Photokina 2016 – Sigma

sigma-01-dsc00261Sigma aveva uno stand intonato con i colori del bianco e dell’azzurro e dedicato prevalentemente agli obiettivi come è ovvio.
C’era un banco sopraelevato dedicato alla prova dei teleobiettivi, ma con dei corpi macchina già predisposti e non con la propria macchina, un palco per conferenze con ampia platea e un set di posa annesso. La parte dedicata alle fotocamere era in un banco separato, a differenza dell’edizione precedente, e l’unica macchina in evidenza era la SD Quattro.
Il banco per la prova degli obiettivi era ben organizzato con zone diverse per gli obiettivi fotografici e quelli cine. Gli obiettivi si potevano però provare solo al banco e non come in precedenti edizioni lasciando in pegno il proprio obiettivo e andando in giro almeno per lo stand.

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La gamma di obiettivi Sigma è molto ampia e comprende gli obiettivi DG per reflex fullframe, i DC per reflex APS e i DN per mirrorless, oltre ai nuovi Cine.

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Le novità erano il 12-24 mm f/4,0 DG HSM Art, l’85 mm f/1,4 DG HSM Art e il 500 mm f/4,0 DG OS HSM Sports, tutti per reflex fullframe.
Gli obiettivi Sigma sono attualmente divisi in varie famiglie: Art che comprende i modelli più prestigiosi, della massima qualità e con elevata luminosità, Sports con modelli adatti a riprese sportive e di azione e Contemporary con modelli più compatti, leggeri ed economici, ma sempre di ottima qualità. Ci sono poi tutta una serie di obiettivi che ancora non sono collocati in nessuna famiglia.

12-24 mm f/4,0 DG HSM Art

E’ la nuova edizione dello zoom supergrandangolare per fullframe entrato a far parte della famiglia Art. E’ stato progettato per le attuali fotocamere con altissima risoluzione e garantisce una qualità elevata dal centro ai bordi con minima distorsione. Lo schema ottico prevede 16 lenti in 11 gruppi con 5 lenti FLD, una SLD e 2 asferiche. Il diaframma ha 9 lamelle, la distanza minima di messa a fuoco è di 24 cm con un rapporto di ingrandimento di 1:4,9. E’ piuttosto grande e pesante 131 mm di lunghezza e 102 di diametro, con un peso di 1150 grammi.

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85 mm f/1,4 DG HSM Art

Questo nuovo tele moderato per fullframe si pone ai vertici della qualità come il  50/1,4. La sua luminosità elevata consente di usarlo per ritratti isolando il soggetto dallo sfondo. Lo schema ottico prevede 14 lenti in 12 gruppi con 2 lenti SLD e una asferica. Il diaframma ha 9 lamelle, la distanza minima di messa a fuoco è di 85 cm con un rapporto di ingrandimento di 1:8,5. E’ piuttosto grande e pesante 126 mm di lunghezza e 95 di diametro.

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500 mm f/4,0 DG OS HSM Sports

E’ un teleobiettivo progettato per le riprese sportive e di azione. E’ dotato di stabilizzazione OS e di protezione da polvere ed acqua ed è compatibile con i moltiplicatori di focale Sigma. La sua luminosità è elevata in rapporto alla lunghezza focale. Lo schema ottico prevede 16 lenti in 11 gruppi con 2 lenti FLD e una SLD. Il diaframma ha 9 lamelle, la distanza minima di messa a fuoco è di 350 cm con un rapporto di ingrandimento di 1:6,5. E’ ovviamente grande e pesante 380 mm di lunghezza e 145 di diametro, con un peso di 3310 grammi.

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Questi obiettivi sono disponibili con innesti per Canon, Nikon e Sigma e compatibili con il Mount Converter MC 11 per Sony E.

Per le prove ho preferito però dedicarmi agli zoom ad alta luminosità presentati nel corso degli ultimi tempi. Sono due per reflex APS, il 18-35/1,8 e il 50-100/1,8 e uno per fullframe, il 24-35/2,0.

18-35 mm f/1,8 DC HSM Art

Questo zoom è stato il primo ultraluminoso dedicato alle reflex APS. Garantisce un’elevata luminosità per le focali equivalenti da 27a 52 mm e può quindi essere considerato uno zoom dal medio grandangolo al normale adatto per molti usi sia in esterni che in interni. Lo schema ottico prevede 17 lenti in 12 gruppi con 5 lenti SLD e 4 asferiche. Il diaframma ha 9 lamelle, la distanza minima di messa a fuoco è di 28 cm con un rapporto di ingrandimento di 1:4,3. E’ abbastanza grande e pesante 121 mm di lunghezza e 78 di diametro, con un peso di 810 grammi. E’ disponibile con innesti per Canon, Nikon, Pentax, Sigma e Sony e compatibile con il Mount Converter MC 11 per Sony E.

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Per la prova l’ho montato su una Nikon D7000, scattando in raw sia con diaframma f/8 e sensibilità elevata, sia a f/1,8 e 100 Iso. Ho convertito le foto con Nikon Capture NX-D.

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Le foto con diaframma chiuso presentano una profondità di campo molto maggiore di quelle a f/1,8 ed un maggior rumore, ma in tutte la nitidezza è elevata.

50-100 mm f/1,8 DC HSM Art

E’ uno zoom tele ultraluminoso dedicato alle reflex APS. Garantisce un’elevata luminosità per le focali equivalenti da 75a 150 mm ed è quindi un ottimo tele per ritratti e dettagli anche in condizioni di scarsa  luce. Lo schema ottico prevede 21 lenti in 15 gruppi con 3 lenti FLD e 5 SLD. Il diaframma ha 9 lamelle, la distanza minima di messa a fuoco è di 95 cm con un rapporto di ingrandimento di 1:6,7. E’ piuttosto grande e pesante 171 mm di lunghezza e 94 di diametro, con un peso di 1490 grammi. E’ disponibile con innesti per Canon, Nikon, Pentax, Sigma e Sony e compatibile con il Mount Converter MC 11 per Sony E.

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Anche per questa prova l’ho montato su una Nikon D7000, scattando in raw esclusivamente a f/1,8. Ho convertito le foto con Nikon Capture NX-D.

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Le foto presentano un’ottima nitidezza con una ridotta profondità di campo.

Il terzo zoom l’ho provato usando un anello di raccordo particolare Sigma.

Mount Converter MC-11

E’ un enello di raccordo che consente di montare obiettivi Sigma con innesto Canon EF oppure Sigma SA sulle mirrorless Sony con innesto E o FE, quindi sia le APS che le fullframe.

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L’elettronica del MC-11 contiene al suo interno i dati necessari per abilitare il funzionamento dell’autofocus AF-S e di tutti gli automatismi per 19 obiettivi Sigma sia per fullframe che per APS. Ho potuto provare l’MC-11 sia sulla A6300 che avevo sia con un’A7 II messa a disposizione da Sigma. In entrambi i casi l’autofocus ha funzionato bene, con una velocità che appariva simile a quella degli obiettivi originali. Anche l’esposizione è risultata corretta. Questo anello consente quindi di ampliare notevolmente la gamma di obiettivi disponibili per le fotocamere Sony E e consente contemporaneamente a Sigma di ampliare il numero di fotocamere su cui è possibile montare i suoi obiettivi senza dover produrre ottiche apposite per questo innesto.

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Ciò è possibile perchè il tiraggio delle mirrorless (la distanza fra la flangia di attacco dell’obiettivo ed il sensore) è molto più ridotta di quella delle reflex e lascia spazio, usando obiettivi progettati per reflex, all’anello di raccordo.

24-35 mm f/2,0 DG HSM

E’ uno zoom grandangolare per fullframe di alta luminosità, utile per riprese in interni o in esterni anche quando c’è poca luce. Lo schema ottico prevede 18 lenti in 13 gruppi con 7 lenti SLD, 1 FLD, 1 asferica e 2 SLD asferiche. Il diaframma ha 9 lamelle, la distanza minima di messa a fuoco è di 28 cm con un rapporto di ingrandimento di 1:4,4. E’ abbastanza grande e pesante 123 mm di lunghezza e 82 di diametro, con un peso di 940 grammi.

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Per la prova ho usato sia la Sony A6300 sia una A7 II messa a disposizione da Sigma, usando la versione dell’obiettivo con innesto Canon EF e scattando in raw. Le foto sono state convertite con Capture One for Sony.

Le foto sono nitide e ben contrastate, anche se quelle fatte a f/2,0 con la fullframe hanno una ridotta profondità di campo.

Altro obiettivo provato con l’anello di raccordo MC-11 è stato il 35/1,4.

35 mm f/1,4 DG HSM

Questo grandangolare moderato per fullframe estremamente luminoso si è dimostrato uno dei migliori della categoria. Consente di fotografare anche in poca luce con un’ottima qualità. Lo schema ottico prevede 13 lenti in 11 gruppi con 1 lente SLD, 4 FLD e 2 asferiche. Il diaframma ha 9 lamelle, la distanza minima di messa a fuoco è di 30 cm con un rapporto di ingrandimento di 1:5,2. E’ abbastanza grande e pesante 94 mm di lunghezza e 77 di diametro, con un peso di 665 grammi. E’ disponibile con innesti per Canon, Nikon, Pentax, Sigma e Sony e compatibile con il Mount Converter MC 11 per Sony E.

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Per la prova ho usato la Sony A6300, usando la versione dell’obiettivo con innesto Canon EF e scattando in raw. Le foto sono state convertite con Capture One for Sony.

Anche in questo caso i risultati sono ottimi e le foto nitide.

Infine l’ultima prova di obiettivi ha riguardato uno zoom estremo, il 300-800/5,6.

APO 300-800 mm f/5,6 EX DG HSM

Questo superteleobiettivo zoom è pensato per chi deve effettuare riprese di soggetti molto lontani come un giocatore di calcio dall’altro lato del campo, uno scalatore su una parete o un leone da una posizione di sicurezza. Ha dimensioni veramente mastodontiche e per usarlo è indispensabile montarlo su un robusto treppiedi, come era nella postazione dello stand Sigma. La sua luminosità è da considerare elevata in rapporto alla lunghezza focale. Lo schema ottico prevede 18 lenti in 16 gruppi con 2 lenti ELD. Il diaframma ha 9 lamelle, la distanza minima di messa a fuoco è di 6 m con un rapporto di ingrandimento di 1:7,1. Le dimensioni sono 544 mm di lunghezza e 157 di diametro, con un peso di 5880 grammi. E’ disponibile con innesti per Canon, Nikon e Sigma .

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Nella postazione sopraelevata predisposta nello stand era montato su una Canon EOS 5D III. Ho scattato alcune foto alle persone sul palco destinato agli spettacoli piuttosto distante riuscendo a riprendere i loro volti in primo piano, scattando in raw ed effettuando la conversione con Canon DPP 4.

Anche se a causa della scarsa luce e della luminosità in assoluto non elevata è stata usata una sensibilità di 12800 Iso le foto sono comunque nitide e ben a fuoco.

Fotocamere Foveon

Attualmente Sigma è l’unica marca a produrre fotocamere che usano un sensore diverso dallo standard Bayer e cioè il Foveon. Sigma infatti usa per le sue compatte e le sue mirrorless (ormai ha rinunciato alle reflex) questo tipo di sensore.

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Questo sensore ha tre strati di silicio sensibili alla luce  rispettivamente al blu, al verde ed al rosso, a differenza dei sensori comunemente utilizzati, definiti di tipo Bayer, che hanno un unico strato sensibile a tutto lo spettro luminoso. Nei sensori Bayer per riprodurre i colori ai pixel vengono anteposti dei filtri colorati, blu verdi e rossi e poi il software della fotocamera ricostruisce l’informazione del colore di ciascun pixel per interpolazione con quelli vicini. Ciò comporta una perdita di risoluzione e un’imprecisione dei colori e della loro gradazione tonale. Nei sensori Foveon invece ciascun pixel ha la sua completa informazione colore e quindi non è necessaria un’interpolazione ed i colori sono più precisi e puri. Inoltre questo sensore non richiede un filtro antialias ed è meno soggetto all’effetto moirè.
Attualmente in cataologo Sigma ha una serie di compatte, le DP Quattro e due mirrorless le SD Quattro. Tutte si basano su un sensore Foveon di formato APS, tranne uno dei due modelli mirrorless, la SD Quattro H che ha un APS-H.
Le compatte sono quattro modelli che si distinguono per l’obiettivo di focale fissa con luminosità f/2,8: DP0 Quattro con un 14 mm (equivalente ad un 21 mm), DP1 Quattro con un 28 mm (equivalente ad un 42 mm), DP2 Quattro con un 45 mm (equivalente ad un 67 mm) e DP3 Quattro con un 75 mm (equivalente ad un 113 mm).
Le mirrorless si differenziano per il sensore: la SD Quattro ha un sensore APS (23,5×15,7 mm), come le compatte, mentre la SD Quattro H ne ha uno APS-H (26,6×17,9 mm). Il numero di pixel di questi sensori Foveon dipende da come li si conta: Sigma dichiara circa 39 Mpx per il sensore APS e 51 per l’APS-H, in realtà sono 29 e 39. Approfondirò l’analisi dei sensori Foveon in un apposito articolo dedicato alla SD Quattro che ho brevemente provato.

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Infine ricordo la nuova gamma di obiettivi cine Sigma che comprende 8 obiettivi, 5 focali fisse dal 20 mm f/1,5 all’85 mm f/1,5 e tre zoom 18-35 mm f/2,0, 50-100 mm f/2,0 e 24-35 mm f/2,0 e che rispecchia parte della gamma di obiettivi fotografici.

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