Le fotocamere di questa fascia sono quelle scelte da chi, appassionato di foto, vuole uno strumento che offra qualità e flessibilità adeguate ad esigenze di alto livello. Servono quindi delle fotocamere che abbiano un’elevata qualità d’immagine, unita ad una buona ergonomia e flessibilità, una costruzione adeguatamente robusta e una buona scelta di obiettivi per tutte le esigenze fotografiche. Si deve però considerare anche l’aspetto economico e quindi trovare il giusto compromesso fra qualità e prezzo.
Parliamo quindi di reflex e di mirrorless, ma non solo.
Per chi è interessato ai commenti del precedente articolo del 2013 riporto il relativo link.
La scelta è abbastanza ampia, sia fra le reflex che fra le mirrorless, ma c’è pure una compatta.
Tutte possono funzionare in completo automatismo, anche se molti preferiranno le priorità o il manuale.
Tutte inoltre consentono la ripresa video Full HD con la Panasonic GH4 che riprende anche in 4K.
Le mirrorless presentate dispongono tutte di un’elevata velocità di autofocus e sono dotate dell’AF a rilevamento di fase, tranne la Panasonic GH4 che pero dispone di un’alta frequenza di scansione e del sistema DFD che rende il suo autofocus comunque piuttosto veloce.
E’ necessario in generale prestare attenzione alla scelta degli obiettivi per queste fotocamere. Gli obiettivi offerti in kit a questo livello sono sempre piuttosto validi, ma è opportuno valutare la scelta di obiettivi supplementari a secondo delle proprie esigenze fotografiche.
Per la fotografia generica, di viaggio, in vacanza, in giro per mostre e fiere ed in famiglia, i superzoom con escursione 10-11x potrebbero essere una buona scelta. Sono anche disponibili zoom con gamma più ristretta, ma con ingombro minore e migliore qualità d’immagine. Per la foto sportiva e di animali in libertà sono necessari tele o tele zoom di buona qualità. Come grandangoli si possono trovare obiettivi di elevata qualità e di cortissima focale per esaltare le prospettive.
Gli obiettivi estremamente consigliabili infine sono quelli di elevata luminosità che consentono di fotografare in luce scarsa, senza aumentare troppo la sensibilità Iso.
Le mirrorless hanno una scelta inferiore di obiettivi, tranne quelle appartenenti al sistema Micro 4/3, ma comunque tutte offrono un corredo adeguato che aumenta nel tempo.
Nota: i prezzi indicati sono stati rilevati su alcuni dei più noti siti di vendita online a novembre 2014. Se non è indicato esplicitamente sono con garanzia europea.
Compatte
Fujifilm X-100T
Sensore | APS (23,5×15,6 mm) |
Mpx | 16 |
Mirino | ottico/elettronico |
Schermo | fisso |
Stabilizzazione | no |
Autofocus | fase/contrasto, 49 punti AF |
Raffica | 6 |
Innesto obiettivi | – |
Obiettivo | 23 mm f/2,0 (35 mm eq.) |
Video | Full HD |
Flash | si |
Wi-Fi | si |
Dimensioni | 127x74x52 mm |
Peso | 440 g |
Prezzo s.c. | – |
Prezzo s.c. con garanzia IT | – |
Prezzo | – |
Prezzo con garanzia IT | € 1.120 |
La X-100I è una delle migliori compatte in circolazione, superata forse solo dalla Sony RX1 molto più costosa e ingombrante. Ha un’estetica volutamente “retro”, ma lasua tecnologia è modernissima, a cominciare dal sensore di formato APS del tipo X-Trans II CMOS con tecnologia esclusiva Fujifilm. Questo sensore grazie alla disposizione dei pixel colorati irregolare ed aperiodica non ha bisogno di filtro antialias e ciò ne migliora la nitidezza e la risoluzione. Inoltre dispone di un certo numero di pixel per attuare l’autofocus a rilevamento di fase, più veloce di quello a rilevamento di contrasto ed utile per le riprese video. Il corpo è costruito in lega di magnesio e molto ben finito. L’obiettivo fisso è un Fujinon 23 mm f/2,0 equivalente ad un 35 mm di qualità eccelente. Il mirino è ibrido, come nella X-Pro1, ma molto migliore. Può funzionare otticamente, visualizzando l’inquadratura con un’apposita cornice e fornendo tutte le indicazioni relative allo scatto, compresi i punti AF, oppure in modalità elettronica, con 2,35 Mpx e una copertura del 100%. Lo schermo da 3″ ha 1.040.000 pixel. La messa a fuoco a rilevamento di contrasto e di fase è automatica è veloce e sensibile. L’otturatore ha il tempo di scatto più veloce di 1/32000 di secondo, questo consente di scattare con diaframmi molto aperti per limitare la profondità di campo anche in pieno giorno. Dispone di un piccolo flash incorporato sul frontale.
La X-100T è un’eccellente fotocamera con una qualità d’immagine elevatissima, superata solo dale migliori fullframe con cui può però competere. E’ adatta per foto di strada, gruppi, ritratti ambientati, paesaggi, monumenti, interni. Se non è un problema avere solo una focale fissa da 35 mm (focale classica e usata da fotografi famosi) è un’ottima scelta.
Mirrorless
Fujifilm X-T1
Sensore | APS (23,5×15,6 mm) |
Mpx | 16 |
Mirino | elettronico |
Schermo | ribaltabile |
Stabilizzazione | sugli obiettivi |
Autofocus | fase/contrasto, 49 punti AF |
Raffica | 8 |
Innesto obiettivi | Fujifilm X |
Obiettivo in kit | 18-55 f/2,8-4,0 (27-82 eq.) OIS |
Video | Full HD |
Flash | no (fornito esterno) |
Wi-Fi | si |
Dimensioni | 129x90x47 mm |
Peso | 440 g |
Prezzo s.c. | € 1.050 |
Prezzo s.c. con garanzia IT | € 1.120 |
Prezzo kit | € 1.380 |
Prezzo kit con garanzia IT | € 1.430 |
La X-T1 è l’ultima mirrorless di Fujifilm che si affianca alla X Pro-1 e alla X-E2. E’ dotata di un sensore X Trans II CMOS di formato APS (23,6×15,7 mm) con 16 Mpx con una disposizione dei pixel diversa da tutti gli altri sensori che, non creando trame ripetitive, ha consentito di eliminare il filtro antialias migliorando la risoluzione del sensore. Questa versione aggiunge anche un certo numero di pixel per l’autofocus a rilevamento di fase sul sensore, più veloce di quello a rilevamento di contrasto. Il corpo è costruito in lega di magnesio. L’innesto obiettivi è il Fujifilm X con fattore moltiplicativo 1,5x. La scelta di obiettivi è buona. Attualmente sono disponibili 22 obiettivi, 14 Fujiflim, di cui 7 a focale fissa con alcuni di altissima luminosità come il 23 mm f/1,4 (35 eq.) il 35 mm f/1,4 (52 eq.), 56 mm f/1,2 (84 eq) e un macro, e 7 zoom fra cui un 10-24 mm (15-36 eq.), un 18-55 mm f/2,8-4,0 OIS(27-82 eq.), un 55-200 mm f/3,5-4,8 OIS(82-300 eq.), un 18-135 f/3,5-5,6 OIS (eq.27-202) e un notevole 50-140 mm f/2,8 OIS (eq. 75-210). Sono disponibili anche alcuni obiettivi Zeiss a focale fissa di alta luminosità con innesto Fuji X. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per Leica M con un opportuno anello adattatore fornito da Fujifilm; in questo caso la messa a fuoco è manuale. Il mirino è elettronico OLED di eccellente qualità con 2,36 Mpx e copertura del 100 %. Lo schermo da 3″ con 1.040.000 pixel è orientabile in alto e in basso. La messa a fuoco a rilevamento di contrasto e di fase è automatica con tutti gli obiettivi dotati di innesto Fujifilm X, mentre con quelli montati con adattatore è manuale, ma assistita da un ingrandimento sullo schermo o mirinoe dalla funzione “focus peaking”. Non dispone di flash, ma ne viene fornito uno esterno.
La X-T1 è un’ottima scelta per chi vuole una macchina di alta qualità sia di costruzione che di immagine. Il sensore privo di filtro antialias ha un’elevata risoluzione ed un eccellente rapporto segnale/rumore anche alle altissime sensibilità (max 6400 Iso in raw) grazie all’assenza del filtro antialias, ma con la esclusiva disposizione dei pixel non è soggetto agli effetti negativi di moirè e di falsi colori, ed è forse il migliore fra quelli APS avvicinandosi molto per qualità d’immagine a quelli fullframe. Gli obiettivi sono eccellenti, i comandi di tipo tradizionale, con ghiera dei tempi, dei diaframmi, Iso e della compensazione dell’esposizione saranno molto apprezzati da chi è abituato a questo tipo di comandi.
Obiettivi aggiuntivi: attualmente la X-T1 è disponibile in kit con lo zoom 18-55 mm f/2,8-4,0 (27-83 mm eq.), buono, ma non di classe professionale. Presto però sarà disponibile il nuovo 16-55 mm f/2,8 OIS (24-83 mm eq.), protetto da polvere ed acqua e sicuramente preferibile, anche se più costoso. Un’ottima scelta è il “pancake” Fujinon XF 27 mm f/2,8 (41 mm eq.), 360 €, piccolissimo e leggerissimo, per ridurre le dimensioni. Come tele zoom ci sono il Fujinon XF 55-200 mm f/3,5-4,8 OIS(82-300 mm eq.) a 620 € o il nuovissimo Fujinon XF 50-140 f/2,8 OIS 1280 €. Per la focale grandangolare si può scegliere il Fujinon 14 mm f/2,8 (21 mm eq.) 790 € o il Fujinon XF 10-24 mm f//4,0 OIS (15-36 mm eq.) 900 €, mentre l’unica alternativa più economica è il Samyang 10 mm f/2,8 (15 mm eq.) a messa a fuoco manuale. Chi vuole un obiettivo zoom ad ampia escursione può prenderla solo corpo, 1.050 €, e aggiungere lo zoom Fujinon XF 18-135 f/3,5-5,6 OIS WR (27-202 mm eq.) a 720 €. Se si vuole una focale fissa luminosa c’è ampia scelta. I più consigliabili sono il Fujinon XF 23 mm f/1,4 (35 mm eq.) 770 € e il Fujinon XF 56 mm f/1,2 APD (84 mm eq.) adatto per ritratti, ma piuttosto caro 1200 €.
Olympus OM-D E-M1
Sensore | M43 (17,3×13 mm) |
Mpx | 16 |
Mirino | elettronico |
Schermo | ribaltabile |
Stabilizzazione | sul sensore |
Autofocus | fase/contrasto, 81 punti AF |
Raffica | 10 |
Innesto obiettivi | M43 |
Obiettivo in kit | 12-40 mm f/2,8 (24-80 eq.) |
Video | Full HD |
Flash | no (fornito esterno) |
Wi-Fi | si |
Dimensioni | 130x94x63 mm |
Peso | 497 g |
Prezzo s.c. | € 1.200 |
Prezzo s.c. con garanzia IT | € 1.980 |
Prezzo kit | – |
Prezzo kit con garanzia IT | – |
La E-M1 è il modello al top della linea OM-D. La sua linea dicorda molto le reflex OM degli anni 70-80 ene differisce principalmente per l’impugnatura sul lato destro. La costruzione e la finitura sono eccellenti e tutta la fotocamera da un’impressione di grande qualità. Il corpo in lega di magnesio è protetto da polvere ed acaua, ma pur essendo consistente si mantiene sufficientemente leggero. I comandi sono comodi, accessibil ed intuitivi e facili da usare anche con l’occhio al mirino. Questo è ugualmente eccellente con un elevato ingrandimento e nessuna scia o offuscamento anche quando si cambia velocemente inquadratura. Ha la stabilizzazione integrata sul sensore, particolarmente efficiente con il sistema a “5 assi” Olympus. L’innesto obiettivi è il Micro 4/3 con fattore moltiplicativo 2x che consente di montare su tutte le fotocamere di questo tipo tutti gli obiettivi con questo innesto indipendentemente dalla marca e mantenendo tutte le funzionalità. Consente di scegliere fra oltre 60 obiettivi di cui 22 Olympus, dal supergrandangolo zoom 7-14 mm (14-28) al supertele zoom 75-300 mm (150-600) e agli zoom professionali 12-40/2,8 (24-80) e 40-150/2,8 (80-300). Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità compresi tre fantastici Voigtlaender 17, 25 e 42,5 mm f/0,95 a fuoco manuale e alcuni “pancake” di ridotto ingombro. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per reflex di tutte le marche o per Leica M e R con opportuni anelli adattatori; in questo caso la messa a fuoco è manuale. L’autofocus a ibrido a rilevamento di fase e contrasto con 81 punti AF è veloce e preciso anche con soggetti in movimento e la raffica veloce, arriva a 10 fg/s. La qualità d’immagine è molto elevata anche alle altissime sensibilità se si ha l’avvertenza di salvare le foto in raw e convertirle con il software Olympus Viewer 3 (fornito con la macchina). Regge il confronto con le fullframe fino a 6400 Iso.
E’ una fotocamera di alta qualità, al livello delle migliori APS e confrontabile con le fulframe di fascia più bassa. Può essere usata per tutti i generi di foto, anche per uso professionale.
Obiettivi aggiuntivi: è disponibile anche in kit con lo zoom 12-50 mm f/3,5-6,3 (24-100 eq.) motorizzato e protetto a 1.450 €. Il complemento ideale dell’obiettivo in kit M Zuiko 12-40 mm f/2,8 (24-80 mm eq.) è il nuovo tele zoom M Zuiko 40-150 mm f/2,8 (80-300 mm eq.). Entrambi appartengono alla serie Pro e sono protetti da polvere ed acqua. Ci sono però anche il più economico M Zuiko 40-150 f/4,0-5,6 R (80-300 mm eq.) di dimensioni e prezzo particolarmente contenuti, 160 € e lo M Zuiko 75-300 mm f/4,8-6,7 (150-600 mm eq.) 500 €. Come zoom grandanuolare è disponibile lo M Zuiko 9-18 mm f/4,0-5,6 (18-36 mm eq.) 500 €. Chi la vuole con uno zoom ad ampia escursione può prenderla solo corpo, 1.200 €, e aggiungere lo M Zuiko 14-150 mm f/3,5-5,6 (28-300 mm eq.) 550 €. Fra le focali fisse luminose consiglio lo M Zuiko 12 mm f/2,0 (24 mm eq.) 650 €, il 17 mm f/1,8 (34 mm eq.) 530 €, lo M Zuiko 45 mm f/1,8 (90 mm eq.) 270 €, lo M Zuiko 75 mm f/1,8 (150 mm eq.) 880 € e infine gli eccellenti Leica Summilux 25 mm f/1,4 (50 mm eq.) 500 € e Noctitron 42,5 mm f/1,2 ASPH (95 mm eq.) 1600 €, adatto per ritratto. Come “pancake” per limitare dimensioni e peso si può considerare lo M Zuiko 17 mm f/2,8 (34 mm eq.) 250 €. Infine per la macro la scelta migliore è il Leica Macro-Elmarit 45 mm f/2,8 (90 mm eq.) 650 €.
Panasonic GH4
Sensore | M43 (17,3×13 mm) |
Mpx | 16 |
Mirino | elettronico |
Schermo | orientabile |
Stabilizzazione | sugli obiettivi |
Autofocus | contrasto, 49 punti AF |
Raffica | 12 |
Innesto obiettivi | M43 |
Obiettivo in kit | 14-140 f/4,0-5,8 (28-280 eq.) OIS |
Video | 4K |
Flash | si |
Wi-Fi | si |
Dimensioni | 133x93x84 mm |
Peso | 560 g |
Prezzo s.c. | € 1.400 |
Prezzo s.c. con garanzia IT | € 1.450 |
Prezzo kit | € 1.870 |
Prezzo kit con garanzia IT | € 1.920 |
La GH4 è la prima fotocamera ad offrire la possibilità di ripresa video 4K a 3840×2160 pixel. E’ una macchina che offre elevata qualità di prestazioni sia per la foto che per il video. Il corpo è stato definito nella linea e nei comandi per ottimizzare entrambe le funzioni. E’ costruito in lega di magnesio e protetto da polvere ed acqua. E’ dotata di un sensore CMOS da 4/3″ (17,3×13 mm) con 16 Mpx. L’innesto obiettivi è il Micro 4/3 con fattore moltiplicativo 2x. L’innesto obiettivi è il Micro 4/3 con fattore moltiplicativo 2x che consente di montare su tutte le fotocamere di questo tipo tutti gli obiettivi con questo innesto indipendentemente dalla marca e mantenendo tutte le funzionalità. Consente di scegliere fra oltre 60 obiettivi di cui 25 Panasonic, dal supergrandangolo zoom 7-14 mm (14-28) al supertele zoom 75-300 mm (150-600) e agli zoom professionali 12-35/2,8 (24-70) e 35-100/2,8 (70-200). Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità compresi tre fantastici Voigtlaender 17, 25 e 42,5 mm f/0,95 a fuoco manuale e alcuni “pancake” di ridotto ingombro. Inoltre è possibile montarvi obiettivi per reflex di tutte le marche o per Leica M e R con opportuni anelli adattatori; in questo caso la messa a fuoco è manuale. Il mirino OLED ad alta risoluzione ha 2,359 Mpx, copertura del 100 % ed ingrandimento reale di 0,79x come una fullframe. Lo schermo da 3″ con 1,036 Mpx pixel è orientabile e sensibile al tocco. La messa a fuoco è a rilevamento di contrasto, ma grazie al sistema DFD di Panasonic è molto veloce e non dimostra incertezze. E’ automatica con tutti gli obiettivi Micro 4/3, mentre con gli altri è manuale, ma assistita da un ingrandimento sullo schermo o mirino. Dispone di flash incorporato. Riprende video 4K a 3840×2160 pixel a 30 fg/s in formato MOV e MP4 e Full HD a 1920×1080 pixel o anche a risoluzioni inferiori, in MOV, MP4, AVCHD Progressive e AVCHD, con time code(tranne che in MP4) e con audio stereo. Ha un ingresso per microfono stereo, un’uscita per cuffia e una HDMI per controllare la ripresa su un monitor esterno.
La GH4 è un’ottima fotocamera per qualità di costruzione, ergonomia e qualità d’immagine. Inoltre è anche una eccellente videocamera, una delle poche a consentire la ripresa 4K. E’ quindi l’ideale per chi vuole fare contemporaneamente foto e video con uno strumento di alto livello che non penalizzi ne l’una ne l’altro.
Obiettivi aggiuntivi: è disponibile anche in kit con il Lumix G Vario 12-35 mm OIS (24-70 mm eq.) a 2240 €, 2300 € con garanzia italiana. Il complemento ideale per questo obiettivo è il Lumix G Vario 35-100 mm f/2,8 P.OIS (70-200 mm eq.) 2-200 €. Ci sono però anche i tele zoom Lumix G Vario 45-150 f/4,0-5,6 M.OIS(90-300 mm eq.) 260 €, 45-175 mm f/4,0-5,6 (90-350 mm eq:) motorizzato 360 €, Lumix G Vario 45-200 mm f/4,0-5,6 M.OIS (90-400 mm eq.) 290 € e Lumix G Vario 100-300 mm f/4-5,6 (200-600 mm eq.) 500 €. Come grandangolo è disponibile lo zoom Lumix G 7-14 mm f/4,0 (14-28 mm eq.) 950 €. Se si vuole uno zoom ad ampia escursione conviene prenderla in kit con il Lumix G Vario 14-140 mm f/3,5-5,6 (28-280 mm eq.). Sono consigliabili inoltre alcunii focale fissa luminosi, Lumix G 20 mm f/1,7 “pancake”(40 mm eq.) 300 €, e i Leica DG Summilux 15 mm f/1,7 (30 mm eq.) e 25 mm f/1,4 (50 mm eq.) 500 €, infine il Leica DG 42,5 mm f/1,2 ASPH (95 mm eq.) 1600 €, adatto per ritratto. Infine per la macro la scelta migliore è il Leica Macro-Elmarit 45 mm f/2,8 (90 mm eq.) 650 €.
Sony A7
Sensore | Fullframe (36×24 mm) |
Mpx | 24 |
Mirino | elettronico |
Schermo | ribaltabile |
Stabilizzazione | sugli obiettivi |
Autofocus | fase/contrasto, 117 punti AF |
Raffica | 5 |
Innesto obiettivi | Sony E |
Obiettivo in kit | 28-70 f/3,5-5,6 |
Video | Full HD |
Flash | no |
Wi-Fi | si |
Dimensioni | 127x94x48 mm |
Peso | 474 g |
Prezzo s.c. | € 1.200 |
Prezzo s.c. con garanzia IT | – |
Prezzo kit | € 1.460 |
Prezzo kit con garanzia IT | € 1.580 |
La Sony A7 è la prima mirrorless fullframe insieme alle sorelle A7R e A7S. Ha un corpo macchina molto piccolo e compatto, paragonabile per dimensioni ad una mirrorless Micro 4/3, in alcuni casi anche più compatto. Per queste sue caratteristiche è stata scelta come fotocamera dell’anno 2013 dai lettori del blog. La forma è comunque quella della reflex, con il mirino, in questo caso elettronico, al centro. Ha un sensore fullframe CMOS da 24 Mpx con un certo numero di pixel per attuare l’autofocus a rilevamento di fase. Il corpo è parzialmente in lega di magnesio, protetto da polvere ed acqua. Il mirino elettronico OLED ha 2,359 Mpx con copertura del 100 % e ingrandimento 0,71x, lo schermo da 3 e 1.230.000 pixel è orientabile in alto e in basso. L’innesto obiettivi è il Sony E come le mirrorless NEX, a differenza di quello Alpha delle SLT. Sony ha introdotto una nuova serie di obiettivi FE adatti al fulframe. Attualmente però il numero di obiettivi disponibili è limitato, solo sette: due focale fissa Zeiss Sonnar T 35 mm f/2,8 e 55 mm f/1,8 e cinque zoom Zeiss Vario-Tessar 16-35 mm f/4,0 OSS e 24-70 mm f/4,0 OSS stabilizzato, Sony 28-70 mm f/3,5-5,6 OSS stabilizzato, Sony 28-135 f/4,0 OSS PZ stabilizzato e motorizzato e Sony G 70-200 mm f/4,0 OSS stabilizzato. Sony ne ha promessi altri nel corso dell’anno. Tutti gli obiettivi hanno una luminosità non molto elevata, tranne il 55 mm, per mantenerne ridotti dimensioni e peso. Con opportuni adattatori LA-EA3 ed LA-EA4 (quest’ultimo mantiene l’AF) è possibile però montare obiettivi con innesto Alpha perdendo però il vantaggio della compattezza. Con opportuni anelli adattatori è inoltre possibile montare obiettivi di altre marche, reflex e telemetro, anche di molto tempo fa. In questo caso la messa a fuoco è manuale, ma con la A7 si ha il vantaggio di usare gli obiettivi per la loro vera lunghezza focale senza tenere conto di fattori moltiplicativi come per le APS e Micro 4/3. L’autofocus è ibrido, a rilevamento di fase e di contrasto, preciso e veloce. La sensibilità varia da 100 a 25600 Iso. Dispone di connessione Wi-Fi e NFC.
La qualità d’immagine è elevata ed il rapporto segnale/rumore molto buono fino a 6400 Iso, mentre alle sensibilità superiori è inferiore a quello delle migliori fullframe.
La Sony A7 è adatta per tutti i generi fotografici e consigliabile a chi, volendo la qualità ed i vantaggi di una fullframe, vuol ridurre al massimo dimensioni e peso.
Obiettivi aggiuntivi: la scelta è abbastanza limitata. Al posto del Sony FE 28-70 mm f/3,5-5,6 OSS con cui è venduta in kit si può prenderla solo corpo, 1.200 €, e aggiungere lo Zeiss Vario-Tessar FE 24-70 mm f/4,0 1.100 €, oppure se si vuole uno zoom ad ampia escursione il Sony FE 28-135 mm f/4,0 OSS. Come tele zoom è disponibile solo il Sony FE 70-200 mm f/4,0 OSS 1.400 €. Come grandangolo c’è lo Zeiss Vario-Tessar 16-35 mm f/4,0 OSS 1.800 €. L’unica focale luminosa è lo Zeiss 55 mm f/1,8 950 €. Ci si deve poi rivolgere agli obiettivi a fuoco manuale. Sono disponibili gli Zeiss Loxia 35 mm f/2,0 e 50 mm f/2,0, i Samyang 14 mm f/2,8 350 €, 24 mm f/1,4, 35 mm f/1,4 470 €, 50 mm f/1,4 e 85 mm f/1,4.
Reflex
Canon EOS 6D
Sensore | Fullframe (36×24 mm) |
Mpx | 20 |
Mirino | ottico |
Schermo | fisso |
Stabilizzazione | sugli obiettivi |
Autofocus | fase, 11 punti AF |
Raffica | 4,5 |
Innesto obiettivi | Canon EF |
Obiettivo in kit | 24-105 f/4,0 L IS |
Video | Full HD |
Flash | no |
Wi-Fi | si |
Dimensioni | 145x111x71 mm |
Peso | 770 g |
Prezzo s.c. | € 1.270 |
Prezzo s.c. con garanzia IT | € 1.350 |
Prezzo kit | € 1.870 |
Prezzo kit con garanzia IT | € 2.050 |
La 6D, presentata nel 2012 alla Photokina, è la reflex fullframe d’ingresso nel mondo Canon. Ha un sensore CMOS di fullframe (36×24 mm) con 20 Mpx. Il corpo, in lega di magnesio, è compatto e protetto da polvere ed acqua. L’innesto obiettivi è il Canon EF. Consente di scegliere fra oltre 90 obiettivi Canon, dal supergrandangolo 14 mm f/2,8 al supertele 800 mm fra cui numerosi zoom, sia amatoriali che professionali, per la maggior parte stabilizzati. Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità fino a f/1,2 e di obiettivi specialistici per architettura e foto in studio. Sono disponibili anche altre decine di obiettivi di fabbricanti di ottiche universali come Sigma, Tamron, Tokina ed altri. Il mirino reflex ha una copertura del 97 % e un ingrandimento di 0,71x edè molto luminoso. Lo schermo da 3″, di formato 3:2 con 1.040.000 pixel è fisso. L’autofocus, del tipo a rilevamento di fase, ha 11 punti AF; è molto veloce e sensibile anche in pochissima luce. La sensibilità varia da 100 a 25600 iso, estendibile fino a 102400, con un rapporto segnale/rumore fra i migliori della categoria. E’ dotata di ricevitore GPS integrato e di connettività Wi-Fi, con la quale è possibile controllarla remotamente anche con uno smartphone e l’apposita app.
La qualità d’immagine è molto elevata ed anche se la sua risoluzione è superata da qualche concorrente la pulizia delle immagini alle alte sensibilità la pone ai vertici della categoria.
La 6D è una reflex adatta a foto di paesaggio, ritratto, architettura, cerimonie, studio, still life per il suo sensore, la buona risoluzione e il corpo ben protetto. La velocità di raffica pur non essendo elevatissima può essere mantenuta per parecchi fotogrammi, mentre l’autofocus a soli 11 punti la limita un po’ invece in tutti i generi di foto in cui il soggetto si muove velocemente, foto sportiva, animali in libertà, ecc. Molto comoda la disponibilità del GPS e della connettività wireless.
Obiettivi aggiuntivi: in alternativa all’EF 24-105 f/4,0 L IS con cui è offerta in kit si può prendere anche con l’EF 24-70 mm f/4,0 L IS a 2100 € (2500 con gar. it.). Per un tele zoom la scelta è molto ampia con ottiche di elevata qualità. Consigliati l’EF 70-200 mm f/4,0 L IS 1.050 €, ma anche la versione non stabilizzata EF 70-200 mm f/4,0 L 550 € adatta se prevalentemente si scattano foto in buona luce con tempi di esposizione veloci. Per un tele più lungo l’EF 70-300 mm f/4,0-5,6 L IS 1.150 €. L’EF 70-200 mm f/2,8 L IS, 1.900 €, è consigliato solo se si deve scattare prevalentemente con poca luce e in interni. Inoltre ci sono numerosi tele a focale fissa da 200 a 800 mm. Come grandangolare la scelta migliore è l’EF 16-35 mm f/4,0 L IS, 1300 €, migliore anche dell’EF 14 mm f/2,8 1800 €. Fra i focale fissa luminosi ottimi l’EF 28 mm f/1,8 460 €, 35 mm f/2,0 IS 540 €, 50 mm f/1,4 310 €, l’85 mm f/1,8 330 e e il 100 mm f/2,0 420 €, ma ci sono anche 24 e 35 mm f/1,4 e il costoso 85 mm f/1,2 1.800 €. Da non trascurae poi l’EF 50 mm f/1,8 II 100 €, uno dei migliori anche se economico. Come macro la scelta migliore è l’EF 100 mm f/2,8 L IS 800 €, ma ci sono anche il 100 mm f/2,8 450 € € 50 mm f/2,5 260 €. Come zoom ad ampia escursione il Canon EF 28-300 f/3,5-5,6 L IS è molto caro, 2.100 €, e se si vuole un obiettivo di questo tipo l’unica scelta rimanente è il Tamron 28-300 f/3,5-6,3 VC PZD 800 €.
Nikon D610
Sensore | Fullframe (36×24 mm) |
Mpx | 24 |
Mirino | ottico |
Schermo | fisso |
Stabilizzazione | sugli obiettivi |
Autofocus | fase, 39 punti AF |
Raffica | 6 |
Innesto obiettivi | Nikon F |
Obiettivo in kit | 24-85 f/3,5-4,5 VR |
Video | Full HD |
Flash | si |
Wi-Fi | no |
Dimensioni | 141x113x82 mm |
Peso | 850 g |
Prezzo s.c. | € 1.290 |
Prezzo s.c. con garanzia IT | € 1.560 |
Prezzo kit | € 1.820 |
Prezzo kit con garanzia IT | € 2.200 |
La D610, reflex fullframe d’ingresso nel mondo Nikon, e sostituisce la sfortunata D600. Ha un sensore CMOS di fullframe (36×24 mm) con 24 Mpx. Il corpo, in lega di magnesio, è compatto e protetto da polvere ed acqua. L’innesto obiettivi è il Nikon F. Può montare tutti gli obiettivi con innesto Nikon F costruiti negli ultimi 50 anni. Consente di scegliere fra circa 70 obiettivi Nikon, dal supergrandangolo 14/2,8 mm al supertele 800 mm fra cui numerosi zoom, sia amatoriali che professionali, per la maggior parte stabilizzati. Dispone inoltre di numerosi focale fissa di alta luminosità fino a f/1,4 e di obiettivi specialistici per architettura e foto in studio. Sono disponibili anche altre decine di obiettivi di fabbricanti di ottiche universali come Sigma, Tamron, Tokina ed altri. Il mirino reflex ha una copertura del 100 % e un ingrandimento di 0,7x. Lo schermo da 3,2″ con 920.000 pixel è fisso.L’autofocus, del tipo a rilevamento di fase, ha 39 punti AF ed è molto veloce e preciso anche nell’inseguire i soggetti in movimento, però i suoi punti AF sono purtroppo quasi tutti concentrati al centro dell’inquadratura, limitandone l’efficacia per soggetti che si spostano lateralmente. La sensibilità varia da 100 a 6400 iso, estendibile da 50 fino a 25600.
La D600 è una reflex adatta a foto di paesaggio, ritratto, architettura, cerimonie, studio, still life per il suo sensore, la ottima risoluzione e il corpo ben protetto. L’autofocus con 39 punti la renderebbe abbastanza adatta anche a foto sportive ed a inseguire soggetti in rapido movimento, con la limitazione precedentemente indicata, e anche la velocità di raffica è un po’ limitata per questi generi di foto. La qualità d’immagine è ottima e supera quella di qualsiasi reflex APS.
Obiettivi aggiuntivi: in alternativa all’AF-S 24-85 f/3,5-4,5 VR con cui è offerta in kit si può prendere anche solo corpo più l’AF-S 24-120 mm f/4,0 VR 1.000 €. Per un tele zoom la scelta è fra l’AF-S 70-200 mm f/4,0 VR 1.050 o l’AF-S 70-300 mm f/4,5-5,6 VR 450 €. L’AF-S 70-200 mm f/2,8 VR, 1.800 €, è consigliato solo se si deve scattare prevalentemente con poca luce e in interni. Inoltre ci sono numerosi tele a focale fissa da 200 a 800 mm. Come grandangolare la scelta migliore è l’AF-S 16-35 mm f/4,0 VR, 950 € o il nuovo AF-S 20 mm f/1,8 930 €. Fra i focale fissa luminosi ottimi l’AF-S 28 mm f/1,8 550 €, 35 mm f/1,8 IS 510 €, 50 mm f/1,4 330 € e 85 mm f/1,8 470 €, ma ci sono anche 24,35 e 85 mm f/1,4. Da non trascurae poi l’AF-S 50 mm f/1,8 180 €, uno dei migliori anche se economico. Come macro la scelta migliore è l’AF-S 100 mm f/2,8 VR Micro 750 €, ma c’è anche il l’AF-S 60 mm f/2,8 Micro 450 €. Come zoom ad ampia escursione l’AF-S 28-300 f/3,5-5,6 VR 800 €.
Sony SLT A77 II
Sensore | APS (23,5×15,6 mm) |
Mpx | 24 |
Mirino | elettronico |
Schermo | orientabile |
Stabilizzazione | sul sensore |
Autofocus | fase, 79 punti AF |
Raffica | 12 |
Innesto obiettivi | Sony A |
Obiettivo in kit | 16-50 f/2,8 (24-75 eq.) |
Video | Full HD |
Flash | si |
Wi-Fi | si |
Dimensioni | 143x104x81 mm |
Peso | 647 g |
Prezzo s.c. | € 970 |
Prezzo s.c. con garanzia IT | € 1.100 |
Prezzo kit | € 1.220 |
Prezzo kit con garanzia IT | € 1.600 |
Questa reflex APS si è evoluta notevolmente rispetto alla precedente nell’autofocus. La versione attuale dispone di un sistema autofocus con ben 79 punti AF distribuiti sulla maggior parte dell’inquadratura. I 15 punti centrali sono a croce e quello al centro ha una precisione maggiore per obiettivi con apertura f/2,8. La sensibiità dell’autofocus arriva a -2 EV. L’autofocus inoltre è particolarmente efficiente nell’inseguimento dei soggetti (Focus Tracking) ed ha un’utile funzione per ricercare e mettere a fuoco gli occhi del soggetto in caso di ritratti. La velocità e la precisione dell’autofocus consentono alla A77 II di sfruttare a pieno la sua velocità di raffica di 12 fg/s, per 60 scatti, per produrre sequenze sempre perfettamente a fuoco. Le altre caratteristiche sono: sensore APS (23,5×15,6 mm) CMOS con 24 Mpx, elaboratore d’immagine Bionz X, ottimo mirino elettronico OLED con 2,359 Mpx copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,74x (come una fullframe), schermo orientabile da 3″ e 921.000 pixel, sensibilità Iso da 100 a 25600 estendibile a 51200 solo in Iso Auto, otturatore con tempi da 30 secondi a 1/8000. Come tutte le reflex Alpha ha la stabilizzazione incorporata sul sensore, che funziona quindi anche con gli obiettivi a focale fissa che di solito ne sono privi. Dispone di ingresso per microfono stereo esterno e di un’uscita HDMI che consente la visualizzazione della ripresa su un monitor e la sua registrazione su un dispositivo esterno. Per la ripresa video sono disponibili tutte le modalità di funzionamento e tutte le regolazioni e la messa a fuoco è a rilevamento di fase con anche la funzione di inseguimento. Per il video si può usare anche il mirino, oltre che lo schermo, a differenza delle reflex con mirino ottico. Il corpo macchina, in lega di magnesio, è protetto da polvere ed acqua. Dispone di connessione Wi-Fi e NFC per la connessione ed il controllo con uno smartphone e tablet oltre che per il trasferimento delle foto.
La A77 II è la più veloce delle reflex dopo la Canon 1DX da 14 fg/s, che costa però 5 volte tanto, superando la Nikon D4s (11 fg/s) e la nuova Canon 7D II (10 fg/s). Il suo autofocus è poi all’altezza della raffica garantendo la possibilità di sequenze nitide e a fuoco alla massima velocità. Questo ne fa una reflex ideale per la foto sportiva o comunque di soggetti in movimento veloce per chi non vuole investire la cifra necessaria per le reflex professionali specializzate. Naturalmente la A77 II è adatta anche a qualunque altro genere di foto con un’ottima qualità d’immagine, al livello delle migliori APS. E’ anche molto valida per le riprese video in quanto il suo autofocus veloce a rilevamento di fase funziona anche in questo caso e per lo schermo orientabile molto comodo per queste riprese. E’ quindi l’ideale anche per chi vuole fare contemporaneamente foto e video.
Obiettivi aggiuntivi: se si vuole uno zoom standard con escursione più ampia di quello in kit, ma rinunciando a qualcosa in luminosità, si può prenderla solo corpo aggiungendo lo Zeiss DT Vario-Sonnar 16-80 mm f/3,5-5,6 (24-120 mm eq.) 650 €. I tele zoom per sfruttare la A77 II per foto sportiva e naturalistica sono numerosi: Sony G 70-200 mm f/2,8 (105-300 mm eq.) 2.400 €, Sony G 70-400 mm f/4,0-5,6 (105-600 mm eq.) 1.850 €, ma ci sono anche i più economici Sony G 70-300 mm f/4,5-5,6 (105-450 mm eq.) 880 € e Sony DT 55-300 mm f/4,5-5,6 (82-450 mm eq.) 290 €. Come grandangolo c’è il Sony DT 11-18 mm f/4,5-5,6 (16,5-28 mm eq.) 600 €. Per una focale luminosa si possono scegliere i Sony DT 35 mm f/1,8 (52 mm eq.) 180 €, 50 mm f/1,8 (75 mm eq.) 150 €, 50 mm f/1,4 (75 mm eq.) 340 €, questi ultimi due adatti per ritratto, e gli Zeiss Distagon 24 mm f/2,0 (36 mm eq.) 1.100 €, Planar 50 mm f/1,4 (75 mm eq.) 1.300 €, 85 mm f/1,4 (127 mm eq.) e 135 mm f/1,8 (202 mm eq.). Come zoom ad ampia escursione ci sono i Sony DT 18-135 mm f/3,5-5,6 (27-202 mm eq.) 440 € e 18-250 mm f/3,5-6,3 (27-375 mm eq.) 580 €. I macro sono i Sony DT 50 mm f/2,8 (75 mm eq.) 480 € e 100 mm f/2,8 (150 mm eq.) 820 €.
ciao Francesco,
è verosimile che la d 750 possa essere parificata in termini di qualità di immagine ad alti iso alla d 800 ? e In termini di velocità di operazione?
Le vere differenze secondo te tra d 610 d 750 e d 800?
Al momento ho una d7100, puo avere senso mantenerla per usarla per foto che necessitano del crop della dx(mi piace usare telezoom) e in piu acquistare una delle tre fx nikon?
ciao..e grazie
Giovanni,
ancora non ho avuto la possibilità di provare la Nikon D750, ma ho provato D600 e 610 e D800. Visto che tutte hanno un sensore fullframe il loro rapporto segnale/rumore è simile, a parità di dimensioni di visualizzazione. Infatti questo rapporto dipende essenzialmente dalle dimensioni del sensore e dalla sua tecnologia, indipendentemente da quanti pixel poi raccolgono la luce. La qualità d’immagine però non è la stessa perchè le D610 e D750 hanno 24 Mpx, mentre le D800 e D810 ne hanno 36, quindi hanno una maggiore risoluzione, naturalmente usando obiettivi di alta qualità.
La differenza principale fra la D610 e le D750 e D810 sono l’autofocus e l’elaboratore d’immagine. La D610 ha un AF con 39 punti concentrati al centro dell’inquadratura. Le altre due ne hanno 51 che coprono meglio, anche se non completamente, l’inquadrarura e dovrebbero avere anche prestazioni leggermente migliori. L’elaboratore Expeer 4 di D750 e D810 garantisce una migliore qualità d’immagine e un rapporto segnale/rumore leggermente migliore alle alte sensibilità. La D750 è la più leggera delle tre ed ha anche lo schermo orientabile, utile per i video. Come la D810 ha inoltre un’uscita HDMI per registrare il video non compresso su un registratore esterno.
La D610 è quindi la più amatoriale, la D810 la più professionale (usa anche le schede Compact Flash) e adatta a paesaggi, cerimonie, foto in studio e gigantografie. Alla fine la D750 è la più equilibrata per un uso amatoriale evoluto ed anche professionale.
Tenere la D7100 può essere una buona ide se hai ottiche DX, ma ricorda che i ritagli (“crop”) si possono fare anche a posteriori su pc e l’uso di una Dx si giustifica solo se si vogliono usare le immagini jpeg immediatamente dopo lo scatto.
Ciao, Francesco
Caro Francesco molto interessanti i tuoi articoli. Ho trovato molto interessante la Sony A7.
Volevo sapere da te questa è la sola miroless full frame attualmente disponibile? Inoltre ricordi che parlammo anche della Olympus stylis? A livello di compattezza la Sony A7 è compatta come la olympus stylius? E la qualità dell immagine siamo lì? Con un ulteriore sforzo economico mi consigli e resti di passare a questa Sony? Certo la olympus mi interessava per compattezza e zoom non esagerato ma con buona luminosità. La Sony A7 è full frame ma zoom paragonabile alla olympus srylis? Grazie
Valentino,
le Sony A7, A7R e A7S sono le uniche mirrorless fullframe disponibili. Sono piccole e leggere, ma il paragone con l’Olympus Stylus 1 non è corretto. La Stylus 1 è una piccola bridge con un sensore 1/1,7 (7,44×5,58 mm) molto più piccolo di un fullframe (36×24 mm) e la sua qualità d’immagine, per quanto buona per la categoria, non è assolutamente confrontabile con quella delle A7. Un paragone migliore si può fare con le Olympus OM-D, in particolare con la E-M1 che regge il confronto con la A7 per qualità d’immagine anche alle alte sensibilità, pur avendo solo 16 Mpx contro i 24 dell’A7. Le dimensioni, e anche i prezzi, però sono paragonabili. L’Olympus è in ventaggio però per il corredo obiettivi, molto più ampio, e per le loro dimensioni e pesi, più ridotti.
Al limite si potrebbe prendere in considerazione la OM-D E-M10, ancora più piccola e compatta e con qualità d’immagine abbastanza vicina a quella dell’E-M1, mentre corpo macchina ed autofocus sono inferiori. Anche il prezzo però è notevolmente più basso.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco. Innanzitutto complimenti per il blog. Ti chiedo un’informazione sulla Olympus OM D E-M1; ossia di confermarmi che la suddetta macchina prevede il funzionamento dell’autofocus ibrido sulle ottiche M. Zuiko micro 4/3; ti chiedo cortesemente questa conferma in quanto da altre parti leggo invece che su queste ottiche funziona solo l’AF a rilevamento di contrasto, mentre quello a rilevamento di fase dovrebbe funzionare solo sulle 4/3 normali . Grazie. Un saluto.
Riccardo,
l’Olympus OM-D E-M1 è una fotocamera mirrorless con innesto obiettivi Micro 4/3 quindi per gli obiettivi M.Zuiko. LE reflex 4/3 invece usano gli Zuiko Digital ED che possono essere montati sulle mirrorless OM-D e PEN con un anello adattatore.
Leggendo le specifiche della E-M1 scaricate dal sito Olympus ed il manuale d’istruzione non ho trovato alcuna indicazione che limiti la funzionalità dell’autofocus a rilevamento di fase (che ha 31 punti AF) ai soli obiettivi Zuiko Digital. Si legge che l’innesto obiettivi è Micro 4/3 e che l’autofocus è il Dual AF a rilevamento di contrasto e di fase.
Più di questo non posso dirti. Non so da dove e da chi si sia originata l’informazione che la E-M1 usi l’AF a rilevamento di fase solo per i precedenti obiettivi Zuiko Digital e non per gli M Zuiko, ma a me sembra avere poco senso che un produttore sviluppi un sistema di messa a fuoco che funziona solo con obiettivi della vecchia serie, non più sviluppata, e usabili solo con un anello adattatore.
A me l’autofocus della E-M1 è sembrato piuttosto veloce e preciso, come dovrebbe essere un sistema ibrido che sfrutta la velocità del rilevamento di fase e la precisione del rilevamento di contrasto.
Ciao, Francesco
P.S.: poichè il tuo è un nuovo indirizzo e-mail per il blog, con il quale scrivi per la prima volta, il tuo primo commento non compare senza approvazione. Questo per evitare spam. D’ora in poi i tuoi commenti appariranno immediatamente senza bisogno di approvazione.
Cancello il commento precedente che è uguale a questo.
P.S.2: aggiungo che sul depliant delle OM-D che ho letto dopo avere risposto è scritto esplicitamente che il Dual Fast AF funziona con gli obiettivi Micro Quattro Terzi e con i Quattro Terzi
Aggiungo che ho finalmente capito da dove si origina l’equivoco per cui molti pensano che l’autofocus a rilevamento di fase della OM-D E-M1 funzioni solo con gli obiettivi Zuiko Digital per Quattro Terzi.
Nel test della E-M1 di DPReview http://www.dpreview.com/reviews/olympus-om-d-e-m1 loro hanno scritto che per gli obettivi Quattro Terzi la messa a fuoco a rilevamento di fase, per la quale sono stati progettati, è più efficiente di quella a rilevamento di contrasto, cosa ovvia e scontata.
Peggio ancora hanno fatto nella pagina dedicata all’autofocus http://www.dpreview.com/reviews/olympus-om-d-e-m1/7 in cui dicono che l’AF a rilevamento di fase si attiva con gli obiettivi Quattro Terzi (Zuiko Digital) cosa che si presta ad equivoci. E’ vero che poi nella tabella in basso fanno vedere che l’AF a rilevamento di fase (PDAF) funziona anche con gli obiettivi Micro Quattro Terzi (M Zuiko) in autofocus continuo, ma la cosa non è evidente e non salta agli occhi così i più pensano che l’AF a rilevamento di fase funzioni solo con i vecchi obiettivi Quattro Terzi.
Aggiungono anche “The result is a 37-point AF array that is used when a Four Thirds lens is mounted.” e molti, forse non essendo molto pratici di inglese, capiscono che l’AF a rilevamento di fase funziona solo con gli obiettivi Quattro Terzi, mentre vuol dire solo che questo AF si attiva quando sono montati questi obiettivi, ma non esclude che funzioni anche con gli altri
Da qui presumo che sia nato l’equivoco.
E qualcuno ancora da retta a questo sito!
Francesco
Ciao Francesco,
Innanzitutto scusa per il messaggio identico postato due volte, pensavo che ci fosse qualche inconveniente tecnico.
Grazie mille per le tue risposte esaustive. Anche io come te ho pensato che non avesse senso sviluppare un nuovo sistema di messa fuoco, adatto solamente ad obiettivi di una vecchia serie; ma poi mi sono imbattuto in questi due siti che mi hanno fatto venire il dubbio:
http://www.wired.it/gadget/foto-e-video/2014/03/05/olympus-om-d-e-m1/
http://www.dphoto.it/olympus/olympus-om-d-e-m1-nuova-ammiraglia-velocissima.html
Oltretutto curiosando nelle schede tecniche degli obiettivi micro 4/3 del sito Olympus, ho trovato la seguente dicitura: “Messa a fuoco a rilevamento del contrasto estremamente veloce”; perciò anche questa descrizione mi aveva fatto aumentare i dubbi.
Grazie alla tua competenza, ora mi sento più tranquillo nell’acquistarla a breve. Ne approfitto per chiederti se consideri un “peccato mortale” l’abbinamento alla EM-1 di obiettivi zoom M.ZUIKO della serie normale anziché Pro, oppure se sia un abbinamento tutto sommato “accettabile”.
Grazie ancora! Un saluto,
Riccardo
Riccardo,
Dphoto, sito italiano di fotografia, però nella sua presentazione della E-M1 dice correttamente “Il sistema autofocus ibrido DUAL FAST AF offre una messa a fuoco veloce tanto con gli obiettivi Micro QuattroTerzi quanto con quelli QuattroTerzi”.
L’altro sito Wired, da non frequentare perchè apre anche finestre su siti porno e musiche in sottofondo, dice una fesseria affermando che la E-M1 commuta la messa a fuoco da rilevamento di contrasto a quello di fase passando da obiettivi Micro Quattro Terzi a Quattro Terzi.
Riguardo agli obiettivi puoi benissimo prendere la E-M1 anche con uno zoom non Pro. Il 12-50 EZ è buono, ma poco luminoso ed a me sta antipatico per la sua forma molto allungata. Il 14-150 è pure buono ed un’ottima scelta per uno zoom tuttofare, anche se non è protetto da polvere ed acqua come il 12-50 ed il corpo. Considera però quante volte fotograferai sotto la pioggia o nel deserto!
Ciao, Francesco
P.S.: anche questo commento non è comparso subito perchè quelli contenenti link devono sempre essere approvati
Grazie mille Francesco! Il 14-150 è sicuramente quello che mi attira di più. Ho ancora un po’ di indecisione, perché sto valutando come alternativa l’attraente (come dimensioni e peso) pancake 14-42, a cui aggiungerei il 40-150, con l’inconveniente però di avere due obiettivi.
Ciao,
Riccardo
Riccardo,
l’Olympus 14-42 EZ “pancake” ha senso su una fotocamera dal corpo piccolo e leggero come la EM-10, ma non sulla E-M1 che è più grande e pesante. Oltretutto la E-M1 è venduta in kit solo con il 12-40/2,8 o il 12-50/3,5-5,6 quindi dovresti prenderla solo corpo e cercare separatamente il 14-42 EZ che non so se sia repreibile singolarmente.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco, seguendo i tuoi preziosi suggerimenti, alla fine ho preso la E-M1 solo corpo, aggiungendo il 14-150 II e il 9-18. Devo ancora familiarizzarci, perché l’ho appena presa, ma le prime impressioni sono ottime, considerando che arrivavo da una Canon 1100D con Sigma 18-200 e con Canon 10-18, che ho dato in permuta. Sebbene non certo tascabili, avere macchina e obiettivi più compatti e leggeri rispetto alla mia dotazione precedente, lo trovo un bel vantaggio per chi, come me, si porta appresso la macchina durante i viaggi. Inoltre mi stanno entusiasmando l’impressione di solidità ed il mirino della E-M1! Grazie ancora. Un Saluto, Riccardo.
Ciao Francesco,
ho scoperto solo oggi il tuo blog e lo sto saccheggiando a più non posso. Devo complimentarmi con te per la chiarezza e la competenza con cui affronti gli argomenti ed offri suggerimenti del tutto oggettivi e disinteressati.
Ti scrivo per porti un dilemma che mi sta attanagliando da circa una settimana e di cui vorrei trovare soluzione. Possiedo un corredo fotografico composto da Nikon D700, Nikkor 24-70/2,8 e Nikkor 70-210/2,8 VR1. Sono un felice possessore…ma pesa! Inizio ormai a sentire gli anni e pensavo di cambiare corredo per alleggerirmi, passando ad Olympus OM-D E M1 corredata dalle due ottiche PRO 14-40/2,8 e 40-150/2,8. Non ho un genere fotografico delineato poichè passo dal land alla ritrattisca, dalla “street” alle manifestazioni aeree e non ultima, le lunghe esosizioni. Come ingrandimenti non supero il 50×70. Questo, tanto per offrirti una rapida panoramica.
Non nego di essere particolarmente preoccupato di fare un salto nel buio e rimetterci in termini di qualità/prestazioni rispetto a quanto adesso possiedo. Piuttosto che risultare deluso, archivierei definitivamente il pensiero di un eventuale cambio..Per tale motivo, mi farebbe piacere conoscere il tuo parere anche se esposto in modo sintetico. Sicuramente le tue parole saranno quelle che faranno pendere l’ago della bilancia a favore di una situazione o dell’altra.
Ti ringrazio in anticipo per il tempo che mi stai donando.
Con stima
Gavino
Gavino,
ti ringrazio per le tue gentili parole di apprezzamento per il mio blog.
Ho visto le tue foto e mi sono piaciute: quelle di paesaggio hanno un’atmosfera suggestiva e particolare, sia in B/N che a colori, e anche quelle orientate più alla descrizione di forme e colori sono molto belle ed originali.
Penso che sarebbero comunque belle ed apprezzabili indipendentemente dalla fotocamera usata perchè quello che conta è il fotografo.
Ho visto che molte sono state scattate con una Nikon D300, anche se ora mi dici che hai una D700
Conosco bene la Nikon D700, ottima reflex anche se ha qualche anno sulle spalle, con una buona qualità d’immagine, ma grande e pesante, ed i due obiettivi 24-70/2,8 e 70-200/2,8 VR. Sono ottimi, ma pesanti e di dimensioni ragguardevoli e capisco la difficoltà di trasportarli sempre e la voglia di avere qualcosadi più leggero e maneggevole.
L’Olympus OM-D E-M1, da me provata quasi due anni fa, è un’eccellente fotocamera che non fa rimpiangere le reflex più grandi. La sua costruzione è ottima, in metallo, a livello professionale e la finitura accuratissima. I comandi sono molto comodi ed ergonomici e la sensazione ruotando le varie ghiere è di elevata qualità. Il mirino è ottimo, con un ingrandimento uguale a quello delle reflex fullframe e una copertura del 100 %. Se non ti crea problemi usare un mirino elettronico (eventualmente chiedi in un buon negozio una prova visiva) potrai apprezzare anche il fatto che consente di verificare l’effetto delle regolazioni, esposizione e bilanciamento del bianco, direttamente e prima dello scatto, oltre che visualizzare tutti i menu della fotocamera in modo da potere effettuare qualsiasi regolazione senza staccare l’occhio dal mirino. L’autofocus è ibrido, a rilevamento di fase e di contrasto, con 81 punti AF, quindi veloce ed in grado di seguire anche soggetti in movimento. Il sensore è più piccolo di quello della D700, di formato 4/3 (17,3×13 mm), con 16 Mpx, ma di elevata qualità. Insieme all’elaboratore d’immagine consente di ottenere un’ottima qualità d’immagine fino a 3200 Iso e, salvando le foto in raw e convertendole con Olympus Viewer 3 (fornito con la fotocamera) di arrivare fino a 6400 Iso, con una qualità d’immagine paragonabile a quella di una fulframe con un simile numero di pixel. Rispetto alla D700 avresti una risoluzione leggermente maggiore, però con un formato di fotogramma un po’ diverso, 4:3 invece di 3:2, ed un rapporto segnale/rumore dello stesso livello visto che la D700 è inferiore alle fullframe Nikon attuali. Rispetto alla D300 la qualità d’immagine alle alte sensibilità è addirittura leggermente migliore.
I due obiettivi M.Zuiko 12-40/2,8 Pro (equivalente ad un 24-80 mm) e 40-150/2,8 Pro (equivalente ad un 80-300 mm) sono di elevata qualità ed adeguati per sfruttare al meglio il sensore.
Infine i pesi: la E-M1 con il 12-40 e il 40-150 pesano complessivamente 1.639 grammi, la D700 con il 24-70 ed il 70-200 3535 grammi. Una bella diminuzione!
Ciao, Francesco
Caro Francesco sei stato estremamente gentile e disponibile nel darmi una risposta così completa ed articolata. A questo punto mediterò ancora un pochino per poi prendere una decisione definitiva. Certamente il fatto che tu mi dica che alla fine di tutto perderò poco o niente in prestazioni/qualità farà si che la scelta propenda per il cambio.
Ancora grazie di tutto e complimenti per il tuo blog che sicuramente, adesso che l’ho conosciuto, non mi farò mancare nelle mie letture di approfondimento fotografico.
Un caro saluto
Gavino