Photokina 2014 – Olympus

OLYMPUS DIGITAL CAMERALo stand Olympus, accanto a quello Nikon, era più piccolo, ma attrezzato con molto buon gusto e pià luminoso.
C’era un settore dedicato alle O-D ed ai suoi obiettivi professionali, un altro dedicato alle Stylus, particolarmente alla Stylus 1, un terzo per le PEN e poi al centro un banco circolare dove erano disponibili varie fotocamere, prevalentemente PEN e Stylus per la prova.
In una simpatica vetrina c’era poi esposta una O-MD E-M1 con i suoi zoom Pro 12-40 mm f/2,8 e 40.150 mm f/2,8 accanto ad una fullframe, Canon 6D, con un 24-70 f/2,8 e un 70-200 f/2,8. Esternamente un cartello elencava i relativi pesi: il totale è 1753 grammi per l’Olympus, 3050 grammi per la Canon.

Il confronto è abbastanza equilibrato visto che l’E-M1 ha 16 Mpx e la 6D 20. Questo non vuol dire che i risultati saranno proprio equivalentei, conosco bene le due macchine e le ho provate a lungo. Infatti per quanto l’Olympus sia eccellente e vada benissimo qualche differenza nei dettagli e nel rumore alle alte sensibilità, diciamo sopra i 3200 Iso, resta per quanto il software Olympus Viewer 3 faccia miracoli. Sono però differenze abbastanza leggere e si deve andarle a cercare osservando le foto al 100 % sul monitor o stampandole in grandi dimensioni, oltre il formato A3. Solo a 25600 Iso la differenza è più sensibile, ma non sono molte le occasioni in cui si scatta a questa sensibilità specialmente se si usano obiettivi luminosi. Un’altra differenza è invece sicuramente nella profondità di campo, più stretta per le fullframe che per le Micro 4/3 che consente quindi di isolare meglio il soggetto dallo sfondo, quano si vuole farlo. Quello che però è anche leggero e di cui ci sia accorge facilmente andando in giro tutto il giorno è il peso di un corredo Micro 4/3 rispetto ad uno fullframe.OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Nello stand c’era poi anche un set di posa con modelle che si alternavano sotto la guida di fotografi professionisti, che purtroppo però parlavano in tedesco.

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Le novità presentate da Olympus sono un nuovo firmware per la OM-D E-M1 che abilità numerose nuove funzioni, insieme ad una nuova edizione di colore argento. Poi la nuova PEN E-PL7 , il nuovo zoom della serie professionale M.Zuiko 40-150 mm f/2,8 Pro e un teleconvertitore 1,4x dedicato al nuovo zoom ed a un prossimo 300 mm f/4,0 (600 mm equivalente!).

OM-D E-M1

La E-M1 si presenta oggi con una nuova veste argentata, oltre a quella classica nera. Così ricorda maggiormente le gloriose reflex a pellicola degli anni 70 OM1 e OM2, anche se a me personalmente piace di più nera. Forse una livrea argentata si adatterebbe di più alla piccola OM-10, ma sono gusti personali.

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Le novità principali offerte dal nuovo firmware sono:

– Gestione tramite USB: offre la piena integrazione della fotocamera all’interno di un flusso di lavoro ottimale per le riprese in studio. Una volta collegata la E-M1 ad un computer tramite cavo USB, il software gratuito Olympus Capture replica sullo schermo del computer ciò che viene visualizzato dalla funzione Live View, rendendo così più agevole valutare le eventuali modifiche necessarie. Il nuovo software permette anche di regolare le impostazioni e di azionare il pulsante di scatto direttamente dal computer.

– Funzione Digital Shift integrata nella fotocamera per correggere in tempo reale la distorsione trapezioidale in modalità Live View. Interessa particolarmente i fotografi di architettura. Utilizzando due ghiere, questa funzione consente di correggere le linee convergenti provocate dalla distorsione trapezoidale direttamente in modalità Live View, qualunque sia l’obiettivo utilizzato. Senza che siano necessari interventi di post produzione o regolazioni dell’obiettivo. In unione con la stabilizzazione dell’immagine su 5 assi, con la messa a fuoco Dual Fast AF e con la tropicalizzazione OM-D (la E-M1 è resistente alla polvere, all’acqua e al gelo), la funzione In-camera Digital Shift rende la E-M1 ideale per scattare immagini di qualità professionale di qualsiasi edificio, praticamente da ogni angolazione, in esterni, virtualmente in qualsiasi condizione.

– Funzione Live Composite per spettacolari effetti “time lapse”: permette di catturare le scie luminose, come quelle delle stelle, dei fuochi d’artificio o del traffico, anche quando la scena risulterebbe troppo luminosa per utilizzare la funzione Live Bulb. E come quest’ultima, consente di visualizzare in tempo reale l’esposizione sul display Live View.

– 14 Art Filter creativi compresi i nuovi filtri Vintage e Partial Colour, ciascuno dotato di tre differenti impostazioni. Gli Art Filter Partial Colour e Vintage offrono nuovo potenziale per creare sofisticati effetti direttamente all’interno della fotocamera. Il filtro Partial Colour mette in evidenza una parte dell’immagine per mezzo del colore e lascia il resto bianco e nero mentre il filtro Vintage dona alle immagini un fascino nostalgico e dispone di tre differenti impostazioni.

La E-M1 include anche un aggiornamento del software OI.Share con una gamma più ampia di funzioni controllabili da remoto tramite Wi-Fi, utilizzando uno smartphone compatibile. Oltre alle funzionalità attuali quali lo scatto a distanza senza fili, la riproduzione LIVE View e il controllo in modalità P, A, S e M, è ora possibile, per esempio, attivare direttamente dallo schermo dello smartphone l’autoscatto per riprese sequenziali e temporizzate.

PEN E-PL7

Questa fotocamera si caratterizza per l’eleganza del design e per le funzioni dedicate alla realizzazione di “selfie” sia foto che video anche temporizzati. E’ infatti dotata di uno schermo da 3″ e 1.037.000 pixel ribaltabile in basso fino a 180° in modo da vedere la propria immagine inquadata dall’obiettivo. Lo schermo è di tipo touch per facilitare gli autoscatti. Inoltre la fotocamera è dotata di connessione Wi-Fi e può essere connessa ad uno smartphone, Android o iOS, con l’app OI.Share scaricabile gratuitamente che consente un uo completo controllo remoto.
La E-PL7 è dotata di un sensore di formato Micro 4/3 Live MOS con 16 Mpx, di stabilizzazione sul sensore su 3 assi, come la OM-D E-M10, di flash integrato, della capacità di raffica fino a 8 fg/s e della ripresa vido Ful HD con audio stereo. Non dispone però di mirino. Olympus ha anche predisposto una serie di acessori dedicati come custodie e tracolle in pelle, flash esterni e custodia subacquea.

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Il selfie del selfie!
Il selfie del selfie!

Ho effettuato alcuni scatti con la E-PL7 con il suo obiettivo in kit 14-42 mm a tutte le sensibilità, salvendo le foto in jpeg e raw. Le foto sono state convertite da raw in jpeg con il software Olympus Viewer 3, fornito con le fotocamere Olympus, con la riduzione di rumore spenta. Questo software secondo me attua una qualche riduzione del rumore, almeno di quello colore, anche in queste condizioni, ma lo fa così bene che per quanto io abbia cercato, scrutando a fondo le foto fatte a suo tempo con la E-M1 e confrontandole con quelle convertite con altri programmi, che riesce a non perdere dettagli ed a non peggiorare la nitidezza, anzi in certi casi la migliora. Pubblico pertanto le foto come prodotte da Olympus Viewer 3.
La macchina è di dimensioni medie per una mirrorless, con un design molto elegante e curato, specialmente nei colori chiari. La messa a fuoco è abbastanza veloce come in tutte le mirrorless Olympus. Lo schermo orientabile verso l’alto e verso il basso fino a 180° è appositamente progettato per scattare i famosi “selfie”.


Nelle foto si inizia a percepire il rumore, come puntini neri e senza punti colorati, i più fastidiosi, a 6400 Iso, ma questo diventa fastidioso solo a 12800 Iso. Una prestazione ottima, solo leggermente inferiore a qualla della E-M1, anche se il sensore sembrerebbe lo stesso.
L’ultima foto è un mio “selfie” (era irrinunciabile con la E-PL7) con una delle gentili e simpatiche addette dello stand Olympus, mentre il signore dietro ci guarda perplesso.

M.Zuiko Digital 40-150 mm f/2,8 Pro

Questo nuovo zoom tele di caratteristiche professionali equivale ad un 80-300 mm con luminosità costante di f/2,8 che consente di usarlo anche in condizioni di scarsa luminosità con un vantaggio di 100 mm di focale equivalente rispetto ai classici 70-200 delle fullframe. E’ abbastanza leggero, pesa 760 grammi, ed insieme alla E-M1 arriva a meno 1,3 kg, meno di un solo 70-200/2,8 di qualsiasi marca. L’insieme di corpo ed obiettivo pesano quindi la metà di un’analogo insieme fullframe. L’obiettivo è protetto da polvere, acqua e gelo, come il corpo E-M1. La sua distanza minima di messa a fuoco è di 70 cm.
Insieme al 40-150 è stato anche presentato un moltiplicatore tele 1,4x. Questo moltiplicatore, spesso solo 15 mm e ugualmente protetto da polvere, acqua e gelo, consente di portare la focale dello zoom 40-150 a 64-210 mm equivalenti a 128-420 mm con la perdita di uno stop quindi con un’apertura f/4,0 ottima per un 400 mm.

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M.Zuiko Digital 25 mm f/1,8

Fra i tanti obiettivi Olympus disponibili ho scelto di provare questo 25 mm f/1,8. L’obiettivo è piccolo e compatto ed ha una focale equivalente al classico 50 mm con cui una volta venivano corredate le reflex. Pesa solo 135 grammi, sporge 41 mm e mette a fuoco fino a 24 cm.

Pubblco tre foto tra cui il io ritratto che la standista mi ha voluto scattare.

Stylus 1

Questa non è una novità della Photokina, ma è una belle bridge più interessanti presenti sul mercato. E’ stata una delle prime a seguire la nuova linea di bridge con zoom dall’escursione focale non esagerata ed obiettivi luminosi e di buona qualità, dedicate a chi cerca la qualità insieme alla comodità. Olympus però ha seguito una strada diversa da quella di altri produttori. Ha adottato un sensore solo leggermente più grande di quello che fino a poco tempo fa adottavano le bridge, da 1/1,7″ (7,44×5,58 mm) da 12 Mpx e questo le ha consentito di contenere le dimensioni ed il peso che sono veramente ridotti per una bridge. Lo zoom è un 10,7x 28-300 mm equivalente f/2,8 costante, il mirino elettronico, di ottima qualità, ha 1,44 Mpx e copertura del 100 %. Lo schermo è orientabile verso l’alto ed il basso. L’obiettivo è rientrante, in modo da ridurre al minimo lo spessore della fotocamera ed è protetto da uno scudo che si apre automaticamente.

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Ho fatto alcuni scatti con la Stylus 1, direttamente in jpeg come faranno la maggior parte dei suoi utenti.
La macchina è piccola e maneggevole, non più però della OM-D E-M1 che ho avuto al collo per tutta la Photokina, ed anche il mirino è molto simile. La messa a fuoco è nella media del rilevamento di contrasto.

Le foto sono buone fino a 800 Iso, poi da 1600 mostrano la presenza di rumore e la sua riduzione. Il rumore aumenta con la sensibilità e così la perdita di nitidezza. I 12800 Iso sono da dimenticare perchè oltre alla scarsa nitidezza presentano anche un’alterazione dei colori. Comunque una buona prestazione per un sensore così piccolo

 

Jnfine devo sottolineare l’estrema gentilezza degli addetti e addette allo stand che mi hanno assistito per le prove e si sono impegnati per trovare le versioni inglesi delle brochure che avevo richiesto vista la mia difficoltà a leggere il tedesco.

 

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E-PL6
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SP100EE
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