La X-E1 è la seconda mirrorless di Fujifilm e deriva dalla X-Pro 1 da cui differisce principalmente per l’assenza del mirino ibrido, sostituito da uno elettronico. E’ caratterizzata da un aspetto simile alle fotocamere a telemetro di qualche anno fa, ma i suoi contenuti sono molto innovativi. La caratteristica principale è il suo nuovo sensore X-Trans CMOS, esclusivo Fujifilm, di formato APS con 16 Mpx e una disposizione dei pixel particolare che evita la creazione di falsi colori ed effetto moirè e consente di fare a meno del filtro antialias. Altra caratteristica di spicco è il mirino ibrido, ottico ed elettronico a scelta. L’innesto obiettivi Fuji X è nuovo ed è caratterizzato da un tiraggio molto ridotto che consente di montare, con anelli adattatori, moltissimi obiettivi, in primo luogo i Leica M. I comandi poi sono di tipo tradizionale, con ghiera dei tempi e ghiera dei diaframmi sugli obiettivi.
L’esteticaa della X-E1 richiama quella delle fotocamere a telemetro di qualche anno fa, ma la sua tecnologia è, come già detto, aggiornatissima.
Per questa fotocamera Fuji ha sviluppato un nuovo sensore CMOS denominato X-Trans CMOS. La nuova matrice (CFA – Color Filter Array) non necessita di un filtro ottico passa-basso. Questo filtro infatti è indispensabile per la riduzione del moiré e dei falsi colori generati dai sensori convenzionali ma, nel contempo, degrada anche la risoluzione. Fuji ha sviluppato una nuova matrice CFA che si ispira alla casuale disposizione della grana nella pellicola, eliminando la necessità di un filtro ottico passa-basso per risolvere i problemi del moiré e dei falsi colori. Nella matrice i pixel RGB sono disposti in gruppi di pixel 6×6 con alta aperiodicità (casualità). Aumentare il grado di casualità elimina la causa fondamentale del moiré e dei falsi colori, un problema che si verifica nelle matrici convenzionali durante le riprese di elementi a righe e altri pattern ripetuti. La presenza di un pixel R, G e B in ogni serie di pixel orizzontali e verticali riduce al minimo la generazione di falsi colori e garantisce la superiore riproduzione dei colori stessi.
L’utilizzo di una matrice ispirata alla pellicola ha reso necessario un processore più potente per elaborare i dati dell’immagine; per questo Fuji ha creato EXR Processor Pro. Questo processore consente di ottimizzare le potenzialità del sensore X-Trans CMOS fornendo elevata velocità e alta precisione di elaborazione delle immagini.
La X-E1 può simulare la resa dei colori di alcune tra le più famose pellicole Fuji, fra cui Velvia, Astia e Provia.
Altra caratteristica esclusiva della X-E1 è il mirino elettronico con una risoluzione superiore a quella del mirino della X-Pro 1 in funzionamento elettronico.
In sintesi le caratteristiche principali della X-E1 sono:
– sensore APS CMOS da 16 Mpx X-TransTM CMOS
– processore EXR Pro
– innesto obiettivi FUJIFILM “X-Mount”
– mirino elettronico con 2,36 Mpx
– Sistema di pulizia del sensore a vibrazione Ultra Sonica
– salvataggio foto in RAW
– Video Full HD e audio stereo
– otturatore sul piano focale
– costruzione “Made in Japan” estremamente accurata
– modalità di simulazione pellicola avanzata
– gamma di accessori opzionali dedicati
– dimensioni 129x75x38 mm
– peso 350 grammi
La X-E1 costa circa 750 € solo corpo e 1.000 € con lo zoom 18-55 mm f/2,8-4,0 stabilizzato.
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Descrizione e comandi
Uso in pratica
Sensore
Obiettivi
Raffica e video
Galleria
Conclusioni
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