Le mirrorless sono il tipo più recente di fotocamere, frutto del digitale e dell’elettronica, anche se le prime “mirrorless” in realtà sono antecedenti alle reflex: sono infatti le macchine a telemetro ad obiettivi intercambiabili, abbandonate poi (salvo che da Leica) per gli indubbi vantaggi delle reflex.
Oggi che al posto della pellicola abbiamo un sensore e con la disponibilità di schermi e mirini elettronici sono ritornate in auge.
Le mirrorless hanno il principale vantaggio nelle loro dimensioni e peso, sia dei corpi che spesso degli obiettivi, più ridotti di quelli delle reflex (anche perchè i produttori di reflex negli ultimi anni hanno trsacurato questo aspetto). Ciò dovrebbe consentire di avere delle macchine più facilmente trasportabili e di poterle al limite mettere in tasca, come è il sogno di molti.
Questo però è relativo perché spesso a corpi macchina di dimensioni ridotte corrispondono obiettivi non altrettanto piccoli e compatti e ciò vanifica in parte il vantaggio. C’è da considerare poi che se si vuole trarre vantaggio dal fatto che sono macchine ad obiettivi intercambiabili col tempo si compreranno più obeittivi e quindi si avranno problemi di trasporto simili alle reflex, anche se in forma più contenuta. Un altro vantaggio delle mirrorless è che, dato il loro ridotto spessore del corpo, su di esse si possono montare, con opportuni anelli adattatori, quasi tutti gli obiettivi. Sono quindi le fotocamere migliori per riutilizzare vecchi obiettivi che spesso hanno una qualità pari a quelli più moderni.
Per quanto riguarda la facilità d’uso offrono tutte le possibilità di regolazione e di intervento. La differenza sostanziale, fra i vari modelli è però il mirino. Alcune mirrorless non lo hanno proprio e questo è un grosso svantaggio quando si fotografa in esterni, in particolare col sole. Nei migliori schermi si vede poco, nei peggiori quasi niente. Altre hanno un mirino elettronico, in alcuni casi opzionale e a caro prezzo. La maggior parte di questi sono di buona qualità e consentono un’ottima visione, con spesso il vantaggio di previsualizzare l’effetto delle regolazioni.
La scelta di obeiitivi dipende dalla marca di fotocamera. Quasi tutte dispongono delle focali di uso più comune e più utili, ma quelle in formato Micro 4/3 dispongono senza dubbio del corredo più completo. Per molte sono disponibili anche zoom ad ampia escursione, come per le refex, ma questo vanifica in buona parte i vantaggi di peso ed ingombro ridotto delle mirrorless.
La loro qualità d’immagine è elevata in quanto sono ormai dotate, di sensori Micro 4/3, APS o fullframe, non c’è quindi differenza con le analoghe reflex. L’autofocus, che nei primi modelli era inferiore per velocità e sensibilità a quello delle reflex, ha fatto notevoli progressi e negli ultimi modelli con autofocus ibrido, a rilevamento di fase e di contrasto, in qualche caso supera addirittura quello della maggior parte delle reflex per sensibilità e velocità.
La scelta di una mirrorless è quindi per chi vuole contenere il più possibile pesi ed ingombri di macchina e corredo di obiettivi. Non sarà così invece per i costi. Ci sono mirrorless che costano con l’obiettivo 500 € o poco più, ma di solito le mirrorless costano di più delle reflex a parità di categoria e livello qualitativo. La miniaturizzazione e la novità si pagano sempre.
Ho selezionato una serie di mirrorless, da quelle più economiche alle professionali più costose indicando sempre fotocamere dotate di mirino, caratteristica che ritengo essenziale.
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Sony A6000
Sensore | APS |
Dimensioni sensore mm | 23,5×15,6 |
Mpx | 24 |
Mirino | el |
Schermo | ribaltabile |
Autofocus | ibrido |
Punti AF | 179 |
Stabilizzazione | ob |
Raffica | 11 |
Protezione | no |
Video | FhD |
Flash | si |
Wi-Fi | si |
Obiettivo | 16-50/3,5-5,6 (24-75 eq.) OIS |
Dimensioni mm | 120x67x45 |
Peso g | 344 |
Prezzo S.c. gar. IT | € 530 |
Prezzo kit gar. IT | € 640 |
La A6000 è la capostipite di una nuova serie di mirrorless Sony compatte, ma dalle specifiche notevoli. Il corpo ha l’aspetto di una compatta con dimensioni ridotte. Le sue caratteristiche fondamentali sono l’elevata risoluzione del suo sensore APS, 24 Mpx, il mirino eletrronico con 1,44 Mpx, ma sopratutto l’autofocus ibrido con ben 179 punti AF a rilevamento di fase, e la elevatissima velocità di raffica di 11 fg/s scattando con esposizione e messa a fuoco per ciascun fotogramma e visualizzazione live view nel mirino o nello schermo. Nessuna reflex della sua categoria e del suo prezzo, o anche di prezzo superiore tranne le super professionali, è in grado di ottenere una prestazione simile e quelle di categoria superiore che la eguagliano o superano si contano sulle dita di una mano. L’innesto obiettivi è il Sony E con fattore moltiplicativo 1,5x. Attualmente sono disponibili 49 obiettivi, di cui 27 Sony E o FE (adatti anche per le fullframe A7), dal supergrandangolo zoom 10-18 mm mm (15-27) al tele zoom 55-210 mm (82-315) compresi tre diversi 18-200 stabilizzati di cui uno con zoomata motorizzata adatto per riprese video. Dispone inoltre di focali fisse di alta luminosità 35/1,8 e 50/1,8, di un “pancake” 16/2,8 e di un macro 30 mm. In kit è fornita con il 16-50/3,5-5,6 rientrante e di ridotte dimensioni. Sono inoltre disponibili anche obiettivi di produttori indipendenti come Sigma, Samyang, Tamron e Zeiss. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per reflex di tutte le marche o per Leica M e R con opportuni anelli adattatori; in questo caso la messa a fuoco è manuale. Sony inoltre rende disponibile un anello adattatore LA-EA2 per montare i suoi obiettivi Alpha con innesto Sony/Minolta mantenendo l’esposizione e la messa a fuoco automatica, ma a caro prezzo 379 €. Ne esiste anche uno più economico che però mantiene la messa a fuoco solo con gli obiettivi Alpha SSM con motore AF incorporato.
La sua qualità d’immagine è ottima con la possibilità di scattare fino a 3200 Iso e con riduzione di rumore anche a sensibilità superiori.
E’ adatta per chi vuole una fotocamera di dimensioni ridotte e peso contenuto con un’elevata qualità d’immagine e adatta a tutti gli usi, ma con le prestazioni velocistiche di autofocus e di raffica delle migliori reflex che la rendono l’unica scelta in questa fascia di prezzo per foto sportive e di soggetti che si muovono velocemente.
Obiettivi aggiuntivi: se si vuole dotarla di uno zoom ad ampia escursione si può prenderla solo corpo a poco più di 500 €, ma lo zoom ad ampia escursione Sony E 18-200 f/3,5-6,3 OIS (27-300 mm eq.) costa piuttosto caro 650 €; una buona alternativa è però il Tamron 18-200/3,5-5,6 Di III VC praticamente uguale a circa 500 € . Va meglio per il tele zoom 55-210 mm f/4,5-6,3 OIS (92-315 mm eq.) che costa 310 €, mentre anche il grandangolo Sony 10-18 mm (15-27 mm eq.) costa caro 720 €, con l’unica alternativa del Samyang a messa a fuoco manuale. Come “pancake” per ridurre le dimensioni è disponibile il Sony 16 mm f/2,8, 240 € e come focale luminosa il Sony 35 mm f/1,8 (52 mm eq.) 400 € e il 50 mm f/1,8 (75 mm eq.) 280 €. Per chi vuole il meglio però è disponibile anche lo Zeiss 16-70 mm f/4,0 OIS (24-105 eq.) 780 €.
Olympus OM-D E-M10 II
Sensore | 4/3 |
Dimensioni sensore mm | 17,3×13 |
Mpx | 16 |
Mirino | el |
Schermo | ribaltabile |
Autofocus | contrasto |
Punti AF | 81 |
Stabilizzazione | se “5 assi” |
Raffica | 8 |
Protezione | no |
Video | FhD |
Flash | no |
Wi-Fi | si |
Obiettivo | 14-42/3,5-5,6 EZ (28-84 eq.) |
Dimensioni mm | 120x83x47 |
Peso g | 390 |
Prezzo S.c. gar. IT | € 530 |
Prezzo kit gar. IT | € 740 |
Questa Olympus è sorprendente per la sua qualità rachiusa in dimensioni veramente ridotte. Riprende le tecnologie dal modello superiore, E-M1, esclusa la messa a fuoco a rilevamento di fase e la stabilizzazione, diversa anche se ugualmente su “5 assi”. E’ leggerissima e compatta e si può portare al collo per tutto il giorno senza nemmeno accorgersene. Olympus infatti ha realizzato per la E-M10 un obiettivo particolarmente compatto M Zuiko 14-42 mm EZ, che sporge dal corpo di solo 2 cm e pesa meno di 100 grammi. A questo contribuisce anche la costruzione in lega di magnesio. Il mirino con 2,4 Mpx è di ottima qualità. L’innesto obiettivi è il Micro 4/3 con fattore moltiplicativo 2x che consente di montare su tutte le fotocamere di questo tipo tutti gli obiettivi con questo innesto indipendentemente dalla marca e mantenendo tutte le funzionalità, esclusa la correzione automatica della distorsione e della vignettatura. Consente di scegliere fra oltre 60 obiettivi di cui 27 Olympus, dal supergrandangolo zoom 7-14 mm (14-28) al supertele zoom 75-300 mm (150-600), al tele 300 mm f/4,0 (600 mm eq.) e agli zoom professionali 7-14/2,8 (14-28), 12-40/2,8 (24-80) e 40-150/2,8 (80-300). Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità 12/2,0 (24), 17/1,8 (34) 25/1,8 (50), 45/1,8 (90) e 75/1,8 (150) oltre ad un 25 mm f71,2 (50), tre fantastici Voigtlaender f/0,95 e alcuni “pancake” di ridotto ingombro. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per reflex di tutte le marche o per Leica M e R con opportuni anelli adattatori; in questo caso la messa a fuoco è manuale. Le prestazioni sono vicine alle migliori mirrorless e reflex APS, con un’ottima qualità d’immagine e una messa a fuoco abbastanza veloce anche se è solo a rilevamento di contrasto.
E’ l’ideale per chi vuole una fotocamera di qualità pari a quella di una reflex APS, ma di dimensioni tali da poterla portare in giro tutto il giorno senza sentirla e al limite infilarla in una tasca di una giacca.
Obiettivi aggiuntivi: è difficile scegliere obiettivi per la E-M10 che non ne stravolgano lo spirito con dimensioni eccessive nonostante che gli obiettivi M43 siano generalmente piccoli e compatti. Come tele zoom l’unico indicato è lo M Zuiko 40-150 f/4,0-5,6 R (80-300 mm eq.) di dimensioni e prezzo particolarmente contenuti, 140 €. Il grandangolo M Zuiko 9-18 mm f/4,0-5,6 (18-36 eq.) è piuttosto caro 500 €. Sono consigliabili inoltre alcunii focale fissa luminosi, Olympus M Zuiko 45 mm f/1,8 (90 mm eq.) 280 €, adatto per ritratti, M.Zuiko 25 mm f/1,8 (50 mm eq.) 330 €, M.Zuiko 17 mm f/1,8 (34 mm eq.) 330 €, M.Zuiko 12 mm f/2,0 (24 eq.) 600 €. Chi vuole uno zoom tuttofare può prenderla solo corpo, 530 €, e aggiungere il 14-150 mm f/4,0-5,6 (28-300 mm eq.) 500 €.
Fujifilm X-T10
Sensore | APS |
Dimensioni sensore mm | 23,5×15,6 |
Mpx | 16 |
Mirino | el |
Schermo | ribaltabile |
Autofocus | ibrido |
Punti AF | 77 |
Stabilizzazione | ob |
Raffica | 8 |
Protezione | no |
Video | FhD |
Flash | no |
Wi-Fi | si |
Obiettivo | 16-50/3,5-5,6 (24-75 eq.) OIS |
Dimensioni mm | 118x83x41 |
Peso g | 381 |
Prezzo S.c. gar. IT | € 560 |
Prezzo kit gar. IT | € 640 |
La X-T10 è la mirrorless base di Fujifilm che si affianca alle X-E2s e X-T2. E’ dotata di un sensore X Trans II CMOS di formato APS (23,6×15,7 mm) con 16 Mpx con una disposizione dei pixel diversa da tutti gli altri sensori che, non creando trame ripetitive, ha consentito di eliminare il filtro antialias migliorando la risoluzione. Questa versione aggiunge anche un certo numero di pixel per l’autofocus a rilevamento di fase sul sensore, più veloce di quello a rilevamento di contrasto. Il corpo è costruito in lega metallica. L’innesto obiettivi è il Fujifilm X con fattore moltiplicativo 1,5x. La scelta di obiettivi è buona. Attualmente sono disponibili 26 obiettivi autofocus, di cui 23 Fujiflim, 11 a focale fissa con alcuni di altissima luminosità come il 16 mm f/1,4 (24 eq.), il 23 mm f/1,4 (35 eq.), il 35 mm f/1,4 (52 eq.), il 56 mm f/1,2 (84 eq) anche in versione APD, il 90 mm f/2,0 (135 eq.) e un macro 60 mm f/2,4 (90 eq.), e due focali fisse di luminosità più moderata, ma sempre buona, 23 mm f/2,0 e 35 mm f/2,0. Ci sono poi 12 zoom fra cui un 10-24 mm (15-36 eq.), un 18-55 mm f/2,8-4,0 OIS (27-82 eq.), un 55-200 mm f/3,5-4,8 OIS(82-300 eq.), un 18-135 f/3,5-5,6 OIS (eq.27-202) e tre professionali 16-55 mm f/2,8 (24-82 eq.), 50-140 mm f/2,8 OIS (eq. 75-210) e 100-400 mm (150-600 eq). Sono disponibili anche alcuni obiettivi Zeiss a focale fissa di alta luminosità con innesto Fuji X. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per Leica M con un opportuno anello adattatore fornito da Fujifilm; in questo caso la messa a fuoco è manuale. Il mirino è elettronico OLED di eccellente qualità con 2,36 Mpx e copertura del 100 %. Lo schermo da 3″ con 920.000 pixel è orientabile in alto e in basso. La messa a fuoco a rilevamento di contrasto e di fase è automatica con tutti gli obiettivi dotati di innesto Fujifilm X, mentre con quelli montati con adattatore è manuale, ma assistita da un ingrandimento sullo schermo o mirinoe dalla funzione “focus peaking”. Dispone di flash integrato.
La X-T10 è un’ottima scelta per chi vuole una macchina di alta qualità sia di costruzione che di immagine, ma di costo non eccessivo. Il sensore privo di filtro antialias ha un’elevata risoluzione ed un eccellente rapporto segnale/rumore anche alle altissime sensibilità (max 6400 Iso in raw) e non è soggetto agli effetti negativi di moirè e di falsi colori. Gli obiettivi sono eccellenti, i comandi di tipo tradizionale, con ghiera dei tempi, dei diaframmi e della compensazione dell’esposizione saranno molto apprezzati da chi è abituato a questo tipo di comandi.
Obiettivi aggiuntivi: attualmente la X-T10 è disponibile in kit con lo zoom XC 16-50 mm f/3,5-5,6 (24-75 mm eq.), buono e adeguato al costo della macchina. Un’ottima scelta è il “pancake” Fujinon XF 27 mm f/2,8 (41 mm eq.), 400 €, piccolissimo e leggero, per ridurre le dimensioni. Come tele zoom ci sono il Fujinon XC 50-230 mm f/4,5-6,7 OIS (75-345 mm eq.) a 250 € o il Fujinon XF 55-200 mm f/3,5-4,8 OIS (82-300 eq.) 550 €. Per la focale grandangolare si può scegliere il Fujinon XF 14 mm f/2,8 (21 mm eq.) 730 € o il Fujinon XF 10-24 mm f//4,0 OIS (15-36 mm eq.) 850 €, mentre l’unica alternativa più economica è l’XF 18 mm f/2,0 (27 eq.) 420 €. Chi vuole un obiettivo zoom ad ampia escursione può prenderla solo corpo, 560 €, e aggiungere lo zoom Fujinon XF 18-135 f/3,5-5,6 OIS WR (27-202 mm eq.) a 500 €. Se si vuole una focale fissa luminosa c’è ampia scelta. I più consigliabili sono il Fujinon XF 23 mm f/2,0 (35 mm eq.) 520 € e il Fujinon XF 35 mm f/2,0 (52 mm eq.) 370 €.
Panasonic Lumix GX8
Sensore | 4/3 |
Dimensioni sensore mm | 17,3×13 |
Mpx | 20 |
Mirino | el |
Schermo | orientabile |
Autofocus | contrasto DFD |
Punti AF | 49 |
Stabilizzazione | dual |
Raffica | 10 |
Protezione | no |
Video | 4K |
Flash | no |
Wi-Fi | si |
Obiettivo | 14-42/3,5-5,6 (24-84 eq.) |
Dimensioni mm | 133x78x63 |
Peso g | 487 |
Prezzo S.c. gar. IT | € 820 |
Prezzo kit gar. IT | € 1.000 |
Prezzo kit 14-140 gar. IT | € 1.230 |
La GX8 è la mirrorless di media categoria di Panasonic. Ha l’aspetto di una compatta o di una fotocamera a telemetro. L’innesto obiettivi è il Micro 4/3 con fattore moltiplicativo 2x. Consente di scegliere fra oltre 60 obiettivi di cui 31 Panasonic, dal supergrandangolo zoom 7-14 mm (14-28) al supertele zoom Leica 100-400 mm (200-800) e agli zoom professionali 12-35/2,8 (24-70) e 35-100/2,8 (70-200). Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità, Leica 12 mm f/1,4 (24 eq.) Leica 15 mm f/1,7 (30 eq.), Leica 25 mm f/1,4 (50 eq.) e Leica 42,5 mm f/1,2 (85 eq.), oltre a tre fantastici Voigtlaender f/0,95 e alcuni “pancake” di ridotto ingombro. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per reflex di tutte le marche o per Leica M e R con opportuni anelli adattatori; in questo caso la messa a fuoco è manuale. Il mirino di alta qualità è orientabile verso l’alto. Dispone di stabilizzazione sul sensore a “5 assi” che funziona in modalità ibrida con quella eventualmente presente nell’obiettivo. L’autofocus, a rilevamento di contrasto, ma usa la tecnologia Panasonic DFD (Depht From Defocus) che consente di prevedere molto rapidamente in che direzione e quanto muovere l’obiettivo anche con il rilevamento di contrasto con due sole misurazioni, eguagliando la velocità dell’AF a rilevamento di fase in aggiunta alla precisione di quella a rilevamento di contrasto; questa modalità autofocus però funziona solo con gli obiettivi Panasonic, con quelli di altre marche funziona con il normale rilevamento di contrasto. La messa a fuoco è automatica con tutti gli obiettivi Micro 4/3, mentre con gli altri è manuale, ma assistita da un ingrandimento sullo schermo. Riprende video 4K. Il corpo è costruito in lega metallica. La qualità d’immagine è molto buona come in tutte le Micro 4/3.
E’ adatta per chi vuole una fotocamera per foto di qualità, con la flessibilità degli obiettivi intercambiabili e con il mirino, ma con dimensioni e peso più contenuti rispetto ad una reflex e particolarmente per chi alterna foto e riprese video con in più la possibilità di effettuarle anche in 4K.
Obiettivi aggiuntivi: Come tele zoom sono disponibili il Panasonic G 45-200 mm f/4,0-5,6 OIS (90-400 mm eq.) 350 € compatto ed economico e il 100-300 mm f/4,0-5,6 OIS (200-600 mm eq.) 500 €. Per la focale grandangolare è disponibile solo il 7-14 mm (14-28 mm eq.) che costa 800 € e come alternative ci sono gli Olympus M.Zuiko 9-18 mm f/4,0-5,6 (19-36 eq.) 500 € o 12 mm f/2,0 (24 eq.) 600 € oltre ad un Samyang a fuoco manuale. Come focali fisse luminose si può scegliere tra il Panasonic G 20 mm f/1,7 “pancake” (40 eq.) 250 € e il Leica Summilux 25 mm f/1,4 (50 eq.) 520 €. Come zoom luminosi sono disponibili i professionali 12-35 mm f/2,8 (24-70 eq.) 900 € e 35-100/2,8 (70-200 eq.) 1000 e, molto piccoli e leggeri.
Sony A7
Sensore | FF |
Dimensioni sensore mm | 36×24 |
Mpx | 24 |
Mirino | el |
Schermo | ribaltabile |
Autofocus | ibrido |
Punti AF | 117 |
Stabilizzazione | ob |
Raffica | 5 |
Protezione | si |
Video | FhD |
Flash | no |
Wi-Fi | si |
Obiettivo | 28-70/3,5-5,6 OIS |
Dimensioni mm | 127x94x48 |
Peso g | 474 |
Prezzo S.c. gar. IT | € 1.000 |
Prezzo kit gar. IT | € 1.230 |
La Sony A7 è statala prima mirrorless fullframe insieme alle sorelle A7R e A7S. Ha un corpo macchina molto piccolo e compatto, paragonabile per dimensioni ad una mirrorless Micro 4/3, in alcuni casi anche più compatto. La forma è comunque quella della reflex, con il mirino, in questo caso elettronico, al centro. Ha un sensore fullframe CMOS da 24 Mpx con un certo numero di pixel per attuare l’autofocus a rilevamento di fase. Il corpo è parzialmente in lega di magnesio, protetto da polvere ed acqua. Il mirino elettronico OLED ha 2,359 Mpx con copertura del 100 % e ingrandimento 0,71x, lo schermo da 3 e 1.230.000 pixel è orientabile in alto e in basso. L’innesto obiettivi è il Sony E. Sony ha introdotto una nuova serie di obiettivi FE adatti al fulframe. Attualmente il numero di obiettivi disponibili è di 15: 3 focale fissa Sony 28 mm f/2,0, 85 mm f/1,4 e 90 mm f/2,8 Macro e tre Zeiss Distagon T*35 mm f/1,4, Sonnar T* 35 mm f/2,8 e 55 mm f/1,8 più 9 zoom Zeiss Vario-Tessar T* 16-35 mm f/4,0 OSS , Sony 24-70 mm f/2,8 GM e Zeiss f/4,0 OSS stabilizzati, Sony 28-70 mm f/3,5-5,6 OSS stabilizzato, Sony 28-135 f/4,0 OSS PZ stabilizzato e motorizzato, Sony G 70-200 mm f/4,0 OSS stabilizzato, Sony 24-240 mm f/3,5-6,3 e Sony70-300/4,5-5,6 OSS. Sony ne ha promessi altri nel corso dell’anno. Alcuni degli obiettivi hanno una luminosità non molto elevata per mantenerne ridotti dimensioni e peso. Con opportuni adattatori LA-EA3 (per obiettivi Alpha con motore AF) e LA-EA4 (quest’ultimo mantiene l’AF con quelli senza motore) è possibile però montare obiettivi con innesto Alpha perdendo però il vantaggio della compattezza. Con opportuni anelli adattatori è inoltre possibile montare obiettivi di altre marche, reflex e telemetro, anche di molto tempo fa. In questo caso la messa a fuoco è manuale, ma con la A7 si ha il vantaggio di usare gli obiettivi per la loro vera lunghezza focale senza tenere conto di fattori moltiplicativi come per le APS e Micro 4/3. L’autofocus è ibrido, a rilevamento di fase e di contrasto, preciso e veloce. La sensibilità varia da 100 a 25600 Iso. Dispone di connessione Wi-Fi e NFC.
La qualità d’immagine è elevata ed il rapporto segnale/rumore molto buono fino a 6400 Iso, mentre alle sensibilità superiori è inferiore a quello delle migliori fullframe.
La Sony A7 è adatta per tutti i generi fotografici e consigliabile a chi, volendo la qualità ed i vantaggi di una fullframe, vuol ridurre al massimo dimensioni e peso e prezzo. Infatti il suo prezzo è attualmente molto vantaggioso e inferiore ad alcune mirrorless Micro 4/3 e APS ed ad alcune reflex APS.
Obiettivi aggiuntivi: al posto del Sony FE 28-70 mm f/3,5-5,6 OSS con cui è venduta in kit si può prenderla solo corpo, 1000 €, e aggiungere lo Zeiss Vario-Tessar FE 24-70 mm f/4,0 920 €, oppure se si vuole uno zoom ad ampia escursione il Sony FE 24-240 mm f/3,5-5,6 OSS 900 €. Come tele zoom è disponibile il Sony FE 70-200 mm f/4,0 OSS 1.430 € o il 70-300/4,5-5,6 OSS 1300 €. Come grandangolo c’è lo zoom Zeiss Vario-Tessar 16-35 mm f/4,0 OSS 1.100 € o il Sony 28 mm f/2,0 380 € . Fra le focali luminose lo Zeiss 35 mm f/1,4 1.400 € e 55 mm f/1,8 800 €, oppure il Sony FE GM 85 mm f/1,4 1.870 €. Sono poi disponibili gli Zeiss Batis 18 mm f/2,8 1.469 €, 25 mm f/2,0 1.270 € e 85 mm f/1,8 1.190 €.
Olympus PEN-F
Sensore | 4/3 |
Dimensioni sensore mm | 17,3×13 |
Mpx | 20 |
Mirino | el |
Schermo | orientabile |
Autofocus | contrasto |
Punti AF | 81 |
Stabilizzazione | se “5 assi” |
Raffica | 10 |
Protezione | no |
Video | FhD |
Flash | no |
Wi-Fi | si |
Obiettivo | 17/2,8 (34 eq.) |
Dimensioni mm | 125x72x37 |
Peso g | 427 |
Prezzo S.c. gar. IT | € 1.050 |
Prezzo kit gar. IT | € 1.350 |
Ad una prima occhiata la PEN-F impressiona per l’aspetto e per la cura costruttiva. Si ispira molto nell’estetica e nella cura costruttiva alla sua omonima antenata a pellicola, ma al suo interno è modernissima e presenta per la prima volta alcune novità per il sistema Olympus.
La più importante è il sensore, sempre di formato Micro 4/3, ma con 20 Mpx. Poi la Creative Dial, ghiera di controllo per i profili monocromatici e per quelli colore. E’ inoltre leggerissima e compatta e si può portare al collo per tutto il giorno senza nemmeno accorgersene. Dispone di un mirino di elevata qualità e di uno schermo orientabile in tutte le direzioni. L’innesto obiettivi è il Micro 4/3 con fattore moltiplicativo 2x che consente di montare su tutte le fotocamere di questo tipo tutti gli obiettivi con questo innesto indipendentemente dalla marca e mantenendo tutte le funzionalità, esclusa la correzione automatica della distorsione e della vignettatura. Consente di scegliere fra oltre 60 obiettivi di cui 22 Olympus, dal supergrandangolo zoom 7-14 mm (14-28) al supertele zoom 75-300 mm (150-600) e agli zoom professionali 12-40/2,8 (24-80) e 40-150/2,8 (80-300). Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità compresi tre fantastici Voigtlaender f/0,95 e alcuni “pancake” di ridotto ingombro. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per reflex di tutte le marche o per Leica M e R con opportuni anelli adattatori; in questo caso la messa a fuoco è manuale. Non dispone di flash, ma ne viene fornito uno esterno di dimensioni ridottissime. Le prestazioni pari a quelle alle migliori mirrorless e reflex APS, con un’ottima qualità d’immagine e una messa a fuoco abbastanza veloce anche se è solo a rilevamento di contrasto.
E’ l’ideale per chi vuole una fotocamera dalla costruzione e finitura impeccabili, dall’estetica che la rende un oggetto di design e con una qualità d’immaginedi al più alto livello in ogni situazione, ma di dimensioni tali da poterla portare in giro tutto il giorno senza sentirla e al limite infilarla in una tasca di una giacca.
Obiettivi aggiuntivi: anche per la PEN-F è difficile scegliere obiettivi che non ne stravolgano lo spirito con dimensioni eccessive nonostante che gli obiettivi M43 siano generalmente piccoli e compatti. In kit è fornita con la focale fissa 17 mm f/1,8 (34 mm eq.) un grandangolo moderato adatto per molti usi con cui si completa esteticamente molto bene, specialmente nella versione con corpo argento e obiettivo nero. La soluzione ideale è completarla con il 45 mm f/1,8 (90 mm eq.) 280 € con il quale scattare ritratti o riprese da una certa distanza. In questo modo si avrà un insieme di alta qualità che con un peso complessivo di circa 660 grammi può essere portato sempre o quasi con se e può affrontare moltissime situazioni, comprese le foto in poca luca grazie alla luminosità degli obiettivi ed alle qualità del sensore. Indico comunque anche altri obiettivi. Come tele zoom l’unico indicato è lo M Zuiko 40-150 f/4,0-5,6 R (80-300 mm eq.) di dimensioni e prezzo particolarmente contenuti, 140 €. Il grandangolo M Zuiko 9-18 mm f/4,0-5,6 (18-36 eq.) è invece piuttosto caro 500 €. Ci sono inoltre altri focale fissa luminosi, Olympus M.Zuiko 75 mm f/1,8 (150 mm eq.) 880 €, 25 mm f/1,8 (50 mm eq.) 330 € e M.Zuiko 12 mm f/2,0 (24 eq.) 600 €.
Sony A6300
Sensore | APS |
Dimensioni sensore mm | 23,5×15,6 |
Mpx | 24 |
Mirino | el |
Schermo | ribaltabile |
Autofocus | ibrido |
Punti AF | 425 |
Stabilizzazione | ob |
Raffica | 11 |
Protezione | no |
Video | 4K |
Flash | si |
Wi-Fi | si |
Obiettivo | 16-50/3,5-5,6 (24-75 eq.) OIS |
Dimensioni mm | 120x67x49 |
Peso g | 404 |
Prezzo S.c. gar. IT | € 1.100 |
Prezzo kit gar. IT | € 1.230 |
La A6300 evoluzione della A6000 ha come novità più interessante il nuovo sensore “stacked” cioè a strati. E’ un sensore di formato APS del tipo Exmor RS retroilluminato da 24 Mpx e costituito da tre strati, fotodiodi, circuiti e memoria DRAM, che consente una migliore raccolta della luce e una maggiore velocità di lettura per una qualità d’immagine più elevata e una velocità di raffica più alta. Il corpo ha sempre l’aspetto di una compatta con dimensioni ridotte. Il mirino eletrronico è migliorato ed ha 2,36 Mpx, l’autofocus ibrido ha ora 425 punti AF a rilevamento di fase, la velocità di raffica è sempre di 11 fg/s scattando con esposizione e messa a fuoco per ciascun fotogramma e visualizzazione live view nel mirino o nello schermo, ma è disponibile anche una funzione di ripresa al rallentatore che può arrivare a 1000 (mille) fg/s. Nessuna reflex della sua categoria e del suo prezzo, o anche di prezzo superiore tranne le super professionali, è in grado di ottenere una prestazione simile e quelle di categoria superiore che la eguagliano o superano si contano sulle dita di una mano. L’innesto obiettivi è il Sony E con fattore moltiplicativo 1,5x. Attualmente sono disponibili 49 obiettivi, di cui 27 Sony E o FE (adatti anche per le fullframe A7), dal supergrandangolo zoom 10-18 mm mm (15-27) al tele zoom 55-210 mm (82-315) compresi tre diversi 18-200 stabilizzati di cui uno con zoomata motorizzata adatto per riprese video. Dispone inoltre di focali fisse di alta luminosità 35/1,8 e 50/1,8, di un “pancake” 16/2,8 e di un macro 30 mm. In kit è fornita con il 16-50/3,5-5,6 rientrante e di ridotte dimensioni. Sono inoltre disponibili anche obiettivi di produttori indipendenti come Sigma, Samyang, Tamron e Zeiss. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per reflex di tutte le marche o per Leica M e R con opportuni anelli adattatori; in questo caso la messa a fuoco è manuale. Sony inoltre rende disponibile un anello adattatore LA-EA2 per montare i suoi obiettivi Alpha con innesto Sony/Minolta mantenendo l’esposizione e la messa a fuoco automatica, ma a caro prezzo 379 €. Ne esiste anche uno più economico che però mantiene la messa a fuoco solo con gli obiettivi Alpha SSM con motore AF incorporato.
La sua qualità d’immagine è ottima, leggermente migliore di quella della A6000, con la possibilità di scattare fino a 3200 Iso e con riduzione di rumore anche a sensibilità superiori .
E’ adatta per chi vuole una fotocamera di dimensioni ridotte e peso contenuto, con un’elevata qualità d’immagine e adatta a tutti gli usi, ma con le prestazioni velocistiche di autofocus e di raffica delle migliori reflex che la rendono l’unica scelta in questa fascia di prezzo per foto sportive e di soggetti che si muovono velocemente.
Obiettivi aggiuntivi: se si vuole dotarla di uno zoom ad ampia escursione si può prenderla solo corpo a poco più di 1100 €, ma lo zoom ad ampia escursione Sony E 18-200 f/3,5-6,3 OIS (27-300 mm eq.) costa piuttosto caro 650 €; una buona alternativa è però il Tamron 18-200/3,5-5,6 Di III VC praticamente uguale a circa 500 € . Va meglio per il tele zoom 55-210 mm f/4,5-6,3 OIS (92-315 mm eq.) che costa 310 €, mentre anche il grandangolo Sony 10-18 mm (15-27 mm eq.) costa caro 720 €, con l’unica alternativa del Samyang a messa a fuoco manuale. Come “pancake” per ridurre le dimensioni è disponibile il Sony 16 mm f/2,8, 240 € e come focale luminosa il Sony 35 mm f/1,8 (52 mm eq.) 400 € e il 50 mm f/1,8 (75 mm eq.) 280 €. Per chi vuole il meglio però è disponibile anche lo Zeiss 16-70 mm f/4,0 OIS (24-105 eq.) 780 €.
Panasonic GH4R
Sensore | 4/3 |
Dimensioni sensore mm | 17,3×13 |
Mpx | 16 |
Mirino | el |
Schermo | orientabile |
Autofocus | contrasto DFD |
Punti AF | 49 |
Stabilizzazione | ob |
Raffica | 12 |
Protezione | si |
Video | 4K |
Flash | si |
Wi-Fi | si |
Obiettivo | 14-140/4,0-5,8(28-280 eq.) POIS |
Dimensioni mm | 133x93x84 |
Peso g | 560 |
Prezzo S.c. gar. IT | € 1.400 |
Prezzo kit gar. IT | € 1.650 |
Prezzo kit 12-35/2,8 ga. IT | € 2.000 |
La GH4 è stata la prima fotocamera ad offrire la possibilità di ripresa video 4K a 4096×2160 o UHD 3840×2160 pixel. E’ una macchina che offre elevata qualità di prestazioni sia per la foto che per il video. Il corpo è stato definito nella linea e nei comandi per ottimizzare entrambe le funzioni. E’ costruito in lega di magnesio e protetto da polvere ed acqua. E’ dotata di un sensore CMOS da 4/3″ (17,3×13 mm) con 16 Mpx. L’innesto obiettivi è il Micro 4/3 con fattore moltiplicativo 2x. L’innesto obiettivi è il Micro 4/3 con fattore moltiplicativo 2x che consente di montare su tutte le fotocamere di questo tipo tutti gli obiettivi con questo innesto indipendentemente dalla marca e mantenendo tutte le funzionalità. Consente di scegliere fra oltre 60 obiettivi di cui 31 Panasonic, dal supergrandangolo zoom 7-14 mm (14-28) al supertele zoom 75-300 mm (150-600) e agli zoom professionali 12-35/2,8 (24-70) e 35-100/2,8 (70-200). Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità compresi tre fantastici Voigtlaender 17, 25 e 42,5 mm f/0,95 a fuoco manuale e alcuni “pancake” di ridotto ingombro. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per reflex di tutte le marche o per Leica M e R con opportuni anelli adattatori; in questo caso la messa a fuoco è manuale. Il mirino OLED ad alta risoluzione ha 2,359 Mpx, copertura del 100 % ed ingrandimento reale di 0,79x come una fullframe. Lo schermo da 3″ con 1,036 Mpx pixel è orientabile e sensibile al tocco. L’autofocus, a rilevamento di contrasto, usa la tecnologia Panasonic DFD (Depht From Defocus) che consente di prevedere molto rapidamente in che direzione e quanto muovere l’obiettivo anche con il rilevamento di contrasto con due sole misurazioni, eguagliando la velocità dell’AF a rilevamento di fase in aggiunta alla precisione di quella a rilevamento di contrasto; questa modalità autofocus però funziona solo con gli obiettivi Panasonic, con quelli di altre marche funziona con il normale rilevamento di contrasto. E’ automatica con tutti gli obiettivi Micro 4/3, mentre con gli altri è manuale, ma assistita da un ingrandimento sullo schermo o mirino. Dispone di flash incorporato. Riprende video 4K a 4096×2160 pixel e 25 fg/s o 3840×2160 pixel a 30 fg/s in formato MOV e MP4 e Full HD a 1920×1080 pixel o anche a risoluzioni inferiori, in MOV, MP4, AVCHD Progressive e AVCHD, con time code (tranne che in MP4) e con audio stereo. Ha un ingresso per microfono stereo, un’uscita per cuffia e una HDMI per controllare la ripresa su un monitor esterno. In questa versione R è stato introdotto anche un profilo colore V-Log L per le riprese video simile al Cineon.
La GH4R è un’ottima fotocamera per qualità di costruzione, ergonomia e qualità d’immagine. Inoltre è anche una eccellente videocamera, una delle poche a consentire la ripresa 4K veri. E’ quindi l’ideale per chi vuole fare contemporaneamente foto e video con uno strumento di alto livello che non penalizzi ne l’una ne l’altro.
Obiettivi aggiuntivi: il complemento ideale per il 12-35/2,8 è il Lumix G Vario 35-100 mm f/2,8 P.OIS (70-200 mm eq.) 940 €. Ci sono però anche i tele zoom Lumix G Vario 45-150 f/4,0-5,6 M.OIS (90-300 mm eq.) 210 €, 45-175 mm f/4,0-5,6 (90-350 mm eq:) motorizzato 370 €, Lumix G Vario 45-200 mm f/4,0-5,6 M.OIS (90-400 mm eq.) 350 € e Lumix G Vario 100-300 mm f/4-5,6 (200-600 mm eq.) 500 € e Leica 100-400 mm f/4,0-6,3 (200-800 mm eq.) 1.570 €. Come grandangolo è disponibile lo zoom Lumix G 7-14 mm f/4,0 (14-28 mm eq.) 840 €. Se si vuole uno zoom ad ampia escursione conviene prenderla in kit con il Lumix G Vario 14-140 mm f/3,5-5,6 (28-280 mm eq.). Sono consigliabili inoltre alcunii focale fissa luminosi, Panasonic G 20 mm f/1,7 “pancake” (40 eq.) 250 € e il Leica Summilux 25 mm f/1,4 (50 eq.) 520 €, infine il Leica DG 42,5 mm f/1,2 ASPH (95 mm eq.) 1600 €, adatto per ritratto. Infine per la macro la scelta migliore è il Leica Macro-Elmarit 45 mm f/2,8 (90 mm eq.) 680 €.
Fujifilm X-T2
Marca | Fujifilm |
Modello | X-T2 |
Sensore | APS |
Dimensioni sensore mm | 23,5×15,6 |
Mpx | 24 |
Mirino | el |
Schermo | ribaltabile |
Autofocus | ibrido |
Punti AF | 325 |
Stabilizzazione | ob |
Raffica | 14 |
Protezione | si |
Video | 4K |
Flash | no |
Wi-Fi | si |
Obiettivo | 18-55/2,8-4,0 (27-83 eq.) OIS |
Dimensioni mm | 133x92x49 |
Peso g | 507 |
Prezzo S.c. gar. IT | € 1.590 |
Prezzo kit gar. IT | € 1.790 |
La X-T2 è la mirrorless ammiraglia di Fujifilm e si affianca alla X Pro-2. E’ dotata di un sensore X Trans III CMOS di formato APS (23,6×15,7 mm) con 24 Mpx con una disposizione dei pixel diversa da tutti gli altri sensori che, non creando trame ripetitive, ha consentito di eliminare il filtro antialias migliorando la risoluzione del sensore. Questa versione aumenta il numero di pixel per l’autofocus a rilevamento di fase sul sensore, più veloce di quello a rilevamento di contrasto. Il corpo è costruito in lega di magnesio. L’innesto obiettivi è il Fujifilm X con fattore moltiplicativo 1,5x. La scelta di obiettivi è buona. Attualmente sono disponibili 26 obiettivi autofocus, di cui 23 Fujiflim, 11 a focale fissa con alcuni di altissima luminosità come il 16 mm f/1,4 (24 eq.), il 23 mm f/1,4 (35 eq.), il 35 mm f/1,4 (52 eq.), il 56 mm f/1,2 (84 eq) anche in versione APD, il 90 mm f/2,0 (135 eq.) e un macro 60 mm f/2,4 (90 eq.), e due focali fisse di luminosità più moderata, ma sempre buona, 23 mm f/2,0 e 35 mm f/2,0. Ci sono poi 12 zoom fra cui un 10-24 mm (15-36 eq.), un 18-55 mm f/2,8-4,0 OIS (27-82 eq.), un 55-200 mm f/3,5-4,8 OIS(82-300 eq.), un 18-135 f/3,5-5,6 OIS (eq.27-202) e tre professionali 16-55 mm f/2,8 (24-82 eq.), 50-140 mm f/2,8 OIS (eq. 75-210) e 100-400 mm (150-600 eq). Sono disponibili anche alcuni obiettivi Zeiss a focale fissa di alta luminosità con innesto Fuji X. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per Leica M con un opportuno anello adattatore fornito da Fujifilm; in questo caso la messa a fuoco è manuale. Il mirino è elettronico OLED di eccellente qualità con 2,36 Mpx e copertura del 100 %. Lo schermo da 3″ con 1.040.000 pixel è orientabile in alto e in basso. La messa a fuoco a rilevamento di contrasto e di fase è automatica con tutti gli obiettivi dotati di innesto Fujifilm X, mentre con quelli montati con adattatore è manuale, ma assistita da un ingrandimento sullo schermo o mirino e dalla funzione “focus peaking”. Non dispone di flash, ma ne viene fornito uno esterno.
La X-T2 è un’ottima scelta per chi vuole una macchina di alta qualità sia di costruzione che di immagine. Il sensore privo di filtro antialias ha un’elevata risoluzione ed un eccellente rapporto segnale/rumore anche alle altissime sensibilità (max 12800 Iso in raw) ed è forse il migliore fra quelli APS avvicinandosi molto per qualità d’immagine a quelli fullframe. La velocità di raffica e di autofocus è fra le più elevte e la rende adatta anche a riprese sportive e di animali in ambiente naturale. Gli obiettivi sono eccellenti, i comandi di tipo tradizionale, con ghiera dei tempi, dei diaframmi, Iso e della compensazione dell’esposizione saranno molto apprezzati da chi è abituato a questo tipo di comandi.
Obiettivi aggiuntivi: attualmente la X-T1 è disponibile in kit con lo zoom 18-55 mm f/2,8-4,0 OIS (27-83 mm eq.), buono, ma non di classe professionale. E’ però anche disponibile il 16-55 mm f/2,8 OIS (24-83 mm eq.) protetto da polvere ed acqua e sicuramente preferibile, anche se più costoso 980 €. Come tele zoom ci sono il Fujinon XF 55-200 mm f/3,5-4,8 OIS (82-300 mm eq.) a 550 €, il Fujinon XF 50-140 f/2,8 OIS 1.190 € e il Fujinon XF 100-400 mm f/4,5-5,6 (150-600 mm eq.) 1.550 €. Per la focale grandangolare si può scegliere il Fujinon 14 mm f/2,8 (21 mm eq.) 730 €, il Fujinon XF 16 mm f/1,4 WR (24 eq.) 820 € o il Fujinon XF 10-24 mm f//4,0 OIS (15-36 mm eq.) 850 €, mentre l’unica alternativa più economica è il Samyang 10 mm f/2,8 (15 mm eq.) a messa a fuoco manuale. Se si vuole una focale fissa luminosa c’è ampia scelta. I più consigliabili sono il il Fujinon XF 16 mm f/1,4 WR (24 eq.) 820 €, il Fujinon XF 23 mm f/1,4 (35 mm eq.) 730 € e il Fujinon XF 56 mm f/1,2 (84 mm eq.) adatto per ritratti, 850 €. Più economici sono il Fujinon XF 23 mm f/2,0 (35 mm eq.) 520 € e il Fujinon XF 35 mm f/2,0 (52 mm eq.) 370 €.
Sony A7 II
Sensore | FF |
Dimensioni sensore mm | 36×24 |
Mpx | 24 |
Mirino | el |
Schermo | orientabile |
Autofocus | ibrido |
Punti AF | 117 |
Stabilizzazione | se “5 assi” |
Raffica | 5 |
Protezione | si |
Video | FhD |
Flash | no |
Wi-Fi | si |
Obiettivo | 28-70/3,5-5,6 OIS |
Dimensioni mm | 127x96x60 |
Peso g | 599 |
Prezzo S.c. gar. IT | € 1.600 |
Prezzo kit gar. IT | € 1.900 |
La Sony A7 II succede alla A7 con alcune novità. La principale è la stabilizzazione a “5 assi” sul sensore. Ci sono poi alcune novità sul corpo macchina, sia estetiche che di sostanza come la costruzione interamente in magnesio, che però ne aumentano un po’ il peso.
Ha un corpo macchina molto piccolo e compatto, paragonabile per dimensioni ad una mirrorless Micro 4/3, in alcuni casi anche più compatto. La forma è comunque quella della reflex, con il mirino, in questo caso elettronico, al centro. Ha un sensore fullframe CMOS da 24 Mpx con un certo numero di pixel per attuare l’autofocus a rilevamento di fase. Il corpo è protetto da polvere ed acqua. Il mirino elettronico OLED ha 2,359 Mpx con copertura del 100 % e ingrandimento 0,71x, lo schermo da 3 e 1.230.000 pixel è orientabile in alto e in basso. L’innesto obiettivi è il Sony E. Sony ha introdotto una nuova serie di obiettivi FE adatti al fulframe. Attualmente il numero di obiettivi disponibili è di 15: 3 focale fissa Sony 28 mm f/2,0, 85 mm f/1,4 e 90 mm f/2,8 Macro e tre Zeiss Distagon T*35 mm f/1,4, Sonnar T* 35 mm f/2,8 e 55 mm f/1,8 più 9 zoom Zeiss Vario-Tessar T* 16-35 mm f/4,0 OSS , Sony 24-70 mm f/2,8 GM e Zeiss f/4,0 OSS stabilizzati, Sony 28-70 mm f/3,5-5,6 OSS stabilizzato, Sony 28-135 f/4,0 OSS PZ stabilizzato e motorizzato, Sony G 70-200 mm f/4,0 OSS stabilizzato, Sony 24-240 mm f/3,5-6,3 e Sony70-300/4,5-5,6 OSS. Sony ne ha promessi altri nel corso dell’anno. Alcuni degli obiettivi hanno una luminosità non molto elevata per mantenerne ridotti dimensioni e peso. Con opportuni adattatori LA-EA3 ed LA-EA4 (quest’ultimo mantiene l’AF) è possibile però montare obiettivi con innesto Alpha perdendo però il vantaggio della compattezza. Con opportuni anelli adattatori è inoltre possibile montare obiettivi di altre marche, reflex e telemetro, anche di molto tempo fa. In questo caso la messa a fuoco è manuale, ma con la A7 si ha il vantaggio di usare gli obiettivi per la loro vera lunghezza focale senza tenere conto di fattori moltiplicativi come per le APS e Micro 4/3. L’autofocus è ibrido, a rilevamento di fase e di contrasto, preciso e veloce. La sensibilità varia da 100 a 102400 Iso. Dispone di connessione Wi-Fi e NFC.
La qualità d’immagine è eccellente ed il rapporto segnale/rumore molto buono.
La Sony A7II è adatta per quasi tutti i generi fotografici, ma non per le riprese sportive e di animali in libertà, ed è consigliabile a chi, volendo la qualità ed i vantaggi di una fullframe, vuol ridurre al massimo dimensioni e peso.
Obiettivi aggiuntivi: al posto del Sony FE 28-70 mm f/3,5-5,6 OSS con cui è venduta in kit si può prenderla solo corpo, 1.600 €, e aggiungere lo Zeiss Vario-Tessar FE 24-70 mm f/4,0 920 €, oppure se si vuole uno zoom ad ampia escursione il Sony FE 24-240 mm f/3,5-5,6 OSS 900 €. Come tele zoom è disponibile il Sony FE 70-200 mm f/4,0 OSS 1.430 € o il 70-300/4,5-5,6 OSS 1300 €. Come grandangolo c’è lo zoom Zeiss Vario-Tessar 16-35 mm f/4,0 OSS 1.100 € o il Sony 28 mm f/2,0 380 € . Fra le focali luminose lo Zeiss 35 mm f/1,4 1.400 € e 55 mm f/1,8 800 €, oppure il Sony FE GM 85 mm f/1,4 1.870 €. Sono poi disponibili gli Zeiss Batis 18 mm f/2,8 1.469 €, 25 mm f/2,0 1.270 € e 85 mm f/1,8 1.190 €.
Olympus OM-D E-M1 II
Sensore | 4/3 |
Dimensioni sensore mm | 17,3×13 |
Mpx | 20 |
Mirino | el |
Schermo | orientabile |
Autofocus | ibrido |
Punti AF | 121 |
Stabilizzazione | se “5 assi” |
Raffica | 60 |
Protezione | si |
Video | 4K |
Flash | no |
Wi-Fi | si |
Obiettivo | 12-40/2,8 (24-80 eq.) |
Dimensioni mm | 134x91x67 |
Peso g | 574 |
Prezzo S.c. gar. IT | € 2.000 |
Prezzo kit gar. IT | € 2.600 |
La nuova versione dell’ammiraglia Olympus E-M1 II presenta grandi novità principalmente sulla velocità di autofocus e di raffica. La sua linea è rimasta uguale alla precedente e ricorda molto le reflex OM degli anni 70-80, ne differisce principalmente per l’impugnatura sul lato destro. La costruzione e la finitura sono eccellenti e tutta la fotocamera da un’impressione di grande qualità. Il corpo in lega di magnesio è protetto da polvere ed acqua, ma pur essendo consistente si mantiene sufficientemente leggero. I comandi sono comodi, accessibili ed intuitivi e facili da usare anche con l’occhio al mirino. Questo è ugualmente eccellente con un elevato ingrandimento e nessuna scia o offuscamento anche quando si cambia velocemente inquadratura. Ha la stabilizzazione integrata sul sensore, particolarmente efficiente con il sistema a “5 assi” Olympus. Il sensore è nuovo, sempre Micro 4/3 (17,3×13 mm), ma con 20 Mpx. L’autofocus ibrido a rilevamento di fase e contrasto con 121 punti AF, tutti a croce, è migliorato rispetto alla precedente versione ed è veloce e preciso anche con soggetti in movimento. La raffica arriva a un incredibile 60 fg/s raw a pieno formato con autofocus ed esposizione al primo fotogramma, oppure a 18 fg/s raw con autofocus continuo ed esposizione per ciascun fotogramma, una prestazione superiore a qualsiasi fotocamera reflex o mirrorless attuale. L’innesto obiettivi è il Micro 4/3 con fattore moltiplicativo 2x che consente di montare su tutte le fotocamere di questo tipo tutti gli obiettivi con questo innesto indipendentemente dalla marca e mantenendo tutte le funzionalità. Consente di scegliere fra oltre 60 obiettivi di cui 27 Olympus, dal supergrandangolo zoom 7-14 mm (14-28) al supertele zoom 75-300 mm (150-600), al tele 300 mm f/4,0 (600 mm eq.) e agli zoom professionali 7-14/2,8 (14-28), 12-40/2,8 (24-80) e 40-150/2,8 (80-300). Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità 12/2,0 (24), 17/1,8 (34) 25/1,8 (50), 45/1,8 (90) e 75/1,8 (150) oltre ad un 25 mm f71,2 (50), tre fantastici Voigtlaender f/0,95 e alcuni “pancake” di ridotto ingombro. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per reflex di tutte le marche o per Leica M e R con opportuni anelli adattatori; in questo caso la messa a fuoco è manuale. La ripresa video è 4K (4096×2160 pixel) o UHD (3840×2160 pixel). La qualità d’immagine è molto elevata anche alle altissime sensibilità se si ha l’avvertenza di salvare le foto in raw e convertirle con il software Olympus Viewer 3 (fornito con la macchina). Regge il confronto con le fullframe fino a 6400 Iso.
E’ una fotocamera di alta qualità, al livello delle migliori professionali. Può essere usata per tutti i generi di foto, anche per uso professionale, comprese foto sportive e di animali nel loro ambiente naturale.
Obiettivi aggiuntivi: i complementi ideale dell’obiettivo in kit M Zuiko 12-40 mm f/2,8 (24-80 mm eq.) sono il grandangolare zooom M Zuiko 7-14 mm f/2,8 (14-28 mm eq.) 1.100 € e il tele zoom M Zuiko 40-150 mm f/2,8 (80-300 mm eq.) 1.350 €. Entrambi appartengono alla serie Pro e sono protetti da polvere ed acqua. Ci sono però anche il più economico M Zuiko 40-150 f/4,0-5,6 R (80-300 mm eq.) di dimensioni e prezzo particolarmente contenuti, 140 € e lo M Zuiko 75-300 mm f/4,8-6,7 (150-600 mm eq.) 450 €. Come zoom grandangolare è disponibile anche lo M Zuiko 9-18 mm f/4,0-5,6 (18-36 mm eq.) 550 €. Chi la vuole con uno zoom ad ampia escursione può prenderla solo corpo, 2.000 €, e aggiungere lo M Zuiko 14-150 mm f/3,5-5,6 (28-300 mm eq.) 500 €. Fra le focali fisse luminose consiglio lo M Zuiko 12 mm f/2,0 (24 mm eq.) 600 €, il 17 mm f/1,8 (34 mm eq.) 40 €, lo M Zuiko 45 mm f/1,8 (90 mm eq.) 280 €, lo M Zuiko 75 mm f/1,8 (150 mm eq.) 870 €, il nuovo M Zuiko 25 mm f/1,2 (50 mm eq.) 1.250 e infine gli eccellenti Leica Summilux 25 mm f/1,4 (50 mm eq.) 500 € e Noctitron 42,5 mm f/1,2 ASPH (95 mm eq.) 1600 €, adatto per ritratto. Infine per la macro la scelta migliore è il Leica Macro-Elmarit 45 mm f/2,8 (90 mm eq.) 650 €.
Sony A7R II
Sensore | FF |
Dimensioni sensore mm | 36×24 |
Mpx | 42 |
Mirino | el |
Schermo | ribaltabile |
Autofocus | ibrido |
Punti AF | 399 |
Stabilizzazione | se “5 assi” |
Raffica | 5 |
Protezione | si |
Video | 4K |
Flash | no |
Wi-Fi | si |
Obiettivo | 24-70/4,0 OSS |
Dimensioni mm | 127x96x60 |
Peso g | 625 |
Prezzo S.c. gar. IT | € 3.200 |
Prezzo kit gar. IT | € 4.100 |
La Sony A7R II succede alla A7R con alcune grandi novità. La principale è il nuovo sensore BSI-CMOS retroilluminato, per la prima volta su una fullframe, da 42 Mpx, che contribuisce ad un ulteriore miglioramento del rapporto segnale/rumore. C’è poi la stabilizzazione a “5 assi” sul sensore e l’autofocus ibrido, a rilevamento di fase e di contrasto con ben 399 punti AF che coprono tutto il fotogramma. Si aggiunge anche la ripresa video 4K. Ci sono infine alcune novità sul corpo macchina, sia estetiche che di sostanza come la costruzione interamente in magnesio, che però ne aumentano un po’ il peso.
Ha un corpo macchina molto piccolo e compatto, paragonabile per dimensioni ad una mirrorless Micro 4/3, in alcuni casi anche più compatto. La forma è comunque quella della reflex, con il mirino, in questo caso elettronico, al centro. Ha un sensore fullframe CMOS da 42 Mpx con un certo numero di pixel per attuare l’autofocus a rilevamento di fase. Il corpo è protetto da polvere ed acqua. Il mirino elettronico OLED ha 2,359 Mpx con copertura del 100 % e ingrandimento 0,71x, lo schermo da 3 e 1.230.000 pixel è orientabile in alto e in basso. L’innesto obiettivi è il Sony E. Sony ha introdotto una nuova serie di obiettivi FE adatti al fulframe. Attualmente il numero di obiettivi disponibili è di 15: 3 focale fissa Sony 28 mm f/2,0, 85 mm f/1,4 e 90 mm f/2,8 Macro e tre Zeiss Distagon T*35 mm f/1,4, Sonnar T* 35 mm f/2,8 e 55 mm f/1,8 più 9 zoom Zeiss Vario-Tessar T* 16-35 mm f/4,0 OSS , Sony 24-70 mm f/2,8 GM e Zeiss f/4,0 OSS stabilizzati, Sony 28-70 mm f/3,5-5,6 OSS stabilizzato, Sony 28-135 f/4,0 OSS PZ stabilizzato e motorizzato, Sony G 70-200 mm f/4,0 OSS stabilizzato, Sony 24-240 mm f/3,5-6,3 e Sony70-300/4,5-5,6 OSS. Sony ne ha promessi altri nel corso dell’anno. Alcuni degli obiettivi hanno una luminosità non molto elevata per mantenerne ridotti dimensioni e peso. Con opportuni adattatori LA-EA3 ed LA-EA4 (quest’ultimo mantiene l’AF) è possibile però montare obiettivi con innesto Alpha perdendo però il vantaggio della compattezza. Con opportuni anelli adattatori è inoltre possibile montare obiettivi di altre marche, reflex e telemetro, anche di molto tempo fa. In questo caso la messa a fuoco è manuale, ma con la A7 si ha il vantaggio di usare gli obiettivi per la loro vera lunghezza focale senza tenere conto di fattori moltiplicativi come per le APS e Micro 4/3. L’autofocus è ibrido, a rilevamento di fase e di contrasto, preciso e veloce. La sensibilità varia da 100 a 102400 Iso. Dispone di connessione Wi-Fi e NFC.
La qualità d’immagine è eccellente ed il rapporto segnale/rumore ottimo.
La Sony A7RII è adatta per quasi tutti i generi fotografici, in particolare il paesaggio, ma non per le riprese sportive e di animali in libertà, ed è consigliabile a chi, volendo la qualità ed i vantaggi di una fullframe, vuol ridurre al massimo dimensioni e peso. E’ una delle fotocamere con la migliore qualità d’immagine disponibile.
Obiettivi aggiuntivi: la A7R II è venduta solo corpo. Per un buon obiettivo standard si può scegliere lo Zeiss Vario-Tessar FE 24-70 mm f/4,0 920 €, oppure se si vuole uno zoom più luminoso il Sony FE GM 24-70 mm f/2,8 OSS 2.250 €. Come tele zoom è disponibile il Sony FE 70-200 mm f/4,0 OSS 1.430 €, il Sony FE GM 70-200 mm f/2,8 2.900 € o il 70-300/4,5-5,6 OSS 1300 €. Come grandangolo c’è lo zoom Zeiss Vario-Tessar 16-35 mm f/4,0 OSS 1.100 € o il Sony 28 mm f/2,0 380 €. Fra le focali luminose lo Zeiss 35 mm f/1,4 1.400 € e 55 mm f/1,8 800 €, oppure il Sony FE GM 85 mm f/1,4 1.870 €. Sono poi disponibili gli Zeiss Batis 18 mm f/2,8 1.469 €, 25 mm f/2,0 1.270 € e 85 mm f/1,8 1.190 €.
Leica SL Typ 601
Sensore | FF |
Dimensioni sensore mm | 36×24 |
Mpx | 24 |
Mirino | el |
Schermo | fisso |
Autofocus | contrasto |
Punti AF | |
Stabilizzazione | ob |
Raffica | 11 |
Protezione | si |
Video | 4K |
Flash | no |
Wi-Fi | si |
Obiettivo | 24-90/2,8-4,0 |
Dimensioni mm | 147x104x39 |
Peso g | 847 |
Prezzo S.c. gar. IT | € 6.900 |
Prezzo kit gar. IT | € 11.200 |
La Leica SL è una mirrorless fullframe con un sensore da 24 Mpx senza filtro antialias e una nuova serie di obiettivi Leica SL con lo stesso innesto dei Leica T. E’ dotata anche di un nuovo elaboratore d’immagine Maestro II con una RAM di 2 Gb che garantisce una messa a fuoco veloce, una raffica di 11 fg/s e la ripresa video 4K.Il mirino elettronico con la tecnologia Leica EyeRes ha 4,4 Mpx, copertura del 100 % e ingrandimento 0,8x con un ritardo impercettibile. Lo schermo da 2,95″ e 1,04 Mpx è fisso, ma sensibile al tocco. Può riprendere video 4K 4096×2160 pixel a 24 fg/s o UHD 3840×2160 a 30 e 25 fg/s, oltre che FHD fino a 120 fg/s. L’autofocus è a rilevamento di contrasto con 49 punti AF. Dispone di connessione Wi-Fi. Il corpo, interamente in metallo, e gli obiettivi sono protetti da polvere ed acqua.
La Leica Sl è una fotocamera rivoluzionaria per il produttore. Per la prima volta presenta una fullframe finalmente dotata di mirino ed autofocus e con delle caratteristiche al livello più alto. L’autofocus è dichiarato come il più veloce tra quelli per fotocamere fullframe e la velocità di raffica raggiunge gli 11 fg/s ponendosi così in concorrenza con le reflex fullframe professionali.
La SL introduce nella gamma Leica un intero nuovo sistema perchè anche gli obiettivi autofocus sono nuovi. Saranno disponibili subito i Leica Vario-Elmarit SL 24-90 mm f/2,8-4,0 ASPH, Leica APO-Vario-Elmarit SL 90-280 mm F/2,8-4,0 e Leica Summilux SL 50 mm f/1,4 ASPH. In più possono essere montati gli obiettivi già disponibili per la Leica T, naturalmente con un ritaglio del fotogramma alle dimensioni APS.
Inoltre sono disponibili adattatori per gli obiettivi Leica S (16 obiettivi), Leica M (48 obiettivi) e Leica R (51 obiettivi). L’adattatore per obiettivi M mantiene le funzioni per la misurazione dell’esposizione, l’esposizione automatica, a priorità di diaframma e manuale.
Obiettivi: attuaalmente la Leica SL è disponibile solo con lo zoom Vario-Elmarit SL 24-90 mm f/2,8-4,0 ASPH circa 4300 €, ma presto saranno diponibili anche gli altri due obiettivi.
Ciao Francesco, sono oggi più in dubbio sull’acquisto di una nuova mirrorless rispetto a ieri; le compatte con sensori da 1 pollice hanno fatto grandi passi avanti abbinate ad obiettivi zoom molto luminosi che ampiamente compensano lo svantaggio verso macchine con sensori più grandi ma dotate di obiettivi zoom decisamente meno luminosi per mantenere meno grandi le dimensioni. Oggi una mirrorless ha forse più senso se accoppiata a fissi di qualità, ma la scelta limitata perlopiù agli obiettivi delle rispettive case madri le pone economicamente in deciso svantaggio con reflex di pari categoria che hanno dalla loro una scelta di estensioni molto più vasta. Le Fuji sono stupende ma tra obiettivo è corpo si hanno giusto 3 cm di spessore in meno rispetto ad una Nikon D5500 e per averla con se serve la medesima borsa, salvo come scrivi te abbinarla al pankake 23 f2,8; la Sony a6000 è stupenda pure essa ma gli obiettivi a lunga focale che ne rendano sfruttabile al meglio il formidabile AF anche per foto a soggetti animali ed a motore ripreso a distanza non ravvicinata dove sono? Il suo zoom si ferma a 315mm eq ed è f6,3 ed alla fine della fiera è poco più piccolo di un normale 55-200. Il miglior compromesso è dunque probabilmente il m4/3 che però se non vengono dotate di obiettivi assai luminosi le citate precedentemente compatte con sensore da 1 pollice possono pure superarle e con obiettivi luminosi le dimensioni crescono e si torna ad avere giusto una piccola reflex. Allora dico che per uso amatoriale questi sensori da 1 pollice possono essere decisamente interessanti in prospettiva futura, anche immediata, nessuna macchina però ha obiettivi intercambiabili ed in questo campo Nikon pioniera con la serie 1 oggi avrebbe forse tra le mani la miglior mirrorless possibile visto quanto sono decisamente più piccoli anche rispetto al m4/3 i suoi obiettivi. Certo, anche con le 1 poi si avrebbe il problema trasporto ma già si che avremmo super AF, che latita sulle m4/3, top escluse, con dimensioni e pesi da renderli molto più alternativa alle reflex. Poi ti capita di prendere in mano una Panasonic TZ100 e rimani basito di fronte a quelle potenzialità a fronte di quelle dimensioni… Ha ovviamente delle lacune, ma immaginiamo una simil 1 j5 dotata di mirino ed impugnatura più ampia con il 6,7-13 , il 10-100 ed il 70-300 accoppiata a questa Panasonic o ad una Sony RX100 ed allora, forse, sensori e dimensioni più grandi forse hanno paura….
Diego,
ottime considerazioni. Aggiungerei però che il sensore da 1″ Exmor RS di Sony è superiore a quelli usati dagli altri produttori e che l’unica fotocamera che può veramente competere con le Micro 4/3 è la Sony RX10 II grazie anche al suo obiettivo f/2,8 costante, ma ha dimensioni e peso paragonabili ad una reflex o mirrorless. La Panasonic TZ100 è buona, ma un po inferirore sopratutto a causa dello zoom veramente poco luminoso, necessario per contenerene le dimensioni.
Certo che se Nikon avesse sviluppato il sistema 1 avrebbe potuto ottenere ottimi risultati, ma purtroppo non l’ha fatto, non si sa perchè.
Ciao, Francesco
Continuo a credere che la serie 1 non è ancora sepolta ma che sia in un lungo letargo, Nikon ha da poco presentato un brevetto per un nuovo sensore a due strati e ci sono brevetti per varie lenti 1 mount… a breve speriamo di vederne delle belle! Panasonic con la TZ100 ha forse aperto un nuovo filone, personalmente credo che ci potrà essere spazio per una Via di mezzo tra questa è la Sony RX100, chissà che sia proprio la futura RX100 6 . I nuovi sensori da 1 pollice ed anche i m4/3 potranno dar molto fastidio anche ad APS-C, che potrebbe essere poi utilizzato in settori tipo Nikon D500, ed anche alle Full Frame. Ciao.
La TZ 100 è intrigante inutile nasconderlo e la sua portabilità è un “plus” non da poco. Ovviamente la qualità sarà un pelo al di sotto delle RX e delle FZ, ma bisogna tener conto che con i passi della tecnologia molto probabilmente questa TZ non avrà nulla da invidiare alle apsc di 7/8 anni fa. E poi diciamocela tutta: ma stiamo sempre a fotografare al buio?
Io l’ho vista e tenuta in mano, è appena più grande di una RX100 3 ma è scivolosissima, sarebbe da applicarci un qualcosa per avere un poco di grip. La si trova intorno ai 600€, lo zoom a comando elettronico e la sua luminosità un pò mi fanno tentennare, quando si supera f4 con luce non ottimale gli ISO fan presto a salire e non ci vuole tanto a far arrivare i 1600 se si scatta a mano libera, poi magari lo stabilizzatore è fenomenale e si riesce a rimanere più bassi, i pareri che leggo in rete sono buoni ma non entusiasti, son giorni che attendo impazientemente il test di Francesco. I miei tentennamenti nascono anche dal fatto che ho una Fuji X30 che ha, pur con sensore piccolo ma prestante fino agli 800 ISO (circa 1 stop in meno rispetto ad uno da 1 pollice) una ottica 28-112 f2-2,8 , mi interessa molto in particolare come decresce la luminosità dell’obiettivo (oltre alla sua qualità che ai bordi non parrebbe essere granché) al variare della focale, immagino tuttavia che già intorno ai 100 mm eq si sia nei dintorni di f5 ed allora rispetto alla mia Fuji sarebbero circa 2 stop in meno e il vantaggio non ci sarebbe più, anche perché superare con poca luce e quella luminosità questa focale non credo riesca poi a rendere immagini qualitativamente buone. Essendo ancora possessore di una Nikon 1 V1 più o meno allo stesso prezzo della Panasonic troverei una 1 J5 con il 10-100 f4-5,6 , meno luminoso e più ingombrante ma quì mi sorge un altro dubbio: quanto influiscono in negativo sulle prestazioni le ridotte dimensioni del Leica Panasonic? Tanta roba la portabilità che offre la TZ100, ma poi se la qualità d’immagine non soddisfa granché, quanto il gioco vale la candela, perché poi la qualità là si va anche a vedere ed il suo peso lo ha…
Diego,
superato qualche problema personale cercherò di pubblicare la prova della TZ100 entro qualche giorno.
Ciao, Francesco
La curiosità è tanta ed i tuoi test sono molto soddisfacenti in tal senso, grazie Francesco, buona giornata, ciao.
Se vuoi la qualità allora vai sulla RX. La FZ è molto invitante ma pare abbia un rumore di fondo molto fastidioso per i video che non si riesce a risolvere. I test in rete non lo hanno evidenziato ma gli utenti si stanno lamentando
Carlo, a me del lato video poco importa e dato ciò trovo poco gradito lo zoom motorizzato, la Sony RX è certo una gran macchina ma, non avendo particolari attrattive da un punto di vista dimensionale, allora a quel punto punterei, su una reflex tipo Nikon D5300 accoppiata ad una buon 18-200 che avrebbe una miglior resa ad alti valori ISO, un vantaggio fino ad aperture f5 ed un miglior AF specialmente a lunghe focali ed in luce non ottimale, oltre ad una durata della batteria decisamente superiore. Oppure, spendendo però un pò di più, una Fuji X-T10 con il suo 18-135, potendo poi in entrambi i casi optare per acquistare altri obiettivi tipo un Sigma C 17-70 f2,8-4 a circa 370€ e bye bye RX 10. La gran attrattiva della TZ100 sono le sue dimensioni, ed ora come ora la cosa mi interessa assai, però spendendo, nel caso, circa 600€ un pò di qualità la cerco, dopotutto non si scatta sempre con luce ottimale, dove, in tali condizioni anche una Sony WX350 fatta lavorare a 200 ISO offre risultati discreti ed adattissimi anche ad una stampa di medio-piccolo formato, mentre invece quando la luce cala già noto che anche con il valore max di f2,8 della Fuji X30 gli 800 ISO arrivano presto, 2 stop in più dovuti alla minor luminosità dell’obiettivo per focali intorno ai 100mm eq e si va a 3200 ISO, valore, in queste condizioni, non troppo adeguato per un sensore da 1 pollice.
Credo che il punto non siano solo le dimensioni ma anche il prezzo: per una RX 10 mark 2 ci vogliono circa 1300 euro e con quei soldi si porta a casa una Canon 80D con 18-135 che la ritengo una apsc a dir poco eccellente….per tutto, ergonomia, affidabilità, pixel, resa agli alti iso…insomma un altro livello rispetto alla sony.
Io ritengo che le macchine con un sensore da 1 pollice per quanto ben fatte non dovrebbero costare oltre i 700 euro.
Le dimensioni direi che contano: la TZ100 per ora credo sia il massimo a cui si possa aspirare se si mescola ingombro, focale e resa. Vuoi una resa migliore allora rinuncia alla focale e mantieni le dimensioni ridotte, altre scelte non ne vedo.
Il punto sta nel capire quanto questi 3200 iso siano necessari o no, tutto qua. Questo ce lo dirà Francesco
Da fine settimana da Media world Nikon D5300 con 18-140 a 600€. Sigma 17-50 f2,8 circa 300€ su Amazon, giusto per dire quanto trovo corretto il tuo discorso sui prezzi. Da quando Nikon presentò il sensore da 1 pollice e Sony la RX100 era a mio parere chiaro quale fosse il futuro per un appassionato senza ambizioni professionali, il prezzo di proposito elevato ne ha rallentato il successo, ma tant’è che ci propongono e così la scelta si fa più ardua. La TZ100 però è un’altra cosa, così piccola è intrigantissima, potrebbe essere una killer per reflex e mirrorless dotate di zoom ad ampia escursione se le prestazioni sono valide, Sony con gli ultimi stacked da 1 pollice fino agli 800 ISO è confrontabile con un buon APS-C , il fatto è che scattare a 50mm eq con massima apertura disponibile f4 o meno appena la luce cala fa servire facilmente i 1600 edi 3200 ISO, valori che se si rivelano buoni allora la faccenda si fa ancor più intrigante.
Per chi fosse della zona e fosse interessato segnalo:
Presso ollo-store
https://blog.ollo.it/sony-day/
1600 credo sia il limite per la tz…..forse 2400 ma 3200 credo siano troppi
Francesco, aspettiamo tutti questo test!!!
Prima che ridai indietro la macchina prova a vedere quanto ti puoi spingere con lo stabilizzatore per compensare la bassa luminosità dell’obiettivo in modo da tenere non troppo alti gli iso
Ciao
Tra il CESa Gennaio ed il CP+ a Febbraio mi sà che arriveranno interessanti novità anche nel settore da 1 pollice… Sony probabilmente aggiornerà le RX10 con l’AF della RX100 V , rumors parlano di una nuova Nikon 1 con nuovi obiettivi più luminosi… Ovviamente saranno, nel caso, novità a prezzi assurdi e quindi magari si inizieranno a vedere interessanti ribassi per gli attuali modelli. Panasonic la TZ100 l’ha presentata al CES 2016, di grandi aggiornamenti non credo ne riceva. Tuttavia si dice anche, ma questa pare scontata, di una Fujifilm X-T-20 e rinnovata X100 con sensore da 24 MPx e processore versione 3 .
Se in questi giorni si volesse acquistare, avendo un budget ristretto, una mirrorless piccola ma con sensore APS-C in kit con ottica 16-50 (24-75) f3,5-5,6 rientrante si potrebbe valutare anche la non recentissima Sony a5000 a 300€ on line su Media world oppure una più recente Canon EOS M10 kit con 15-45 (24-72) f3,5-6,3 rientrante a 350€ anche fisicamente da Unieuro. Scelte di prodotti base e senza mirino ma di qualità certo superiore a quella di compatte che si trovano più o meno al medesimo costo.
parlano molto bene della nuova panasonic g80/g85, confido in un tuo futuro test Francesco 🙂
Franco,
attualmente ho appena provato la GX80 di cui sto preparando la pubblicazione del test e ho in prova la GX8. La G80 non era ancora disponibile quando l’ho chiesta qualche tempo fa e prevedo di provarla nei primi mesi del prossimo anno.
Ha sicuramente buone caratteristiche, ma le sue prestazioni non dovrebbero discostarsi troppo dalla GX80.
Ciao, Francesco
Con i complimenti per il tuo blog e gli auguri per l’anno nuovo, aspetto con curiosità le tue impressioni sulla nuova Panasonic G80/85.
Ciao, Fausto
Ciao Francesco, avrei bisogno di un consiglio. Non conosco il mondo digitale, finora ho scattato solo in analogico (ma è da un po’ che non faccio neanche quello). Vorrei comprare una mirrorless per i miei viaggi e per godere dei vantaggi del digitale, senza però rinunciare alla leggerezza a cui mi hanno abituato le analogiche. Sono indecisa tra queste macchine: Olympus E-M10 Mark II Kit con Obiettivo M. Zuiko Digital ED 14‑42mm 1:3.5‑5.6 EZ Pancake (sui 660euro); Fujifilm X-T10 + XC16-50mm OIS I (sui 700euro); Olympus E-M5 Elite con Obiettivo 12-50 mm (600 euro), Sony Alpha 6000L Obiettivo Intercambiabile,Obiettivo da 16-50 mm (sui 600). Io sono orientata per l’E-M10 per via del pancake. Infatti la mia priorità è poter girare tutto il giorno con la macchina senza frustrazioni di peso (sono piccoletta). L’uso che ne farei non sarebbe assolutamente professionale ma per il prossimo viaggio dovrei scrivere un reportage quindi vorrei poter scattare con una macchina affidabile. Cosa ne pensi? L’idea sarebbe poi quella di prendere più in là un fisso. Grazie
Carla,
fotografare con una macchina digitale non è diverso dal fotografare in analogico, richiede le stesse capacità fotografiche. Certo il mezzo di registrazione è diverso e così la memorizzazione delle foto su computer, anche se poi queste possono comunque essere stampate tramite stampanti ink-jet o appositi servizi di stampa disponibili online o presso numerosi negozi. Inoltre le foto possono facilmente essere viste su tv a grande schermo.
Per la scelta una mirrorless mi sembra quella più adatta per fare il gran passo con una fotocamera di qualità e di dimensioni ridotte. Quelle che hai selezionato sono fra le migliori, ma la mia preferenza nel tuo caso va proprio all’Olympus OM-D E-M10 II con lo zoom M.Zuiko 14-42 EZ, piccolo e compatto. Ho usato molto questo modello e l’ho apprezzato sia per la qualità fotografica, sia per le dimensioni ed il peso ridotto che consentono di averla con se sempre, anche in tasca, senza sentirne il peso. Se in seguito vorrai prendere un obiettivo fisso ti consiglio uno Zuiko della serie f/1,8, in particolare il 17 mm f/1,8 equivalente ad un 34 mm, ottimo obiettivo per reportage e foto di strada.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco
seguo tutto con molto fascino e curiosità…
ora vorrei decidermi tra la Panasonic G80 e la Olympus OM 10 III con le loro ottiche in kit. A parte la lieve differenza nel prezzo quale preferiresti per un uso prevalentemente in montagna, anche in condizioni estreme, natura,animali, paesaggi ecc.
Grazie e Buone Feste, Fausto