Sigma SD1: nuova sigla e prezzo

La SD1, l’unica reflex APS con sensore Foveon, viene presentata ora da Sigma con la nuova denominazione SD1 Merril, in onore di Dick Merril inventore della tecnologia dei sensori Foveon. La SD1 ha un sensore Foveon da 15 Mpx che, grazie a questa tecnologia che registra l’informazione colore per ciascun pixel su tre strati di silicio sovrapposti e all’assenza del filtro antialias non necessario, ha la stessa risoluzione di una fotocamera con sensore di tipo Bayer (tutte quelle in commercio trannae appunto le Sigma) con almeno 25 Mpx o più. Il prezzo precedente di oltre 7.000 $ però la metteva fuori mercato.
Attualmente è stata riposizionata con un prezzo previsto di 2.299 $ che la rende quasi concorrenziale con le migliori APS, rispetto alle quali ha però una risoluzione e qulità maggiore, e in linea con le fullframe con le quali è paragonabile.
La presentazione della SD1 è nell’articolo “Sigma SD1“.
Ricordo le principali caratteristiche di questa reflex

– sensore Foveon APS con 15 Mpx
– doppio elaboratore d’immagine TRUE II per aumentare la velocità di elaborazione e conversione delle foto
– buffer DDR III che consente una velocità di raffica di 5 fg/s per 7 immagini raw
– uso di schede Compact Flash per un’alta velocità di memorizzazione
– interfaccia semplice ed intuitiva con un menu rapido (Quick Set) per le impostazioni principali e la maggior parte dei comandi accessibili direttamente
– corpo in lega di magnesio
– comandi e connessioni protetti da O-ring per evitare infiltrazioni di polvere ed acqua
– mirino a pentaprisma con copertura del 98 % e ingrandimento 0,95x (reale 0,64x)
– misurazione esposimetrica valutativa su 77 zone, oppure media, a prevalenza centrale e spot. Ovviamente può funzionare in Program (P) o con le priorità a diaframmi (A)o tempi S) o manuale (M).
– autofocus con 11 punti a croce con possibilità di scelta automatica o manuale
– la misurazione esposimetrica è collegata all’autofocus per una misurazione accurata anche in condizioni difficili
– otturatore con tempi da 30 sec a 1/8000 collaudato per 100.000 scatti
– sensibilità da 100 a 6400 Iso
– doppio motore per il movimento dello specchio ed il riarmo dell’otturatore per ridurre le vibrazioni
– schermo da 3″ e 460.000 pixel
– flash incorporato con copertura fino a 17 mm
– può montare tutti gli obiettivi della ampia gamma Sigma

17 commenti su “Sigma SD1: nuova sigla e prezzo”

  1. La storia del Foveon è un tormento indicibile; ora Sigma ha un nuovo presidente che sembra avere le idee più chiare. Le foto ottenute dalla sd1 sono impressionanti (ha una risoluzione più che tripla rispetto a quella già affatto disprezzabile della sd15) ma resta pur sempre una macchina adatta a foto “meditate” e con buona luce (oltre i 400 iso è opportuno non andare); la riduzione a meno di un terzo del prezzo originario è una mossa coraggiosa. L’unico modo di recuperare gli ingenti investimenti è quello di venderne il più possibile, per questo, secondo me esagerando, l’identico sensore verrà montato sulle compatte dp1 e dp2, che a mio giudizio saranno un po’ come quelle vecchie fiat 500 che montavano un motore panhard da 90 cavalli (ci stava perfettamente ma non per questo era la soluzione ideale).

    1. mi scuso se continuo il soliloquio, ma le dp1 e dp2 anzichè un nuovo sensore (quello che avevano era già accellente) avrebbero necessitato di uno stabilizzatore, visto che le ottiche (fisse) sono buie e non si può giocare con gli Iso, oltre ad un mirino ottico integrato. Così sono adatte solo a masochisti col polso di cemento armato.

      1. Capitano,
        ti ricordo che per un secolo e mezzo si è fotografato senza stabilizzatore, ma non vedo in giro tante fotografie del passato mosse.
        Comunque Sigma ha rinnovato anche le compatte, leggi l’articolo. Ora hanno almeno dei f/2,8.
        Ciao, Francesco

          1. No capitano, ma questo non vuol dire che non guidi anche auto senza ABS.
            Tutto è utile, ma se ne può anche fare a meno.
            Ciao, Francesco

    2. bene, non sapevo del nuovo presidente, ma questa è stata una scelta oculata…

      il prezzo di 7000 oltre ad essere fuori mercato era proprio in un segmento ormai morto, quello delle super-top-professionali, pure la nikon ha lasciato morire la d3x e ora la d800 sostituisce sia la d700 che la d3x, quindi è una fascia ormai defunta, vuoi per i costi, vuoi che per 9000 euro accedi al medioformato

      in questa fascia di prezzo in cui il file di output da 45mpixel va in concorrenza con il file da 36mp della d800, direi che il prezzo è aggressivo e come corpo “aggiuntivo” è ottimo in uno studio e a questo punto pure economico… certo non per il fotoamatore evoluto… ma chissà che fra 2 anni sull’usato non si trovi a meno di mille euro a sto punto

      1. Christian,
        la SD1 ha solo 15 Mpx. L’affermazione di Sigma che ne abbia 45 è un trucco di marketing. Infatti i pixel sono su tre strati e a ciascun punto immagine corrispondono 3 pixel, ognuno con l’informazione su un colore, verde, rosso o blu. I sensori Bayer invece perogni punto hanno un solo pixel, con l’informazione su un solo colore, gli altri due vengono calcolati per interpolazione da quelli vicini. Il file di output della SD1 è quindi da 15 Mpx, anche se la sua risoluzione è paragonabile a quella di un file da sensore Bayer da 25 Mpx. Questo è perchè il sensore Bayer riesce a raggiungere al massimo il 60 % della sua risoluzione nominale, mentre il Foveon arriva al 100 %.
        Ciao, Francesco

        1. si vero, 15mpixel ma file di output da 45MB in raw che quindi come mole di dati (dovrebbe/potrebbe) fare concorrenza ad un raw da 36MB di una full frame

          penso che la d800e senza il filtro abbia questo obiettivo, rendere meno interessante il foveon per i nikonisti

  2. Faccio una considerazione a latere.
    Secondo me non è la qualità delle macchine Sigma che ne impedisce la diffusione, ma il fatto che sia un mondo troppo chiuso e poco diffuso. Dovevano mettere un attacco a baionetta compatibile con altre marche (che so Pentax) così che gli utenti si sentissero meno “stetti”.

    1. Questo è vero, sicuramente un innesto Pentax K avrebbe aiutato molto la diffusione delle reflex Sigma. Ma un prezzo di oltre 7.000 € era comunque proibitivo. Ora potrà essere presa in considerazione.
      Ciao, Francesco

    2. si la baionetta k è una baionetta gratuita, ma per usare la Pkaf (la baionetta k personalizzata da pentax con la gestione del proprio motore af) dovrebbero pagare delle royalties… ergo la sola k sarebbe stata una buona idea, ma dopo il corpo gli utenti avrebbero comprato una serie di ottiche manuali economiche datate di buona qualità e non avrebbero speso in ottiche sigma

      Personalmente trovo questo prezzo aggressivo, o è un riposizionamento per competere in una fascia con maggiori volumi oppure hanno già in ordine da qualcuno (per esempio Nikon) l’acquisto di sensori foveon (chissà magari per sostituire una d300s? o fare 2 versioni della d400?)

  3. Ciao Francesco ho acquistato da poco la Sigma sd1 Merrill e volevo sapere se esiste in commercio anelli adattatore pe rmontare ottiche di altre marche.
    Grazie per l’aiuto.

    1. Nicola,
      non mi risulta che esistano anelli adattatori per montare sulla Sigma SD1 obiettivi di altri produttori.
      Ciao, Francesco

      1. Infatti ho fatto una ricerca ma non ho trovato niente, una bella fregatura, ho una marea di ottiche Canon e Olympus che non potrò usare, ma l’innesto della SD1 è un innesto Sigma prioritario dunque non compatibile con nessun altro obiettivo oltre che Sigma… e così?.
        Ciao Nicola

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