Corredo per le vacanze 2010

Siamo di nuovo a luglio e per molti si sta avvicinando il periodo delle ferie e dei viaggi. E’ vero che ormai qualunque periodo dell’anno è buono per una bella anza, ma indubbiamente fra luglio e agosto si concentrano la maggior parte delle partenze.
Pubblico quindi un nuovo articolo sull’attrezzatura fotografica da portarsi in vacanza e sugli accorgimenti da prendere, per buona parte sulla falsariga di quello dell’anno scorso.
Al momento di preparare i bagagli sarà necessario  pensare a quale parte della propria attrezzatura fotografica portarsi in vacanza. Sarebbe bello poter avere a disposizione tutto quanto si possiede,ma a meno di viaggiare in auto (con ampio bagagliaio) questo non è possibile: sarà quindi necessario operare una selezione.
Consiglio anzi di pensare all’attrezzatura con un certo anticipo e non il giorno prima di partire come spesso succede, per poterne verificare la funzionalità ed eventualmente decidere di integrarla con qualche nuovo componente.
Nella scelta dell’attrezzatura si dovranno conciliare due esigenze contrastanti: da una parte, non sapendo quale sarà il soggetto preciso delle foto (in vacanza si fotografa un po’ tutto: paesaggi, monumenti,persone, ritratti, interni, ecc.) si vorrebbe l’attrezzatura più ampia e flessibile possibile, a meno che non si sappia già cosa fotografare in una vacanza mirata. Dall’altra c’è l’esigenza di non sovraccaricarsi troppo, specialmente se si viaggia in aereo e se si ha intenzione di far lunghi percorsi a piedi, in città o in montagna.
Iniziamo dalla fotocamera: la scelta migliore è la reflex digitale,ma si possono ottenere ottimi risultati anche con una bridge. Queste offrono una flessibilità elevata, grazie ai loro zoom con escursione focale ormai di 24 o 30x, e quindi la possibilità di variare l’inquadratura da ampia a un dettaglio in pochi attimi. La qualità di immagine è buona in esterni con luce abbondante, come capita spesso in vacanza. Il mirino elettronico di cui le vere superzoom dispongono è utilissimo per le foto in piena luce, anzi consiglio di usarlo sempre per tenere la macchina in modo più stabile. Le superzoom tascabili, senza mirino (tipo Panasonic serie TZ) sono interessanti  proprio per la loro compattezza, ma la mancanza del mirino vi metterà in difficoltà in tutte le occasioni in cui scatterete in piena luce (magari col sole alle spalle, come dice la vecchia regola) e non vedrete nulla sullo schermo. Possono però essere utili come seconda macchina, nelle occasioni in cui non si voglia portare tutta l’attrzzatura, per la loro tascabilità, e come macchina di scorta nella malaugurata ipotesi di problemi a quella principale. L’unico limite delle bridge è la qualità d’immagine delle foto ad alti Iso, quindi in poca luce, che è solo accettabile per stampe di piccole dimensioni. Non mi sembrano molto adatte invece le compatte standard con zoom 3x. Certo se non si dispone di altro vanno bene ache quelle, ma per me possono essere utili solo come seconda macchina.
Se si porterà invece una reflex digitale il passo successivo è la scelta degli obiettivi. Qualche anno fa, quando gli zoom non erano così diffusi e non avevano un’escursione focale molto ampia, la scelta minima era quella di un grandangolo moderato luminoso, es. 35 f/2.0, da usare per interni, gruppi, monumenti e paesaggi ed in poca luce, e un tele sugli 85-100 mm, meglio se luminoso, per ritratti, dettagli, ecc.. Se al posto del tele fisso si sostituisce uno zoom 70-200 o 70-300, questa combinazione può essere valida anche oggi. Al massimo si potrebbe aggiungere un supergrandangolo sui 20 mm o uno zoom grandangolare, tipo 18-35 (naturalmente tutte le lunghezze focali indicate sono riferite al fullframe, per il formato APS vanno divise per 1,5, per il 4/3 per 2). In sostituzione del grandangolo a focale fissa molti probabilmente useranno oggi uno zoom corto, tipo 28-75 (18-50 in APS) , magari f/2.8 o 28-135 (18-85 in APS), colmando così il buco fra 35 e 70 mm, ma perdendo in luminosità. Il corredo sarà composto quindi da due o al massimo 3 obiettivi e coprirà tutte le focali dal 20 al 300 mm. Sembrerebbe la soluzione ideale, ma ha un inconveniente fondamentale: ogni volta che si vuole passare da una ripresa panoramica o di insieme a qualla di un dettaglio o di un oggetto luntano, si dovrà cambiare obiettivo. Ciò comporta di doversi fermare, aprire la borsa o peggio sfilarsi ed appoggiare lo zaino, prendere e cambiare l’obiettivo con le dovute precauzioni per evitare l’ingresso di polvere e umidità. Provate a farlo durante una passeggiata in cammello ai margini del deserto con una leggera brezza e il vostro sensore è andato, oppure in una delicata serata di pioggia irlandese e l’elettronica sarà ko. Senza considerare che molte foto da cogliere al volo (in viaggio succede spesso) saranno perdute.  Con una superzoom non ci sarebbe problema,ma la qualità? Qual è allora la soluzione?
Secondo me la scelta migliore è quella di dotarsi di un obiettivo zoom di grande escursione focale, stabilizzato, minimo 11x (18-200 o 250 per APS, 28-300 per fullframe) e tenerlo sempre innestato sul corpo, scattando principalmente con questo. Così si potranno riprendere facilmente panorami, monumenti, paesaggi, ma anche dettagli, ritratti, ecc senza mai cambiare obiettivo. La qualità è buona ed adeguata all’uso. Certo con le misure strumentali è evidente che obiettivi con un’escursione focale più ridotta o a focale fissa hanno una miglior risoluzione e minore distorsione ed aberrazioni, ma gli obiettivi non si comprano per fare misure e riprendere linee e nel mondo dei soggetti reali questi obiettivi garantiscono ottimi risultati. L’unico altro obiettivo da affiancare a questi superzoom potrebbe essere un normale o grandangolo moderato ultraluminoso (35/1.8, 24 o 28/1.8) da usare in interni dove la scarsa apertura dello zoom costringerebbe a usare tempi troppo lenti in relazione ad un soggetto che si muove (altrimenti c’è lo stabilizzatore). Così con due obiettivi si avrà un corredo completo minimizzando peso, costo e cambi di ottica.
Certamente poi ci sarà chi avrà bisogno di obiettivi di focale diversa relativamente a esigenze fotografiche diverse e personali. Si potà sentire la necessità di un grandangolo o di un tele più spinto, e chi sentirà questa esigenza saprà benissimo cosa scegliere, ma con i due obiettivi indicati si potrà affrontare il 95 % delle situazioni.
Oltre agli obiettivi sarà utile portare anche un piccolo flash da inserire sull’apposita slitta, in quanto quelli integrati, ottimi per il fill-in, sono poco potenti in luce scarsa.
Per il trasporto io preferisco una borsa tradizionale, apribile dall’alto e da tenere a spalla, magari anche con una cinghia a vita per sicurezza. Questa è più pratica di uno zaino in quanto consente di prendere e riporre oggetti senza doversela togliere dalle spalle, come gli zaini.
Al tempo delle pellicole si doveva decidere quante portarsene di scorta, in funzione anche della loro reperibilità sul luogo. Oggi sembra più facile, ma in realtà non è così. Infatti finita la scorta di pellicole se ne poteva sempre comprare qualcun’altra presso qualunque chiosco o bar nelle località turistiche, ma esaurito lo spazio sulle schede di memoria non si potrà più scattare a meno di trovare un negozio di elettronica e foto nelle vicinanze, oppure di poter scaricare le foto su un altro supporto permanente. Molti per questo decidono di portarsi un notebook, ma ciò non è indispensabile. Attualmente sono disponibili soluzioni costituite da un hard disk inserito in una custodia comprendente un lettore universale di schede e alimentata a batteria ricaricabile. Alcuni dispongono anche di display per vedere le foto. Alcuni anni fa, quando da noi non erano disponibili, ne ordinai uno in un negozio australiano, che me lo recapitò in due giorni e che funziona ancora con ottimi risultati.
Per finire è consigliabile portarsi anche una seconda macchina di scorta: è brutto se a metà di una vacanza in posti bellissimi dove si possono fare stupende foto la fotocamera si rompe (a me è capitato, ma ne avevo un’altra). In questo caso una compatta tascabile, che costa e ingombra poco, potrà salvarci aiutandoci a continuare a scattare, anche se con qualità più ridotta: meglio una foto di bassa qualità che nessuna foto
Con l’attrezatura consigliata si potrà viaggiare leggeri potendo comunque scattare ottime foto.
Non dimenticate però, mi raccomando, schede di memoria, batterie di scorta e caricabatterie per tutte le attrezzature. Inoltre attrezzatura per la pulizia di obiettivi e macchina, e un sacchetto di plastica trasparente, utilissimo per proteggere da umidità e polvere le macchine che non hanno efficaci sistemi di impermeabilizzazione e tropicalizzazione. Infine è consigliabile proteggere la lente frontale degli obiettivi con un filtro UV per proteggerli da sporco e rigature.
Buone vacanze per chi parte, io per adesso sto a casa, ma srò in collegamento anche in vacanza (potenza del wireless!).

0 commenti su “Corredo per le vacanze 2010”

  1. “Attualmente sono disponibili soluzioni costituite da un hard disk inserito in una custodia comprendente un lettore universale di schede e alimentata a batteria ricaricabile.”

    Non ne ho mai sentito parlare; mi potresti citare qualche esempio? In effetti mi piacerebbe evitare di dovermi portare dietro un notebook.

    1. Massimo, si tratta di dischi montati in una custodia comprendente una batteria ricaricabile, un lettore di schede SD, CF, ecc., e in alcuni casi anche un piccolo schermo. Inserendo la schda nel dispositivo se ne può scaricare il contenuto sull’hard disck. l’ingombro e il peso sono più o meno quelli di un disco rigido esterno. Il collegamento al pc è USB. 5 anni fa ne ho comprato uno da un negozio australiano che ora non li vende più. Attualmente ho visto la pubblicità di un dispositivo simile sulla rivista “Tutti fotografi” chiamato Memory Kick che fa riferimento al sito http://www.ramaidea.it. Purtroppo sono dispositivi piuttosto costosi a differenza di quello comprato in Australia. so però che ci sono altri fornitori di dispositivi simili. Penso che una ricerca in rete possa dare qualche risultato. se ho tempo la farò appena mi sarà possibile, attualmente scrivo con una connessione wireless.
      Ciao, Francesco

  2. per prenotare una vacanza low cost la cosa migliore � non programmare niente e affidarsi al caso!

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