Nikon Df

Df_BK_50_1.8_SE_frt34lNikon ha presentato oggi la Df una nuova fullframe che combina un’estetica di tipo classico e una tecnologia moderna e aggiornata. L’aspetto della Df richiama le Nikon F, Fm e Nikkormat degli anni 60/70 con ghiere per tempi, diaframmi, sensibilità e modalità di scatto. All’interno il sensore fullframe è lo stesso della D4 con 16 Mpx abbinato all’elaboratore d’immagine Expeed 3, l’autofocus è a 39 punti come sulla D610, il mirino pentaprisma con copertura del 100 %. La Df non prevede la ripresa video. Insieme alla Df Nikon ha presentato un nuovo obiettivo normale AF-S 50 mm f/1,8 rivisto esteticamente per adeguarsi all’estetica della Df.
La Nikon Df si aggiunge alle tre fullframe che Nikon ha già in produzione. La nuova fotocamera unisce una tecnologia moderna ad un evidente richiamo al pssato con un’estetica “retrò” da reflex degli anni 70. Questa operazione era già stata effettuata da altri marchi come Fujifilm, che però avevano unito alla riproposizione di linee e schemi di comandi del passato delle novità sostanziali.
La Nukon Df invece non propone nessuna novità rispetto alla D610, la fulframe Nikon a cui è direttamente paragonabile, anzi toglie qualcosa. Il sensore infatti ha 16 Mpx al posto dei 24 della D610. E’ vero che offre una sensibilità massima più elevata, 12.800 nominale elevabile fino allo stratosferico valore di 204.800 Iso, ma questo forse interessa a pochi, mentre una maggiore risoluzione interesserebbe a molti per sfruttarla con obiettivi di qualità, magari Nikon del passato. L’autofocus è lo stesso della D610, il mirino e lo schermo sono molto simili. Le dimensioni pure con solo uno spessore leggermente inferiore dovuto ad un’impugnatura meno pronunciata e un peso appena inferiore. Manca poi la ripresa video. Nikon presenta questa macchina come dedicata alla “pura fotografia”, ma l’aggiunta di una funzione video che non da nessun fastidio a chi non è interessato ad usarla non avrebbe cambiato le cose, dato che comunque è disponibile il live view.
In più rispetto alle altre reflex Nikon la Df ha la compatibilità di funzionamento con gli obiettivi Nikkor precedenti agli Ai, cioè quelli con la forcella di accoppiamento all’esposimetro. In questo modo i vecchi obiettivi possono essere usati a priorità dei diaframmi o in manuale mantenendo la funzionalità dell’esposimetro.
Chiaramente la Nikon Df è orientata verso molti di quei fotografi nostalgici che accettano difficilmente le nuove modalità di funzionamento delle reflex, la gestione con ghiere e menu, a cui da fastidio la presenza della ripresa video e che sono in possesso di vecchi obiettivi da utilizzare su una nuova digitale. E’ un richiamo nostalgico, di moda e molto “in”, che sicuramente attirerà molti, non per le caratteristiche della macchina, peraltro buone, ma perchè sembra una delle vecchie e buone reflex …
In altri casi, come per le Fujifilm X, l’estetica “retrò” si unisce a funzionalità avanzate, come il mirino ibrido o elettronico e a dei comandi, le ghiere dei tempi e diaframmi, usabili molto comodamente con l’occhio al mirino, ma nel caso della Df ciò non è così. Le ghiere di sensibilità, tempi e la manopola delle modalità di scatto PASM (assente nelle Fujifilm perchè inutile) devono essere sbloccate prima di poter essere usate e questo può diventare scomodo. Infatti la Df mantiene anche le due ghiere rotanti per modificare questi ed altri parametri utili specialmente con gli obiettivi attuali. In più gli obiettivi Nikon non hanno più la ghiera dei diaframmi, a differenza dei Fujinon X, e quindi sulla Df non si può attuare la modalità di regolazione eccezionalmente comoda delle Fujifilm X. Per questo hanno mantenuto la manopola delle modalità di scatto.
A chi cerca qualcosa di nuovo la Df offre poco sia dal punto di vista dimensioni e pesi, a differenza di come ha fatto Sony con le sue A7 e A7r notevoli per la riduzione di entrambi, sia come funzionalità, non ha ne Wi-Fi ne GPS ormai disponibili su molte delle nuove fotocamere oltre all’assenza del video, sia dal punto di vista economico visto che le previsioni di prezzo in USA (non è ancora stato comunicato quello in Italia) sono di 2.750 $ solo corpo e 3.000 con il 50 mm f/1,8. Sembra quindi più una novità dettata dal marketing per attirare una ben precisa fascia di utenti  piuttosto che dalla volontà di proporre delle novità e miglioramenti per i fotografi.

La disponibilità non è stata comunicata da Nital, ma dovrebbe essere fine novembre in USA.
Le principali caratteristiche della Df sono:

– sensore fullframe CMOS da 16 Mpx (come la D4)
– elaboratore d’immagine Expeed 3
– sensibilità Iso da 100 a 12800 espandibile a 50 e fino a 204800 Iso
– raffica fino a 5,5 fg/s
– autofocus con 39 punti AF di cui 9 a croce (come la D610)
– schermo da 3,2″ con 921.000 pixel
– ghiere per la regolazione del tempo di scatto, della sensibilità e della compensazione dell’esposizione
– innesto obiettivi compatibile con tutti gli obiettivi Nikon F compresi i precedenti agli Ai
– disponibilità della funzione live view
– unico alloggiamento per schede di memoria SD
– batteria EN-EL14 per circa 1400 scatti
– assenza della funzione video
– dimensioni 144x110x67 mm
– peso 760 grammi inclusa batteria

Riporto il comunicato stampa Nital.

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NIKON Df: I AM PURE PHOTOGRAPHY

Una nuova e pregiata reflex digitale Nikon dalle line classiche,

dedicata a chi ama la pura fotografia

Torino, 5 novembre 2013: Nital S.p.A. è lieta di presentare la Nikon Df, un nuovo genere di Reflex Digitale Full Frame dedicata a chi ama l’arte della fotografia.

Ispirata alle linee classiche e sempre affascinanti delle fotocamere Nikon a pellicola e, al contempo, dotata della tecnologia caratterizzante i modelli professionali digitali più recenti, la Df esprime passione per la fotografia sia dal punto di vista della forma che della funzione. Questa fotocamera dallo stile classico è da considerarsi assolutamente unica rispetto a tutte le reflex digitali oggi presenti sul mercato. Dotata dello stesso sensore di immagine dell’ammiraglia Nikon D4, la Df offre una gamma dinamica senza compromessi e una sensibilità alla luce fenomenale: è la Nikon più leggera tra gli attuali modelli in formato FX, pur mantenendo la robustezza del corpo macchina e l’affidabilità che ci si aspetta da una fotocamera di fascia alta. Perfetta sia per i puristi della fotografia che per gli amanti del design, la Nikon Df è dedicata a quei fotografi la cui passione per la propria arte è paragonabile a quella per la propria fotocamera.

Nikon afferma: “Il concept alla base di questa fotocamera si fonda sulla volontà di riscoprire la “purezza fotografica”. La Df stimola ad afferrarla, uscire e scattare. L’essenza della fotografia sta nell’emozione e questa nuova Nikon arriva direttamente al cuore. La combinazione unica di design classico e tecnologie professionali, la rende una fotocamera “sui generis”: i fotografi appassionati che lavorano su idee e concetti se ne innamoreranno, mentre chi apprezza il design dalle linee classiche, rimarrà colpito dal modo in cui questa fotocamera interpreta perfettamente il know-how Nikon nel campo della fotografia.”

Fotografia pura

Il cuore della Nikon Df è composto dallo stesso sensore CMOS in formato FX da 16,2 megapixel e dal processore di elaborazione delle immagini EXPEED 3 della D4, la fotocamera professionale ammiraglia di casa Nikon. Un mix di tecnologia professionale così avanzato da garantire un’eccellente integrità delle immagini in un’ampia gamma di condizioni di illuminazione. Gli scatti potranno vantare colori fedeli, dall’ottima saturazione e una profondità naturale anche in caso di ripresa con massima sensibilità, estendibile fino all’eccezionale valore equivalente di 204.800 ISO.

Sensore CMOS in formato FX (pieno formato) da 16,2 megapixel: grazie ad un perfetto equilibrio tra la dimensione del sensore in formato FX (36,0×23,9 mm) e un numero di pixel effettivi pari a 16,2 milioni, la Nikon Df permette di realizzare immagini dalla profondità e dai dettagli impressionanti, dal disturbo ridotto e dall’ampia gamma dinamica.

Eccezionale sensibilità alla luce: con valori ISO compresi tra 100 a 12.800, estendibili fino a 204.800 (equivalente), la Nikon Df mantiene garantisce risultati straordinari in condizioni di scarsa illuminazione. Sarà possibile, infatti, ottenere immagini finemente dettagliate con un disturbo minimo anche riprendendo nelle condizioni di illuminazione più difficili.

EXPEED 3: dall’elaborazione al trasferimento delle immagini, il processore di elaborazione delle immagini Nikon rende immediate anche operazioni implicanti la gestione di grandi quantità di dati, senza sacrificare rapidità e qualità. L’elaborazione delle immagini a 16 bit offre colori ottimali, tonalità perfette e disturbo ridotto al minimo, regalando gradazioni uniformi con il massimo dettaglio e toni che spaziano su tutta la scala, fino al bianco puro, anche scattando in formato JPEG. Inoltre, il potente EXPEED 3 è rapido, preciso ed eccezionalmente efficiente dal punto di vista energetico, aumentando di fatto la capacità della fotocamera a sopportare riprese prolungate.

Prestazioni rapide: il tempo di avvio è di circa 0,14 sec.* e il ritardo allo scatto è di soli 0,052 sec.*. La ripresa in sequenza ad alta velocità è disponibile fino a un massimo di 5,5 fps, sia che si fotografi usando il formato FX o quello DX.

Esclusivo design Nikon: meccanica di precisione e qualità delle immagini elevata

La Nikon Df ricorda le classiche Reflex a pellicola, ma è concepita per rispondere alle esigenze dei moderni fotografi digitali, proponendo un robusto corpo camera, dalla straordinaria ergonomia e da una accessibilità ai comandi semplicissima. Questa fotocamera diventerà un punto di riferimento per tutti i fotografi!

Eleganti ghiere meccaniche: massimo comfort grazie a ghiere meccaniche zigrinate che rendono le operazioni di controllo semplici e sicure. Le ghiere consentono di impostare sensibilità ISO, compensazione dell’esposizione, modo di esposizione e modo di scatto in maniera indipendente, permettendo di accedere a tutti i parametri principali, senza utilizzare i menu della fotocamera.

Praticità a pieno formato: grazie a un corpo macchina compatto dal peso di circa 710g senza la batteria, la Nikon Df permette di provare l’emozione creativa della fotografia in formato FX in ogni luogo. Costruita per sopportare le condizioni più estreme, la fotocamera è caratterizzata da calotte superiori, inferiori e posteriori in lega di magnesio resistenti e leggerissime ed è in grado di resistere a qualsiasi condizione climatica e ambientale (umidità e polvere), alla stregua della Nikon D800.

Unità otturatore resistente: l’unità otturatore è stata testata per una durata di 150.000 cicli, con un tempo di posa massimo di 1/4.000sec. e una sincronizzazione flash fino a 1/200sec.

Unità di pulizia automatica sensore: riduce l’accumulo di polvere davanti al sensore di immagine.

Risparmio energetico: garantisce circa 1.400 scatti* (se si utilizza la batteria EN-EL14a, in modo fotogramma singolo).

Dettagli classici: il corpo macchina della Df è disponibile nei colori “classic black” o “silver”. L’impugnatura testurizzata, le ghiere meccaniche e il pannello superiore piatto si rifanno alle classiche fotocamere Reflex a pellicola Nikon, come la F2 e la F3, mentre la grafica di interfaccia utente è caratterizzata da un originale colore monotono.

Obiettivo compatibilità totale raggiunto! La Nikon Df permette di usare anche gli obiettivi non-AI.

La Nikon Df è davvero un passo avanti rispetto a tutte le altre Reflex Digitali presenti oggi sul mercato: dotata di una leva di accoppiamento esposimetro retraibile, consente di innestare anche obiettivi classici NIKKOR non AI direttamente sulla fotocamera! I fotografi che utilizzarono per primi gli obiettivi originali NIKKOR con innesto a baionetta F-mount poterono apprezzarne appieno le qualità e quegli stessi obiettivi sono ancora oggi tra i più amati. Tuttavia, non è mai stato possibile sfruttare facilmente i NIKKOR non AI con una moderna Reflex Digitale, almeno fino ad ora.

Effettuando riprese con un obiettivo non-AI nei modi A (priorità diaframmi) o M (manuale), la Nikon Df consente una misurazione a tutta apertura, equivalente a quella degli obiettivi AI. Lunghezza focale e massima luminosità d’apertura, possono essere facilmente definite con semplici impostazioni della fotocamera, consentendo così alla stessa di riconoscere l’impostazione diaframma e di calcolare la corretta esposizione.

Fotografie di qualità professionale

La ricchezza tecnologica della Nikon Df consente di ottenere fotografie eccellenti, in ogni condizione. Lavorando insieme al formidabile sensore e al processore di elaborazione immagini, il sensibilissimo sistema AF e la frequenza fotogrammi a 5,5 fps della fotocamera consentono di catturare con una precisione impeccabile anche le situazioni più inaspettate. Nello stesso tempo, una misurazione del bilanciamento del bianco spot avanzata e funzioni quali orizzonte virtuale elettronico a due assi, mirino ottico a elevate prestazioni e ripresa in Live View, offrono una preziosa libertà di composizione.

Autofocus altamente sensibile con sistema AF a 39 punti Multi-CAM 4800: sensibile fino a -1 EV, compatibile con obiettivi fino a f/8 e con quattro modi area AF (incluso tracking 3D), il sistema AF della Nikon Df offre una copertura rapida e precisa in tutta l’inquadratura, anche in condizioni di illuminazione difficili.

Misurazione del bilanciamento del bianco spot: la Nikon Df permette impostazioni manuali di bilanciamento del bianco estremamente accurate, consentendo la rapida assegnazione di un bilanciamento del bianco spot alla specifica area del fotogramma selezionata durante la ripresa in Live view.

Sistema di riconoscimento scena: il sensore di immagine della fotocamera e il relativo sensore RGB da 2.016 pixel forniscono dati precisi al sistema di riconoscimento scena, che ottimizza esposizione, autofocus e bilanciamento del bianco immediatamente prima che venga premuto il pulsante di scatto, garantendo così immagini ben definite.

Mirino ottico a elevate prestazioni: il mirino con pentaprisma in vetro ottico offre una copertura dell’inquadratura pari al 100% circa e un ingrandimento di 0,7x, nonché un modo Ritaglio DX con contrassegni del mirino.

Grande monitor LCD da 8cm e 921k punti con ampio angolo di visione e vetro rinforzato. Assicura una riproduzione brillante e precisa delle immagini e del colore.

Orizzonte virtuale elettronico a doppio asse: le informazioni sull’inclinazione orizzontale e quelle sull’orientamento (inclinazione avanti o indietro) della fotocamera, possono essere entrambe controllate mediante il monitor LCD; le informazioni della sola inclinazione anche attraverso il mirino.

Live View: durante la ripresa in Live View, reticoli di supporto opzionali per rapporti di immagine 1:1 o 16:9 supportano il fotografo nella composizione e il sistema AF con rilevazione del contrasto garantisce funzionalità, accuratezza e velocità potenziate. Durante la ripresa in modo M (manuale), è possibile verificare l’esposizione anche premendo semplicemente il pulsante anteprima.

Strumenti incorporati

Indipendentemente dal tipo di fotografia su cui ci si concentra, la gamma di funzioni pratiche e creative della Nikon Df è in grado di adattarsi ad ogni stile di ripresa e ad ogni visione creativa.

Modo Scatto silenzioso: riduce notevolmente il suono del meccanismo di ritorno dello specchio durante la sequenza; perfetto quando il silenzio è determinante.

Modi Ritaglio: formato DX e rapporto 5:4. Il modo Ritaglio DX può essere attivato automaticamente se si monta un obiettivo DX.

Modo HDR (high dynamic range): scatta un fotogramma esposto per le luci e uno esposto per le ombre con una sola pressione del pulsante di scatto. La gamma può essere ampliata fino a ±3 EV per ottenere diversi effetti, livelli di saturazione e gradazioni di tonalità, mentre l’uniformità di fusione con cui le due esposizioni si fondono può essere regolata per una maggiore naturalezza.

D-Lighting attivo: il D-Lighting attivo di Nikon conserva automaticamente i dettagli nelle aree scure e in quelle luminose, per immagini straordinarie e caratterizzate da contrasto naturale, anche nelle riprese in situazioni complesse dal punto di vista luminoso.

Menu di ritocco: i menu comprendono opzioni per correggere occhi rossi e bilanciamento del colore, oltre a elaborazione RAW e opzioni di ridimensionamento. Gli effetti filtro includono, tra gli altri, Skylight, Satura colori e Cross-screen. Le opzioni di ritocco rapido, invece, Controllo distorsione, Distorsione prospettica, Raddrizzamento e Fisheye.

Picture Control: consentono di personalizzare l’aspetto delle fotografie regolando nitidezza, saturazione e tinta prima della ripresa.

Sistema Nikon

Trattandosi di una fotocamera in formato FX, la Nikon Df è totalmente compatibile con l’ampia gamma di obiettivi NIKKOR e viene fornita con un’edizione speciale del famoso obiettivo AF-S NIKKOR 50mm f/1.8G. Rrivisitato in versione retrò per accompagnare perfettamente il corpo macchina della Nikon Df, è uno degli obiettivi a lunghezza focale fissa più popolari della gamma Nikon, grazie ad un corpo compatto, leggero e alla luminosa apertura massima di f/1.8.

Oltre agli obiettivi NIKKOR, l’ampia gamma di accessori fotografici Nikon può aiutare a realizzare i propri progetti in innumerevoli modi. Ai fotografi che vogliono essere creativi sfruttando la luce, il sistema di illuminazione creativa di Nikon offre ampie opportunità per la fotografia con lampeggiatori flash da montare sulla fotocamera o senza cavi. Per quanto riguarda il trasferimento di immagini, l’adattatore wireless per la comunicazione con dispositivi mobili WU-1a di Nikon consente di trasferire le foto direttamente dalla fotocamera allo smart device; la ripresa a distanza è supportata dal ricetrasmettitore wireless WR-R10 e dal trasmettitore telecomando wireless WR-T10, che consentono di controllare a distanza le funzioni principali della fotocamera, anche in caso di oggetti che si frappongono fra il fotografo e la fotocamera.

Accessori opzionali

Cinghie e custodie esclusive in pelle, disponibili nei classici colori nero e marrone.

 

* Misurazioni approssimative in base alle linee guida CIPA.

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0 commenti su “Nikon Df”

  1. Concordo appieno con la tua opinione, Francesco, mi permetto di aggiungere che a questo prezzo Nikon avrebbe pure potuto montare la batteria EN-EL 15 (che monta pure la mia 1 V1) che, seppur probabilmente non necessaria vista la dichiarata autonomia e l’assenza della registrazione video, male non avrebbe certo fatto. Però, perlomeno vista in foto, è bella.

  2. Forse sarò troppo duro ma questa macchina rappresenta plasticamente lo stato di confusione mentale che sembra aver pervaso i tecnici Nikon. Perchè a prima vista il cuore sobbalza dalla gioia per la ritrovata (almeno per noi anzianotti) estetica e per la selva di ghiere che spuntano dal corpo. Ma è solo apparenza perchè la presenza del sempiterno PASM svela subito l’arcano. Tutte quelle ghiere sono come il clackson delle automobiline a pedali Chicco, non serve spiegare altro.
    Di mio, immagino che la risoluzione ridotta a 16mp sia stata scelta per non mettere in crisi i vecchi e vecchissimi e gloriosi obiettivi Nikon, perchè va sempre ricordato che anche vetri di altissimo lignaggio di fronte ad un sensore digitale molto affollato vanno in crisi perchè progettati per ben altre esigenze.
    Dunque questa è una operazione-nostalgìa probabilmente destinata solo a fare immagine, perchè di numeri, temo, se ne vedranno pochi.
    Gli è che la Fuji ci ha aperto gli occhi e ci ha abituato bene quanto ad immediatezza e semplicità nelle regolazioni fondamentali. Se uscirà, come sembra, un sensore X trans FF, tutti questi pallidi tentativi saranno spazzati.

    1. Ciao Capitano, in parte è giusto il dubbio sulla risoluzione, mentre in parte dimentichi che questo è un sensore studiato dai tecnici nikon (quello della ammiraglia D4), quindi da questo non si attendono grandi stravolgimenti di prestazioni. Probabilmente il sensore da 36 che ha messo alla frusta le ottiche datate era, in parte, responsabile esso stesso (e non solo le ottiche), difatti con la sony A7r è uscito un sensore con le microlenti ai bordi sempre più orientate nella direzione dei fasci luce. La cosa che appare più triste, secondo me, è che a quasi 3mila euro ci si aspetterebbe una macchina retrò che nelle livree di impreziosimento estetico si fosse riaffidata al metallo, come era una volta, e non alla plastica contemporanea.
      Infine apprezzo anche io la matrice Xtrans, anche se personalmente penso che con il crescere della densità (100 mega su FF per esempio) il passaggio sarà verso la matrice TrueSense.
      Ciao e buona giornata a te

  3. Interventi tutti condivisibili, che colgono nel segno, solo non ho capito perchè troppi pixel nel sensore possano mettere alla frusta gli obbiettivi datati: a lume di naso, per quanto ne so (cioè poco) dovrebbero essere due fattori indipendenti, l’ottica e l’elettronica; personalmente ritenevo poi che le ottiche Nikon di una volta, dal mero punto di vista della qualità delle lenti, fossero superiori se non uguali a quelle di oggi, non inferiori

    1. Esistono delle limitazioni tecnologiche lato sensore e limitazioni lato ottica. Un sensore con tutti i pozzetti ortogonali al piano tende a perdere luce ai bordi, oggi si vedono sensori con i pozzetti inclinati. Vi è poi un discorso di fotoni che viaggiano all’interno dei pozzetti per cui possono non arrivare a destinazione, le soluzioni adottate per ovviare a questo problema sono delle microlenti o i cosidetti sensori retroilluminati che spostano il ricettore in alto. Lato ottica esistono altre limitazioni per cui teoricamente le ottiche sono progettate per un determinato circolo di confusione che potrebbe essere superiore alle dimensioni del pozzetto (basso potere risolutivo dell’ottico). Questo non vuol dire che non si possono utilizzare, ma che la definizione massima di quell’ottica è stata raggiunta. Ora è difficile dire quando questo elemento entra in gioco, una volta lessi un test effettuato da una persona che affermava che le lenti odierne potrebbero reggere 200mega di risoluzione. Non saprei dire se ciò sia preciso, aggiungo però che alcune persone che conosco hanno testato le ottiche 67 di pentax su un sensore aps-c da 16 mega ottenendo una piena risoluzione, dimostrando che il potere risolutivo dell’ottica medio formato fosse, quantomeno al centro, molto più elevata di quanto ci si potesse attendere a priori.

    2. Ghinos,
      gli obiettivi attuali sono migliori di quelli di tempo fa in quanto usano nuove tecnologie all’epoca non disponibili. Anche nell’ottica si fanno progressi, seppure non con la stessa velocità dell’elettronica. Attualmente gli obiettivi hanno trattamenti antiriflesso molto più efficienti che nel passato (Nano-coating e simili), usano lenti con vetri speciali a bassa dispersione ed alta rifrazione prima non disponibili e lenti asferiche una volta molto difficili da produrre.
      Dire che un sensore “mette alla frusta” un obiettivo datato vuol dire che con quella combinazione di sensore-obiettivo il limite della risoluzione è determinato dall’obiettivo. Rinunciare per questo ad un sensore performante, tipo 36 Mpx, per uno meno, tipo 12 Mpx, equivale a nascondere la testa nella sabbia, cioè per non arrivare al limite di risoluzione dell’obiettivo metterne uno più basso con un sensore con meno risoluzione. Non ha senso!
      Tutti questi poi sono discorsi da spaccatori di pixel in quattro. Ciò che conta è la foto e se questa è buona nessuno andrà a misurarne la risoluzione. A meno di non usare un vero fondo di bottiglia, e ce ne sono vearmente pochi, qualunque obiettivo va bene per fare buone foto.
      Ciao, Francesco

      1. Quando ci chiedono sei carte da cinquecento euri per quello che vorrebbe essere lo stato dell’arte, spaccare il pixel in quattro è doveroso.

        1. Capitano,
          ma come ben sai le foto le fa il fotografo.
          Mi potrai dire che per fare certi tipi di foto occorrono attrezzature specialistiche, che una fotocamera con una messa a fuoco veloce, un’esposizione corretta, una buona risoluzione e un ottimo rapporto segnale/rumore aiuta a fare buone foto anche in condizioni di luce precaria o rapidamente, ma se non si ha idea di cosa sia una buona foto e come farla il tutto resta solo un esercizio teorico.
          Nessuno poi ci chiede soldi per fare foto, volendo basta uno smartphone o una compatta da 100 € e ti assicuro che anche con questi si fanno buone foto, sapendolo fare.
          Ciao, Francesco

  4. Il sensore da 16MP scelto da Nikon per la Df secondo i confronti fatti da Dxomark ( vedi sito con riferimento a Nikon D4 per identico sensore) è ancora (seppur di poco) superiore a quello più moderno della D610 ma ancor di più delle ultimissime pluripixelate Sony FF. Questo vuol dire range dinamico, gamma tonalità e sensibilità cromatica superiore sia in stampa che a monitor. Per un appassionato e attento fotografo non sono certo vantaggi da trascurare, considerando che la superiorità aumenta al progredire degli ISO.
    Resta l’esiguità dei 16MP che per stampe da manifesto pubblicitario forse non sono tanti ( ma è poi vero ?? ).
    €.3000 per tutto questo sono troppi? La questione è personale.
    Se poi Dxomark dice bugie, per cortesia fatemelo sapere.
    Un caro saluto

    1. Giancarlo, veramente se leggi correttamente le misure di DXOMark, che spiega ampiamente i suoi criteri di confronto, e guardi i grafici con l’opzione “Print”, che vuol dire confronto alle stesse dimensioni (nel caso di DXOMark 8 Mpx, quelli che servono per una stampa 20×30 cm a 300 dpi) la Nikon D4, la D610 e la Sony A7r sono esattamente allo stesso livello per quanto riguarda il rapporto segnale rumore, la gamma tonale e la sensibilità ai colori, mentre per la gamma dinamica la Sony è superiore a 100 Iso e poi allo stesso livello, la D610 è sempre superiore. Dove è allora la superiorità della D4? Se poi guardi i grafici con l’opzione “Screen”, cioè con le foto viste al 100 % sullo schermo, è evidente che la D4 risulti superiore. Ma ti rendi conto che in queste condizioni la foto da 36 Mpx della A7r (o della D800) è molto più ingrandita di quella da 16 della D4? Se le potessi vedere in uno schermo abbastanza grande da contenerle completamente al 100 % quella da 36 Mpx misurerebbe (considerando schermi di risoluzione media da 40 punti per cm) 184×123 cm mentre quella della D4 123×82 cm, una bella differenza! DXOMark non dice bugie, ma è necessario capire le sue misure.
      Ciao, Francesco

      1. Ciao Francesco, leggendo i grafici vedo che pur utilizzando l’opzione “print” normalizzata sopra i 1000 ISO la D4 diventa nettamente superiore come range dinamico, che nella metodologia di DxO leggevo essere strettamente correlata al rumore effettivo, e resta abbastanza superiore anche come sensibilità al colore. Per chi scatta spesso come me in condizioni di bassa illuminazione la cosa non è trascurabile, anche se non vale come discorso generale.

  5. Ciao Stev, sono contento di leggere un parere di chi, come me, scatta spesso in condizioni di luce sfavorevole.
    In effetti l’osservazione, su di un monitor ad alta definizione, di immagini recuperate dal web e confrontate (vedi CAMERA-LABS) del Sony A7r, contro il D4 (l’unico per ora possibile confronto per similitudine, ma non facile a reperire) vedono, di fatto, primeggiare il 36MP di Sony con un enorme potere risolutivo.
    Tuttavia, però, quando il gioco si fa duro ( oltre ISO 1600 ) l’arzillo vecchietto D4 sembra cavarsela ancora egregiamente, sia come qualità complessiva ed anche sensibilità al colore.
    Per uno come me, che ha smesso di “stampare” ed ha investito (molto) in “monitor” la differenza che giustamente hai fatto notare, si vede e come.
    ( Con DXOMARK ora siamo in tre a dirlo )
    Comunque sia è sicuramente uno scontro appassionante che si sta giocando sull’equilibrio tra più o meno mega pixel da un lato e sensori sempre sofisticati oltre ad obiettivi più performanti dall’ altro. Nikon, comunque, investe ancora nel suo ” polemizzante ” 16MP targato Df.
    Avrà ragione ? Chi vivrà vedrà. Un cordiale saluto a Francesco

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