Photokina 2016 – Hasselblad

hasselblad-02-dsc00410Hasselblad aveva uno stand poco appariscente al piano inferiore. Bisognava cercarlo.
La novità esposta era la X1D, che anche se presentata circa tre mesi fa può essere considerata un nuovo modello. Si tratta  della prima mirrorless medio formato che ha preceduto di poco l’analogo modello di Fujifilm e caratterizzata da dimensioni particolarmente ridotte. Per la X1D Hasselblad ha creato una nuova serie di obiettivi denominata X. Oltre alla X1D erano esposti gli altri modelli della Gamma H6 e H5, oltre aidorsi digitali ed agli obiettivi.
Nello stand, molto frequentato, si svolgevano anche workshop di ripresa in studio con modelle ed illuminazione artificiale.

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La cosa più simpatica però era il bar presso il quale si poteva gustare un ottimo caffè espresso italiano offerto da Hasselblad ed al quale mi sono sempre fermato nel primo pomeriggio.

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Questa fotocamera è, come detto, la prima mirrorless medio formato presentata. E’ interamente progettata e costruita a mano in Svezia. Il suo design è molto originale e le sue dimensioni notevolmente ridotte per il formato. Colpisce in particolare la sua particolare sottigliezza, specialmente se confrontato con altre reflex di pari formato sia di Hasselblad che di altri produttori. Le sue dimensioni sono di poco superiori a quelle di una Micro 4/3 o di una mirrorless APS o fullframe, e decisamente inferiori a quelle delle reflex in particolare le medio formato.

Anche la superficie frontale è particolarmente ridotta, con dimensioni poco superiori al diametro dell’innesto obiettivi, tranne per l’impugnatura laterale che rompe la simmetria quadrata. Il tutto si traduce in un peso estremamente ridotto per questo tipo di fotocamere, 725 grammi contro circa 1500 grammi delle alternative. Gli obiettivi però hanno dimensioni adeguate al formato, anche se i tre attualmente disponibili non sono molto grandi e pesanti grazie alla loro luminosità contenuta.
Il sensore da 43,8×32,9 mm ha 50 Mpx. E’ dotata di un mirino elettronico con risoluzione di 2,36 Mpx, ormai uno standard, e di uno schermo da 3″ sensibile al tocco. Sullo schermo si interagisce con delle icone come sugli smartphone, anche se in bianconero. La sensibilità varia da 100 a 25600 Iso. L’autofocus è a rilevamento di contrasto con un unico punto centrale a croce. L’innesto obiettivi XCD è nuovo, ma è previsto un anello adattatore per gli obiettivi Hasselblad H. La slitta portaflash è compatibile con i flash Nikon Speedlights e può sincronizzarli fino al suo tempo di scatto più veloce di 1/2000. Riprende video Full HD, è dotata di connessione Wi-Fi e di ricevitore GPS e ha anche un doppio alloggiamento per schede SD.
La nuova Hasselblad è un’innovazione notevole per la casa svedese, come aveva promesso dopo avere abbandonato la commercializzazione dei cloni di fotocamere Sony. E’ chiaramente una fotocamera da portare fuori dagli studi fotografici, a differenza delle altre Hasselblad.
Attualmente è stata presentata insieme a due obiettivi XCD 45 mm f/3,5 (equivalente ad un 35 mm) e XCD 90 mm f/3,2 (equivalente ad un 70 mm). In Photokina è stato presentato anche un 30 mm (24 mm equivalente). Gli obiettivi hanno tutti un otturatore centrale integrato.
L’unico limite di questa fotocamera è il prezzo: solo corpo costa 9.600 €. Certo è molto inferiore a quello della H6D-50C che parte da 28.000 €, ma è sempre tanto. L’obiettivo XCD 45 mm f/3,5 costa 2.300 €, mentre il 90 mm f/3,2 2.700 €.

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Alla Photohina ne è stata presentata anche una versione speciale denominata X1D-50C 4116 Edition di colore brunito.

H6D-100C

Questa è un’altra recente novità Hasselblad in evidenza nello stand. In realtà più che di una nuova fotocamera si tratta di un nuovo dorso digitale per la H6D che fino ad adesso era disponibile con un dorso da 50 Mpx. Hasselblad produce anche la H5D che è disponibile con dorsi da 40, 50 e 60 Mpx di dimensioni inferiori a quelle della H6D.
Le fotocamere Hasselblad sono sempre state estremamente modulari, fin dai tempi delle famose 500C 6×6 a pellicola. Sono costituite da un corpo macchina, una volta cubico, ora con una pronunciata e comoda impugnatura laterale, che contiene lo specchio reflex, lo schermo di messa a fuoco, l’elettronica ed i meccanismi di scatto, su cui possono essere innestati dei dorsi, una volta portapellicola ed oggi contenenti il sensore digitale, dei mirini ed ovviamente degli obiettivi.

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La nuova H6D-100C dispone di un sensore da CMOS (53,4×40 mm) da 100 Mpx con sensibilità che arriva a 12800 Iso, profondità di colore di 16 bit e gamma dinamica di 15 stop. Il sensore può sopportare esposizioni fino a 60 minuti. Il dorso è dotato di uno schermo sensibile al tocco che può visualizzare l’immagine in live view in alternativa al mirino che è reflex e ingrandirle come uno smartphone in fase di visualizzazione. La fotocamera è dotata di autofocus a rilevamento di contrasto con un punto centrale a croce e ovviamente di esposimetro che le permette di funzionare secondo i classici modo P A S M. L’otturatore non è nel corpo, ma centrale su tutti gli obiettivi e questo consente la sincronizzazione flash con tutti i tempi di scatto che vanno da 60 minuti a 1/2000 di secondo. La fotocamera può anche riprendere video 4K UHD a 3840×2160 pixel o Full HD a 1920×1080 pixel. Dispone di connessione USB e Wi-Fi con cui può essere collegata ad un computer anche per il completo controllo. Gli obiettivi sono quelli della serie H, marcati direttamente Hasselblad, tutti con otturatore centrali. Sono disponibili 12 obiettivi dal grandangolo 24 mm (19 mm eq.) fino al tele 300 mm (240 mm eq.) compres i due zoom 35-90 e 50-110 mm.
La H6D è una fotocamera di grandi dimensioni, 153x131x205 mm e 2130 grammi di peso.
Oltre all’uso in studio può essere usata per paesaggi, monumenti ed architettura, moda, macro e in tutte le situazioni che richiedono altissima risoluzione e gamma dinamica per stampe di grande formato e qualità in tutte le condizioni di luce.
Qualcuno potrebbe chiedersi se servano 100 Mpx. La risposta è si in quanto una risoluzione di questo tipo può fare la differenza in tante situazioni in cui serve un’altissima qualità. Basti pensare che con le sue foto si possono stampare a 300 Dpi foto di 100×70 cm senza nessuna perdita di qualità. Per confronto con una fullframe da 50 Mpx si può arrivare a 70×50, cioè la metà.
In questo caso purtroppo il prezzo è stratosferico: l H6D-100C costa, solo corpo, ben 35.000 €.

Nello stand erano esposte anche alcune fotocamere che hanno fatto la storia di Hasselblad e della fotografia: la 500C, 6×6 con obiettivi dotati di otturatore centrale e la SWC con ottica fissa supergrandangolare, ma magazzino portapellicola intercambiabile come in tutte le Hasselblad.

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In un angolo c’era anche un drone attrezzato con un’Hasselblad.

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Fortunatamente sono sparite le ridicole versioni delle fotocamere Sony denominate con nomi astronomici e vendute a prezzi folli.

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