Olympus OM-D E-M1: test

DSC03914sOlympus è diventata famosa negli anni 70 per le sue reflex OM. La OM1 capostipite della famiglia ha stupito alla sua presentazione il mondo dei fotografi per le sue ridotte dimensioni a confronto con le quelle massicce dellereflex dell’epoca, Canon F1 e Nikon F2 in primo luogo, per la sua qualità e quella degli obiettivi. Il suo grande successo ha rivoluzionato il mondo della fotografia
In questi ultimi due anni Olympus ha rinnovato la sua tradizione con una nuova serie di fotocamere di alta classe che si richiama esplicitamente a questa tradizione: la serie infatti si chiama OM-D, il cui primo modello è stato la E-M5 provata a fine 2012. A fine 2013 si è aggiunta la E-M1 protagonista di questa prova. La OM-D E-M1 usa tecnologie aggiornatissime e già sperimentate nella serie PEN e nella E-M5, la configurazione mirrorless ed il sensore Micro 4/3e il mirino elettronico ulteriormente perfezionate. Il sensore è sempre da 16 Mpx, ma l’elaboratore d’immagine TruePIC VII è ulteriormente migliorato. Così pure il mirino elettronico ora da2,36 Mpx e con un ingrandimento di 1,48x e l’autofocus ibrido a rilevamento di fase e contrasto. Questo insieme al corpo interamente metallico a prova di spuzzi e polvere, al sistema di stabilizzazione estremamente efficace e ai comandi esterni abbondanti ed ottimamente disposti ne fanno uno strumento professionale che si pone in concorrenza oltre che con le migliori reflex APS anche con alcune fullframe dell’ultima generazione grazie anche alla qualità degli obiettivi ed alla vastità del corredo Micro 4/3.
E’ il momento quindi di verificare se la qualità della E-M1 sia all’altezza di quella delle sue blasonate concorrenti reflex, visto che si colloca nella fascia di prezzo delle APS di classe alta e delle fullframe reflex o mirrorless di classe media.
Guardando la E-M1 non si può non pensare alle reflex OM. L’estetica è volutamente simile ed anche le dimensioni cono vicine, la E-M1 è solu un po meno sviluppata in spessore, anche se ha in più l’impugnatura. Le dimensioni sono quindi contenute, ma la fotocamera ha un aspetto robusto e professionale. Il peso è medio e il confronto con uan reflex fa risaltare ancora di più questi aspetti.
La macchina comunque sembra una reflex e solo guardando nel mirino ci si accorge che non lo è.

Le sue principali caratteristiche sono:
– sensore Micro 4/3 Live MOS da 16,1 Mpx
– processore d’immagine TruePic VII
– corpo in lega di magnesio protetto da polvere ed acqua
– innesto obiettivi Micro 4/3
– mirino elettronico con 2,36 Mpx, ingrandimento di 1,48x (074x reali, come uno fullframe) e frequenza di refresh di 120 fg/s
– schermo da 3″ con funzione touch con 1.037.000 pixel orientabile in alto ed in basso
– autofocus ibrido a rilevamento di fase e contrasto con 81 punti AF a rilevamento di contrasto e 37 a rilevamento di fase selezionabili automaticamente o manualmente
– stabilizzatore d’immagine a “5 assi” sul sensore
– modalità di esposizione completamente automatica, Program, a priorità, manuale e con scene predisposte
– sensibilità automatica o manuale da 100 a 25.600 Iso
– otturatore con tempi da 60 secondi ad 1/8000
– disponibilità di Art Filter
– ripresa video Full HD a 1920×1080 pixel 30p in formato AVCHD/H.264 o Mjpeg con audio stereo
– velocità di raffica fino a 10 fg/s
– Sistema di pulizia del sensore a vibrazione ultra sonica
– flash esterno fornito con la macchina
– dimensioni 130x94x632 mm
– peso 497 grammi

La OM-D E-M1 costa circa 1.500 € solo corpo, 1.700 € in kit con lo zoom elettrico 12-50 mm (24-100 mm equivalente) f/3,5-6,3 e 2.200 € in kit con lo zoom Pro 12-40 mm (24-80 mm equivalente) f/2,8.

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Descrizione & uso
Prestazioni
Galleria
Conclusioni

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0 commenti su “Olympus OM-D E-M1: test”

  1. ottima recensione, per una macchina eccellente, che ho avuto la fortuna di provare, sono tante le caratteristiche che me la fanno preferire a una voluminosa ingombrante e pesante reflex.
    la qualita’ delle immagini il comportamento con iso elevati la reattivita’ la praticita’ di utilizzo la maneggevolezza tutte raggruppate in una macchina fantastica del genere,
    di fatto ne hanno consacrato un grande successo di vendite, anche in tempi di crisi come i giorni nostri.
    prima di pensare di acquistare una reflex rifletteteci molto, e vedrete che non vi pentirete !!!
    saluti marco

  2. L’unico problema è che non è piccolissima e non c’è tanto guadagmo in termini di portabilità ! Inoltre il costo è superiore a quello di una buona reflex a formato ridotto !

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