Panasonic ha presentato una nuova mirrorless della linea Lumix, la G9. Questa fotocamera è la prima Panasonic che si indirizza esplicitamente ad un mercato anche professionale. Le sue caratteristiche sono notevoli: sensore Micro 4/3 da 20 Mpx senza filtro antialias, elaboratore Venus Engine migliorato, stabilizzatore d’immagine sul sensore a “5 assi” più Dual IS combinando la stabilizzazione sugli obiettivi, autofocus con tecnologia DFD Panasonic con velocità di 0,04 secondi e 225 punti AF selezionabili con joystick, otturatore meccanico edd elettronico, velocità di raffica fino a 20 fg/s con autofocus e 60 fg/s con fuoco al primo scatto, mirino elettronico OLED con 3,86 pixel e ingrandimento 0,83x. Naturalmente riprende video 4K ed è dotata di wi-fi e Bluetooth.
Fra le altre caratteristiche si devono notare il corpo con telaio anteriore e posteriore in lega di magnesio, protetto da polvere ed acqua e resistente al freddo, la modalità ad alta risoluzione che, tramite lo spostamento del sensore, consente di scattare foto da 80 Mpx, il doppio alloggiamento per schede di memoria SD compatibili UHS II e la funzione 6K Photo per scattare raffiche di fotogrammi 6K a 30 fg/s da cui poi estrarre le singole immagini.
La G9 è quindi una fotocamera molto completa che si rivolge anche ai fotografi che effettuano riprese sportive e naturalistiche ed al mondo professionale. Per molti aspetti ricorda, per caratteristiche, la SOny A9 ed anche la sua risoluzione è allineata con quella delle professionali di alta categoria come Canon 1DX II, Nikon D5, Leica SL e Sony A9. E’ differente però la dimensione del sensore. Questo sicuramente da dei vantaggi per quanto riguarda le dimensioni ed il peso degli obiettivi, forse anche per il costo, però ha come fattore negativo la minor gamma dinamica e il peggiore rapporto segnale/rumore.
La G9 sarà disponibile in Italia da gennaio 2018 al prezzo di 1.699 € solo corpo e di 2.299 € con lo zoom Leica 12-60 mm f/2,8-4,0 equivalente ad un 24-120 mm.
Il prezzo è indubbiamente ben inferiore ai modelli con cui si vorrebbe mettere in concorrenza e sarà molto interessante verificare se la G9 sarà concorrenziale anche per la qualità.
Riporto il comunicato stampa Panasonic.
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Panasonic presenta LUMIX G9: la fotocamera più evoluta per scatti naturalistici e sportivi
Qualità straordinaria e modalità ad alta risoluzione da 80 megapixel
Lisbona, Portogallo (6 novembre 2017) – Panasonic è lieta di presentare LUMIX G9, il nuovo fiore all’occhiello delle fotocamere digitali ad ottica intercambiabile, contraddistinto da eccezionale portabilità e risposta ultra-veloce. LUMIX G9, un’ulteriore evoluzione rispetto alla mitica LUMIX GH5 in termini risoluzione, gradazione e riproduzione dei colori, assicura immagini di una qualità senza precedenti grazie al sensore Digital Live MOS da 20,3 megapixel, privo di filtro Low Pass. Inoltre, la fotocamera è dotata di una modalità ad alta risoluzione che consente di scattare immagini da 80 megapixel in formato JPEG/RAW. Grazie al generatore di luminanza multi-pixel e all’elaborazione intelligente dei dettagli, il processore Venus Engine produce immagini ad alta precisione e naturali.
Anche la funzione Body I.S. (Image Stabilizer) è stata notevolmente migliorata, rendendo possibile l’utilizzo di una velocità di otturazione più bassa (6,5 stop). Questo risultato è ottenuto grazie ad un calcolo più preciso del tremolio in diverse condizioni di scatto, utilizzando le informazioni relative alla velocità angolare e al vettore di movimento acquisite non solo dal sensore giroscopico, ma anche dal quelli delle immagini e dell’accelerometro.
Unendo B.I.S. (Body Image Stabilizer, stabilizzatore d’immagine integrato nel corpo macchina, a 5 assi) e O.I.S. 2 (Optical Image Stabilizer, stabilizzatore ottico d’immagine a 2 assi), il sistema Dual I.S. 2 (Image Stabilizer, stabilizzatore d’immagine cinque assi1 ), LUMIX G9 compensa i movimenti più ampi, solitamente non controllabili. L’ottimizzazione delle funzioni O.I.S e B.I.S. contribuisce a migliorare notevolmente gli scatti effettuati con teleobiettivo e quelli ottenuti in condizioni non ottimali, ad esempio di notte oppure impugnando la macchina con una mano sola.
Il sistema Dual I.S. 2 a 5 assi funziona sia per le fotografie che per le riprese video, compresi i video in 4K.
L’AF ad alta velocità e alta precisione con tecnologia DFD raggiunge la velocità AF più elevata del mondo2 di 0,04 sec3, la più rapida del settore4. Grazie alle ottime prestazioni di tracciamento, la fotocamera LUMIX G9 non perde mai il soggetto.
La fotocamera LUMIX G9 offre inoltre la ripresa continua più veloce della sua categoria5, con 20 fps (AFC)/60 fps (AFS) alla risoluzione completa di 20,3 MP, per catturare momenti speciali. La funzione 6K/4K PHOTO consente di scegliere, oltre alla normale modalità a scatto consecutivo, la modalità di ripresa a scatto continuo più adatta alla situazione.
La fotocamera LUMIX G9 dispone del più grande mirino LVF (Live View Finder) della sua categoria6, con un rapporto di ingrandimento eccezionale pari a circa 1,66/0,83 (equivalente di una fotocamera da 35 mm). Non si verifica alcun blackout neppure durante gli scatti consecutivi ad alta velocità7. L’apparecchio include anche la modalità notturna e la funzione AF Point Scope, che ingrandisce i soggetti lontani per catturarli con una messa a fuoco impeccabile.
L’utilizzo del display OLED per il mirino LVF offre immagini fluide a 120 fps e risposte veloci, con ritardi inferiori a 0,005 sec e un contrasto di 10.000:1 per una visibilità straordinaria.
1 All’8 novembre 2017, la funzione Dual I.S.2 a 5 assi è disponibile con i seguenti obiettivi: H-FS14140, H-RS100400, H-ES200, H-ES12060, H-HSA12035, H-HSA35100, H-FSA45200 e H-FSA100300. Alcuni obiettivi potrebbero richiedere l’aggiornamento del firmware.
2 All’8 novembre 2017, con obiettivo H-ES12060, come fotocamera Digital Single Lens Mirrorless (DSLM)
3 In AF a 1 area, con grandangolo e obiettivo H-ES12060 (CIPA) impostato su LVF120 fps.
4 All’8 novembre 2017, come fotocamera Digital Single Lens Mirrorless (DSLM)
5 All’8 novembre 2017, come fotocamera Digital Single Lens Mirrorless (DSLM)
6 All’8 novembre 2017, come fotocamera Digital Single Lens Mirrorless (DSLM)
7 Con impostazione AFC 20 fp/AFS 60 fps.
Per affrontare le più intense sollecitazioni sul campo, la fotocamera LUMIX G9 ha un telaio anteriore/posteriore in lega di magnesio pressofuso e oltre ad essere a prova di acqua8 e polvere, resiste alle temperature più rigide, fino a -10 °C. Nella parte superiore dell’apparecchio, l’ampio schermo di stato LCD, il più grande della categoria, rende gli scatti ancora più facili e pratici. Il monitor posteriore orientabile da 3,0 pollici con aspetto 3:2 ha una risoluzione di 1.040.000 pixel. LUMIX G9 ha un doppio slot per scheda SD, compatibile con UHS-II ad alta velocità e capacità.
Grazie alla connettività Bluetooth e Wi-Fi®, la fotocamera LUMIX G9 offre ancora più flessibilità d’uso e semplicità di condivisione. La compatibilità con Bluetooth 4.2 (BLE: Bluetooth Low Energy) consente una connessione costante con uno smartphone o tablet a consumi energetici minimi. Per quanto riguarda il Wi-Fi, se si desidera una connessione ancora più sicura e stabile, è possibile selezionare la connettività a 5 GHz (IEEE802.11ac) in aggiunta alla connettività a 2,4 GHz (IEEE 802.11b/g/n).
Lumix G9 sarà commercializzata nel mercato Italiano nelle versioni G9 (solo corpo) e G9L (corpo macchina + 12-60mm LEICA F2.8) a partire da Gennaio 2018. I prezzi indicativi suggeriti al pubblico saranno rispettivamente di 1.699 € e 2.299 €
A proposito
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LUMIX G9 – APPENDIX
1. La migliore qualità d’immagine nella storia delle fotocamere LUMIX
Aumentando ulteriormente le prestazioni dI LUMIX GH5, LUMIX G9 offre la migliore qualità d’immagine nella storia delle fotocamere Digital Single Lens Mirrorless LUMIX G. Il sensore MOS Digital Live da 20,3 megapixel, senza filtro passa–basso, garantisce le prestazioni ottimali dell’obiettivo, mentre il Venus Engine restituisce immagini naturali ad alta precisione grazie alla luminanza multi-pixel e all’elaborazione intelligente dei dettagli. Un’eccellente calibrazione della gradazione, modulata sulle caratteristiche del sensore, garantisce una gamma dinamica più ampia, per una gradazione ancora più fluida. Il rivestimento AR (antiriflesso) sul sensore riduce al minimo gli effetti fantasma e di riverbero, anche in situazioni di retroilluminazione. L’evoluto controllo tridimensionale del colore rileva non solo il tono e la saturazione, ma anche la luminosità, assicurando una ricchezza cromatica ottimizzata sul valore di ciascun fattore. In tal modo, i colori dell’immagine risultano intensi, sia nelle parti scure sia in quelle luminose, migliorando ad esempio la resa del cielo e della pelle umana. Il potenziato processo di riduzione del rumore Multi Process NR garantisce un’elevata precisione nell’individuazione del rumore ed è in grado di conservare i dettagli anche al termine dell’operazione, con conseguente espressione naturale della texture e dettagli precisi, in particolare nelle riprese a media ed alta sensibilità.
La nuova modalità Alta Risoluzione produce immagini a una risoluzione equivalente a 80 megapixel (10368 x 7776), ottenuta sintetizzando otto immagini consecutive con spostamento del sensore. La fotocamera produce file di tipo JPEG ma anche RAW, senza ricorso ad un software esterno. Questa risoluzione spettacolare è ideale per la fotografia di paesaggi con treppiede.
2. Un rinnovato stabilizzatore di immagine I.S. e Dual I.S.
Lo stabilizzatore di immagine di LUMIX G9 è stato ulteriormente ottimizzato per garantire una ripresa stabile a mano libera anche alle velocità di otturazione più basse. Panasonic ha adottato un algoritmo di nuova elaborazione, che calcola con precisione velocità angolare e vettore di movimento delle vibrazioni, acquisendo informazioni non solo dal giroscopio, ma anche dal sensore di immagine e dall’accelerometro. Ciò permette di rilevare e compensare le vibrazioni in modo più preciso, consentendo una compensazione degli scatti fino a 6,5 F–stop. In particolare, i movimenti a bassa frequenza vengono efficacemente soppressi per consentire tempi di otturazione più lenti1. Simulando condizioni di utilizzo effettive, questo miglioramento può essere avvertito in modo concreto. Con la sua elevata portabilità, ottenuta grazie al design compatto e leggero, e a un corpo macchina potente di tipo I.S., LUMIX G9 rende possibili riprese prima impossibili, come l’uso a mano libera di un teleobiettivo da 800 mm (35 mm equiv.).
Coniugando lo stabilizzatore di immagine del corpo macchina a cinque assi (B.I.S.) allo stabilizzatore ottico di immagine a due assi (O.I.S.), il sistema Dual I.S. 22 a cinque assi della LUMIX G9 è in grado di compensare i movimenti più ampi, solitamente non controllabili. Massimizzare sia lo stabilizzatore ottico sia quello in corpo macchina risulta estremamente vantaggioso negli scatti con teleobiettivo e in situazioni non ottimali, ad esempio di notte o quando si impugna la macchina con una mano sola, consentendo l’utilizzo di velocità di otturazione più basse (fino a 6,5 F–stop)3.
Il Dual I.S. 2 a 5 assi funziona sia per l’acquisizione delle immagini che per la registrazione di video, compresi i video 4K.
3. AF ad alta velocità, alta precisione e con eccezionali prestazioni di tracciamento
L’innovativa tecnologia DFD (depth from defocus)4 calcola la distanza del soggetto valutando due immagini con diversi livelli di nitidezza e analizzando allo stesso tempo le caratteristiche ottiche dell’obiettivo in uso. La combinazione dell’AF basata sul contrasto con la tecnologia DFD di Panasonic è stata ulteriormente ottimizzata in LUMIX G9, così come la
1 Basato sullo standard CIPA, vibrazioni yaw/pitch: distanza di messa a fuoco f = 60 mm (35 mm equiv. f = 120 mm), nel caso sia utilizzato un obiettivo H-ES12060.
2 Dall’8 novembre 2017, il sistema 5-Axis Dual IS2 può essere utilizzato con le seguenti lenti: H-FS14140, H-RS100400, H-ES200, H-ES12060, H-HSA12035, H-HSA35100, H-FSA45200 e H- FSA100300. Per alcune lenti è necessario aggiornare il firmware.
3 Basato sullo standard CIPA, vibrazioni yaw/pitch: distanza di messa a fuoco f = 140 mm (35 mm equiv. f = 280 mm), nel caso sia utilizzato un obiettivo H-FS14140.
4 Il sistema AF a contrasto con tecnologia DFD funziona solamente con obiettivi Micro Quattro Terzi Panasonic.
velocità del sistema di azionamento del sensore durante la messa a fuoco automatica nella ripresa fotografica, che raggiunge i 480 fps.
Pertanto, LUMIX G9 vanta l’AF più veloce del mondo5, offrendo una messa a fuoco automatica ultrarapida di circa 0,04 sec6 e 60 fps (AFS)/20 fps (AFC), con otturatore elettronico a piena risoluzione.
Grazie alle elevate prestazioni di elaborazione del Venus Engine, LUMIX G9 incorpora la tecnologia Deep Learning, che riconosce il corpo umano in aggiunta al tradizionale riconoscimento facciale.
Le aree di messa a fuoco nella LUMIX G9 sono state incrementate, passando da 49 a 225, per una messa a fuoco più precisa che si avvale anche del riconoscimento facciale, dell’AF basato sul tracking, dell’AF a una zona e del Pinpoint AF. È possibile creare un gruppo di 225 aree di messa a fuoco, spostandole o modificandone a piacere le dimensioni in base alla composizione desiderata. Tutte le operazioni di messa a fuoco sono facilmente controllabili dal joystick di nuova generazione, situato ad altezza pollice, che permette di scattare senza togliere gli occhi dal soggetto, anche quando si utilizza il LVF o si toglie il dito dal pulsante di scatto. LUMIX G9 è dotata di impostazioni AF personalizzate, con le quali si possono impostare la sensibilità AF, la sensibilità di commutazione della zona AF e il livello di previsione di movimento del soggetto. Sono presenti anche quattro selettori di parametri preimpostati, per le situazioni di comune utilizzo.
4. Grande mobilità d’uso per riprese agili sul campo
LUMIX G9 vanta prestazioni straordinarie: 20 fps (in AFC) o 60 fps (in AFS), alla risoluzione di 20,3 megapixel, il risultato più veloce nella sua categoria7. Grazie al mirino LVF (Live View Finder) senza interruzioni8, la LUMIX G9 è la migliore fotocamera digitale mirrorless per catturare soggetti in movimento con una messa a fuoco nitida. Con le sue elevate prestazioni di monitoraggio del movimento, LUMIX G9 non perde mai di vista il soggetto prescelto.
5 Con obiettivo H-ES12060, come fotocamera digitale Single Lens Mirrorless, all’8 novembre 2017.
6 Con AF 1-Area, obiettivo H-ES12060 (CIPA) e zoom all’estremità grandangolare, impostazione LVF120 fps.
7 Come fotocamera Digital Single Lens Mirrorless, all’8 novembre 2017.
8 Con impostazione AFC 20 fps/AFS 60 fps
Per la ripresa continua (burst shooting), la funzione 6K PHOTO9 consente di catturare momenti imperdibili a 30 fps, estrapolando il fotogramma migliore dal file burst in 6K (con aspetto 4:3 o 3:2) e salvandolo come immagine in alta risoluzione da circa 18 megapixel. Anche la funzione 4K PHOTO è stata ottimizzata per consentire un’acquisizione a 60 fps ad alta velocità di circa 8 megapixel. Nella funzione 6K PHOTO/4K PHOTO, tre modalità di scatto esclusive possono essere selezionate in base alla situazione: 6K/4K burst, 6K/4K burst (start/stop), e 6K/4K pre-burst. Si può scegliere così la modalità di ripresa più adatta alla situazione, oltre alla normale modalità di ripresa consecutiva (burst shooting) a piena risoluzione.
Il nuovo sensore MOS ad alta sensibilità aiuta ad eliminare la distorsione da rolling shutter. Inoltre, il Venus Engine consente la rifinitura post-registrazione delle immagini (post recording refinement), per correggere la distorsione e ridurre il rumore in fase di riproduzione, o per estrapolare immagini dal file burst a 6K/4K, integrando le informazioni di un’immagine con quelle dei fotogrammi consecutivi. Si ottiene quindi un netto miglioramento della qualità delle foto riprese con funzione 6K PHOTO/4K PHOTO a velocità di otturatore e sensibilità elevate così come delle immagini riprese in panning.
5. Innovativo mirino LVF (Live View Finder), con elevato rapporto di ingrandimento e prestazioni eccellenti
Il mirino LVF (Live View Finder) è un fattore chiave per completare la risposta ultra-veloce della fotocamera. LUMIX G9 vanta il più grande LVF della sua categoria, con uno stupefacente rapporto di ingrandimento pari a circa 1,66x / 0,83x (35 mm equiv.). Il rapporto di ingrandimento può essere modulato su 0,7x, 0,77x e 0,83x, a seconda della situazione di ripresa. Il display OLED (Organic Light-Emitting Diode) ad alta precisione e ad alta velocità presenta un’elevata risoluzione (3.680.000 punti) e fornisce un campo visivo pari al 100%. L’adozione della tecnologia OLED per il LVF consente una visualizzazione uniforme a 120 fps e una risposta ad alta velocità, con un ritardo minimo di 0,005 secondi e un contrasto elevato di 10.000:1, per una visibilità eccezionale. Non si verificano interruzioni di
9 6K PHOTO è una funzione di ripresa a scatto continuo ad alta velocità che permette di estrapolare da un filmato video 4:3 o 3:2 un’immagine fotografica con risoluzione di circa 18-megapixel (circa 6000 x 3000).
ripresa, nemmeno in caso di scatti ad alta velocità (burst shooting), così il soggetto non viene perso di vista. Il visore da circa 21 mm offre visibilità e comfort elevati (perfetto anche per chi porta gli occhiali) ed è sempre nitido e chiaro, dal centro alla periferia. LUMIX G9 incorpora una modalità notturna che fornisce una lieve retroilluminazione. Ciò consente all’utilizzatore di osservare comodamente il soggetto, anche dopo aver fissato a lungo il monitor in situazioni di ridotta luminosità. La funzione AF Point Scope rappresenta un’ulteriore innovazione nella LUMIX G9: ingrandisce i soggetti lontani per catturarli con una messa a fuoco impeccabile.
6. Design ottimizzato per un controllo e un funzionamento intuitivi
LUMIX G9 include un display LCD, il più grande della sua categoria, collocato sulla parte superiore della fotocamera, in modo da permettere un controllo rapido delle impostazioni.
Il pulsante funzione (Fn) consente di modificare rapidamente le impostazioni grazie alla possibilità di memorizzare quelle utilizzate frequentemente. LUMIX G9 è dotata anche di un selettore situato in posizione ottimale per il controllo intuitivo dell’area di messa a fuoco, senza sollevare lo sguardo dal visore, insieme al pulsante di messa a fuoco e al pulsante di modalità AF. Anche i tasti Fn e i pulsanti sul grip si trovano nella posizione migliore per funzionare al tatto.
7. Elevata mobilità e design robusto, per scattare in ogni condizione
Progettata per sostenere un uso intensivo sul campo, la struttura principale della fotocamera è composta da un telaio anteriore/posteriore interamente in lega di magnesio pressofuso. LUMIX G9 non solo è a prova di acqua10 e polvere, ma resiste anche alle temperature rigide (fino a -10 gradi) grazie a giunti, selettori e pulsanti interamente a tenuta sigillata.
LUMIX G9 è dotata di un doppio slot per scheda SD, compatibile con UHS–II ad alta velocità. Gli utenti possono scegliere il metodo di registrazione:
10 Splash Proof (a prova di acqua) è un termine utilizzato per descrivere un ulteriore livello di protezione offerto da questa fotocamera, contro l’esposizione a minime quantità di umidità, acqua o polvere. L’impermeabilità agli schizzi non garantisce che la fotocamera non subisca danni qualora venga a diretto contatto con l’acqua.
Relay Recording, Backup Recording o Allocation Recording. Nella modalità Relay Recording i dati vengono scritti sulla scheda di memoria SD collocata nel secondo slot quando la scheda di memoria SD nel primo slot è piena. Nella modalità Backup Recording i dati vengono scritti simultaneamente in entrambe le schede di memoria SD, collocate nel primo e secondo slot. Nella modalità Allocation Recording i dati vengono automaticamente assegnati alla scheda di memoria SD in base al tipo di contenuto (RAW, JPEG, 6K PHOTO/4K PHOTO o 4K video). Ad esempio, è possibile memorizzare le immagini sulla scheda di memoria SD nello slot 1 e i video nello slot 2. Inoltre, entrambi gli slot sono dotati di luci di accesso, in modo che si possa sapere a colpo d’occhio quale scheda di memoria SD è in fase di scrittura e quale può essere invece espulsa.
LUMIX G9 si alimenta sia con l’alimentatore di serie, sia tramite cavo USB, il che consente periodi di ripresa più lunghi.
8. Altre caratteristiche
Monitor orientabile da 3,0 pollici e 1.040.000 pixel.
Adottando un sistema di controllo touch di tipo statico, il monitor posteriore orientabile da 3,0 pollici con aspetto 3:2 ed elevata risoluzione (1.040.000 punti) fornisce un campo visivo pari a circa il 100%. Utilizza una struttura a pixel di RGB (Rosso / Verde / Blu) e Bianco, per disporre di una visibilità ancora maggiore in ambienti fortemente illuminati. Il monitor si inclina di circa 270 gradi, rendendo ancora più facile la ripresa ad angoli diversi. La modalità notturna può essere applicata anche sullo schermo posteriore.
Bluetooth 4.2 e Wi-Fi 5GHz (IEEE802.11ac) / 2.4GHz (IEEE802.11b/g/n). LUMIX G9 integra la connettività Bluetooth e Wi-Fi® per offrire la massima flessibilità d’uso ed una semplice ed immediata condivisione. Una volta che la fotocamera è collegata a uno smartphone o tablet sul quale è stato installato il software Panasonic Image App per iOS e Android11, gli utenti possono scattare, sfogliare e condividere le immagini in modalità remota. La compatibilità con il Bluetooth 4.2
11 Android e Google Play sono marchi o marchi registrati di Google Inc. IOS è un marchio o marchio registrato di Cisco negli Stati Uniti e in altri paesi ed è utilizzato sotto licenza.
(denominata BLE: Bluetooth Low Energy) permette di restare costantemente connessi ad uno smartphone o tablet, con consumi di energia minimi. Ciò consente di attivare la fotocamera semplicemente utilizzando uno smartphone o tablet, oppure di aggiungere automaticamente geotag GPS sulle foto. Inoltre, le impostazioni di LUMIX G9 possono essere copiate e trasmesse in modalità wireless ad altre macchine fotografiche G9, in caso di utilizzo simultaneo di più dispositivi.
Oltre al convenzionale Wi-Fi da 2.4GHz (IEEE802.11b/g/n), LUMIX G9 offre un innovativo Wi-Fi da 5GHz (IEEE802.11ac) in grado di fornire una connessione sicura e stabile non solo tramite smartphone o tablet, ma anche tramite altri dispositivi, assicurando una controllo remoto ottimale. La velocità di trasmissione dei dati foto e video aumenta anche grazie alla banda a 5 GHz12.
9. Accessori opzionali specialmente progettati per la LUMIX G9
Battery Grip DMW-BGG9
LUMIX G9 è compatibile con l’innovativo Battery Grip DMW-BGG9. Utilizzando due batterie, una collocata nella fotocamera e l’altra nel grip, il sistema DMW-BGG9 estende la durata della batteria per sessioni di ripresa più lunghe. Inoltre l’utilizzo del grip rende più comodo maneggiare la fotocamera in caso di riprese verticali. Il controllo tramite joystick risulta particolarmente intuitivo. Esclusivamente progettato per la LUMIX G9, il sistema DMW-BGG9 si abbina perfettamente alla fotocamera e al suo design robusto e resistente agli schizzi, alla polvere e alle basse temperature.
Oculare DMW-EC4
L’oculare DMW-EC4 rende ancora più comodo l’utilizzo del visore LVF ad alta prestazione della LUMIX G9.
Caricabatteria DMW-BTC13
Il caricabatteria DMW-BTC13 consente un rapido caricamento del gruppo batteria DMW-BLF19 utilizzando una presa di corrente e l’adattatore CA fornito in dotazione.
12 Il Wi-Fi 5GHz non è disponibile in alcuni paesi.
È VIETATA LA DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI
CONTENUTE NEL PRESENTE DOCUMENTO FINO ALLE ORE
9:00 UTC/GMT DELL’8 NOVEMBRE 2017.
Spallaccio DMW-SSTG9
Lo spallaccio DMW-SSTG9 è una tracolla regolabile in lunghezza. La fotocamera si può staccare o sostituire rapidamente per prepararsi allo scatto successivo in varie situazioni di ripresa.
La LUMIX G9 è disponibile nei seguenti modelli:
DC-G9
DC-G9M (H-FS12060E)
DC-G9L (H-ES12060E)
Note:
Tutti gli altri nomi di aziende e prodotti sono marchi di fabbrica delle rispettive aziende.
Alcuni accessori non sono disponibili in alcuni paesi.
È vietato l’uso di materiali registrati o stampati protetti da copyright per scopi diversi dall’uso personale, in quanto si violerebbero i diritti del titolare del copyright.
Design e specifiche sono soggetti a modifiche senza preavviso.
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Ciao, oggigiorno con i prezzi delle fotocamere che stanno sempre più alzandosi, anche in virtù del fatto che oramai la tendenza è puntare molto sul full frame, il sistema m4/3 ben sviluppato da Panasonic ed Olympus è reale alternativa per fotoamatori. Oramai il FF è inarrivabile per qualità grazie a nuovi super risoluti sensori e grandi potenze che consentono super velocità di raffica da circa 10 ftg/s con immagini da oltre 40 MPx (!) ma anche per costi con obiettivi che necessariamente di eccelsa qualità valicano facilmente i 1000€ anche per un fisso luminoso sotto i 100mm per non dire degli zoom… Il m4/3 rimane un po’ più abbordabile ma anche quà la situazione stà diventando sempre meno abbordabile, l’APS-C è di fatto un moltiplicatore focale 1,5x dato che le ottiche di qualità a lui dedicate sono poche e vengono usate quelle per FF. Oggi per farsi un corredo di qualità m4/3 che includa ottiche con luminosità non superiore ad f4 occorrono ben oltre 5000 €… Il nuovo Leica 200mm f2,8 costa 3000€… il 100-400 f4-6,3 1600… Oramai il settore fotografia sta diventando di nicchia. Detto tutto ciò di fronte all’eccellenza di questa Panasonic G9 non si può non ricordare che già anni fa esisteva una Nikon capace di 20ftg/s con AF su ogni fotogramma… la Nikon 1 V3 (dannata Nikon che hai abbandonato la reale ed innovativa novità di sistemi fotografici per i non professionisti degli ultimi anni) che poteva vantare dimensioni, pesi e costi delle ottiche un po’ più ridotti…. Panasonic sul rapporto segnale rumore non supera i migliori sensori Sony da 1 pollice anche se è superiore in gamma dinamica, va a finire che per avere un oggetto di qualità che non richieda investimenti da svariate migliaia di € non restano che le due bridge Panasonic FZ 2000 e Sony RX 10 IV .
eh beh certo …ci puoi mettere un zuiko 7-14 …o un 25 1.2 vero sulla rx10…
Quello è il limite di ogni macchina con obiettivo non intercambiabile. Ma, quanto costano gli obiettivi da te citati oltre a corpo macchina tipo OMD E-M10 iii o M5 ii (che comunque sul fronte AF e raffica pagano dazio) ed un 12-40?
uno con una g80 … 12-35 e 35-100 entrambi tropicalizzati non può far foto? dece avere un 600 f4 ??
24-70 2.8 e 70-200 2.8 su nikon sono 5200 euro contro 1700 dei 2 lumix …
poi..sta STORIA della “qualità” del fufu …funziona forse diversamente dal micro?
il processo di acquisizione di immagini è un “cinema al contrario” dove il sensore è il telo…la bontà delle immagini che vedrai dipende forse dal telo??? dai ..su..
Luca,
non è proprio così, il sensore o in precedenza la pellicola non sono equivalenti alla tela del pittore. La qualità di una foto ovviamente dipende dal fotografo, ma la qualità tecnica dipende molto dal sensore e dagli obiettivi.
Ciao, Francesco
ah si? quindi una A7RMK2 con ottiche nitide solo al centro restituisce immagini di qualità in quanto full frame? aberrazioni….bordi spappolati…distorsione …curvatura del fuoco sono niente…
disporre di un’area maggiore permette solo di ficcarci la stessa risoluzione con fotositi più grandi quindi il vantaggio in termini di pura qualità del SEGNALE ad iso ALTI…e siam sempre li… a quanti iso scatti e quanto sarà a fuoco da chi dipende?
Luca,
perchè un obiettio per fullframe dovrebbe essere nitido solo al centro ed avere aberrazioni e bordi spappolati, distorsione e curvatura di campo (non di fuoco!)? E perchè un obiettivo per formati inferiori, APS o Micro 4/3, che è molto più critico perchè deve avere una risoluzione maggiore per compensare le dimensioni ridotte del sensore (che significa che deve operare ad una frequenza spaziale maggiore con quindi una MTF inferiore) non dovrebbe avere gli stessi problemi? Ovviamente dipende dalla sua progettazione, qualità delle lenti e realizzazione, che si traducono in costi, più alti per una qualità migliore. E’ così per tutti gli obiettivi, salvo eccezioni.
Avere un sensore più grande significa avere una nitidezza maggiore, a parità di pixel, perchè gli obiettivi hanno una MTF (Modulation Transmission Function) migliore a frequenze spaziali più basse, una gamma dinamica migliore per la maggiore quantità di luce ricevuta, un rapporto segnale/rumore migliore per lo stesso motivo e un maggiore controllo della profondità di campo.
Se poi questo non sia sempre essenziale dipende dalle esigenze del fotografo, dal tipo di foto e dall’uso che se ne fa: Ripeto si possono fare ottime foto con qualsiasi macchina, ma quando si vuole la migliore qualità più è grande il sensore meglio è. Prova una medio formato Fujifilm GFX 50X (puoi farlo nelle manifestazioni Fujifilm) e poi vedrai la differenza.
Che poi si debba fare i conti anche con i costi è normale e avviene non solo in fotografia.
Ciao, Francesco
Puoi far foto con tutto ed ottenere risultati wow. Allora, 1700€ corpo G9 + 1700€ le due ottiche e siamo già a 3300€ , di focale ti fermi a 200mm e se fai foto a sport o naturalistica sei corto… altri 1600 per il 100-400 o 900 per il 100-300 e passi i 4000€… Ripeto, il FF è oramai roba da ricchi, il resto ci si stà molto avvicinando. Si può risparmiare e prendere corpi meno prestanti ed ottiche meno luminose, a quel punto la RX 10 IV è megluo, salvo necessità di fissi luminosi o super grandangolari.
ma poi…che diavolo centrano le bridge adesso?
C’entrano perché checché se ne dica le m4/3 rimangono perlopiù destinate ad appassionati, esigenti come nel caso di Panasonic G9 e simili, ed una bridge tipo RX 10 IV lo è altrettanto. I professionisti puntano al meglio e salvo rari casi, perlopiù ambasciatori del marchio (quindi remunerati) sono orientati su reflex FF con un iniziale affacciarsi di Sony A7R ii . Ovviamente da un mero punto qualitativo là bridge esce sconfitta, ma dato che le cifre in ballo non sono particolarmente base qualche riflessione in più ci stà tutta.
Infatti, come avevo detto io su un mio commento scritto qualche giorno fa, non si capisce perchè queste macchine fotografiche digitali e obiettivi, debbano costare così tanto rispetto a com’era sulla pellicola che per la pellicola, bastavano 150 euro per avere una compatta ovviamente “fullframe”, sebbene però con zoom molto poco luminosi.
buongiorno..
per Diego:
guarda…la qualità d’immagine ,a quanti iso scatti,la nitidezza…le opportunità di scatto…da chi dipendono? dal sensore?? pruma cosa per avere anche solo 2 zoom f2.8 su una A9 intanto sgancia 5000 euro e realizzi che sono obiettivi GIGANTESCHI e che in molti casi non PUOI usarli a tutta apertura per la insufficiente pdc…
se finisci per prendere il 24-70 f4 che comunque costa 1000 euro stai vanificando in toto il formato,e la nitidezza di quell’ottica è davvero molto discutibile…
zoommala al 100% visto che è disponibile a 42mpx…lui è JUZA …
A7R mk2
QUANTA QUALITÀ EH??
“l’elaboratore” detto anche processore… “fg/s” dicesi fps , COMUNQUE ..
parli di una “inferiore gamma dinamica” e “il PEGGIOR segnale rumore” …sulla gamma dinamica NON PUOI SAPERLO … può essere che questo sensore recuperi luci alla grande,e sopporti schiarite paurose delle ombre a bassi iso dove invece la nikon D5 lascia molto a desiderare,quindi VEDREMO !
L’argomento disturbo,parliamone….da chi dipende a quanti iso si scatta? dal sensore?
Su questo formato , appunto perché è crop ,si DEVONO usare focali reali dimezzate che restituiscono (a parità di diaframma) una zona a fuoco doppia rispetto al formato fufu…QUINDI porto un esempio
riprendi avifauna tipo un pettirosso:
la foto che otterrai col micro a 1/200 iso 1000 e 200mm f2.8
per farla UGUALE (zona a fuoco) dovrai necessariamente farla con fufu usando un 400mm ma a f5.6…1/200 iso QUATTROMILA …
1000 VS 4000 O SBAGLIO?
se vuoi ottenere la stessa foto e pdc del micro usando il fullframe scattando con la stessa coppia tempo /iso diaframmi monti anche li un 200 mm,e croppi la foto del 50% …peccato che da 24mpx te ne restano 6.
SE nell’equazione infiliamo anche i focal reducer le cose si fanno intetessanti …le ottiche reflex guadagnano 1.3 stop di Apertura e la focale equivalente si moltiplica 1.3 X anziché 2 X
Luca,
il tuo commento è un po confuso: esprimi alcune idee buone condivisibili, altre espresse in modo confuso e molto meno chiare. Non condivido inoltre il giudizio sullo zoom Zeiss FE 24-70 f/4,0 che è invece un ottimo obiettivo. La foto di Juzzafoto può essere vista a risoluzione completa solo effettuando la registrazione e questo mi pare scorretto quindi elimino il link dal commento.
Vediamo anche cosa risponderà Diego.
Ciao, Francesco
quale sarebbe il punto poco chiaro e confuso?
Molti, cerca di scrivere in modo più chiaro e conciso.
andiamo a fotografare una cinciallegra…uno col formato pieno col 600 f4 e io col m4/3 con 300 f4 zuiko che costa 2400 contro 10mila euro…grande 1/6 tanto da poterlo usare pure con una mano a 1/60..
bene …
scenario tipico…1/500 f4 iso 1000 …
a mezzo fotogramma riempito col soggetto avrò circa 2-3 centimetri a fuoco…col formato pieno scattavo a f10 per avere almeno mezzo corpo a fuoco..nel momento in cui bisogna alzare gli iso è vero o no che col micro puoi scattare 2 stop più basso di iso??
I grafici che pubblica Francesco nei suoi test mi sembrano chiari, così come le foto… I Sony RS da 1 pollice cedono ai Panasonic m4/3 in gamma dinamica ma non in segnale/rumore. Indubbiamente dimensioni e costi di un corredo m4/3 sono inferiori e di tanto rispetto ad un FF, ma… OMD E-M1 ii più 300 f4 sono circa 3300€… altre focali nulla? Sempre più inaccessibili. E vogliamo mettere i 42 MPx di Sony A7R ii e iii o gli ancor superiori di Nikon D850 sul fronte qualitativo? Non scherziamo…
hai 12000 euro per un 600 f4? e la cariola per portartelo a spasso?
Allora vedi che arrivi al mio punto iniziale? Costi inaccessibili per FF e sempre meno accessibili per m4/3 che comunque offre grande qualità e vantaggi di usabilità ma non comparabile appieno a FF.
se per qualità intendete solo esclusivamente il disturbo a 10mila iso stiamo parlando di aria fritta…una gx8 la prendi a 600 euro…un 12-40 e 40-150 tutto f2.8 ti fai un corredo 24-300 f2.8 macro che farebbe rabbrividire qualsiasi ottica equivalente…eppure con 1400 euro te la cavi
Luca,
non è proprio così: GX8 800 € circa, 12-35/2,8 (Panasonic non ha un 12-40) 800 €, 35-100/2,8 (non ha nemmeno un 40-150) 900 €, totale 2.500 €. Se ti riferisci invece ad obiettivi Olympus il 12-40/2,8 Pro costa 800 € e il 40-150/2,8 Pro 1.180, totale 2.780 €. Con gli Olympus su Panasonic però non funziona la messa a fuoco DFD e quindi l’autofocus sarà più lento.
Tutti i prezzi sono con garanzia italiana, se poi ti riferisci a oggetti di importazione parallela si può spendere meno con però una garanzia inferiore.
Ciao, Francesco
Scommetto che se ne avessi le possibilità opteresti per un corredo FF piuttosto che uno m4/3. Per andare a fotografare la cinciallegra ben sapendo che ti occorre al più un obiettivo 100-400 oltre al 600 e hai da fare solo quello magari non dovendo camminare per 4 ore avendo a disposizione i due sistemi credo che la maggioranza sceglierebbe il più grosso, scomodo e prestante. A noi appassionati, forse ancor più che ai professionisti, piace e si sogna il massimo e quel massimo ad oggi non è rappresentato né dal m4/3 né dall’APS-C ed in taluni casi neppure dal FF (guardare le foto della Fuji GFX per credere…) . Detto ciò non si può non osservare quanto anche il sistema m4/3 si sia elevato di livello ed in particolare modo con le ultime Olympus OMD E-M1 ii, Panasonic GH5 ed oggi G9 arrivando ad offrire prodotti molto appetibili anche per gli appassionati, grazie a dimensioni, facilità di utilizzo (maneggiare il pluricitato 600 mm f4 su FF specialmente con gli ultimi sensori da oltre 40 MPx è roba per fotografi veramente bravi, più facile un 300 f4 su m4/3 con meno della metà di capacità risolutiva in virtù di errori che i 40 e più MPx e le ottiche in grado di risolverli non perdonano) e costi che pur se elevati e sempre meno accessibili risultano molto meno onerosi rispetto al formato pieno. Tornando alla G9 ho letto qualche scritto sulla prima presa di contatto alla quale alcuni hanno avuto accesso e parlano, anche grazie alle ottime lenti Leica 12-60 e 200 f2,8 (3mila €…), di ottima capacità risolutiva ma ancora qualche difficoltà da parte di AF ed esposimetro.
Diego,
le fotocamere di qualità non sono mai state economiche, sin dai tempi della pellicola. Oggi visto che la maggioranza della gente fotografa con gli smartphone i produttori di fotocamere puntano alla fascia alta del mercato, i professionisti e i fotoamatori preparati ed esigenti, con prodotti di qualità che inevitabilmente costano. Evidentemente è meglio vendere una reflex o una mirrorless da 3.000 € che 10 compatte da 300, che inoltre non si vendono più.
D’altra parte quando si vedono tantissime persone che fanno la fila per comprare smartphone da oltre 1.000 € perché invece le fotocamere, oggetti molto più complessi, dovrebbero costare meno?
Ciao, Francesco
È come scrivi Francesco, la qualità, anche giustamente, si paga e va pure detto che oggi questa qualità è pure più a buon mercato rispetto a ciò che costava anni fa rapportato ad oggi, purtroppo svariate condizioni rendono sempre più arduo riuscire ad accedervi; il boom delle compatte da pochi soldi e delle reflex economiche vendute a saldo ha portato poi i produttori, che hanno speso a dismisura in stabilimenti, personale e retribuzioni per i dirigenti a caricare oltremodo il profitto sui settori di fascia alta che oggi con pochi pezzi venduti hanno il gravoso compito di sostenere la struttura è vengono commerciati a prezzi ben più rincarati di ciò che le condizioni di vita rendono possibile dedicare a loro risorse. Meno pezzi, meno spese ma accettabile profitto e così puntano su una nicchia. D’altro canto, fortunatamente, la grande evoluzione tecnologica mette a disposizione attrezzature meno evolute e qualitative ma pur garanti di potenziali ottimi risultati a prezzi ben più accessibili, ad esempio una valida Panasonic GX80 con 12-35 3,5-5,6 e 35-100 f4-5,6 o 14-140 f 3,5-5,6 a circa 1000€ , anche se, a quel punto ecco entrare in gioco allora anche una FZ2000 che pur con il limite dell’ottica non sostituibile può offrire risultati soddisfacenti in anche maggiori situazioni in virtù della sua escursione focale, tanto se poi le ottiche top non ci si può permettersele o non si accetta di spendere le cifre richieste per esse a poco serve avere una macchina con ottica sostituibile; i produttori l’hanno compreso ed ora anche i prezzi delle bridge top stanno salendo…
Non è sbagliato ciò che scrivi ma esiste pure il rovescio della medaglia: tante volte si desidera, invece, avere una maggior ristrettezza della PdC che con formati piccoli non si ottiene e quando la luce cala (dunque condizioni reali e non standard di prove in studio/laboratorio) le differenze qualitative si acuiscono, senza contare che le ultime realizzazioni FF offrono oltre il doppio della risoluzione delle migliori m4/3… La cosa che mi lascia perplesso è l’esempio della cinciallegra che se fotografata con un 600mm per riempire mezzo fotogramma si trova ad una distanza ben superiore ai 10 metri e mi sembra esagerato parlare solo di 2-3 cm a fuoco, considerando pure che è animale piccolo e non un’auto da corsa ripresa di 3/4. Paragonando le due foto tra m4/3 e FF a 20 MPx restano comunque quella tridimensionalità, resa del dettaglio ed effetto wow generale che solo i formati più grandi possono offrire. Non occorre spendere 10mila € se non si riesce o non è necessario gestire profondità di campo ridottissime, con meno di 2mila € esiste il Sigma Sport 150-600 f5-6,3 mentre il Panasonic 100-300 f 4-5,6 ne costa la metà, il Leica 100-400 f4-6,3 1600 ed il Leica 200 f2,8 con TC 1,4x incluso 3000€; dunque abbiamo che Nikon D850 più Sigma circa 5100€ mentre Panasonic G9 con 35-100 f 2,8 (o ancor più cara O,ympus OMD E M-1 ii con mZuiko pro 40-150 f2,8 e 300 f4) e 200 f2,8 si va a circa 5500€ (circa 6000 e più nel caso Olympus) restando pure scoperti di focale tra i 200 ed i 400mm (tra i 300 ed i 400 per Olympus) …. insomma, cifre si garanti di qualità elevatissime, ma a questi punti quanto di meno in realtà valgono i 1900€ richiesti per una Sony RX 10 IV essendo un semplice appassionato che le sue foto se le tiene per se e non ha da guadagnarcisi da vivere?