Lo stand di Sony era, insieme a quello di Samsung, uno degli ultimi da raggiungere dall’ingresso Sud, ma non per questo era meno interessante. C’erano alcune novità anche se le principali sono state presentate nei mesi scorsi.
Innanzitutto Sony prosegue con la sua linea di “fotocamere” QX da agganciare ad uno smartphone o da usare separatamente in collegamento Wi-Fi. Sono state presentate la QX1 con sensore APS ed innesto obiettivi Sony E e la QX30 con sensore da 1/2,3″ e zoom equivalente ad un 24-720 mm.
Erano presenti poi due nuovi obiettivi che allargano la disponibilità di ottiche per la famiglia A7: lo Zeiss FE Vario-Tessar 16-35 mm f/4,0 OSS e il FE PZ 28-135 mm f/4,0 OSS.
Fra le fotocamere la nuova mirrorless A5100 e la Action Cam Mini HDR-AZVR, oltre le novità degli ultimi mesi, A7s, A77 II, RX100 III.
Lo stand molto grande era organizzato in settori separati per i vari tipi di fotocamere: reflex SLT, mirrorless APS e fullframe e compatte e bridge. C’era anche un banco sopraelevato da cui era possibile usare veri teleobiettivi su reflex Sony ed anche alcune compatte e bridge.
Al centro c’era un set di posa con una modella che posava per i fotografi con costumi fastosi.
Ho potuto provare diverse fotocamere, tutte presentate nell’anno e quindi ormai di produzione, ma non riesco a capire perchè mi sia stato proibito di fotografare con una mia scheda sulla Sony A7s meno recente di A77 II e RX100 III che ho provato. Valli a capire questi tedeschi di Sony Deutchland!
A77 II
Questa reflex APS si è evoluta notevolmente rispetto alla precedente nell’autofocus. La versione attuale dispone di un sistema autofocus con ben 79 punti AF distribuiti sulla maggior parte dell’inquadratura. I 15 punti centrali sono a croce e quello al centro ha una precisione maggiore per obiettivi con apertura f/2,8. La sensibiità dell’autofocus arriva a -2 EV. L’autofocus inoltre è particolarmente efficiente nell’inseguimento dei soggetti (Focus Tracking) ed ha un’utile funzione per ricercare e mettere a fuoco gli occhi del soggetto in caso di ritratti.
La velocità e la precisione dell’autofocus consentono alla A77 II di sfruttare a pieno la sua velocità di raffica di 12 fg/s, per 60 scatti, per produrre sequenze sempre perfettamente a fuoco.
Le altre caratteristiche sono: sensore APS (23,5×15,6 mm) CMOS con 24 Mpx, elaboratore d’immagine Bionz X, mirino elettronico OLED con 2,359 Mpx copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,74x (comeuna fullframe), schermo orientabile in alto ed in basso da 3″ e 921.000 pixel, sensibilità Iso da 100 a 25600 estendibile a 51200 solo in Iso Auto, otturatore con tempi da 30 secondi a 1/8000. Come tutte le reflx Alpha ha la stabilizzazione incorporata sul sensore. Può riprendere video Full HD 1920×1080 pixel in formato AVCHD e compressione H264 60/50p 60/50i 25/24p o 1440×1080 pixel MP4 a 30 o 25 fg/s, con audio stereo. Dispone di ingresso per microfono stereo esterno e di un’uscita HDMI che consente la visualizzazione della ripresa su un monitor e la sua registrazione su un dispositivo esterno. Per la ripresa video sono disponibili tutte le modalità di funzionamento e tutte le regolazioni e la messa a fuoco è a rilevamento di fase cona nche la funzione di inseguimento. Per il videosi può usare anche il mirino, oltre che los chermo, a differenza delle reflx con mirino ottico. Il corpo macchina, in lega di magnesio, è protetto da polvere ed acqua. Dispone di connessione Wi-Fi e NFC per la connessione ed il controllo con uno smartphone e tablet oltre che per il trasferimento delle foto.
Le dimensioni sono 142,6x 104,2×80,9 con un peso di 726 grammi.
Costa 1.150 € solo corpo, 1.230 con lo zoom 18-55 e 1.750 con il 16-50.
Ho provato brevemente la A77 II con lo zoom Zeiss 24-70/2,8. La macchina è di dimensioni medie, non elevatissime, ma vicine a quelle di una fullframe. Il mirino ottimo,con un’ottima risoluzione e luminosità e senza scie anche muovendo rapidamente l’inquadratura. I comandi con la disposizione classica delle reflex comodi e facili da capire e i menu semplic nello stile Sony.
La sua velocità di raffica è molto elevata e raggiunge i 12 fg/s in Continous Advance Priority Mode, o 8 fg/s nella velocità alta. Ho provato la raffica e nell’ambiente interno che, anche se ben illuminato, non raggiungeva la luce del giorno ho potuto scattare quasi 60 fotogrammi a 8 fg/ tutti perfettamente a fuoco.
Ho poi fatto degli scatti a tutte le sensibilità da 200 a 25600 Iso.
La risoluzione con questo obiettivo è ottima. Il rumore si incomincia ad avvertire ad 800 Iso, ma fino a 1600 non da fastidio. Da 3200 sarebbe utile una sua leggera riduzione comunque anche le foto a 12800 possono essere utilizzabili. La risoluzione però non risente del rumore e rimane alta anche a 25600 Iso.
Questa reflex per le sue doti di velocità di autofocus e di raffica si propone come la fotocamera adatta per i fotografi sportivi e naturalisti. D’altra parte le reflex APS di fascia superiore che per dimensioni, peso e anche prezzo sono vicine alle fullframe, avendo però una qualità d’immagineinferiore, per differenziarsi ed essere appetibili devono puntare sulla velocità per proporsi anche come alternative a costo accettabile in questo campo alle grandi reflex fullframe professionali come le Canon 1DX e Nikon D4s con autofocus sofisticati e elevata velocità di raffica.
L’unica alternativa attualmente è la nuova Canon 7D II che però ha meno punti AF, 65, una velocità massima che arriva a 10 fg/s e non può usare il mirno per le riprese video. Ha però a disposizione un corredo di obiettivi più ampio.
RX100 III
Qesta terza versione dalla RX100 è veramente un miracolo di ingegneria. Mantenendo le stesse dimensioni della versione II (solo la sporgenza dell’obiettivo aumenta di 2 mm) Sony è riuscita ad inserirvi un mirino elettronico e un obiettivo più luminoso anche se con una focale massima inferiore. Rispetto alla prima versione c’è anche lo schermo ribaltabile con solo altri 2 mm di spessore in più. Il tutto non ne compromette la tascabilità e solo fra le compatte con sensore più piccolo, da 1/1,7 (7,44×5,58 mm), si può trovare qualcosa di meglio.
Le caratteristiche principali sono: sensore da 1″ (13,2×8,8 mm) BSi-CMOS retroilluminato con 20 Mpx, elaboratore d’immagine Bionz X, obiettivo zoom 8,2-25,7 mm f/1,8-2,8 equivalente ad un 24-70 mm, mirino elettronico con 1,44 Mpx copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,59x, schermo orientabile in alto e in basso da 3″ con 1.228 Mpx, autofocus a rilevamento di contrasto, sensibilità Iso da 125 a 12800, otturatore con tempi da 30 secondi ad 1/2000, velocità di raffica di 10 fg/s, ripresa video Full HD 1920×1080 pixel 60/50/30/25/24 p in formato AVCHD o a 1440×1080 pixel 30 o 25 fg/s in MP4. Dispone di connessione Wi-Fi e NFC.
Le dimensioni sono 102x28x41 mm con un peso di 290 grammi.
Costa circa 800 €.
L’unica fotocamera che può paragonarsi alla RX100 III è la Canon G7 X che ne sembra un clone, ha uno zoom che arriva a 100 mm equivalenti, ma non ha il mirino.
Ho provato la RX100 III facendo alcuni scatti. Il mirino è un capolavoro. Normalmente è rientrato nel corpo, perl’uso va aperto e tirato indietro. L’ingrandimento non è molto, ma la risoluzione è buona.
Dagli scatti a tutte le sensibilità si vede che la RX100 si comporta abbastanza bene: il rumore si comincia a vedere a 800 Iso in modo lieve, è ancora accettabile con un po’ di riduzione fino a 3200 ed anche i 6400 sono recuperabili, mentre i 12800 sono troppo rumorosi.
A7 e Zeiss FE 55 mm f/1,8
Non avendo potuto provare la A7S mi sono rivolto all’A7 e ne ho provata una dotata dell’obiettivo a focale fissa Zeiss FE 55 mm f/1,8.
La A7 è una fullframe con sensore da 24 Mpx e autofocus ibrido a rilevamento di fase con 117 punti AF e di contrasto, innesto obiettivi Sony E. Il corpo è di dmensioni molto compatte, simile ad una Micro 4/3, ma gli obiettivi zoom sono molto più grandi per coprire il campo del sensore fullframe e in alcuni casi sembrano sproporzionati rispetto al corpo. La A7 ha anche lo schermo orientabile, la connessione Wi-Fi e NFC ed il corpo, in parte in lega di magnesio, è protetto da polvere ed acqua.
Con il 55/1,8 invece le proporzioni sono giuste e l’insieme è piccolo e leggero. Il mirino elettronico è ottimo, i comandi semplici e comodi. Ho fatto alcuni scatti non superando i 400 Iso per verificarepiù l’obiettivo che la fotocamera.
Con lo Zeiss 55/1,8 la qualità e la risoluzione sono elevate. La profondità di campo però a f71,8 è molto ridotta e di questo si deve tenere conto.
HX400V
Ho approfittato dell’occasione per fare qualche foto anche con questa bridge di cui mi vengono spesso chieste notizie, ma che non avevo mai provato.
La HX400V è una bridge con sensore da 1/2,3″ (6,17×4,55 mm) BSI-CMOS da 20 Mpx, obiettivo zoom 50x Zeiss Vario-Sonnar 24-1200 mm equivalente f/2,8-6,3, mirino elettronico con copertura del 100 %, schermo da 3″ e 921.000 pixel orientabile in alto e in basso, sensibilità Iso da 100 a 3200, tempi d scatto da 30 secondi ad 1/4000, funzionamento automatico, manuale e a priorità, raffica a 10fg7s, ripresa video Full HD 1920×1080 pixel 60/50/30/25 p e i in formato AVCHD o MP4, connessione Wi-Fi e NFC. Non può salvare le foto in formato raw.
Dimensioni 130x93x103 mm, peso 660 grammi.
Costa circa 430 €.
L’aspetto e le dimensioni sono quelli di una tipica bridge con i comandi simili ad una reflex. Il mirino è buonoanche se non paragonabile alle mirrorless ed alle reflex Sony. Ho fatto un po’ di scatti a tutte le sensibilità da 100 a 3200 Iso in grandangolo, ma ho avuto grosse difficoltà ad usare il tele alla massima focale a causa della sua scarsa luminosità e della luce relativamente poca in ambiente. Ho dovuto perciò usare una sensibilità di 1600 Iso. Le foto sono jpeg prodotte dalla macchina visto che non è possibile salvare in raw, quindi hanno subito una riduzione di rumore.
La nitidezza è buona fino a 400 Iso, poi interviene la riduzione di rumore, ma nonostante questo il rumore è percepibile da 800 Iso, la risoluzione cala, sono presenti artefatti e alla massima sensibilità di 3200 Iso le foto hanno l’aspetto di un acquarello. L’obiettivo alla massima focale sembra comportarsi abbastanza bene con una discreta risoluzione, ma a causa dell’alta sensibilità a cui ho dovuto scattare è difficile dare una corretta valutazione.
In conclusione mi sembra che la Canon SX50HS e la Fujifilm HS50EXR disno risultati leggermente migliori.
A5100
E’ l’ultima novità fra le mirrorless Sony.
Ha un sensore APS (23,5×15,6 mm) CMOS da 24 Mpx, elaboratore d’immagine Bionz X, schermo da 3″ con 921.000 pixel orientabile in alto ed in basso, autofocus a ibrido a rilevamentodi fase con 179 punti Af e di contrasto, Innesto obiettivi Sony E. La sensibilità va da 100 a 25600 Iso e i tempi da 30 secondi ad 1/4000. La raffica con messa a fuoco ad inseguimento arriva a 6 fg/s. Riprende video Full HD 1920×1080 pixel a 6050/30/25 p e i in formato AVCHD e MP4. Ha la connessione Wi-Fi e NFC.
Le dimensioni sono contenute, 110x63x36 mm e il peso 283 grammi.
Costa 549 € solo corpo e 649 con o zoom16-50 rientrante e stabilizzato.
A6000
La A6000 differisce dalla A5100 per il mirino elettronico con 1,44 Mpx, copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,7x e per la velocità di raffica che arriva a 11 fg/s.
Non le ho provate e non pubblico per ora foto in quanto ho una A6000 in prova e presto ne pubblicherò il test.
Costa 649 € solo corpo, 799 € con il 16-50 rientrante e stabilizzato, 1049 € con il 16-50 ed il 55-210 e 1648 € con lo Zeiss 16-70/4,0 stabilizzato.
QX-1 e QX30
Sono due nuovi modelli della serie QX.
queste in realtà sono fotocamere, anche se esteticamente assomigliano ad obiettivi, ma mancano del mirino, dello schermo e della maggior parte dei comandi. Sono pensate infatti per essere usate in connessione con uno smartphone o tablet con cui comunicano via Wi-Fi o NFC e tramire i quali, con un’apposita App, si possono comandare tutte le impostazioni e lo scatto. Non necessariamente però devono essere agganciati allo smartphone, ma possono essere posizionate in qualsiasi modo nelle vicinaze. Possono quindi essere molto utili per riprese da punti di vista inusuali e dai quali è difficile inquadrare e per entrare nella scena ripresa. Sono però fotocamere autonome, alloggiano una scheda di memoria e in automatismo possono scattare anche senza smartphone, ovviamente senza poter omquadrare. In ogni caso poi le foto possono essere trasfeite su smartphone o pc.
La QX1 è addirittura una fotocamera ad obiettivi intercambiabili, con innesto Sony E e può montare tutti gli obiettivi E e con un adattatore anche gli Alpha. Ha un sensore di formato APS (23,2×15,4 mm) CMOS da 20 Mpx, un autofocus a rilevamento di contrasto, sensibilità fino a 6400 Iso, possibilità di funzionamento automatico, manuale e a priorità, otturatore da 30 secondi a 1/4000 e flash incorporato. Può riprendere video Full HD 1920×1080 pixel in formato MP4 e una raffica a 3,5 fg/s.
Costa 299 €.
La QX30 invece ha uno zoom equivalente ad un 24-720 mm, un sensore da 1/2,3″ (6,17×4,65 mm) BSI-CMOS con 20 Mpx, un autofocus a rilevamento di contrasto, sensibilità fino a 1000 Iso, otturatore da 1 secondo a 1/1600. Può riprendere video Full HD 1920×1080 pixel in formato MP4 e la raffica arriva a 10 fg/s.
Costa 299 €.
Infine Sony ha presentato due nuovi obiettivi con innesto FE per fullframe.
Zeiss Vario-Tessar T FE 16-35 mm f/4,0 ZA OSS
E’ uno zoom ultra grandangolare di costante luminosità. E’ quindi utile per riprese generiche in interni ed esterni, paesaggio, monumenti.
Le caratteristiche sono: angolo di campo 107°-63°. Composizione in 12 lenti, di cui 4 asferiche, 1 Advanced Aspherical, 3 ED, divise in 10 gruppi. La messa a fuoco è interna con motore ad unltrasuoni, la lente frontale non ruota e la distanza minima di messa a fuoco di 28 cm e un ingrandimento massimo di 1:5,2. E’ stabilizzato. Le dimensioni sono 78 mm di diametro x 98,5 di lunghezza, diametro filtri 72 mm, peso 518 grammi.
Il prezzo è attorno ai 1.349 €.
FE PZ 28-135 mm f/4,0 G OSS
E’ uno zoom ad ampia escursione e costante luminosità. Ha la zoomata motorizzata, adatta anche per riprese video.
Le caratteristiche sono: angolo di campo 75°-18°. Composizione in 18 lenti, di cui 4 asferiche, 3 ED, divise in 12 gruppi. La messa a fuoco è interna con motore ad unltrasuoni, la lente frontale non ruota e la distanza minima di messa a fuoco di 40 cm e un ingrandimento massimo di 1:6,7. E’ stabilizzato. Le dimensioni sono 105 mm di diametro x 162,5 di lunghezza, diametro filtri 72 mm, peso 1215 grammi.
Il prezzo è attorno ai 2.499 €.
Grazie Francesco.
Resto in attesa del test dalla A6000
Sulla serie QX (che non è una novità assoluta, anzi…), una mia presentazione qui http://wp.me/p20fJu-On 😉
La Sony qx30 non mi sembra che abbia il flash forse vi siete sbagliati
Alessandro,
hai ragione, il copia e incolla a volte fa questi scherzi. Correggo subito.
Ciao, Francesco