Canon EOS 5D Mk III: conclusioni

La EOS 5D III è una reflex di classe molto elevata con un’eccellente qualità complessiva. La qualità di costruzione è molto alta. Consente un uso facile ed intuitivo, con comandi ben posizionati e facili da usare. Le sue dimensioni ed il suuo peso sono abbastanza grandi, e possono sembrare impegnative trasporto. In realtà invece si riesce a trasportarla facilmente con il 24-70/2,8 in una piccola borsa o zaino. Certo che se ci si deve portare dietro anche il 70-200/2,8 le cose cambiano ! Ma in borsa si mettono solo gli obiettivi e gli accessori che servono per il genere di foto che si ha intenzione di fare, non ci si porta dietro tutto il corredo che si ha in casa. Sarebbe inutile il 70-200 per fare foto di strada, mentre il 24-70 non serve per le foto di una partita di calcio.

La qualità d’immagine della 5D III è eccellente. La nitidezza e la risoluzione sono elevate, il rumore ridottissimo: si possono usare i 3200 Iso senza applicare nessuna riduzione di rumore. Oltre e fino a 12800 Iso una leggera riduzione con Canon DPP che restituisce delle foto pulitissime e senza quasi nessuna perdita di dettaglio può essere utile, anche se non sempre necessaria. Oltre è opportuno andare solo in caso di necessità, ma si riesce ad ottenere dei risultati accettabili. La gamma dinamica è ampia una delle migliori fra tutte le fotocamere provate, così come il rapporto segnale/rumore.
Le foto in jpeg provenienti direttamente dalla macchina sono già molto buone, ma si può ottenere di meglio usando il raw e convertendo le foto con DPP per nitidezza, rumore e resa dei colori. Nel caso della Canon 5D III i risultati migliori li ho ottenuti con DPP piuttosto che con Lightroom anche per la riduzione del rumore alle alte sensibilità.
La messa a fuoco con il con gli obiettivi EF USM, è rapidissima, silenziosa e molto precisa; non ho mai rilevato foto fuori fuoco. L’unica avvertenza è quella di selezionare correttamente il punto AF perchè se si usa la selezione automatica la macchina tende a privilegiare il soggetto più vicino. Il numero di punti AF (61) è elevato, e sono ben distribuiti sul fotogramma anche nel caso di soggetti in movimento che si spostano lateralmente. La sensibilità è comunque molto elevata, -2 EV, anche senza illuminatore ausiliario, e la macchina riesce a mettere a fuoco quasi al buio. La sensibilità dell’autofocus come per tutte le reflex, non varia in funzione della luminosità dell’obiettivo. L’unico appunto che si può fare a questo autofocus è la mancanza di una luce ausiliaria anche se come detto non se ne sente la necessità.
Gli obiettivi provati si sono dimostrati eccellente con una nitidezza elevata rilevabile nelle foto di test e in quelle della galleria e una resa molto uniforme fra centro e bordi. La distorsione e la vignettatura alla focale minima a tutta apertura non preoccupano in quanto sono corrette automaticamente per le foto jpeg o possono essere corrette in fase di conversione da raw.
Il mirino è ottimo, abbastanza grande e luminoso come solo in una fullframe può essere.
Lo schermo è ottimo per risoluzione, ed l’unico difetto è come per tutti la sua visibilità in esterni.
Confrontando i risultati con le fotocamere APS si può dire che le differenze per la qualità d’immagine sono elevate, non tanto per la risoluzione, quanto per l’impressione di nitidezza, per l’ottimo rapporto segnale rumore e la gamma dinamica alle alte sensibilità e per una complessiva impressione di maggiore piacevolezza e profondità delle immagini dovuta anche al maggiore controllo della profondità di campo consentita dal formato fullframe. La resa dei colori standard è ottima anche in jpeg e può essere ampiamente modificata con i Picture Style o durante la conversione raw.
Le funzionalità di ripresa video sono molto valide e ne fanno uno strumento professionale anche per questo uso.
Riassumendo:

Ergonomia e comandi

Eccellente. I comandi sono ben disposti ed accessibili e consentono di impostare le regolazioni quasi sempre con la fotocamera all’occhio. Quando ciò non è possibile il pannello di controllo rapido risolve ogni problema.

Mirino

Eccellente. E’ chiaro e luminoso, molto ampio e riporta tutte le informazioni necessarie sulle impostazioni della fotocamera. Ben visibili i punti Af che si illuminano in rosso quando attivi.

Schermo

Lo schermo, con rapporto dimensionale 3:2 è valido, l’unico difetto è la scarsa visibilità in esterni.

Autofocus

Eccellente. E’ velocissimo e ha una alta sensibilità di -2 EV. I 61 punti AF disponibili consentono di seguire i soggetti in movimento veloce che si spostano ampiamente nell’inquadratura. Le possibilità di regolazione, personalizzazione e scelta dei punti AF sono numerosissime e consentono di adeguare il funzionamento della macchina a tutte le esigenze. Manca della luce ausiliaria di messa a fuoco, ma non se ne sente molto l’assenza.

Esposizione

Sempre corretta anche in condizioni difficili. Solo in casi estremi ho dovuto apportare qualche correzione.

Bilanciamento del bianco

In automatismo si è dimostrato sempre corretto. Dispone di impostazioni predefinite per varie luci, della possibilità di taratura personalizzata e di scatto in bracketing.

Qualità d’immagine

Eccellente sia per risolvenza, definizione e colori, sia soprattutto per il contenimento del rumore alle alte sensibilità. I risultati migliori si ottengono salvando in raw e convertendo le foto con Canon Digital Photo Professional (DPP). La migliore delle fullframe e la migliore fotocamera finora provata.

Raffica

Ottima. Canon dichiara circa 6 fg/s con la messa a fuoco continua. Con una scheda SD di classe 10 sono riuscito a raggiungere i 6 fg/s nominali per un tempo indefinito, presumibilmente fino al completo riempimento della scheda. E’ abbastanza veloce per molti usi, anche se non al livello della super professionale 1DX, e riesce a sostenere una raffica prolungata a differenza di altre reflex che dopo qualche secondo rallentano sensibilmente.

Video

Eccellente. Per la ripresa si possono usare le impostazioni completamente automatiche o manuali regolando il diaframma, il tempo di scatto, il bilanciamento del bianco, la compensazione dell’esposizione e la modalità di messa a fuoco. La messa a fuoco dimostra poche incertezze, anche se per un controllo preciso sarebbe meglio operare in manuale. E’ dotata di ingresso per microfono stereo esterno e di uscita HDMI per un monitor esterno. Può registrare il Time Code.

In conclusione la 5D III si è dimostrata un’eccellente reflex di caratteristiche professionali per le sue qualità e per il sistema di obiettivi e di accessori in cui si inserisce. E’ adatta anche a chi cerca la massima qualità per le sue foto per qualunque genere ed in qualunque condizione. Può però anche essere usata anche da chi non è molto esperto sfruttando le funzioni automatiche che funzionano ottimamente. Una reflex ad ampio spettro dunque che si propone ad una vasta categoria di fotografi.

Il prezzo è indubbiamente alto, ma adeguato alla qualità della macchina.

Pregi

– eccellente costruzione e finitura
– eccellente qualità d’immagine
– eccellente rapporto segnale/rumore
– eccellente autofocus, veloce, preciso, estremamente personalizzabile e con un’alta sensibilità
– ottimo mirino ampio e luminoso e con indicazioni complete
– comandi molto ben disposti e facili da usare
– possibilità di regolazione con l’occhio al mirino
– ottima raffica, abbastanza veloce e prolungata
– ampia disponibilità di obiettivi Canon EF e accessori
– eccellenti funzioni di ripresa video
– ottimo software a corredo
– manuale completo stampato

Difetti

– autofocus lento in live view e video
– mancanza della stabilizzazione integrata
– mancanza della luce ausiliaria di messa a fuoco (anche se non se ne sente molto la necessità)
– interruttore di accensione in posizione scomoda

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0 commenti su “Canon EOS 5D Mk III: conclusioni”

  1. Recensione attenta ed equilibrata. Secondo me i due difetti citati (mancanza stab. integrata e ubicazione interruttore) sono superflui, quindi direi che si può andare benissimo in negozio a comperarla…
    L’unico problema è rappresentato dal fatto che essendo nikonista dovrei cambiare anche obiettivi.
    E’ in programma un confronto con d800 percaso? Giusto per avere un’ idea

    grazie

    1. Raffaele,
      concordo che la posizione dell’interruttore di accensione sia un difetto veniale. Per me però che spesso vado in giro portando una reflex tenuta con la mano destra per l’impugnatura, e la cinghia avvolta attorno al polso, è comodo avere il dito indice sull’interruttore così che quando la porto all’occhio per uno scatto al volo è già accesa. Con la 5D a questo punto devo accenderla con la sinistra. La stabilizzazione invece potrebbe essere utile con gli obiettivi a focale fissa, pochi sono stabilizzati, e qualche fullframe ce l’ha.
      Riguardo al confronto con la D800 Nital per il momento non ha una macchina da mandarmi. Ho alcune foto di prova fatte con la D800 di un amico, ma non me l’ha lasciata per provarla a fondo.
      Ciao, Francesco

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