Sony A7 e A7R: qualche ulteriore considerazione

A7R_wSEL55f18ZLe due nuove mirrorless fullframe di Sony, la A7 e la A7R, sono eateriormente uguali e l’unica differenza sembra essere il sensore che nell’A7 ha 24 Mpx e nella A7R 36. Oltre a questo Sony dichiara che la A7 dispone di un autofocus ibrido con un certo numero di pixel sul sensore (100.000) sdoppiati per consentire l’autofocus a rilevamento di fase, mentre la A7R dispone solo di quello a rilevamento di contrasto. La A7R in compenso non ha il filtro antialias.
Ma le differenze non finiscono qui.

Cercando informazioni sulle due fotocamere su Sony.net ho trovato un’altra interessante informazione che riguarda i sensori.
Innanzitutto i sensori sono costruiti con una tecnologia particolare definita “cutting-edge design” che ottimizza la quantità di luce che raggiunge i singoli pixel riducendone la profondità ed ampiandone la superficie. Inoltre le microlenti sono ovviamente del tipo “gapless” come ci si poteva aspettare.

A7_èixel
Cutting-edge design

Poi si scopre che le differenze fra i due sensori non si limitano a quelle descritte. Infatti il sensore da 36 Mpx della A7R ha le microlenti disposte differentemente al centro ed ai bordi del sensore per fare in modo che anche i raggi di luce più angolati, dovuti alla piccola distanza fra l’innesto obiettivo ed il sensore, raggiungano più facilmente i pixel. La A7 con il sensore da 24 Mpx e autofocus ibrido non ha invece questa disposizione delle microlenti.

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Sensore A7R microlenti ottimizzate ai bordi

Questo rende certamente più adatta la A7R per l’uso di obiettivi di corta focale che di solito proiettano raggi di luce più angolati verso il sensore.

Un’altra considerazione è che al momento la A7 e ancora di più la A7R sono le fotocamere digitali più adatte per usare tutti gli obiettivi, Leica, Zeiss, Voigtlaender ed altri disponibili per le fotocamere a telemetro con innesto Leica M. Infatti a parte le Leica M, M8 e M9, sono le uniche che possono montare questi obiettivi sfruttandone appieno la copertura. Montati su altre macchine, come le mirrorless Micro 4/3 o APS questi obiettivi sono sfruttati solo in parte, con il famoso fattore di “crop” o moltiplicativo che ne aumenta apparentemente la focale riducendone l’utilità.

Sensore A7R senza filtro antialias
Sensore A7R senza filtro antialias
Schema autofocus A7 e A7R
Schema autofocus A7 e A7R
Sensore A7 per autofocus ibrido
Sensore A7 per autofocus ibrido

0 commenti su “Sony A7 e A7R: qualche ulteriore considerazione”

  1. Interessante, anche se un sistema analogo di orientamento delle microlenti in funzione della distanza dal centro è già applicato dalla Fuji sui sensori X (prima erano riservati alla X100/X100s ed ora alla X-e1).
    Siccome per movimentare una discussione ci vuole qualcuno controfase, dichiaro che gli obiettivi vintage non mi attirano per niente; sono più gli impicci che i vantaggi, e se escono immagini molto buone siamo noi col nostro sguardo amorevole che le fa diventare ottime. E d’altronde è tutto un gioco: a chi piacciono bionde ed a chi brune.

  2. Questa macchina mi affascina, non tanto per le sue qualità, quanto per la possibilità di montare gli obiettivi Leica. Ho avuto in passato una M9 con 18, 35 e 75 e devo dire che nei miei 23 anni passati nella fotografia (nonostante abbia avuto Hasselblad, Nikon, Contax e quant’altro), nulla mi ha saputo entusiasmare come gli obiettivi Leica. Ora finalmente li possiamo usare su di un corpo digitale senza dover spendere 6-7 mila euro su di un corpo Leica. Grazie Sony.

  3. La macchina mi interessa molto in quanto è una full frame di dimensioni più compatte; quello che non capisco è la scelta degli obiettivi fissi. Un 35mm f2,8 e un 55mm f1,8 se pur zeiss ma on un costo assurdo rispetto alla concorrenza. Un 50mm F1,8 non può costare piu di 250 euro e lo stesso si può dire per il 35mm.

  4. Scusa Davide, non capisci la scelta degli obiettivi fissi? Zeiss tra l’altro? Io mi sentirei più di dire di non capire la scelta degli zoom. Non dimentichiamo che per tanti anni, i fotografi professionisti facevano tutto con tre obiettivi (fissi ovviamente) e se non hai mai provato un “fisso” confrontandolo con uno zoom, allora va bene. Se non hai mai utilizzato uno Zeiss o un Leica, mi spiace per te. Nell’era digitale, tra l’altro, lo zoom, con i suoi inevitabili fluttamenti di aria dovuti allo spostamento delle lenti, attirano polvere e sporcano il sensore più di un cambio ottica. Anni fa, per dover di cronaca, tenevo un corso di illuminazione per professionisti e, mentre decantavo l’innegabile qualità delle ottiche fisse, notavo molti scettici in sala. A quel punto, decisi di fare un test confrontando un 100 mm fisso (Canon f 2) con lo zoom 70-200 f 2,8, sempre a focale 100. Sai cosa successe? Che durante la pausa pranzo, molti si recarono a San Marino (eravamo a Riccione) per comprare il 100 Canon f2. …….figurati se facevo un confronto con lo Zeiss 100 f2!!! Avrebbero tutti gettato le Canon e le Nikon nel cassonetto più vicino! 🙂

  5. 28 50 135……..SUL 35MM 50 80 150 SUL 6 PER 6 LA FOTOGRAFIA L HO SEMPRE CONCEPITA COSI’….gli zoom per quanto comodi…..ammazzano la creativita’ del fotografo….a mio modesto avviso ovvio…

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