la mia K200D avrei potuto provare qualche obbiettivo.
Adesso però mi viene un altro dubbio: non è che fotografavate con tutte le varie macchien usand ola vostra scheda di memoria per poi vederle a casa?
ci vorrebbe un corso su come affronatre queste fiere, io ci sono andato da sprovveduto e forse mi sono goduto il 10% di quello che si poteva fare.
Interessante anche il set SONY con la pista di automobiline e le refelex ai lati
ciao, Maurizio
La macchina la porti per fotografare gli stand, le modelle e anche per fare foto di confronto con quelle delle fotocamere provate. per provare le macchine è opportuno portarsi una scorta di schede in modo da poi portarsi a casa le foto per esaminarle con calma. Altrimenti si prova solo l’estetica e la funzionalità di comandi e mirino.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco, cosa ne pensi allora delle ultime Bridge che hai testato al Photo Show? Quale ti è sembrata la migliore…???
Scusa l’insistenza, ma per me è a dir poco fondamentale per il mio prossimo acquisto.
Ciao Renato.
Ci sono stato domenica per qualche ora, in mezzo a un po’ troppa gente; mi sembra che le cose più interessanti e nuove siano le piccole reflex-non reflex (Olympus EPen, Sony Nex, Fuji x1000, Samsung NX et.) e reflex atipiche come le Sony con specchio traslucido A33 e A55 che finalmente sono riuscito a prendere in mano e a valutare a presa e a peso.
Ho visto che questo genre di macchine tendono a spostare nel software interno alcune funzioni tipiche da postproduzione, come i filtri creativi sia a colori che in bn. Evidentemente sono quindi fotocamere rivolte anche a chi non vuole perdere tempo con raw, fotoritocchi conversioni etc. ma vuole solo avere un’ottica, un sensore e un software di qualità per i propri appunti visivi. D’altronde prima del digitale il 90% dei fotoamatori scattava e poi portava semplicemente i rullini in laboratorio senza intervenire nella fase di sviluppo e stampa..
Devo dire che su di me esercitano un certo fascino quelle ad obiettivo fisso. Mi ricordano le fotocamere sulle quali ho cominciato a fotografare: telemetro, ottica fissa “normale” e -quando c’era- l’esposimetro. Oppure il periodo che avevo comprato la mitica Rolleiflex biottica f 2.8. Anche lì ottica fissa, lo zoom lo fanno le tue gambe e vi assicuro che la qualità delle inquadrature aumenta moltissimo..
P.S.: domenica le modelle bianca e nera al sito Sony c’erano!
Prao, che sfortuna io sono andato venerdì e nel sito Sony non c’erano, ma ora che ricordo a Roma ero andato domenica.
Per gli obiettivi fissi concordo abbastanza, anche se quando si va in viaggio in giro per turismo lo zoom è molto utile. Complimenti per la Rollei F72,8 biottica: Zeiss o Schneider? Che fine ha fatto?
Ciao, Francesco
La Rolleiflex Zeiss Planar f2.8 è lì che dorme.. E’ un pezzo che non la uso, ma prima o poi tornerà il suo momento.. Lei tanto non ha problemi di elettronica, di batterie o altro.
Piuttosto ho lì qualche rullo superscaduto!
Anche io ho qualche rullo 120 scaduto, ma purtroppo non ho la Rollei.
Ciao, Francesco
P.S.: comunque anch’io mi sono preso uno zoom tuttofare (Zeiss Vario-Sonar 16-80) che tengo su quasi sempre, anche se, pur ottima ottica, non mi riesce ad appassionare.
Comunque gli zoom sulle digitali sono necessari anche perché a ogni cambio di lente si trema pensando alla polvere che corre verso il sensore..
A quando un bell’articolo su questo dannatissimo problema?
A dire la verità io non ho mai avuto problemi di polvere. Devo dire che non cambio spesso obiettivo e buona parte delle foto le faccio con il 18-200.
Una sola volta ho avuto un granello di polvere sul sensore che lasciava una traccia nelle foto, ma dopo poco è andato via spontaneamente. Ormai poi tutte le reflex hanno sistemi antipolvere e il sensore è comunque protetto dal filtro antialias e quindi il problema non mi sembra così grave a meno che non si operi in ambienti particolarmente saturi di polvere e sabbia.
Piuttosto mi viene in mente che tutti o quasi si preoccupano della polvere sul sensore delle reflex ma nessuno, in mezzo all’entusiasmo generale, si è mai preoccupato della polvere sullo specchio semitrasparente delle Sony SLT. Eppure è proprio il problema della polvere che ha contribuito ad affossare l’antesignana delle SLT, la Canon Pellix reflex a specchio fisso semitrasparente degli anni 70.
Ciao, Francesco
Ho provato molto brevemente la A55, con il preciso intento di verificare la velocità di messa a fuoco e la capacità di seguire oggetti in movimento durante la raffica e i video. Purtroppo non ho avuto il tempo per tuffarmi nelle varie impostazioni perché ero con mio figlio, però l’impressione è che lo specchio traslucido non sia una bacchetta magica in grado di risolvere i problemi di messa a fuoco. Temo sia sempre necessario arrivare a compromessi tra la profondità di campo, la velocità e la precisione della messa a fuoco.
Simone, lo specchio semitrasparente risolve solo il problema di avere il sistema di messa a fuoco delle reflex a rilevamento di fase, molto più rapido e preciso di quello a rilevamento di contrasto operato sul sensore stesso (senza quindi il difetto della lentezza di messa a fuoco delle mirrorless), pur eliminando il meccanismo dello specchio ed il pentaprisma, con conseguente riduzione dei costi di produzione, a parità di prezzo di vendita o addirittura a prezzo più alto perché è “l’ultima novità tecnologica”.
Sono stato chiaro?
Ciao, Francesco
la nuova Gh2 panasonic sembra sembra aver accorciato tantissimo il gap, da dpreview:
“we consider the GH2’s CDAF system to be virtually on a par with most competitive phase-detection systems in terms of its speed.”
Sicuramente quando parliamo di tracking del soggetto è ancora inferiore.
Gianluca, le evil e in particolare le Panasonic sono abbastanza veloci nella messa a fuoco, ma con l’attuale sistema AF che usano, a rilevazione di contrasto, non potranno MAI raggiungere la velocità delle reflex. Infatti alcuni costruttori stanno studiando delle soluzioni alternative, Fuji con una compatta con AF ibrido e Sony con le SLT che sono una via di mezzo fra reflex ed evil.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco! Sei riuscito a dare un occhio all’ultima bridge sony di cui abbiamo parlato in un tuo intervento precedente?
grazie!
Ciao Francesco.
Cito quanto affermi nel tuo pezzo:
“Ho approfittato anche per provare una delle bridge meno costose, la (Fuji, n.d.r.) S3200 a meno di 200 €, per vedere quanto siano grandi le differenze con quelle che costano il doppio.”
Mi ha incuriosito molto questa tua riflessione, al punto da spingermi a prendere in considerazione questa bridge economica che risolverebbe i miei problemi di budget. Sai dirmi qualcosa di più in proposito?
Grazie in anticipo per l’attenzione e complimenti per il tuo blog!