Report dalla Photokina

Finalmente il 21 dopo tanta attesa si è inaugurata la Photokina 2010, la più grande e importante fiera della fotografia e dell’industria delle attrezzature fotografiche che si tiene ogni 2 anni a Colonia. Le novità erano tante, ma quasi tutte presentate in conferenze stampa dedicate qualche giorno prima, tranne qualche eccezione, la più importante a sorpresa la Sigma SD1.
Io ho visitato la fiera il secondo giorno ed è stata un’esperienza veramente interessante.

Innanzi tutto Colonia: mi aspettavo una grande città (conta oltre 1 milione di abitanti), con un’architettura moderna, tipo Berlino. Invece non fa questa impressione. Si arriva con l’S-Bhan dall’aeroporto direttamente alla stazione centrale e subito si vede la fantastica cattedrale che domina la città. La stazione, in stile del secolo scorso, però gli è proprio attaccata e già questo è strano. Prendo la U-Bhan (metro) e vedo che le stazioni e i convogli sono piccoli. Infatti dopo tre fermate la ferrovia emerge in mezzo alla strada e scopro che si tratta di un grosso tram a due vagoni articolati che corre in sede dedicata al centro della stada, fermandosi ai semafori. Stano ma efficace. Per ultima stanezza scopro che la birra la servono in bicchierini da 200 cl, a differenza di Monaco dove se non ordini un litro ti guardano quasi con commiserazione.
Arrivo in Photokina la mattina prima dell’apertura dei padiglioni alle 10. Vedo dappertutto, già dal tram, giapponesi, uomini in completo scuro e cravatta, donne rigorosamente in gonna, che corrono dappertutto, insieme a compassati manager europei che se la prendono più comoda. Faccio il biglietto, salato 43 €, ma senza fila, e entro. In attesa dell’apertura dei padiglioni si può prendere un po’ di sole, è una bellissima giornata, nella “plaza” al centro dei padiglioni.
Finalmente alle 10 si entra.
Il primo stand che incontro è quello Canon, molto grande e ben disposto. Già c’è ressa al banco delle reflex EOS e naturalmente la più richiesta è la 60D. Riesco a prenderne una e a fare qualche scatto. Altri ne farò dopo. Ci sono anche le altre novità, le compatte “premium” G12 e S95 e la bridge SX30IS. Peccato che si possano solo vedere e anche provare, ma senza inserire schede, sono sigillate. Evidentemente sono ancora di preserie.
I padiglioni successivi sono a due piani: scelgo la parte sotto e trovo Hasselblad e Leica. Salto al momento la Hasselblad, ma ci tornerò più tardi per fare qualche scatto con la fantastica medio formato H4D da 60 Mpx, e vedere la bellissima Ferrari California esposta. Allo stand Leica ci sono la M9, la medio formato S2, e alcune compatte e bridge replica delle corrispondenti Panasonic, con prezzo maggiorato per il bollino rosso Leica. Io però sono interessato alla X1, ora anche nera, con cui faccio anche qualche scatto. E’ bella ed interessante, peccato che costi quasi quanto una fullframe. Dietro questi stand c’è il bello e tranquillo stand Zeiss, regno degli obiettivi. Molti sono disponibili per la prova già montati su corpi Canon e Nikon di fronte a un set con fiori e piante molto ben curato. Tutti gli obiettivi sono naturalmente a fuoco manuale. faccio qualche scatto con il 50/1,4 montato sulla Canon 7D con la quale diventa un tele da ritratto (80 mm) e sulla Nikon D700.
Salgo poi al piano superiore dove trovo i megagalattici stand di Nikon e Olympus, mentre di lato un po’ nascosto c’è quello di Pentax e in condo Casio.
Naturalmente entro subito nello stand Nikon e cerco la D7000. C’è un po’ da aspettare, ma finalmente riesco a impadronirmi di un esemplare. Esteriormente non è molto diversa dalla D90, anche se pesa qualcosa in più. In due riprese faccio un po’ di scatti, come al solito poco significativi perchè non c’è un set di posa. C’è poi la D3100, più accessibile, molto bella anche lei, un netto miglioramento rispetto alla D300. Anche con questa faccio un po’ di foto. Passo al banco delle compatte e riesco a vedere e a provare la P7000, compatta “premium” diretta concorrente della Canon G12, ma a differenza di questa provabile. Chiudo con la bridge P100 che non mi fa una grande impressione.
Passo a Olympus dove mi dedico alla E-P2, anche se l’avevo già provata al Phto Show. E’ sempre interessante e volevo rivedere il suo bel mirino elettronico, il migliore che avevo visto fino a quel momento. Poi cerco la nuova ammiraglia reflex, la E-5, bella e ben costrita. Riesco anche con questa a fare un po’ di scatti.
Alla Pentax invece sono esposte sia la K-5 che la K-r, si possono provare, ma non è possibile portare via gli scatti con una propria scheda. Passo anche nello stand Casio, ma non ci sono novità particolarmente interessanti, almeno per me.
Altro padiglione e trovo il megagalattico stand Fuji, con ristorante al centro. prima però voglio vedere quello Sigma lì accanto per le interessanti novità presentate. La SD1 la sorpresa della photokina è esposta, ma chiusa in una teca di vetro: posso solo fotografarla. E’ interessantissima per il suo sensore Foveon finalmente di formato APS e con una risoluzione notevole 15 Mpx per starato per un totale di 45.000 come dice Sigma. Considerando che non c’è l’interpolazione Bayer la risoluzione dovrebbe essere stupefacente. La costruzione è in metallo e tutte le caratteristiche ottime. Rimane solo qualche dubbio sulla resa alle alte sensibilità (non dichiarata la massima), tallone d’Achille del Foveon. Sigma promette di renderla disponibile presto: speriamo che non faccia come per la SD15 che, presentata alla Photokina 2008 è disponibile solo da qualche mese.
Oltre alla SD1 le novità sono il 120-300/2,8 OS stabilizzato e il 150/2,8 OS Macro stabilizzato e qualche flash. E’ esposta anche una bella Porsche Carrera nera, nulla però in confronto alla Ferrari di Hasselblad. Riesco a provare invece la SD15, da 4,7×3 Mpx (14) che non era disponibile al Photo Show e due zoom grandangolari.
Alla Fuji invece grande evidenza alla X100, compatta in stile retrò ma tecnologicamente avanzatissima, con un sensore APS da 12 Mpx, obiettivo fisso da 23 mm (equiv. 35) e soprattutto mirino ibrido, cioè ottico, ma con la possibilità di vedervi anche informazioni di scatto, menu e le foto scattate.
Molto interessante, ma anche qui era possibile solo vederla.
Torno indietro e entro nell’enorme stand Panasonic, accanto a Canon. Qui si punta molto sulle riprese video 3D che però a me non interessano e vado subito quindi alla parte fotografica. Qui le novità sono la GH2, Micro 4/3 da 16 Mpx e schermo touch screen, che non posso provare e la LX5, compatta “premium” che è disponibile. Faccio qualche scatto e valutandola in parallelo alle sue concorrenti Canon G12 e Nikon P7000 mi accorgo che la LX5 è veramente “compatta” e tascabile, a differenza delle altre. Solo la Canon S95 è più piccola, ma non dispone del mirino elettronico opzionale, molto bello, della Panasonic.
Provo anche la bridge FZ100, bella e valida, anche se dopo aver usato tante reflex mi fa un po’ l’impressione di un giocattolino.
Mi mancano solo Sony e Samsung che stanno in un padiglione dell’altra parte della “plaza”, per cui attraversandolo approfitto per prendere un altro po’ di sole (incredibile!). Anche il padiglione Sony è magagalattico e ci sono tutte le novità. In ordine provo prima le NEX3 e NEX5 che impressionano, specie quest’ultima, per le loro dimensioni in confronto agli obiettivi. Senza obiettivo sarebbero senz’altro tascabili, ma anche col fisso da 16 mm credo che sia difficile. Faccio comunque qualche scatto e poi passo al banco delle SLT33 e 55. Qui la prima sorpresa è che guardando nel mirino non si capisce immediatamente che è elettronico e non ottico. Quello della Olympus è ottimo, ma questo è ancora meglio. Scatto anche con questa, come al solito foto poco significative e poi passo alle reflez. La A580 è bella ed interessante. Anch usata il lve view la sua messa a fuoco è velocissima grazie al doppio sensore nel pentaprisma. Scatto alcune foto, ma qualcosa deve essere andato male perchè poi non le ritrovo più sulle schede. Mah, legge di Murphy?
Nello stand sony è esposto poi un modello di una novità dei prossimi mesi che dovrà sostituire la A700, di cui scatto alcune foto.
Samsung ha anche lei uno stand imponente, quasi tutto dedicato alla nuova NX100 con un palcoscenico su cui si alternano modelle (finalmente) e una serie di macchine allineate di fronte. La NX100 è carina, un po’ più grande della Sony NEX5, ma più in armonia con gli obiettivi. E’ disponibile in vari colori e ne scelgo una bianca. Scatto numerose foto e mi fa un’ottima impressione, anche se è senza il mirino elettronico opzionale. Lo schermo AMOLED infatti è ottimo. vedremo la qualità delle foto.
Passo poi allo stand Tokina dove provo l’interessante 11-16/2,8 e a quallo Tamron dove prendo solo il catalogo.
Dopo essere tornato all’Hasselblad per la Ferrari e la H4D mi rendo conto che ci sarebbero tantissimi altri stand e cose da vedere. praticamente cisono tutti quelli che producono qualcosa di fotografico. Materialmente però non è possibile in un giorno vedere tutto.
Decido così di vedere almeno qualche mostra fotografica e ne trovo due interessanti. il contest Hasselblad e quello Sony, con foto veramente belle.
Ormai è quasi ora di chiusura e stanco e carico di depliant decido di riposarmi qualche minuto al bar della “plaza”.
Un’ultima osservazione sul pubblico: a parte gli addetti e i manager degli stand, erano tutti molto interessati e competenti, ma tutti “di una certa età” e palesemente “addetti ai lavori” o fotoamatori competenti. Non c’erano giovani, soprattutto i ragazzini a caccia di adesivi e di musica, frenati certamente dal prezzo del biglietto. Questo da un lato è un vantaggio per la minore ressa, ma dispiace anche perchè sarebbe opportuno diffondere la cultura fotografica fra giovani e giovanissimi.
In conclusione un’esperienza veramente interessane e piacevole.
ora mi aspetta il lavoro per catalogaare ed analizzare tutte le foto fatte che per adesso sono salvate in triplice copia sui miei pc.

0 commenti su “Report dalla Photokina”

  1. Le chiedo gentilmente un consiglio,di nikon 18/200 e 16/85
    quale dei due e il migliore a sua esperienza.e il suo prezzo
    “onesto” da pagare visto il caos che cè.La ringrazio per il
    consiglio che vorra darmi. Enrico

    1. Enrico, migliore per che cosa? Gli obiettivi hanno diverse caratteristiche spesso contrastanti fra loro e uno migliore per una potrebbe essere peggiore per un’altra.
      La cosa fondamentale è capire cosa si vuol fare con l’obiettivo, quale tipo d’uso e quali foto. Poi la risposta viene da sola.
      Otticamente il 16-85 è “migliore”, anche se il 18-200 va comunque benissimo. Come flessibiltà d’uso e praticità il 18-200 è “migliore”, infatti sostituisce due o tre obiettivi con gamma focale più ridotta e consente di affrontare quasi tutte le situazioni senza cambiare obiettivo e senza portarsene altri dietro, cosa comodissima in viaggio.
      Prezzi. circa 750 e il 18-200, 600 € il 16-85.
      Adesso sta a te capire cosa ti serve.
      Ciao, Francesco

  2. Bel lavoro… A quanto pare non ci sono rivoluzioni particolari in campo fotografia, ma la descrizione è davvero avvincente… COmplimenti. Ah, le hasselblad da 50 come va?

    1. Jacopo, grazie.La Hasselblad va bene, ma credo che per manipolare le sue foto dovrò al più presto cambiare pc (vecchio e già prevista la sua sostituzione) perchè lo sta mettendo a dura prova. Se riuscirò a vedere le foto credo che saranno eccezionali.
      Ciao, Francesco

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