Nell’ambito dello ShowLeica in svolgimento a Roma oggi e domani domenica 1 novembre ho avuto modo di vedere e provare brevemente la nuova Leica SL. Oltre ad apprezzarne le caratteristiche costruttive ho effettuato anche qualche scatto con la collaborazione dei tecnici Leica e di una gentile modella.
Spero di poter effettuare quanto prima anche un test più approfondito e completo
* Aggiornato
La SL si presenta molto bene con una impeccabile finitura nera opaca e di gomma morbida sull’impugnatura.
E’ costruito in lega di alluminio e protetto da polvere ed acqua.
La cosa che si nota subito è che i comandi, tranne l’interruttore di accensione posto sulla sinistra del dorso, non presentano scritte o simboli di identificazione. Questa scelta, che potrebbe lasciare qualcuno perplesso, è analoga a quella della medio formato S, ma non crea nessun problema nell’uso. Infatti sul dorso ai due lati dello schermo sono presenti 4 pulsanti che, se premuti brevemente evidenziano le varie aree dei menu destinate ad uno specifico compito, immagine, messa a fuoco, impostazioni e regolazioni. Nei menu si può navidare con un comodo joistik posto sulla destra in alto.
Se si premono i pulsanti a lungo invece compaiono direttamente le principali regolazioni direttamente personalizzabili, tramite ghiera o direttamente sullo schermo touch, come quella della sensibilità Iso o della messa a fuoco. Questa funzione è personalizzabile in modo che ognuno può scegliere quali regolazioni richiamare rapidamente. Dopo un minimo di apprendistato, necessario comunque per tutte le fotocamere, le regolazioni sono rapidissime.
La fotocamera era dotata dello zoom Vario-Elmarit SL 24-90 mm f/2,8-4,0. L’insieme è abbastanza pesante e di dimensioni generose, se si pensa ad altre mirrorless fullframe. Se però si pone a onfronto la SL con le reflex fullframe amatoriali e professionali con cui si confronta dotate dei loro obiettivi 24-70 f/2,8 si vede che non è così. Il corpo della SL ha dimensioni inferiori a quello di reflex come la Canon 5D III, la Nikon D750 o la Sony SLT A99, anhe se il peso considerando la qualità di costruzione è simile.
In confronto con le Canon 1DX e Nikon D4s con cui compete per la velocità di raffica, 11 fg/s, è molto più piccola e leggera.
L’obiettivo 24-90 poi ha dimensioni e peso uguali o inferiori ai 24-70/2,8 delle reflex fullframe con il vantaggio di una focale più lunga di 20 mm, che fa una differenza sensibile per le foto di ritratto, anche se per questo la sua luminosità è variabile. Inoltre è dotato di stabilizzazione, cosa non sempre presente in altri obiettivi professionali di questa focale.
In confronto con la Sont A7 II la SL ha un corpo un po’ più largo ed alto, ma di uguale spessore. Invece non si possono confrontare gli obiettivi in quanto lo Zeiss della Sony oltre ad avere un’escursione focale inferiore, 24-70 mm, ha anche una luminosità inferiore, f/4,0.
Il sensore fullframe (36×24 mm) ha 24 Mpx ed è privo di filtro antialias.
Il mirino elettronico dotato di 4.400.000 punti, copertura del 100 % e ingrandimento 0,8x, mi ha fatto un’ottima impressione. E’ veramente eccellente, nitido e luminoso e mostra un’immagine più grande di quella delle migliori reflex. Inoltre come in tutti gli elettronici mostra in tempo reale l’effetto delle regolazioni di esposizione e di bilanciamento del bianco. E’ isomma uno dei punti di forza della SL.
Lo schermo da circa 3″ è abbastanza normale, non so quale sia la sua visibilità in esterni, ma ha il grande pregio di essere sensibile al tocco e consente di regolare direttamente alcuni parametri e di rivedere le foto come con uno smartphone.
L’autofocus è a rilevamento di contrasto con 49 punti AF selezionabili automaticamente o manualmente. Leica dichiara che è il più veloce disponibile attualmente, ma non ho avuto altre informazioni sul suo funzionamento. Negli scatti effettuati si è dimostrato veloce e preciso ed anche il riconoscimento dei volti ha funzionato molto bene. E’ dotato di funzione di inseguimento (focus tracking) per i soggetti in movimento. Verificherò la sua efficacia anche sui soggetti in movimento nel mio futuro test.
La raffica si è dimostrata molto veloce usando una sheda SD UHS II, mentre usando una normale classe 10 i tempi di scrittura sono un po’ lunghi a causa delle grandi dimensioni dei file raw, in formato DNG, circa 42 Mb.
La Sl riprende video 4K 4096×2160 pixel a 24 fg/s, 3840×2160 pixel a 25 o 30 fg/s e Full HD 1920×1080 pixel o HD 1280×720 pixel a 24,25,30, 50, 60, 100 e 120 fg/s adatti anche per una ripresa al rallentatore. Il formato è MP4 o MOV con un campionamento colore 4:2:2 per l’uscita HDMI e 4:2:0 sulla scheda SD.
Dispone di connessione Wi-Fi 811/b/g/n e di GPS integrato.
La batteria agli ioni di litio è sufficiente per 400 scatti, ma la sua durata dipende dall’uso e può essere influenzata dalla connessione wi-fi e dall’uso del GPS.
Attualmente per la SL sono disponibili tre nuovi obiettivi. Oltre al Vario-Elmar SL 24-90/2,8-4,0 stabilizzato c’è un APO Vario-Elmar SL 90-280 mm f/2,8-4,0 stabilizzato e un Summilux 50 mm f/1,4, che però al momento non era disponibile. Si possono poi montare sull’innesto gli obiettivi APS per Leica T con i quali però si ottiene una risoluzione di 10 Mpx (3096×2624 pixel) a causa della loro minore copertura. Leica inoltre fornisce degli anelli adattatori per gli obiettivi M, per quelli S, per quelli R delle Leica R e per quelli Cine.
In complesso la Leica Sl mi ha fatto un’ottima impressione, da verificare e approfondire durante un test.
Indubbiamente non è però una macchina per tutti visto il prezzo, 6.900 € il corpo e 4.300 € il 24-90, ma si pone certamente ai vertici delle fotocamere professionali con un approccio nuovo per Leica.
Le principali caratteristiche della Leica SL sono:
– sensore di formato fullframe CMOS con 24 Mpx senza filtro antialias
– elaboratore d’immagine Maestro II
– innesto obiettivi Leica L, puo montare gli obiettivi Leica T mantenendo l’autofocus e Leica M, S e R con anello adattatore
– gamma di sensibilità Iso da 50 a 50000
– autofocus a rilevamento di contrasto con 49 punti AF
– schermo fisso da 2,95″ con 1,04 Mpx
– mirino elettronico con 4,4 Mpx, copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,8x
– otturatore con tempi da 60 secondi a 1/8000, collaudato per 200.000 scatti
– esposizione P, A, S, e manuale
– modalità di misurazione esposizione multizona, pesata al centro e spot
– tempo di sincronizzazione flash 1/250
– velocità di raffica fino a 11 fg/s
– formato raw DNG
– ripresa video 4K 4096×2160 pixel a 24 fg/s, 3840×2160 pixel a 25 o 30 fg/s e Full HD 1920×1080 pixel o HD 1280×720 pixel a 24,25,30, 50, 60, 100 e 120 fg/s con formato MP4 o MOV e campionamento colore 4:2:2 per l’uscita HDMI e 4:2:0 sulla scheda SD
– connessioni USB, HDMI e WiFi
– doppio alloggiamento per schede di memoria SD; il primo supporta schede UHS II
– rilevatore GPS integrato
– batteria agli ioni di litio per 400 scatti
– dimensioni 147x104x39 mm
– peso 847 grammi
Pubblico alcuni scatti fatti allo ShowLeica. Le foto DNG sono state convertite con Lightroom.
Ho effettuato anche una serie di scatti a partire dalla sensibilità di 400 Iso per verificare il rumore della fotocamera alle alte sensibilità. Anche in questo caso le foto DNG sono state convertite con Lightroom.
Il rumore si incomincia a vedere finissimo a 3200 Iso, ma anche a 6400 è appena visibile e non da fastidio. Da 12500 Iso incomincia ad essere un po’ invadente anche se a questa sensibilità le foto con un’opportuna riduzione di rumore sono ancora usabili. Alle sensibilità superiori invece il rumore è elevato e difficilmente eliminabile e si ha anche l’insorgere di leggere dominanti. Tutto sommato una prestazione molto buona, anche in questo caso da verificare con la mia scena tipo di prova.
Il giorno successivo sono riuscito anche ad effettuare una breve prova dell’autofocus e della raffica su soggetti in movimento, riprendendo le auto che percorrevano un viale vicino al circolo fotografico dove era situato lo show, a una velocità non superiore ai 50 kmh (spero!).
Ho usato una scheda SD di classe 10 UHS I, priorità dei tempi su 1/1000, autofocus dinamico e salvataggio solo in jpeg, In queste condizioni la SL è riuscita a raggiungere gli 11 fg/s promessi per raffiche di oltre 40 scatti, dopo i quali ho interrotto la ripresa, anche se avrei potuto continuare fino al riempimento della scheda.
La messa a fuoco è stata corretta fin dal primo scatto e si è mantenuta sul soggetto anche per quelli successivi.
Naturalmente è solo una prima e rapida prova e la approfondirò in un successivo test, ma l’inizio mi sembra promettente.
Ciao, segnalo che DPReview ha appena effettuato la studio scene per il rumore, la gamma dinamica e l’iso invariance e viene evidenziato una prestazione inferiore ad altre full frame tipo Nikon D750\Sony e simile alle Canon. Sono sicuro che i tuoi test confermeranno la cosa. Quindi dovrá avere altre qualità da mostrare, oltre al desing, per giustificare il prezzo. I tempi son cambiati, la gente capisce sempre di più in materia e Leica deve mostrare le carte buone, altrimenti sembra il solito prodotto di nicchia per affezionati al marchio. Il prezzo del 28-70 è comunque da fantascenza.
Fabrizio,
ho lettol’articolo di DPReview sulla Leica SL. Devo constatare che è molto scorretto effettuare dei test su una fotocamera di pre produzione con un firmware non definitivo. E’ vero che loro pubblicano una nota in verde a fondo pagina che dice:
“* Please note that the Leica SL that we used for these tests is a near but not final production camera running pre-production firmware. As such, image quality may not reflect the output of final shipping cameras (although it is likely to be very close).”,
ma sanno benissimo che pochi ci fanno caso e a quasi tutti rimane in mente la loro affermazione che la Leica SL è inferiore alla Nikon D750 ed alla Sony A7 II (stranamente non alle Canon 6d e 5D III).
Io sono invece più corretto e, pur avendo provato un esemplare definitivo di Leica SL, ho pubblicato solo alcune foto e non mi sono pronunciato sulla sua qualità senza avere fatto dei test approfonditi. Ho indicato gli aspetti positivi e quelli che invece necessitano di un approfondimento serio per una loro valutazione come l’autofocus e il rapporto segnale/rumore alle alte sensibilità per il quale ho dato solo una prima impressione.
Non concordo fra l’altro sulle valutazioni di DPReview sul rapporto segnale/rumore per il quale non valuto la Nikon D750 superiore alla Canon 6D, semmai allo stesso livello, mentre concordo sulla gamma dinamica in cui la D750 è leggermente superiore, ma non sulla metodologia per misurarla che deve essere diversa.
DPReview è poi nota per le sue prese di posizione su tanti argomenti, uno fra tutti il famoso “più pixel più rumore”, che poi ha dovuto silenziosamente rimangiarsi e infatti ora ha dovuto introdurre il confronto “print” a dimensioni equalizzate per confrontare fotocamere con diverso numero di pixel, quando per anni ha sostenuto il contrario.
Quando effettuerò i miei test approfonditi, su un esemplare in vendita, vedremo quali saranno i risultati.
Nel frattempo ti faccio notare che lo zoom attualmente disponibile è un 24-90 mm f/2,8-4,0 stabilizzato, non un 28-70, e che il suo prezzo, sicuramente alto, è allineato agli standard Leica, che naturalmente neanche io posso permettermi.
Ciao, Francesco
Mah… gli standard Leica permettono di fare foto migliori? La mia domanda è sempre la stessa: perchè un professionista dovrebbe scegliere Leica?
Comunque le prestazioni del rapporto segnale rumore di Nikon, Canon Leica, Sony o compagnia bella sono del tutto sovrapponibili in FX se non guardiamo il pelo sull’uovo. Ciò che cambia è la lavorabilità del file grezzo in recupero. Provate a recuperare un controluce. Sotto questo aspetto, ad oggi, dopo averle provate tutte, mi tengo stretta la D810.
Va bene fare e pubblicare dei test scientifici sulle caratteristiche dei sensori, ma poi bisogna anche lavorarci…è per questo che Nikon e Canon restano le macchine più utilizzate.
Franco,
io però credo che le reflex Canon e Nikon siano le più utilizzate per l’enorme disponibilità di obiettivi e per il prezzo, questo si indubbiamente inferiore a Leica.
Comunque attualmente le migliori foto che ho scattato, indipendentemente dal loro valore artistico o estetico, sono state, per la categoria delle APS, quelle con la Leica T ed il Summicron 23 mm f/2,0. Questo mii è stato riconosciuto da persone anche non esperte di fotografia che si sono meravigliate guardandole per la loro qualità. Inoltre questo obiettivo è quello che alle misure ha dato i migliori risultati per le APS pur montato su un sensore da solo 16 Mpx mentre ho provato altri ottimi obiettivianche su sensori da 24 Mpx.
La cosa curiosa di questi miei commenti è che non sono un “leicista”, che non ho mai avuto una Leica e che fino a poco tempo fa non le consideravo molto perchè non sono abituato all’uso del telemetro delle M e non riuscivo a metterle a fuoco correttamente. E ora invece ne parlo bene!
Ciao, Francesco
Onestamente tutta questa qualità non la vedo, ottiche buie per il prezzo offerto, si parla di una ff e 24-90 a 11000 e passa euro. Corpi macchina piccoli hanno senso sul m43, abbinati a ottiche luminose. Ad ogni modo ognuno dei propri soldi fa quello che crede sia più giusto.
50 mm f/1,4 buio?
Ciao, Francesco
Ciao Francesco, hai comprato la Leica T? Volevo conoscere l’implemento della velocità dell’autofocus con l’ultimo release software. La qualità della T è indubbia per un aps-c anche perché la si associa ad obiettivi dalla qualità strepitosa. Vorrei conoscere di più da te su questa macchina proprio perché non sei un leicista 😉
Ciao
Nico,
no non ho comprato la Leica T. A parte il costo in questo periodo non compro fotocamere in quanto ho appena il tempo di provare quelle che mi mandano per il blog.
La T comunque mi è piaciuta molto e la inserirò fra le mirrorless consigliate. La sua estetica può piacere o meno, a me sembra eccellente, anche se a qualche giovane è sembrata retrò (sic) cosa che a me non era assolutamente passata per la mente. Retrò può essere la Fujifilm X-100t, ma non certamente la Leica T. La sua interfaccia, basata sul grande schermo touch e due sole ghiere di regolazione mi è piaciuta moltissimo; al limite si potrebbe lamentare la mancanza di una terza ghiera, ma è un difetto veniale. La messa a fuoco mi è sembrata veloce e precisa anche se ovviamente non è una fotocamera da foto sportive ne da caccia fotografica.
La qualità d’immagine è eccellente, merito del sensore senza filtro antialias, ma sopratutto degli obiettivi, in particolare il Summicron T 23 mm f/2,0, che da una plasticità eccezionale alle immagini oltre che una nitidezza e risoluzione ai vertici della categoria. Eccellente si è dimostrato anche il bilanciamento del bianco, l’unico fra tutti quelli provati corretto anche in interni con luci ad incandescenza o fluorescenti. Buono il rapporto segnale/rumore, anche se non è il punto forte della macchina e alcune APS fanno di meglio.
La prova però che la Leica T fa foto eccellenti l’ho avuta proiettando normali foto ricordo ad amici su grande schermo TV e anche i non esperti di fotografia hanno affermato che quelle foto erano venute molto bene.
Infine non sono un Leicista, in senso di tifoso o fanatico Leica, in quanto non ho mai usato fotocamere a telemetro ed ho difficoltà a farlo. Apprezzo però la qualità e la tecnologia Leica ed anche il suo recente dinamismo che la sta portando a creare prodotti veramente eccellenti, anche se molto costosi, come le Q e SL.
Ciao, Francesco
Grazi per la risposta. Sono concorde sul dinamismo Leica. La Q è la migliore “mirrorless” sul mercato con una qualità eccezionale sotto tutti i punti di vista. Anche il rumore è ottimo e superiore alla D750 che tende ad impastare i colori per mascherare la grana. Nella Q il dettaglio a 6400 è eccezionale. La SL ha invece spianato la strada per il futuro. Non credo che ci saranno più reflex tra dieci anni. Il mirino Evf della Sl è incredibile. Unica pecca: se solo fosse stato a 120hz non ci si potrebbe lamentare dell’effetto scia per i soggetti in movimenti che attualmente è già quasi impercettibile. Ciao e grazie
Salve Nico, potrebbe argomentare le sue affernazioni al di la dei dati di targa? Decretare un potrodotto migliore di tutti è arduo. Io qualcosa lo posso dire, se l’autore mi permette metto dei link a delle foto che ho fatto con varie mirrorless, tra cui la Q. Io vedo ancora dei limiti in queste mirrorles che potrebbero essere veniali se non fosse che questi corpi costano 5000 euro come io caso della Q. In oltre l’affermazione del rumore, che è migliore la Q e che la Nikon impasta i colori è proprio senza riscontro reale. Anche qui posso mostrare degli esempi sul campo.
Le sue affermazioni sono idee personali e non è corretto spacciarle come classifica assoluta.
Enrico,
premesso che la Leica Q è una compatta in quanto ha un obiettivo fisso e non una mirrorles come la T o la SL ti anticipo che presto la riceverò in prova e entro breve tempo pubblicherò i risultati del test.
Se vuoi postare delle foto con dei link non ci sono problemi. L’unica avvertenza è che non compariranno immediatamente fra i commenti ma necessiteranno della mia approvazione. Sei comunque il benvenuto e mi farà piacere veder le tue foto.
Ciao, Francesco
Premetto che le mie opinioni non sono suffragate da prove personali ma dalle diverse prove che ho letto in giro per il web effettuate da testate specializzate quindi, senza nulla togliere alla sua esperienza personale, credo che abbiano una notevole valenza in termini di giudizio. Se proprio interessa devo avere il tempo di riscovare un articolo con raffronti tra d750 e Q dove si evince chiaramente che la Leica, pur palesando maggiore grana (che tra l’altro è accettabilissima e piacevolissima) mantiene un dettaglio superiore senza alcun dubbio. Non bisogna farsi ingannare dal trattamento del Digic Nikon! Ma basta anche semplicemente confrontare su Dpreview le due macchine per constatare che è così. Inoltre l’ottica della Q ha una tenuta costante dai bordi al centro a tutti i diaframmi ed anche qui si parla di prove di laboratorio. Per non parlare poi di aberrazione, distorsione, ecc. Basta andare su Photozone per avere un riscontro di questi dati. Stiamo quindi parlando di prove empiriche.
Nico,
le uniche prove di cui mi fido, oltre a quelle mie per il poco che valgono, sono quelle effettuate dal Centro Studi Progresso Fotografico e pubblicate dalle riviste Tutti Fotografi e Progresso Fotografico. Non mi fido assolutamente delle prove di DPReview e per quanto riguarda Photozone fa discrete prove, ma gli obiettivi sono sempre provati montati su una fotocamera. Progresso Fotografico invece prova gli obiettivi indipendentemente dalle fotocamere tramite un apposito banco ottico e quindi le misure sono riferibili solo alle ottiche e non all’insieme obiettivo-fotocamra i cui risultati possono cambiare cambiando la fotocamera su cui l’obiettivo è montato.
Infine non mi sembra proponibile un confronto fra la Leica Q, compatta, e la Nikon D750 reflex. Sono due fotocamere diverse progettate per scopi diversi. Sarebbe più corretto un confronto fra Leica Q e Sony RX1R II, oppure fra Leica SL e Nikon D750.
Ciao, Francesco
Non riesco a caricare i RAW degli scatti fatti a Roma con la Leica, vi prego di attendere domani, lo farò da lavoro con la connessione veloce.
Chiaramente l’ottica fissa della Leica ha i suoi pro, la correzione geometrica e cromatica di sicuro, ma sul lato sensore non vedo differenze rispetto ad una qualsiasi altra full frame nel formato RAW, come è logico aspettarsi.
Ho guardato dpreview, non mi ero accorto che avevano inserito la Leica Q nello studio test: beh non vedo differenze di dettaglio, parlo sempre del formato grezzo. Vedo una grana più grossolana della Leica che da un lato restituisce una minore (ma di pochissimo) percezione di nitidezza, e dall’altro risulta più facile da gestire in post-elaborazione.
http://www.dpreview.com/reviews/image-comparison/fullscreen?attr18=daylight&attr13_0=nikon_d750&attr13_1=leica_q116&attr15_0=raw&attr15_1=raw&attr16_0=12800&attr16_1=12500&normalization=full&widget=144&x=-0.6260929432013769&y=0.363783415630853
Invece sui recuperi estremi (3 o più stop) la Nikon resta un poco avvantaggiata:
http://www.dpreview.com/reviews/image-comparison/fullscreen?attr134_0=nikon_d750&attr134_1=leica_q116&attr134_2=nikon_d750&attr134_3=leica_q116&attr134_4=nikon_d750&attr134_5=leica_q116&attr136_0=1&attr136_1=1&attr136_2=2&attr136_3=2&attr136_4=6&attr136_5=6&normalization=full&widget=204&x=-0.008686718794589402&y=0.0028707321216237744
Comunque sia sono differenze così piccole che non credo si possa decretare un vincitore.
Ok l’ottica Leica è una bomba , ma limitata nell’utilizzo.
E’ per questo che ad oggi ritengo che le macchine fotografiche con ottica intercambiabile (mirrorless o reflex) restino imbattute per prestazioni generali, polivalenza e rapporto prezzo/prestazioni. E lo saranno per sempre, nonostante la scomodità.
Poi tra mirrorless e reflex penso che siamo arrivati al pareggio, vedi le Sony A7 di seconda generazione e la Leica SL (da confermare) ….quindi penso che l’abbandono del progetto reflex avvenga prima dei 10 anni.
L’acquisizione di Samsung da parte di Nikon dimostra la volontà del costruttore di spianare la strada a mirrorless Full Frame professionali e di scalfire il predominio dei sensori Sony, finalmente, speriamo.
Francesco perchè non fai un forum? E’ scomodo scrivere qui. Ciao e grazie.
Enrico,
questo non è un forum, ma un blog proprio perchè non ho intenzione di affrontare la gestione di un forum su cui tutti possono scrivere, magari litigando fra loro, con tutti i suoi problemi. Forum ce ne sono anche troppi. Qui invece si scrivono commenti agli articoli, si aggiungono informazioni, si fanno domande.
Riguardo al confronto tra Nikon D750 e Leica Q confermo che mi sembra fuori luogo perchè sono due fotocamere diverse progettate per finalità diverse e da usare in situazioni diverse.
Le macchine ad ottiche intercambiabili hanno tanti pregi che conosco benissimo, ma prova ad infilare una D750 o anche una Leica SL in tasca. Co la Leica Q non so, proverò appena possibile, ma con la Fujifilm X-100t (altra compatta di classe) ci sono riuscito benissimo.
Valutare infine la qualità delle fotocamere dai “francobollini” di DPRwview è uno sforzo mentale inutile. Avessero almeno la capacità di pubblicare una foto reale standardizzata per la valutazione, oltre alle misure.
Dubito infine che Nikon possa acquistare Samsung. Forse la sua divisine fotografica in cui il colosso coreano sembra non credere più.
Ciao, Francesco
Non voglio paragonare le due macchine, perchè so benissimo che sono due oggetti differenti ma voglio solo fare notare che in termini di qualità pura dell’immagine l’accoppiata lente+sensore sono al top. Il termine di riferimento con la D750 lo faccio perchè posseggo la Nikon che è reputata una delle migliori reflex degli ultimi tempi.
Su questo sito il confronto lascia pochi dubbi:
http://www.soundimageplus.com/soundimageplus/2015/6/20/leica-q-compared-to-nikon-d750-iso-image-quality
Nico,
leggendo le prime righe su come è stato fatto il confronto ho capito che non ha nessuna validità. Lasciare le impostazioni di default di Adobe ACR vuol dire applicare la riduzione di rumore.
Poi usare una foto ben illuminata non fa vedere quale potrebbe essere la qualità con poca luce.
Comunque ho già detto che questo confronto non è appropriato e che non è necessario stabilire quale sia la migliore fra queste due fotocamere, ma basta sapere che sono buone entrambe, perciò vi invito a farla finita.
Francesco
Parlo da Leicista ma da felice possessore di canon 1dc, arebbe interessante un confronto diretto tra le 2 macchine in modalità 4k
Seguo da tempo questo blog e avrei una domanda da fare.
Mi trovo per svariate ragioni, con un corpo Fuji xe2s + 18-55 + 50-300 e un corpo Leica T + 23 + 11-23
Da tempo mi frulla per la testa o il passaggio definitivo a Fuji con
anche la xt-2 o restare con Leica magari aggiungendo il 55-135.
Leica T ha ottima qualita’ e pure sue lenti. Cosi’ anche Fuji con xt-2 + lenti. Mi mancano confronti diretti che mi spingano ad
una scelta piuttosto che un’altra. “Che fare ?”
Salutoni Bob.
Bob,
se scegliere definitivamente per il sistema Fujifilm o il Leica dipende anche dalle foto che fai.
Se fai foto sportive o di animali o altri soggetti che si muovono velocemente e magari a distanza la Fujifilm X-T2 con il suo autofocus a rilevamento di fase molto veloce, la velocità di raffica fino a 14 fg/s e la disponibilità di tele zoom fino a 400 mm (600 mm eq.) è la scelta migliore.
Se questo tipo di foto non ti interessa invece la Leica T (o la TL) con la qualità dei suoi obiettivi è forse preferibile, anche questo non vuol dire che gli obiettivi Fujifilm non siano buoni.
Tieni conto anche di quanto ti interessa la rapidità di regolazione. La Fujifilm ha ghiere dirette per tempi, diaframmi, sensibilità e compensazione dell’esposizione che possono essere effettuate anche con l’occhio al mirino, mentre la Leica T è molto piacevole con le sue regolazioni touch, ma richiede più tempo e di distogliere l’occhio dall’inquadratura anche se usi il mirino Visoflex opzionale.
Ciao, Francesco