Canon 5DsR: prime foto

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In occasione del Canon day organizzato lo scorso sabato presso il negozio romano La Placa ho avuto occasione di provare la nuova Canon 5DsR presentata pochi mesi fa insieme alla 5Ds e che sarà disponibile nei prossimi giorni.
Le due nuove reflex hanno la più alta risoluzione fra le fullframe, 50,6 Mpx. Si differenziano perchè la 5DS è dotata di filtro antialias mentre la 5DS R non ne è dotata.
Il cormpo macchina in lega di magnesio e protetto da polvere ed acqua e quasi tutte le altre caratteristiche sono simili a quelli della 5D III. L’autofocus ha 61 punti AF con funzioni EOS Intelligent Tracking and Recognition AF (iTR) per seguire soggetti in movimento e riconoscere volti e colori, lo schermo è fisso, la sensibilità varia da 100 a 6400 Iso con estensioni a 50 e 12800, lla ripresa video è Full HD e la raffica arriva a 5 fg/s. E’ possibile anche scattare con fattori di ritaglio (crop) di 1,3 e 1,6x (equivalente all’APS-C).

Le due nuove reflex, di caratteristiche altamente professionali, sono dotate di un’elevatissima risoluzione e sono adatte prevalentemente per la ripresa di paesaggi, architettura, alta moda, ritratti, foto in studio e applicazioni per cui è richiesta una stampa con elevatissimo ingrandimento. Per questo Canon ha curato particolarmente la riduzione delle vibrazioni dovute al ribaltamento dello specchio, con la possibilità di ritardare lo scatto dopo il suo ribaltamento di un tempo variabile per lasciare smorzare le vibrazioni generate.  Entrambe dispongono inoltre della tecnologia di rilevamento del flickering, introdotta con EOS 7D Mark II, che fornisce sequenze di immagini sempre correttamente esposte sotto la luce fluorescente.
E’ stata anche limitata la sensibilità massima raggiungibile. Infatti considerando che la densità di pixel delle 5DS e 5DS R è analoga a quella della 7D II che può raggiungere i 51200 Iso evidentemente Canon ha limitato la sensibilità massima a 12800 perchè i risultati qualitativi a sensibilità più alte, accettabili per la 7D II e anche per la 5D III, non sarebbero stati adeguati agli impieghi previsti per le 5DS e 5DS R.

Anche il comparto video è meno flessibile di quello della 5D III, infatti manca la presa per cuffia e la possibilità di avere un’output senza compressione per registratore esterno tramite l’uscita HDMI.

La differenza fra le due reflex è data dal fatto che nella 5DS R il filtro antialias è stato eliminato e sostituito da un filtro che non taglia le frequenze più alte, soluzione simile a quella adottata a suo tempo da Nikon per le D800 e D800E. Questo per facilitare la costruzione delle due reflex senza la necessità di dover prevedere corpi ed assemblaggi differenti.

Le 5DS e 5DS R saranno disponibili da giugno al prezzo solo corpo rispettivamente di 3.799 e 3.999 €. L’obiettivo EF 11-24 f/4,0 USM sarà disponibile da febbraio (adesso!) al prezzo di 3.299 €.

Insieme alle nuove reflex Canon ha presentato un nuovo zoom grandangolare EF 11-24 mm f/4,0 USM che vanta il più ampio angolo di ripresa attualmente disponibile per una reflex fullframe.

Sono riuscito quindi a provare la 5DsR con il nuovo zoom supergrandangolare 11-24 mm, anche se nelle foto l’ho ripresa con l’eccezionale 50 mm f/1,2.

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La macchina è molto simile esteriormente alla 5D III e se non fosse per la scritta sulla destra si rischierebbe di confonderle. Anche i comandi ed i menu sono analoghi. Il mirino è ottimo, grande e luminoso come in tutte le fullframe Canon.
Il peso e le dimensioni sono consistenti, ma inferiori a quelle della professionale 1DX ed a quelle delle fotocamere medioformato con cui la 5DsR si pone in concorrenza.

Ho effettuato alcuni scatti all’interno del negozio a varie sensibilità fino alla massima di 12800 per valutare il livello di rumore che alcuni temono sia elevato e che invece ha dimostrato di essere al livello della %d III se si rapportano le foto alle stesse dimensioni. Per questo pubblico le foto integrali, convertite con Canon DPP 4 senza riduzione di rumore, per consentire di valutare il rumore a dimensioni di stampa o di visualizzazione dell’intera foto e non soltanto al 100 % come sarebbe possibile se pubblicassi solo i ritagli. Le foto sono solo quelle da 1600 Iso in su perchè a causa della scarsa luminosità dell’ambiente e dell’obiettivo, f/4,0, quelle a sensibilità inferiore sono mosse.

Ho effettuato anche alcuni scatti in esterni, sia a 24 mm di cui pubblico quelli a f/4,0 e f/8,0 da cui si può vedere l’ottima resa dell’obiettivo a questa focale negli angoli anche a tutta apertura, sia a 11 mm.
Questa focale è spettacolare per l’angolo di campo abbracciato, si riesce quasi ad inquadrare quello che si trova al proprio fianco, ma è molto difficile da usare. Basta una minima inclinazione che le linee prospettiche si inclinano repentinamente e le case sembrano crollare. Inoltre gli oggetti ai bordi dell’immagine subiscono una forte deformazione dovuta alla prospettiva, non alla distorsione dell’obiettivo.
Usato in interni invece fa apparire come immensi saluni locali di dimensioni normali. Se si scatta ad un soggetto a distanza ravvicinata si possono poi ottenere prospettive interessanti.

Potrò valutare meglio la qualità della macchina e delle sue foto quando ne effettuerò la prova, ma già adesso l’impressione è stata molto positiva. E’ una fotocamera che per certe applicazioni, in particolare paesaggi e studio, si rivela veramente notevole e concorrenziale con fotocamere dal costo decisamente superiore.

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