Sony A7r : impressioni

A7R_wSEL2870La A7R è la sorella, quasi gemella, della A7, entrambe mirrorless fullframe. Si differenzia dalla A7, di cui ho già pubblicato le impressioni, per il sensore e per l’autofocus. Monta infatti un sensore fullframe da 36 Mpx senza filtro antialias, come la Nikon D800E, anche se non si tratta dello stesso sensore come vedremo. A differenza di quello dell’A7 però questo sensore non dispone di pixel sdoppiati per la messa a fuoco a rilevamento di fase che quindi si limita a quella a rilevamento di contrasto comune a quasi tutte le mirrorless.
Per il resto le due fotocamere sono uguali con un corpo compatto, addirittura più piccolo di alcune mirrorless Micro 4/3, l’innesto obiettivi Sony E, quello delle NEX, con obiettivi specifici per il formato, ma che può montare anche gli obiettivi Alpha con un adattatore, il mirino elettronico OLED con 2,4 Mpx, lo schermo orientabile, la ripresa video Full HD ed la connessione Wi-Fi e NFC.
In occasione del Sony day della scorsa settimana presso il negozio romano La Placa ho potuto provare anche questo modello.
Ricordo le principali caratteristiche dell’A7R:

– sensore fullframe (36×24 mm) da 36 Mpx senza filtro antialias
– elaboratore d’immagine BIONZ X
– innesto obiettivi Sony E
– autofocus a rilevamento di contrasto
– mirino elettronico OlED con 2,4 Mpx
– schermo da 3″ con 1,23 Mpx
– sensibilità da 100 a 25600 Iso
– otturatore con tempi da 30 secondi ad 1/8000
– velocità di raffica di 5 fg/s
– ripresa video Full HD 1920×1080 pixel 60p, 60i, 24p AVCHD o MPEG-4
– uscita HDMI 4K per visualizzare le foto su TV 4K
– connessione Wi-Fi e NFC
– dimensioni 127x94x48 mm
– peso 465 grammi

La A7 costa 2299 € solo corpo.
LA A7R è esteriormente identica all’A7 e l’unica distinzione è la piccola R rossa sul frontale accanto alla sigla A7. I tecnici Sony hanno affermato che un’altra differenza è il materiale della calotta superiore in magnesio invece che in alluminio, ma dalle specifiche tecniche ciò non risulta. Questo però potrebbe spiegare il peso leggermente inferiore dell’A7R rispetto all’A7, anche se si tratta di solo 9 grammi.

Per un confronto ed un commento sulle sue dimensioni e pesi con vari obiettivi in dotazione rispetto ad altre mirrorless e fullframe rimando anche all’articolo sull’A7.
Qui la confronto con la Nikon D800E che monta un sensore simile, ma non uguale, da 36 Mpx senza filtro antialias.

A7R-D800E-front

A7R-D800-ob

Come si vede la differenza è impressionante sia vedendole frontalmente, sia con gli zoom 24-70 montati, anche se si deve considerare che lo Zeiss sulla Sony è un f/4,0 e il Nikon sulla D800 è un f/2,8. I pesi sono 895 grammi per la A7R con lo Zeiss 24-70/4,0 e 1900 grammi per la D800E con il 24-70/2,8. Si tratta di 1 kg e si sente tutto sulle spalle durante il trasporto.
Ho detto che i due sensori sono simili, ma non uguali. Infatti quello della A7R, con 36 Mpx, ha le microlenti dei pixel prossimi ai bordi spostate lateralmente rispetto al centro del pixel per favorire la ricezione dei raggi di luce obliqui provenienti dall’obiettivo.

A7r_gapless-pixel

Questo è necessario a causa del tiraggio (distanza dal piano del sensore al piano d’innesto dell’obiettivo) dell’A7R molto più ridotto di quello di una reflex. Lo stesso accorgimento è stato adottato anche da Leica per le sue M fullframe. Ciò rende adatta la A7R anche all’uso di obiettivi grandangolari e supergrandangolari con innesto Leica M.

La A7R comunque nonostante le piccole dimensioni è dotata di tutti i comandi che ci si possono aspettare da una fotocamera di classe elevata. Ci sono la manopola delle modalità di funzionamento, due ghiere di impostazione anteriore e posteriore ed una comodissima ghiera per la compensazione dell’esposizione, oltre al pad direzionale ed agli altri comandi a pulsante per cui si riesce a regolarla ed a controllarla facilmente anche con l’occhio al mirino.
Il mirino è di ottima qualità con uno schermo OLED di elevata risoluzione (2,4 Mpx) non presenta scier, riflessi, ritardi o rumore. Lo schermo è orientabile verso l’alto o verso il basso per inquadrature da angolazioni inusuali o per le riprese video. Il corpo è costruito in lega di magnesio e protetto da polvere ed acqua.
Ho potuto effettuare alcuni scatti con la A7R e lo zoom 28-70 mm nello studio di posa della La Placa Academy. Come al solito ho provato a scattare a quasi tutte le sensibilità a partire dalla minima che le condizioni di luce consentivano per valutare anche la qualità delle foto e quelle più elevate.
Il mirino consente un’ottima inquadratura senza far rimpiangere i mirini ottici ed anzi aiuta anche a valutare gli effetti delle correzioni di esposizione e di bilanciamento del bianco, anche se non ce ne si può fidare totalmente. La messa a fuoco può funzionare con la scelta automatica dei punti AF, ma in questo caso ho scelto quella fissa sul punto centrale per mettere a fuoco con precisione gli occhi della modella. In questa situazione la messa a fuoco si rivela veloce e precisa, ma naturalmente va verificata la sua efficacia con soggetti in movimento.
Per l’esposizione ho usato la prevalenza centrale con una correzione variabile, dato lo sfondo scuro, a secondo dell’illuminazione da 0,7 a 1,3 Stop, che però in alcuni casi si è rivelata eccessiva ed ho dovuto un po’ correggere in sede di conversione raw-jpeg. Il bilanciamento del bianco automatico si è impostato su un valore un po’ troppo basso, con foto jpeg un po’ fredde, ma anche questo è stato corretto nella conversione impostandolo sul giusto valore. Non è un problema preoccupante, quasi tutte le fotocamere non riescono ad impostare automaticamente il giusto valore di bilanciamento in luce artificiale, quindi o si scatta in raw o si imposta il WB personalizzato per la luce presente.
La conversione è stata effettuata con Lightroon 5.3 RC, con la riduzione ri rumore azzerata.

Le foto si presentano molto nitide e dettagliate, leggermente di più di quelle dell’A7, con un’ottima gamma dinamica e resa dei colori dell’incarnato. I risultati probabilmente sarebbero stati ancora migliori se fosse stato disponibile il 24-70 mm Zeiss oppure usando il 55/1,8 Zeiss, non molto adatto però per ritratto su una fullframe. Il comportamento alle alte sensibilità è simile all’A7 con il rumore che comincia ad essere percepibile nelle zone più scure a 3200 Iso, ma a questa sensibilità la nitidezza è ancora ottima. A 6400 il rumore è maggiormente percepibile, anche nelle zone illuminate, e la nitidezza ne risente un po’, ma è ancora buona. A 12800 è invece alto con perdita di dettagli mentre a 25600 il risultato è leggermente migliore che nell’A7. Considerando che le foto sono peò più grandi (con un maggior numero di pixel) il rumore nel loro uso reale è meno percepibile che nell’A7.

Per avere un riferimento pubblico anche alcune foto scattate nello stesso studio, ma con un’altra modella, con la Canon 5D Mk III e il Canon 70-200/4,0 L IS. Le foto della A7R sono state ridotte alle dimensioni di 24 Mpx, anche per un confronto con la A7.
Come si può vedere la differenza è sensibile, con le foto Canon molto migliori, specialmente a 12800 e 25600 Iso. In pratica all’osservazione delle foto si può valutare la differenza di uno o uno e mezzo a favore della Canon 5D III che si conferma una delle migliori fullframe per questa prestazione. A confronto con la Nikon D800, con la quale non ho foto scattate nelle stesse condizioni, però si vede che il comportamento alle alte sensibilità è simile.
In complesso quindi la qualità d’immagine dell’A7R è ottima alle sensibilità medie, ma a quelle più alte è leggermete inferiore alle delle migliori, anche se sullo stesso livello di reflex con sensori con simile risoluzione.

Al di la di questo peò la A7R è una fotocamera notevole ed interessante per chi cerca la qualità d’immagine di una fullframe e la sua capacità di controllo della profondità di campo, ma non vuole sobbarcarsene il peso. Avere 36 Mpx su sensore fullframe in tasca, se si usa un “pancake” come il 35 mm f/2,8, non è assolutamente cosa da poco.

A7R – Nikon D800

A7R – Canon 5D III

0 commenti su “Sony A7r : impressioni”

  1. mah, tutti stanno lavorando al FF, e dalle immagini pubblicate mi pare che ci sia ancora parecchia strada da fare.

  2. Di primo acchitto se tra la Sony A7 e la Fuji X-E2 sceglieri la seconda, tra la A7R e le altre reflex top sceglierei la prima… troppo importanti le differenze in termini di dimensioni e peso, un vantaggio che fà la differenza tra portare la macchina con sé anche quando non si ha in mente di usarla o lasciarla nell’armadio… Nonostante una resa non eccelsa a valori ISO che, tuttavia, non è che si usino così tanto frequentemente.

  3. Credo che il futuro siano le mirrorless come queste oppure anche le nuove 4/3 , le dimensioni raggiunte dalle reflex odierne sono esagerate (sopratutto il peso).
    Ho iniziato a fotografare con le reflex digitali attuali, riflettendoci sono arrivato al punto che per me sono diventate un fardello esagerato da portarsi dietro.Faccio foto sopratutto in viaggio e in attività come trekking…. portarsi kg di roba prima di farsi km a piedi….per non parlare il trasporto in aereo sta diventando un incubo.
    Vedo che le case finalmente lo abbiano capito e credo che in pochissimi anni arriveranno a bilanciare perfettamente dimensioni/qualità .

  4. Rivoluzionaria. L’inizio della fine delle reflex tradizionali. Fra 5 anni saranno solo oggetto da collezione. Peccato che manchino ottiche alternative agli Zeiss dedicate full frame. L’adattatore dalle ottiche a-mount è troppo ingombrante. Spero che sigma che sta facendo ottime lenti provveda. Mi servirebbe uno zoom stabilizzato per fare video, tipo 28-300 tamron o simili. Da un confronto con la mia 800D nikon, ormai preferisco usare la A7r, piu’ versatile sopratutto in condizioni di luce scadente e per il peso. Ve la consiglio.

    1. qualcuno può spiegarmi a che serve un 28-300??? A gridare forte che non si ha nessuna idea, non solo di cosa si vuole fotografare, ma nemmeno del come e del perché si voglia farlo?
      Ognuno del proprio tempo e dei propri soldi fa quello che vuole, ma almeno diciamolo che vogliamo fare collezione di obiettivi e di macchinette(nobilissimo passatempo, per carità!), invece di fotografie…

      1. Riccardo,
        un 28-300 per fullframe o un 18-200 per APS può servire in molte situazioni. La prima e quella più facilmente immaginabile è quando si va in viaggio o vacanza con l’idea di fotografare quello che si vede, quindi non con un soggetto preciso per le foto, e non ci si vuole portare dietro in borsa tre o quattro obiettivi, dal grandangolo al tele. Oltretutto in questa situazione dovere cambiare spesso obiettivo fa perdere tempo e spesso ciò non è compatibile con i tempi degli accompagnatori se non si è in giro da soli. Il tempo perso per cambiare obiettivo in certi casi inoltre può fare perdere un’occasione fotografica. Un’altra situazione in cui uno zoom ad ampia escursione è utilissimo, direi indispensabile, è quando si visitano mostre ed eventi e si vogliono fare riprese panoramiche e d’insieme e poi riprendere dettagli. Io l’ho fatto per anni al Motor Show di Bologna (quando c’era, sic!). Con la focale grandangolare riprendevo le auto, con quella tele facevo i ritratti alle modelle, il tutto molto rapidamente, cosa necessaria vista la grande quantità di auto e di modelle da riprendere in poco tempo. Non avrei certo potuto farlo se ogni volta avessi dovuto cambiare obiettivo.
        E’ evidente invece che in occasioni diverse, se si sa già il genere di foto che si faranno, sarà possibile scegliere l’obiettivo (o gli obiettivi) più adatti.
        Infine considera che la validità di una foto non si giudica solo dalla qualità ottica dell’obiettivo con cui è stata effettuata, ma sopratutto dal suo contenuto e da quanto racconta a chi la guarda. Non c’è dubbio che gli obiettivi a focale fissa o gli zoom con una gamma focale più ristretta abbiano una qualità ottica migliore, ma in certi casi la flessibilità e la praticità degli zoom ad ampia escursione compensano ampiamente la loro minore qualità, che comunque nei modelli migliori è su un livello dignitoso.
        Ciao, Francesco

  5. ” Lo stesso accorgimento è stato adottato anche da Leica per le sue M fullframe. Ciò rende adatta la A7R anche all’uso di obiettivi grandangolari e supergrandangolari con innesto Leica M.” Riferendosi alle microlenti dei pixel prossimi ai bordi spostate lateralmente rispetto al centro del pixel per favorire la ricezione dei raggi di luce obliqui provenienti dall’obiettivo. Io ho provato il 18 mm, il 28 ed il 35 mm leica M, i primi due sono praticamente inuttilizzabili, il 35 solo parzialmente da f. 8 in su…..

    1. Marco,
      nel manuale non c’è nessuna indicazione sulla possibilità di riprendere foto mentre si registra un video, quindi la risposta è no. Nella mia breve prova comunque non ho effettuato riprese video.
      Ciao, Francesco

  6. Mi pare di capire che tra la 7ar 2 e la 1 ci sia un abisso. sopratutto per la ripresa video in 4k e la tecnologia di messa a fuoco ( e il prezzo lo fà notare ), mi pare anche di capire che le ottiche di queste sony son molto più care rispetto a quelle pro di una canon o nikon. non mi è chiaro se anche questa a7r 1 sia superiore nel video rispetto ad una canon 5d mark III.

    1. Mitch,
      fra le Sony A7R e A7R II non c’è un abisso. La A7 II ha migliorato alcuni aspetti della A7R come la messa a fuoco che era solo a rilevamento di contrasto e non adeguata all’uso con soggetti in movimento ed al livello della fotocamera. E’ stata anche introdotta la stabilizzazione sul sensore a “5 assi”, utile con gli obiettivi a focale fissa in quanto gli zoom sono già efficacemente stabilizzati. La A7R è comunque eccellente a livello fotografico per la qualità d’immagine e la risoluzione.
      L’introduzione della ripresa video 4K indubbiamente fa fare un passo avanti alla A7 II in questo campo rispetto all’A7R che ha solo quella Full HD, ma non influisce sulle qualità fotografiche.
      Riguardo agli obiettivi Sony e Zeiss per Sony non sono più cari dei corrispondenti modelli Canon serie L professionali o Nikon professionali.
      Se consideri che la A7R II riprende video 4K, ha la possibilità di output non compresso verso un dispositivo esterno, registra il time code, ha un autofocus efficiente anche in video perchè basato sul sensore, consente di usare il mirino anche per il video si può dire che complessivamente è superiore alla Canon 5D III anche per il video.
      Ciao, Francesco

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