Tamron 18-270 PZD provato da “Tutti Fotografi”

La nota rivista “Tutti Fotografi” ha pubblicato nel numero di dicembre, da ieri in edicola, la prova dello zoom Tamron 18-270 PZD. La prova è stata effettuata dal laboratorio del Centro Studi di Progresso Fotografico, la  più antica rivista di fotografia italiana, pubblicata dalla fine dell’800, e il più affidabile laboratorio di misura per obiettivi italiano. Tempo fa “Tutti Fotografi” aveva anche pubblicato il test della precedente versione del Tamron 18-270 con risultati discreti. E’ quindi interessante il loro confronto con la versione PZD, dal quale quest’ultima esce vincente.

Il Tamron 18-270 PZD è un obiettivo progettato esclusivamente per il formato APS ed è fornito con innesti per Canon, Nikon e Sony. E’ l’unico ad avere un’escursione focale di 15x, equivalente ad un 27-405 su Nikon e Sony e ad un 29-432 su Canon. Le versioni per Canon e Nikon sono stabilizzate, mentre quella per Sony non lo è visto che queste reflex hanno lo stabilizzatore integrato nel corpo.
La caratteristica principale della versione PZD è quella di adottare per l’autofocus un motore piezoelettrico, molto piccolo e leggero, oltre che veloce. Questo ha consentito, insieme alla semplificazione dello schema ottico che è passato da 18 a 16 lenti, di ridurre significativamente le dimensioni ed il peso dell’obiettivo, che risultano veramente ridotte per l’ampia escursione focale.
Dal test di “tutti Fotografi” emerge che questa versione del 18-270 migliora le caratteristiche ottiche della precedente e risulta buona o discreta a tutte le focali, tranne che alla massima di 270 dove i bordi scadono e risultano insufficienti. L’unico vero difetto è la distorsione alla focale grandangolare.
La conclusione è che il 18-270 PZD è un miglioramento rispetto alla precedente versione e ciò chiude tutte le polemiche in rete sul peggioramento della qualità di questo obiettivo rispetto al precedente.
La scelta di questo obiettivo insieme ad una reflex base si rivela quindi vincente per chi vuole una macchina che consenta di fare foto in tutte le condizioni senza costringere a portarsi dietro più obiettivi ed a cambiarli continuamente. La qualità fotografica di questa combinazione è incomparabilmente superiore a quella di qualsiasi bridge.

0 commenti su “Tamron 18-270 PZD provato da “Tutti Fotografi””

  1. ciao Francesco,

    non è possibile pubblicare anche la recensione del 55/300 vr e del 18/200 vrII?

    Ritieni che tra il pzd e 18/200 vrII la qualità complessiva del nikon sia tale da giustificare la differenza di prezzo?

    Non ci sono novità circa la uscita di nuovi obiettivi zoom in casa di nikon (magari un bel 10- 200 vr)?

    ti ringrazio per lo stupendo blog che metti a disposizione.

    1. Ciao Nicola,
      considerando i prezzi più bassi che vedo su internet (450 per il Tamron, 600 per il Nikon), ti direi che la scelta può essere guidata dal desiderio di avere la garanzia estesa Nital (pagando un prezzo un po’ superiore ai 600 euro) e la certezza della totale compatibilità con le macchine Nikon, compresa per esempio la correzione automatica della distorsione. La differenza focale tra i 200mm del Nikon e i 270 del Tamron è soltanto del 35%, mentre la qualità del Nikon è migliore: la differenza di prezzo è giustificata dalla differenza di qualità, quindi la scelta dovrebbe essere determinata dalle tue preferenze personali.

      Simone

      1. Vedendo i risultati di Dxomark, il nikon 18-200 vr ii non è che sia poi moooolto migliore del tamron.
        Per carità, migliore a livello di immagine lo è, ma di poco

        sempre che dxomark sia, a sto punto, ancora affidabile visti gli ultimi test di francesco, i quali sembrano confutare le ultime rilevazioni di doxo

        Mi riferisco al test pentax k5 vs nikon d7000 e tamron 18-270 vs. tamron 18 270 pzd

        1. il vantaggio della pentax è da riferirsi ad una usabilità di iso più bassi che da alcuni vantaggi su gamma dinamica, profondità colore, ecc…
          ci sarebbe poi da capire (e non riesco a trovarlo sul sito di dxomark) con che ottica vengono effettuate le misurazioni

          per quanto riguarda, in genere, le ottiche invece c’è da ricordare (che come fa fotozone) la recensione è da riferirsi esclusivamente all’ottica testata in quel momento e abbinata a quel corpo macchina..
          quindi nulla impedisce che a dxomark sia arrivato un super tamron e un mediocre nikon… purtroppo non si fa ma sarebbe più opportuno testare almeno una ventina di prodotti per valutare media e scostamenti

          1. Christian,
            non so che dirti

            Hai ragione su media e scostamenti, ma l’utente/acquirente finale deve andare a cu*o quando acquista perché non ha la possibilità di scartare 20 obiettivi prima di scegliere il migliore.
            Inoltre sarebbe bello poter considerare le ditte produttrici affidabili in merito all’omogeneità dei prodotti costruiti.

            In ultimo mi vien da pensare che alla fin fine é meglio forse farsi meno problemi e fotografare di pù.
            Io x primo

          2. Alberto,
            sante parole “In ultimo mi vien da pensare che alla fin fine é meglio forse farsi meno problemi e fotografare di pù.”
            Ciao, Francesco

          3. Christian,
            non so come misura le ottiche DXOMark, ma so per certo che il laboratorio di Progresso Fotografico misura la MTF degli obiettivi su un apposito banco ottico, indipendentemente da qualunque corpo macchina. Queste misure sono quindi molto più affidabili di quelle effettuate usando un corpo macchina per scattare foto e misurarle, come fanno tutti gli altri, e hanno valore assoluto per l’obiettivo, indipendentemente dal corpo sul quale si userà poi l’ottica. Le misure sono quindi tutte reffrontabili fra loro.
            Ciao, Francesco

    2. PS: tieni conto che io ho scelto il Tamron 18-270 PZD, abbinato alla Nikon D5100, ma lo trovai in offerta a 430 euro e il prezzo del Nikon 18-200 era quasi doppio, intorno ai 750 euro.

      Simone

    3. Nicola,
      le prove dei due obiettivi che ti interessano sono state pubblicate da Tutti Fotografi e replicate sui numeri di Progresso Fotografico serie Oro.
      Quando sarà possibile vedrò di riportarne i principali risultati.
      Il Nikon 18-200 VR II è solo leggermente migliore per qualità ottica, ma superiore per qualità costruttiva e velocità di messa a fuoco. Se questo giustifica la differenza di prezzo lo devi valutare tu.
      ciao, Francesco

  2. ciao Francesco, possiedo un Canon 55-250 is per le lunghe focali. Posso ottenere risultati migliori col Tamron o la soluzione “meno escursione focale” rende ancora migliore un obiettivo come il mio ?? grazie mille – Lorenz

  3. Ciao, moltissimi complimenti per la tua competenza e per il tuo impegno.
    Ho una Nikon D7000 e vorrei iniziare con essa la macro fotografia ma sono indeciso
    su quale obiettivo acquistare tra il Nikon 105 f/2,8 VR Micro e il Sigma 150 f/2,8 HSM
    Macro ? ?
    Il Nikon 24-70 f/2,8 rispetto al Nikon 18-85 f/3,5 fa una grande differenza per la qualità ottica ?
    Grazie se troverai il tempo di rispondermi.
    Sandro

    1. Sandro,
      il Nikon 24-70/2,8 è un obiettivo per fullframe e sulla D700 si comporta come un 38-205 mm, quindi poco grandangolare.
      Il 16-85 VR (24-127 equivalente)va molto bene ed in più è stabilizzato. L’unico suo limite è la luminosità. se ti serve un obiettivo più luminoso potresti orientarti sul Nikon 17-55/2,8 o sui più economici Sigma 17-50/2,8 HSM OS o Tamron 17-50/2,8 VC entrambi stabilizzati.
      Ciao, Francesco

  4. Ciao Francesco, continuo a seguire con graande interesse il tuo blog da quando ho comperato la mia prima reflex e sempre lo trovo ricco di informazioni e di spunti importanti…
    A tal proposito, per questo natale, volevo regalarmi un nuovo obiettivo e vorrei potermi chiarire le idee riguardo 2 obiettivi: uno è il nikon 70-300 VR di cui ho già letto il tuo parere più che positivo; l’altro è il Tamron 70-300 VC di cui un mio parente mi ha parlato molto bene.
    Scusami se in questo caso il mio commento è un po’ off-topic ma secondo te quale dei 2 ha il migior rapporto qualità prezzo?
    Aggiungo solo che possiedo una Nikon d5000 con 18-105 VR.
    Grazie anticipatamente.

    1. Alberto,
      il Nikon 70-300 VR è uno dei migliori obiettivi Nikon, sopra tutto per il rapporto qualità prezzo, costa più o meno 550 €. Anche il Tamron 70-300 VC è però molto buono e costa sui 380 €. Il Nikon ha una nitidezza e risoluzione leggermente maggiori, ma ha anche un aberrazione cromatica leggermente superiore. E’ inoltre leggermente più veloce nella messa a fuoco. Sono quindi entrambi validi e devi essere tu a decidere se vale la pena di spendere di più per l’originale.
      Ciao, Francesco

      1. io consiglierei all’amico Alberto (omonimo) di prendere il Nikon.
        4 anni di garanzia Nital non sono niente male, poi l’aberrazione cromatica è correggibile in post produzione, ma la nitidezza del tamron no.
        Certo 170 euro circa di differenza possono essere notevoli…..
        Come giustamente dici tu Francè, son scelte soggettive queste….

        1. Grazie! per la risposta puntuale e per tutto ciò che fai in questo blog Francesco e un grazie anche all’…”omonimo” : )

  5. ciao Francesco,

    vorrei chiedere se c’è la possibilità di aumentare il mio grandangolo ( una sorta di moltiplicatore focale all’inverso) del 18/105 vr, e se ne valga la pena in termini di costo e qualità di foto( tenendo conto che lo userei solo per paesaggi con buona luce);

    C’è un battery grip anche per la d 5100?

    grazie

    1. Giovanni,
      non mi pare che ci siano aggiuntivi da montare su obiettivi zoom, ma anche se ci fossero la qualità finale sarebbe tale che risulterebbe preferibile fotografare attraverso un fondo di bottiglia.
      Se vuoi un grandangolo è necessario un obiettivo specifico, Sigma o Tokina, del costo minimo di 500 €. Un’altra soluzione può essere un obiettivo a focale fissa, non autofocus, come il Samyang/Walimex 14/2,8 del costo di circa 350 €.
      Per la D5100 non esiste una impugnatura battery grip.
      Ciao, Francesco

  6. Ciao Francesco,

    il Sigma 18-200/3.5-6.3 DC OS HSM Nikon è una buona alternativa al tamron 18/270 pzd e nikon 18/200 vr o è troppo scadente rispetto agli altri due?A livello di prezzo sta intorno ai 330 euro, per cui direi nettamente inferiore al nikon e tamron, hai notizie a proposito?

    Come alternativa,stavo pensando di aggiungere al 18/105 vr( nikon d 5100) con il nikon 55/300 vr o tamron 70/300 vc, quale dei due ritieni sia migliore come velocità di messa a fuoco e immagini e costruzione?

    Grazie

    1. Nicola,
      il Sigma 18-200/3.5-6.3 DC OS HSM è buono e può essere un’alternativa al Tamron 18-270, con un’escursione focale inferiore ed un prezzo più contenuto. Anche in confronto al Nikon 18-200 non sfigura.
      I Nikon 55-300 VR e Tamron 70-300 VC sono abbastanza equivalenti, buoni, ma inferiori al Nikon 70-300 VR. Come velocità di messa a fuoco il Nikon è leggermente in vantaggio.
      Ciao, Francesco

  7. Ciao a chiunque risponderà,

    vorrei acquistare un nikon 18/200 vr II ma usato;

    il sito nikon nella sezione in cui si vende e compra usato è possible considerarlo affidabile?
    cioè se chi si iscrive è soltanto acquirente di nikon non si dovrebbero avere ” fregature” o sbaglio?
    Postreste suggerirmi altri siti noti dove l’acquisto dell’usato è affidabile?

    Un buon obiettivo usato 18/200 vr che prezzo ritienate potrebbe essere considerato onesto?

    Vi ringrazio.

    1. Mariapina,
      la sezione di compravendita del sito Nital è di solito frequentata da fotografi, quindi mediamente abbastanza affidabile. Spesso vi è indicato anche che il prodotto in vendita è con garanzia ufficiale e questo può essere fatto solo se è effettivamente registrato con numero di matricola, dati anagrafici e riferimenti scontrino presso il sito stesso.
      Questo ovviamente da garanzie in più, ma non può dare la sicurezza di fregature, quindi è sempre bene usare cautela e verificare bene il prodotto e la documentazione prima di acquistarlo.
      Un altro sito che dovrebbe essere frequentato da fotografi e quindi dare qualche garanzia è quello del sito della rivista “Tutti Fotografi”, Fotografia.it sul quale c’è un’apposita sezione dedicata agli annunci http://www.fotografia.it/annunci_prodotti.aspx
      Altri siti di questo tipo non ne conosco. Ci sono i siti generalisti come subito.it o Ebay classic, ma sono meno affidabili e si deve fare più attenzione.
      Ciao, Francesco

  8. ciao francesco o chi altro ha usato il tamorn 18/270 pzd.

    Ho una d 5100 con 18/105 vr, con cui mi trovo molto bene, tranne per l’escursione che delle volte mi sembra corta.
    Dalle recensioni sembra che il tamron 18/270 pzd sia un discreto obiettivo che consenta di portare a casa buone foto.
    Volevo chiedere:1) Ha senso acquistarlo e mantenere il 18/105vr( lo so che il tamron copre la stessa focale ma non è che sia un pò meglio come qualità e velocità e potrebbe servirmi per interni?)

    2) Adoro la velocità di messa a fuoco del nikon, e leggo sempre che il tamron è inferiore come stabilizzazione e velocità; per chi è abituato al nikon è possibile che ritenga il tamron “troppo lento”, o la differenza è diciamo impercettibile?

    3) il prezzo del tamron nuovo 18/270 pzd è di 470 euro, visto che il nikon 18/200 vr II si trova usato intorno ai 500 euro, ritienete che convenga il tamron o il nikon?

    4) Mi piace fare foto panoramiche, e per fare ciò scatto una sequenza di foto unendole poi in postproduzione con discreto risultato; comprando un grandangolo avrei lo stesso effetto di piu foto unite o è totalmente diverso?

    Grazie

    1. Antonio,
      acquistando un Tamron 18-270 o un Nikon 18-200 ha poco senso tenersi anche il 18-105. La sua escursione focale si sovrappone alle altre due e non è nemmeno più luminoso, quindi anche per gli interni non darebbe nessun vantaggio. Se decidi di cambiare vendilo.
      Il Tamron 18-270 è abbastanza veloce nella messa a fuoco. Non arriva al livello del Nikon 18-200, ma la differenza si può sentire solo per foto di soggetti in rapido movimento (sport). Otticamente sono molto vicini e non vi sono differenze pratiche percepibili. Comunque se trovi il Nikon usato in buone condizioni, per me è la scelta migliore.
      I grandangoli non sostituiscono assolutamente le funzioni di ripresa panoramica di alcune fotocamere o la realizzazione di foto panoramiche sul pc. Il grandangolo riprende un campo più ampio in orizzontale e in verticale, ma il formato della foto rimane sempre delle stesse proporzioni, nel caso delle reflex 3:2. le foto panoramiche invece si caratterizzano per essere molto estese su un lato, di solito quello orizzontale, e non sull’altro.
      Ciao, Francesco

  9. cia Francesco,

    volendo acquistare un grandangolo, uno zoom e un tele per le dx quali ritieni siano le migliori alternative alla nikon, se ce ne sono (e quindi un pò meno costose);

    potresti suggerire anche delle lenti addizionali per macro e filtri polarizzati di buona qualità8 per nikon d 5100) ma anche qui non eccessivamente costosi( nè ovviamnete scadenti).

    Una curiosità: si potrebbe dire che le attuali reflex amatoriali ( vedi d 5100 e d 7000) scattano foto di livello pari o superiore alle full frame professionali di 10 anni fa?

    Ti ringrazio

    1. Nicola,
      per poterti suggerire degli obiettivi dovrei sapere per che tipo di foto ti servono.
      Vuoi un grandangolo ed un tele a focale fissa? Vuoi obiettivi di alta luminosità? Che escursione deve avere lo zoom? 8-16 mm?, 18-270 mm? 50-500 mm?
      fammi sapere qualcosa in più.
      Ciao, Francesco

  10. ciao Francesco,

    hai ragione scusa.

    Diciamo che per me il corredo ideale sarebbe nikon 10/24- 18/200- 70/300, ma non volendomi dissanguare vorrei delle valide alternative, magari anche come fisso per i grandangoli.

    Ho una d5100 con 18/105vr

    grazie.

    1. Ciao Nicola,
      se prendi il 70-300 e hai già il 18-105 non ti serve il 18-200: tutte le focali sono coperte dalle altre due lenti. In alternativa, se lo scopo è avere un superzoom tuttofare, potresti prendere il solo 18-270 Tamron PZD (circa 450 euro) in sostituzione al 18-105, al 70-300 e in alternativa al 18-200: la qualità si avvicina a quella degli obiettivi che hai elencato.

      Un’alternativa più economica del Nikon 10-24 è il Sigma 10-20 (circa 450 euro), la cui qualità si avvicina al Nikon. Il Tamron 10-24 invece si trova a meno di 400 euro ma la qualità è inferiore.

      Simone

    2. Nicola,
      se hai già il 18-105 prendere il 18-200 ed il 70-300 diventa una sovrapposizione inutile. O prendi solo il 70-300 oppure vendi il 18-105 e prendi al posto di 18-105 e 70-300 il Tamron 18-270 PZD come ti ha suggerito Simone.
      Ti elenco comunque alcuni obiettivi di buona qualità, alternativi ai Nikon per le varie focali:
      1) grandangolo: Tokina 11-16/2,8 pro DX circa 680 €, Sigma 10-20/3,5 DC HSM circa 660 €, Sigma 10-20/4,0-5,6 DC HSM circa 480 €. Il Nikon AF-S DX 10-24/3,5-4,5 costa 800 €
      2) tele: Tamron 70-300/4,0-5,6 Di VC USD stabilizzato circa 360 €, Sigma 70-300/4,0-5,6 DG OS stabilizzato circa 360 €. Il Nikon AF-S 70-300/4,5-5,6 VR stabilizzato costa 530 €.
      3 zoom “tuttofare”: Tamron 18-270/3,5-6,3 Di VC PZD stabilizzato circa 450 €, Sigma 18-250/3,5-6,3 DC OS HSM stabilizzato circa 450 €. Il Nikon AF-S DX 18-200/3,5-5,6 VR II costa 780 €.
      Non esistono purtroppo grandangoli a focale fissa per DX, e il Nikon più corto 14/2,8 (equivalente ad un 21 mm su APS) costa circa 1800 €.
      Ciao, Francesco

      1. Ciao Francesco,
        il Tokina 11-16/2,8 pro DX però non ha il motore per l’autofocus, e Nicola con la D5100 dovrebbe mettere a fuoco manualmente. A breve dovrebbe uscire il Tokina 11-16/2,8 prod DX II che avrà il motore di messa a fuoco incorporato: se il prezzo non è molto differente, potrebbe essere il migliore zoom grandangolare per Nikon.

        Simone

  11. ciao Francesco, ho un tamron 18-270 PZD, canon 60fd e un Metz 58
    Secondo te avrei problemi a fotografare una Prima Comunione in una Chiesa mediamente illuminata? (per capirci…dietro l’altare c’è un grosso finestrone in alto da cui entra luce naturale che arriva però debole sui bambini).
    Devo realizzare il servizio per una collega di lavoro. Non le chiedo un euro ma nemmeno mi va di portarmi dietro tutto l’ambaradam di ottiche (ho delle ottiche 2.8 fisso). Vorrei una cosa comoda ma sempre di qualità. L’unica cosa che mi spaventa, ti dico il vero, è che il Tamron mi canni la maf nei momenti salienti della cerimonia. Che ne dici?
    Grazie di un tuo consiglio.

    1. Pippo,
      non mi è chiaro se puoi o meno usare il flash. Con questo non ci dovrebbero essere problemi per l’illuminazione e nemmeno per il bilanciamento del bianco con la luce naturale dalla finestra.
      Se invece non puoi usare il flash allora il Tamron è poco luminoso e forse sarebbe meglio fare affidamento su un focale fissa più luminoso. Altrimenti penso che dovrai aumentare abbastanza la sensibilità Iso. Comunque con la 60D fino a 1600 Iso non ci sono problemi ed anche i 3200 sono usabili. I 6400 però vanno bene solo per emergenza.
      Per la messa a fuoco non mi preoccuperei: i bambini non corroneo vero?. per soggetti abbastanza static il Tamron è adeguatamente veloce, il suo motore piezoelettrico non è al livello dei migliori ultrasonici, ma c’è molto vicino. In ogni caso conviene mettere a fuoco prima di dover iniziare a scattare sulla distanza giusta, poi si tratterà di fare solo piccoli aggiustamenti che la macchina farà in un attimo. per la messa a fuoco usa il punto centrale sul viso dei bambini o eventualmente quelli a quadrato centrali.
      Ciao, francesco

    2. hai fissi 2,8? sono macro? i macro aumentano (generalmente) la risoluzione e sull’incarnato evidenziano difetti, vanno benissimo per bambini ma per adulti, sono in genere, “antipatici”

      come ha detto Francesco, se puoi usare il flash non ci sono problemi, io terrei comunque un iso 800 che quantomeno riduce la flashata, poi se puoi vai in chiesa a fare 2 prove con una persona vestita di bianco, quel tanto per farti un’idea, non sarebbe male

  12. vi ringrazio molto dei consigli!!! ho un tamron 17/50 f 2.8 e un tokina 11-16 f 2.8 (che non ho intenzione di portarmi dietro però perchè pesa)e un sigma 50 f 1.4 (non voglio portare nemmeno questo perchè pesa pure lui). Il problema, tornando a noi, è più per eventuali primi piani senza cambiare ogni volta ottica. Con le focali corte non so perchè..ma mi dà sempre l’idea foto da compattina tutto a fuoco. Mi piaceva l’idea di poter fare foto d’insieme e primi piani con la stessa ottica. Sempre se potrò usare il flash. Diversamente mi rimane il tamron 17-50 f 2.8.
    Nelle prime comunioni quali sono le foto salienti? potreste aiutarmi? il prete che alza l’ostia, il bambino che la prende..poi? altri momenti? Scusate le domande ma come forse intuirete dal tono dello scritto non mi va per niente di fare sta Comunione..solo che ha insistito tanto la collega…..che palle!! Con il flah non avrò problemi per le distanze? Non credo il prete mi farà muovere in Chiesa. Al massimo dovrò stare da una parte e rimenere fermo a debita distanza. Come impostare il flash? Grazie mille!!

    1. Pippo,
      secondo me l’obiettivo migliore, fra quelli che hai, per fotografare le comunioni è il Tamron 17-50/2,8 indipendentemente dal fatto di potere usare o meno il flash. Non so se le foto di una comunione siano paragonabili a quelle di un matrimonio (secondo me si), ma per queste cerimonie tutti i professionisti usano preferibilmente queste focale o il 24-70/2,8 su fullframe. Infatti puoi avere un sufficiente grandangolo per le viste d’insieme e un tele adatto al ritratto ambientato ed ai mezzi busti. Difficilmente si fanno primi piani stretti in queste cerimonie.
      Il flash lo puoi usare anche in modo semidiretto, orientato parzialmente verso l’alto e con l’aletta riflettente estratta per orientare parte della luce sul soggetto. Fai delle prove però andando prima in chiesa con una persona da fotografare per verificare il risultato.
      Infine un consiglio: questo tipo di foto è difficile ed impegnativo, non si può sbagliare e far ripetere se si è perso un momento della cerimonia. Ci si deve quindi impegnare al 100 % sia come persona che come attrezzatura. Tu già pensi di lasciarne a casa una parte perchè “pesa”! Evidentemente non sei convinto. Forse è meglio che tu lasci perdere del tutto e non faccia le foto, nonostante le insistenze della collega.
      Ciao, Francesco

  13. ah sono sempre Pippo…. semrpe riguardo al flash.. Solitamente lo uso di rimbalzo sul soffitto con la linguetta bianca estratta.
    Nel caso in questione..la Comunione…la Chiesa ha soffitti troppo alti. Come posso fare per ammorbidire comunque la luce? Ho il classico diffusore a vaschettina rettangolare. Posso usare quello e dirigere il flash direttamente sui bambini? o cmq il flash va un pò inclinato in alto? Grazie mille!

    1. Io ho fatto le comunioni. Dipende molto da come le gestiscono i preti.
      Quelle che ho fatto io i bambini erano tutti uno a fianco all’altro e il prete si spostava di lato e dava la comunione in bocca a tutti.
      Le foto le ho fatte con un amico. Lui Nikon D700 con 28-80 F2.8. Io con Canon 30D con Tokina 28-70 F2.8 (in pratica un 45-110). Ovviamente entrambi con il flash. Eravamo uno a sinistra e uno a destra del prete.
      Tutto si svolge molto in fretta per cui non devi perdere colpi (nè tu, nè la macchina, nè il flash) Per ogni bambino due foto io e due il mio amico, quando il prete mette in bocca la particola. Non sono foto “artistiche” (si vede il bambino con la lingua fuori) ma è quello che vogliono i genitori.
      Secondo me le focali che hai tu non vanno molto bene… meglio avere una focale mediotele che un grand’angolo proprio per inquadrare il bambino mezzobusto che prende la particola.
      Porta più pile per la macchina e per il flash che è veramente stressato molto (io avevo da fotografare un centinaio di bambini). ovviamente il flash deve essere uno di quelli esterni non quelli della macchina.
      Per il flash, ti servirebbe un diffusore per il flash tipo questi

      http://www.ebay.it/itm/DIFFUSORE-FLASH-UNIVERSALE-GONFIABILE-CANON-NIKON-SONY-METZ-SUMPAK-VIVITAR-/110774537040

      http://www.ebay.it/itm/DIFFUSORE-FLASH-UNIVERSALE-TELA-CANON-NIKON-SONY-METZ-SUMPAK-VIVITAR-/110774531802

      Se non ce l’hai ecco alcune idee DIY

      http://www.diyphotography.net/a4-sheet-fold-me-lumiquest

      http://www.diegobilli.it/public/photography/diy/tube_diffuser/diy_tube_diffuser.htm

      Se proprio prendi un fazzoletto di carta, sfogli i quattro veli e ne tieni solo uno e ci metti un elastico per tenerlo davanti alla parabola.

      Il matrimonio in confronto è una passeggiata 😉
      Ciao
      Andrea

      1. “Il matrimonio in confronto è una passeggiata”

        Forse hai ragione! Se devi fotografare 100 bambini diventa veramente una cosa stressante.
        Però l’obiettivo 17-50 dovrebbe andare bene. Su APS equivale ad un 25-75, più o meno come il 28-80 del tuo amico.
        Ciao, Francesco

  14. Salve,

    volevo togliermi due curiosità, credo banali per voi esperti.

    Un obiettivo tipo 70/200 nikon f 2,8 rispetto ad un 18/200 vrII nikon f 3,5 -5,6 in condizioni di luce ottima alla focale 200mm da una differenza notevole o la maggiore luminosità di un obiettivo è riscontrabile palesemente solo in interni o in scarsa condizioni di luce?
    Cioè in una giornata di sole se scatto a 200mm con f 2, 8 che differenza trovo rispetto alla stessa foto scattata col 18/200 a 200mm ad f 5,6?

    f 2,8 e f 3,5 sono tanto distanti come profondità di campo( cioè un 18mm con f 2,8 sfoca molto di più rispetto ad un 18 f 3,5)?

    Potreste consigliarmi un ottimo obiettivo( quindi luminoso) zoom per interni per nikon( anche se non necessariamente nikon?) se ce ne sono non eccessivamente costosi?

    grazie.

    1. Christian,
      cosa intendi per differenza notevole fra un 70-200/2,8 e un 18-200/3,5-5,6? La risolvenza? l’assenza di aberrazioni? La luminosità è differente, ma questo è un dato di targa.
      Il tuo esempio poi è sbagliato: nelle stesse condizioni di luce dovrai scattare con la stessa esposizione, quindi se 1/200 ad f/5,6 è l’esposizione corretta dovrà essere usata per entrambi gli obiettivi. Se tu esponessi con il 70-200/2,8 a 1/200 f/2,8 sovraesporresti di 2 stop. Eventualmente potresti invece esporre ad 1/400 f/4,0 o a 1/800 f/2,8. In questo modo potresti sia ridurre la profondità di campo, sia scattare con un tempo più veloce per congelare un soggetto in rapido movimento.
      In posizione grandangolo la profondità di campo è molto maggiore che in posizione tele. In questo caso il confronto potrebbe essere fatto fra il Nikon 17-55/2,8 e il 18-200/3,5-5,6. Fra f/2,8 e F/3,5 vi sono 2/3 di stop e la differenza di PDF a 18 mm non è grande, ma è comunque abbastanza estesa in entrambi i casi.
      Come zoom luminoso per interni potresti prendere il Tamron 17-50/2,8 SP XR DI II VC che costa sui 450 €.
      Ciao, Francesco

  15. salve a tutti,

    oltre il tamron 17/50 2,8 sp xr di II vc potrebbe andare bene, sempre per interni, il sigma 17/70 f 2,8-4 D macro OS HSM (e’ di buona qualità anche questo?) che ha un tele leggermente piu lungo?

    Scusate la domanda, ma gli obiettivi fx vanno bene anche per le dx?
    Sbaglio o il nikon 70/300 e per dx ed fx, è l’unico obiettivo compatibile fx e dx?Ce ne sarebbero anche altri accessibili per dx?

    Eventualmente la differenza tra gli obiettivi fx e dx in cosa consisterebbe?

    Grazie a chi mi risponderà.

    1. Stefano,
      il Sigma 17-70/2,8-4,0 è un buon obiettivo, ma non puoi paragonarlo al 17-50/2,8. Quest’ultimo ha una luminosità uniforme di 2,8 anche alla massima focale di 50 mm, mentre il 17-70 a 50 mm è già f/4,0 o quasi. Per foto in interni o con poca luce la differenza c’è.
      Gli obiettivi per fullframe o FX possono essere tutti usati su APS o DX. Non c’è nessun problema di compatibilità, l’unica differenza è l’angolo di campo abbracciato che si riduce. Questo viene di solito riportato calcolando, con il fattore moltiplicativo, la focale equivalente di un obiettivo che su una FX (fullframe) copra lo stesso angolo di campo.
      La differenza fra obiettivi DX e FX è solo nel diametro del cerchio di copertura che deve essere grande almeno quanto la diagonale del formato. Per il DX deve coprire quindi una diagonale di circa 29 mm, per l’FX di circa 43 mm.
      Ciao, Francesco

  16. salve, sono sempre Pippo. Vorrei mettere a fuoco un pò i vostri consigli. Intanto premetto che il bambino a cui fare le foto della Prima Comunione è solo uno. Porterò il tamron 17-50 f 2.8
    Vorrei sapere però se, potendo usare il flash esterno Metz 58 AF (molto potente) posso usare il Tamron 18-270 PZD.
    Che tipo di problemi potrei incontrare? Le foto dovrò farle purtroppo ma dato che dietro la richiesta della collega c’è la classica mentalità un pò a “scrocco”, mi limiterò a fare lo stretto necessario, fatto bene ovviamente, ma con il minimo di attrezzatura necessaria. Certi bei ritratti con il bokeh del sigma 50 a f 1.4 o certe inquadrature simpatiche tutte insieme a 11mm…. se li può scordare insomma.
    Con il flash posso usare agevolmente il tamron 18-270 PZD?

    1. se devi riprendere da diverse inquadrature, fuori e dentro la Chiesa, se non hai tante possibilità di spostamento ecc… e puoi usare il flash, allora sì… io imposterei quantomeno iso800 per non sparare troppa luce, ma poi gusti 🙂

      se invece puoi essere abbastanza vicino, poter usare il 17-50, anche chiuso a f4 (per guadagnare un po’ di nitidezza) dovrebbe darti risultati leggermente migliori

      Comunque, in versione al risparmio, userei lo zoomone

      1. Scusa la domanda… foto ad un solo bambino?
        E il prete lascia fare?
        Dove ho fatto io le foto la prima cosa che ha detto ai partecipanti la funzione è stata “tutti i parenti con le macchine fotografiche se ne stiano seduti e le mettano via”.
        Solo per avvisarti che magari non si arrabbino se usi il flash.

        Se vai a 800 iso con un numero guida 58 praticamente fulmini gli occhi di chi guarderà il flash 🙂
        Se sei lontano usa lo zoomone!

        Ciao
        Andrea

    2. Pippo,
      se puoi usare il flash il 18-270 va sicuramente bene. Usa una sensibilità non troppo alta, al massimo 400 Iso, perchè il flash è potente e può illuminare la scena senza problemi. Puoi eventualmente regolare le velocità di sincronizzazione ad un valore inferiore a quello massimo per non scurire troppo lo sfondo.
      Mi sembrano però molto valide le osservazioni riguardo alle possibilità di muoversi in chiesa. Anche quando mio figlio fece la prima comunione il sacerdote ci avvertì di restare al nostro posto e non muoverci per la chiesa. Di solito nelle comunioni c’è un solo fotografo ufficiale. Informati prima.
      Ciao, Francesco

  17. ciao Francesco,

    ti ringrazio per la risposta, approfitto allora per un ulteriore delucidazione in merito agli obiettivi fx su corpi dx.

    In pratica un obiettivo 70/ 300 montato su un corpo fx è un 7o/3oo a tutti gli effetti;
    su un corpo dx rimane 70/300 mm ma diventa l’equivalente di un angolo di campo su fx pari a 105/450( cioè 70x 1,5 e 300x 1,5) dico bene ?

    Un 28/300 su fx sarebbe invece un 18/200 su dx( 28/1,5 e 300/1,5)?

    cioè se ho capito bene la distanza focale rimane uguale a quella che c’e scritta su un obiettivo ma essendo il sensore fx piu grande si viene ad avere un maggiore angolo di campo per cui su corpi dx va moltiplicato la distanza focale x fattore crop( 1,5) per avere l’angolo di copertura della fx?

    Ma ci sono vantaggi ( gli svantaggi sono economici direi) montando un obiettivo fx su dx?
    Montando su una d 5100 un 28/300 nikon e un tamron 17/50 2,8 sarebbe una buona accoppiata o è l’equivalente di avere un 18/200 vr e 17/50.

    Grazie mille.

    1. La distanza focale non muta ed è quella indicata sull’obiettivo, per cui un 28-300 sarà sempre un 28-300.

      Essendo il sensore DX della Nikon (in generale un aps-c) più piccolo di un sensore FullFrame (o formato Leica o FX per Nikon) risulta in pratica come effettuare un ritaglio al centro dell’immagine ossia si ottiene l’angolo di campo equivalente moltiplicando per 1,5
      Nel tuo esempio il 28-300 per fx diventa un 42-450 per dx (in termini di angolo di campo, ma non in termini di distanza focale, la quale non muta)

      Il 17-50 per dx è un’ottica disegnata per il sensore aps-c, ma come detto sopra la distanza focale è un dato fisico, ciò che muta è l’angolo di campo, quindi anche in questo caso devi moltiplicare per 1,5 e in pratica ottieni un angolo di campo equivalente ad un’ottica per full frame di focali 25,5-75.

      Con l’abbinata da te proposta ti copriresti dalla focale 17 alla 300 su sensore aps-c, che in termini di angolo di campo di un formato 35mm corrisponde ad un 25,5-450

    2. Stefano,
      il fattore moltiplicativo funziona a senso unico ed è solo un artificio per rapportare le focali usate su sensori di dimensioni differenti alla pellicola 35 mm o al fullframe a quelle che si dovrebbero usare su questi per ottenere gli stessi angoli di campo. Questo è stato fatto agli inizi del digitale perchè i fotografi conoscevano abbastanza la classificazione degli obiettivi nel formato 35 mm, mentre non avrebbero capito facilmente come doveva essere classificato un obiettivo ad esempio di focale 5 mm su un sensore 1/2,3″ (equivale ad un grandangolo di circa 30 mm, cioè ha un angolo di campo di 70°, come un 30 mm su fullframe).
      Le focali però sono una caratteristica ottica degli obiettivi e perciò non possono cambiare.
      Un 70-300 mm è quindi sempre un 70-300 mm indipendentemente dal corpo su cui viene montato. Solo che se lo si monta su un corpo APS questo ha un sensore più piccolo del fullframe e riceve solo la parte centrale dell’immagine. E’ come se si ritagliasse il fotogramma a dimensioni più piccole. Questo comporta che se ne escluda la parte esterna e quindi l’angolo di visione (angolo di campo per la precisione) è più ristretto. L’effetto è lo stesso di quello che si otterrebbe montando su una fullframe un obiettivo con una lunghezza focale maggiore e di conseguenza un angolo di campo più stretto.
      Un 28-300 su FX ha quindi lo stesso angolo di campo di un 18-200 su DX, ma se lo monti su DX equivale ad un 42-450. Con un 17-50/2,8 (26-75 equivalente) ed un 28-300 (42-450 equivalente) quindi avresti una parziale sovrapposizione delle focali degli obiettivi. Secondo me sarebbe meglio prendere invece un 70-300. Così avresti un 105-450 mm più leggero e compatto del 28-300 e anche leggermente migliore. Il buco di focali fra 17-50 e 70-300 è irrilevante, non si devono coprire al millimetro tutte le focali. Per certe foto va bene l’uno e per altre l’altro.
      Un’altra scelta valida è quella di avere il 17-50/2,8 per le situazioni di scarsa luce e il 18-200 per tutte le altre situazioni. Il 28-300 invece ti lascia scoperta l’area grandangolo e ti costringerebbe sempre a cambiare obiettivo. Anche questa però è una combinazione che ha senso solo se fai spesso foto in poca luce.
      La combimazione migliore infine potrebbe essere un 10-20 veramente grandangolare ed un 18-200.
      Ciao, Francesco

  18. ciao Francesco,

    mi sono cimentato in questo sito per caso, ma devo complimentarmi con te e tuoi colleghi per le risposte che date, anche a domande banali e da inesperti, come me direi.

    MI chiedevo: ma che senso ha parlare di fattore moltiplicativo ed angolo di campo differente tra dx ed fx quando poi alla fine una persona scatta con una reflex dx o fx, non credo con entrambe?

    Cioè sapere che un 28 mm su dx porta ad un angolo di campo di 42 mm sul formato pieno che utilità mi da? alla fine se uso una d 3100 non uso di certo una d800 per cui mi interessa che la stessa foto verrebbe con una visione piu grande su un altro corpo? E’solo un discorso astratto credo o sbaglio?

    Volevo anche chiedere: hai usato il tamron 18/270 pzd? comparandolo con il tuo ( se non sbaglio) 18/200 vr ci hai trovato delle differenze significative?Vedo che ad una persona che te l’aveva chiesto hai comunque consigliato un nikon 18/200 vr usato ad un tamron 18/270 pzd , per cui lo ritieni nettamente migliore, o no?

    Vi rongrazio.

    1. Luca,
      l’uso del fattore moltiplicativo è solo un artificio per fare capire ai fotografi se un obiettivo è grandangolare o tele e quanto si spinga in un verso o nell’altro. Cosa è un obiettivo zoom 4-120 mm su sensore di formato 1/2,3″? In realtà va dal grandangolo medio al tele spinto. Per capirlo basterebbe che i produttori dichiarassero gli angoli di campo, ma poichè pochissimi sono a conoscenza di questi e ne sono pratici, hanno trovato più efficace rapportare le focali a quelle che si dovrebbero usare sul fullframe o sulla pellicola 35 mm per ottenere gli stessi angoli di campo. Quindi l’obiettivo predetto è equivalente su fullframe ad un 24-720 mm, così tutti capiscono che va dal medio grandangolo al supertele.
      Il Tamron 18-270 PZD è buono ed otticamente vicino al Nikon. E’ solo un po’ più lento e rumoroso nella messa a fuoco.
      Ciao, Francesco

  19. salve a tutti,

    come velocità di messa e rumore nonchè qualità di foto, il sigma 18/200 hsm os a che punto si colloca tra i piu venduti nikon 18/200 vr e tamron 18/270 pzd?

    la differenza tra il 55/300 mm e 70/300mm nikon( ma anche tamron) sta anche a livello di qualità foto o solo nella costruzione dei 70/300 che essendo fx saranno costruiti meglio?

    grazie

    1. Gianluca,
      il Sigma 18-200 OS HSM è più o meno al livello di Nikon e Tamron fino alla focale di 50 mm, poi diventa decisamente inferiore. Come velocità di messa a fuoco il Nikon è il migliore, gli altri due sono buoni, anche se non raggiungono il Nikon.
      Fra i Nikon DX 55-300 e il 70-300 quest’ultimo è migliore per resa ottica e per costruzione, ma non tanto perchè è per FX, quanto perchè è un obiettivo semiprofessionale. La differenza è fra amatoriali e professionali, anche se in casa Nikon non è distinta da sigle particolari come invece in Canon dove i professionali son gli L.
      Ciao, Francesco

  20. Salve Francesco,
    come sempre per ogni mio acquisto dipendo da te (ogni oggetto anche solo lontanamente riconducibile alla fotografia l’ho comprato a seguito di un tuo consiglio!!).
    Pur essendo appassionato di foto (e di reflex) dopo una serie di ho perso un po la voglia di perdere di volta in volta tempo a cambiare le ottiche (benchè la via migliore per foto di migliore qualità).
    Vorrei passare ad un ottica tuttofare ma non ho un vasto budget. Pertanto ti chiedo 2 cose:

    a) quale tra questi è migliore:

    1) tamron 18-270
    2) tamron 18-200
    3) sigma 18-250
    4) uno che eventualmente conosci.

    *tutti stabilizzati.

    b) io in casa ho un nikkor 18 -105 vr mi trovo benissimo ma mi manca qualcosa nello zoom e ogni volta devo montare dei tele … Ti chiedo: a livello qualitativo e di velocità c’è molta differenza tra questo e gli obiettivi tuttofare che ti ho citato???? (è proprio questo il punto saliente!!..non vorrei sacrificare la qualità che con questo per ora mi soddisfa abbastanza)

    grazie mille come sempre. Sergio.

    1. Sergio,
      fra gli obiettivi superzoom che ti interessano, se escludi per motivi di costo il Nikon 18-200, il migliore è il Tamron 18-270 PZD.
      nel caso vendi il 18-105 che si sovrapporrebbe totalmente e sarebbe quindi inutile.
      Ciao, Francesco

  21. ciao francesco,
    con qualche giorno di ritardo ti scrivo per ringraziarti della celere risposta e ne approfitto per un ultimissima cosa…. a livello di qualità di immagine e di velocità dello scatto il tamron 18-270 risulta inferiore rispetto al nikon 18-105 vr che gia possiedo (chiaramente mettendo a confronto il segmento relativo 18-105 del tamron). Perche se un maggior zoom vuol dire rinunciare a queste due qualità non so quanto mi convenga.
    ciao.

    1. scusa se mi intrometto Sergio…
      pure io mi sono informato sui superzoom… il 18-105 risulta migliore sia del nikkor 18-200 che del tamron 18-270.

      Certo…il 18-105 è piu’ limitato pero’ come ti sei accorto….

    2. Sergio,
      come avrai già letto da Alberto il Nikon 18-105 VR è migliore come qualità d’immagine del 18-200 VR e del Tamron 18-270 PZD. Però gli mancano 95 o 165 mm. Se si vuole usare un solo obiettivo dal grandangolo al supertele si deve accettare qualche compromesso, che però non penalizza più di tanto, infatti io uso in prevalenza il 18-200. In molti casi consente invece di fare una foto invece di non farla perchè si è perso l’attimo per cambiare obiettivo, oppure una foto di qualità migliore di quella che si otterrebbe ritagliandone una fatta col 105 per avere un maggiore effetto tele.
      Per la velocità di messa a fuoco il Tamron è leggermente più lento del Nikon 18-200, ma non consiglierei ne l’uno ne l’altro per la foto sportiva. Non ho provato abbastanza il 18-105 sulla velocità di messa a fuoco, ma penso che sia al livello del 18-200, visto cha ha ugualmente il motore ultrasonico ed è più leggero.
      Ciao, Francesco

  22. ciao Francesco,

    Sono possessore dell’ottimo 18/200 vr II che come tuttofare mi sembra di capire sia in assoluto il migliore.

    ora credo che anche i classici 3 obiettivi nikon 10-24 (f 3,5-4,5)– 24/70 (f 2,8) e 70/300( f 4,5-5,6) tutti vr siano i migliori, ma dovendo consigliare delle ottime alternative, quali ritieni siano i corrispondenti migliori delle altre marche( sigma e tamron) per non comprare nikon e risparmiare qualcosa, sempre che ne valga la pena ?

    Cioè vorrei un grandangolo molto buono, un obiettivo zoom per interni( luminoso f 2,8 e con focale che arrivi intorno ai 70mm) e un tele( credo che in questo caso il nikon sia forse migliore) .

    Spero di avere reso l’idea.

    Grazie

    1. Girolamo,
      non so che modello di reflex hai quindi ti do indicazioni sia per quelle con motore AF sia per quelle senza.
      Gli obiettivi Nikon che hai indicato però non sono tutti stabilizzati (VR per Nikon). Solo il 70-300 è VR. Inoltre il 24-70/3,8 non è molto adatto per una reflex APS in quanto la sua focale minima di 24, equivalente ad un 36 mm, è un po’ penalizzante. Nikon ha infatti in catalogo anche un 17-55/2,8 per APS che, a parte il prezzo di 1500 € (ma il 24-70/2,8 non costa di meno), sarebbe più adatto partendo da una focale equivalente di 25 mm.
      Ti indico delle alternative più economiche, ma valide:
      Grandangolo: Tokona 11-16/2,8 (senza motore AF) circa 650 €, Sigma 10-20/3,5 HSM circa 650 €, Sigma 10-20/4,5-5,6 HSM circa 500 €
      Zoom luminoso: Tamron 17-50/2,8 VC stabilizzato circa 420 €. Se vuoi arrivare a 70 mm (?) c’è il Sigma 17-70/2,8-4,0 OS HSM stabilizzato circa 450 €.
      Tamron 70-300/4,0-5,6 VC USD stabilizzato circa 370 €.
      Ciao, Francesco

  23. Ciao Francesco,

    vorrei acquistare un flash per la d 5100, che caratteristiche devo guardare? la differenza tra uno migliore e più costoso e uno più economico in cosa consiste( distanza della luce proiettata o altro?).
    Premetto che l’utilizzo che ne dovrei fare è amatoriale, quindi niente di stratosferico, il classico uso interno per foto in chiesa o in casa, vorrei solo capire se ne vale la pena l’acquisto;
    La differenza rispetto a quello previsto sulla d 5100 consisterebbe principalmente nella direzionalita’ del flash esterno?

    Ciao.

    1. Fare foto belle con il flash non è facile. Anzi… direi proprio difficile.
      Per questo al di là del flash da comprare io consiglio di leggere questo bel volume

      http://www.reflex.it/shop/index.php/biblioteca/come-fotografare-con-il-flash.html

      Alcune considerazioni.
      1) le foto in casa sono di solito foto “ricordo” per cui qualsiasi flash può andare bene (una volta settato decentemente)
      2) le foto in chiesa…. se parli di fotografare gli affreschi o le navate, le foto non si fanno con il flash perchè appiattirebbe tutto e rischieresti di avere foto “smorte” (oltre al fatto che in alcuni posti è vietato). Molto meglio un cavalletto. Se parli di foto di matrimonio allora devi avere un buon flash e non vale la pena risparmiare.

      In quanto alla tua richiesta di acquisto…. meglio un flash di marca che quelli “generici” da 50-60 euro.
      Fossi in te (per non svenarti) andrei su prodotti Sunpark o Sigma
      per farti un’idea sui prezzi ecco qui i Sunpark

      http://www.ilfotoamatore.it/listaprodotti.asp?R=10&F=1&Mode=testo&M=SU&Prezzo1=&Prezzo2=&Pixel=&Zoom=&Tecnologia=&Ord=&RP=

      e qui i Sigma

      http://www.ilfotoamatore.it/listaprodotti.asp?R=10&F=1&Mode=testo&M=SG&Prezzo1=&Prezzo2=&Pixel=&Zoom=&Tecnologia=&Ord=&RP=

      IMHO
      Ciao
      Andrea

      1. Andrea,
        meglio un flash della marca della fotocamera che uno universale che potrebbe non sfruttare appieno tutte le possibilità di controllo del sistema originale.
        Ho provato pochi giorni fa il sistema flash Nikon CLS e ne sono rimasto impressionato, quindi consiglio di vedere anche
        http://www.nikon.it/it_IT/products/product_summary_list.page?sParamValueLbl=Lampeggiatori%20Flash&ParamValue=Speedlights&Subnav1Param=0&Subnav2Param=0&Subnav3Param=0&RunQuery=l1&ID=0
        http://www.ilfotoamatore.it/listaprodotti.asp?R=10&F=1&Mode=testo&M=NI&Prezzo1=&Prezzo2=&Pixel=&Zoom=&Tecnologia=&Tec_Ob=&Ord=&RP=

        Ciao, Francesco

        1. Certo, ma tutto dipende da cosa ci deve fare uno con il Flash.
          Però i Nikon costano un botto (come i Canon) e vale la pena comprarli solo se uno ne fa un largo uso.
          Per usarlo ogni tanto già un Sigma va benissimo e mantiene il 99% delle funzioni (come gli obiettivi universali al posto degli originali)

          Ciao
          Andrea

    2. Guido,
      per uso amatoriale quale il tuo il flash ideale come complemento per la Nikon D5100 è il Nikon SB400, che ha ottime caratteristiche compresa la parabola orientabile verso l’alto, è piccolo e leggero e costa poco, circa 140 €.
      Ciao, Francesco

  24. ciao Francesco,

    leggendo la discussione tra te ed andrea me ne sono uscito con dei dubbi sulal compatibilità o meno dei flash, comunque grazie ad entrambi per le risposte ed i consigli dati;
    stavo pensando di spendere intorno ai 250 euro, tipo sb 700 o metz af 50, ma non so sinceramente cosa guardare come parametri, diciamo che non vorrei trovarmi poi con il rincrescioso dubbio di non avere acquistato qualcosa di buono subito;
    nei forum mi sembra di capire che tra sb 400 e 700 ci sia molta differenza, molti dicono che il metz con numero guida 50 sia ottimo e perfettamente compatibile con corpi nikon nonchè meno costoso ( intorno ai 200 euro); tu cosa consiglieresti?
    Un flash migliore( numero guida maggiore?) in cosa mi aiuterebbe?

    1. Personalmente per l’uso di cui hai parlato tu non avrei dubbio… andrei sul Metz.
      La Metz fa flash da molti anni prima della Nikon e sono convinto che la compatibilità ci sia al 100 per cento.
      Un alto numero guida vuol dire, parlando terra terra, avere un flash che ha più portata. Cioè riesce ad illuminare a maggior distanza (a parità di iso e diaframma) rispetto ad un flash con numero guida minore.
      Infatti la formula da usare con i flash è: distanza= numero guida / diaframma. Per cui maggiore è il numeratore “numero guida” tanto maggiore sarà la distanza raggiunta dalla luce.

      Ciao
      Andrea

    2. Guido, a completamento della d5100 forse ti servirebbe un flash che si puo’ utilizzare anche come commander, visto che la nikon d5100 è priva del comando remoto del flash.
      Tipo l’sb900…. ma costa molto molto di piu’.

      1. Eh Eh Eh…. siamo passati da un flash per uso amatoriale al top di gamma della Nikon da 400 euro _-)
        Un flash del genere ha senso per uno che usa tanto il flash e per usi intensivi… e se volgiamo anche questo flash ha i suoi problemi di riscaldamento tant’è che la nissin ha fatto un flash per superarli

        http://www.clickblog.it/post/12605/nissin-mg8000-1000-lampi-senza-battere-ciglio

        Secondo me per l’uso richiesto se ne ha d’avanzo con il Metz 50, che tra l’altro permette l’upgrade del firmware per eventuali modifiche della Nikon

        http://www.clickblog.it/post/9169/metz-mecablitz-50-af-1-digital

        e siamo a meno di 250 euro 😉

        Ciao
        Andrea

    3. Guido,
      ripeto: per l’uso che hai dichiarato il flash Nikon SB400 è l’idealae ed è consigliato per questo da fotografi ed insegnanti di Nital.
      Se poi vuoi costituire un sistema di più flash per riprese in studio allora vai sull’SB900, ma ne devi prendere almeno due o meglio tre per un’illuminazione equilibrata. Prendere un SB900 perchè è più potente, senza tenere conto del costo e del peso, oltre che della sproporzione con la reflex, potrebbe voler dire sprecare soldi, a meno che tu non debba sempre fotografare soggetti lontani al buio.
      Per la compatibilità si può pensare quello che si vuole, e ci può essere chi costruisca flash da lunghissimo tempo, ma siccome il controllo dei moderni flash è demandato al software ed al dialogo macchina-flash, la sicurezza di compatibilità al 100 % si ha solo col produttore della macchina. In questo caso oltretutto in caso di problemi si ha un solo interlocutore a cui rivolgersi e non due che ovviamente tenderanno a rimpallarsi il problema.
      Ciao, Francesco

  25. salve,

    mi sono cimentato per caso in questo blog e devo fare i complimenti a chi lo dirige( Francesco?) in quanto dimostra serietà, sobrietà nelle risposte e competenza.
    Ho letto molti quesiti posti e molte delle risposte date, ho riscontrato tuttavia un anomalia rispetto a tanti altri blog e forum che si occupano di fotografia, cioè l’indirizzare verso un livello medio di qualità di obiettivi, flash, filtri e lenti addizionali( nonostante la competenza di chi scrive) piuttosto che un livello alto, come fanno tutti direi!
    Mi spiego meglio:molti avrebbero sconsigliato a guido un flash sb 400( perchè poco potente), o assolutamente sconsigliato un tamron 18/270 pzd che invece qui è molto apprezzato; quasi tutti ritengono che scattare foto con reflex significhi fare un netto salto di qualità rispetto a compatte o bridge e che quindi spendere 700/1000 euro per una reflex da usare poi come una bridge e con la stessa qualità non ne valga la pena;
    le classiche risposte che un f 2,8 consente di fare foto e un 3,5 sia scadente, che gli zoom sono appena accettabili solo se nikon 18/200 vr e solo se da usare per emergenza altrimenti obbligatorio obiettivi da 2000 euro e f 2,8.

    Io ho uno zoom 18/105 con una d 3100, ammetto che anche io avrei la curiosità di possedere un 70/200 f 2, 8 o un 17/55 f 2,8, ma poi il costo eccessivo, e devo dire anche il peso ingombrante delle fx o del 70 /200 non mi incentivano a farlo.Come dire, mi piace fare foto ma senza portarmi uno zaino dietro.
    In realtà vorrei sapere se effettivamente un utilizzo di una fx o di un obiettivo luminoso siano effettivamente tanto superiori ad una d 7000 o un 18/200vr in condizioni di buona luce, di sicuri un f 2,8 lo è rispetto a f 4 al chiuso;
    voi ritenete che non valga la pena spendere tanti soldi per il meglio? e il meglio è palesemente superiore?

    ciao.

    1. Marino,
      preliminarmente vorrei chiarire che ci sono due tipi di fotografi: quelli che sanno fotografare e che fanno foto, scegliendo l’attrezzatura opportuna, ma ottenendo buoni risultati con tutto, e quelli che discutono di qualità delle attrezzature e che spesso giustificano con la presunta cattiva qualità di quelle in loro possesso gli scarsi risultati che ottengono.
      A me piacerebbe che tutti quelli che leggono e scrivono su questo blog fossero della prima categoria.
      Passando a discussioni più tecniche è evidente che obiettivi professionali come alcuni zoom f/2,8 in certe condizioni, ad esempio scarsa luminosità, riescono ad ottenere risultati migliori di obiettivi meno luminosi. Questo però non vuol dire che siano di migliore qualità o che con essi si riesca a fare foto migliori. Anzi se guardi al corredo di obiettivi Canon, ad esempio, ti accorgerai che per ogni zoom f/2,8 c’è un corrispondente f/4,0 e che per qualità gli f/4,0 sono migliori.
      Gli obiettivi si devono scegliere in base alle loro caratteristiche per l’uso che se ne deve fare. Uno zoom 18-200 o 18-270 se usato per foto in viaggio e vacanza, oppure anche in eventi e manifestazioni, volendo riprendere sia scene allargate e panorami, sia ritratti e dettagli sono di una comodità eccezionale, consentendo di passare in pochi istanti dal grandangolo al telle senza doversi portare dietro altri obiettivi e perdere tempo a cambiarli, magari perdendo l’occasione di scattare. La loro qualità è comunque sufficiente ed adeguata allo scopo. Certo se poi si vogliono fare riprese sportive al chiuso con poca luce un 70-200/2,8 è più adatto e dovendo fare questo tipo di foto ci si porterà questo obiettivo più un grandangolo fisso (o zoom). Per riprese di cerimonie in poca luce un 17-50/2,8 (o un 24-70/2,8 su fullframe) sono i più adatti. Un 18-200 o 270 però riesce a fare abbastanza bene tutte queste cose e per chi non è un professionista o un fotoamatore che fa spesso questi tipi di foto può andare bene. La qualità di una reflex base con un 18-200/270 è in ogni caso molto migliore di quella di una bridge grazie al sensore APS molto più grande di quello da 1/2,3″ delle bridge. Questo consente di avere un rapporto segnale/rumore molto migliore a tutte le sensibilità e una nitidezza maggiore in virtù del fatto che gli obiettivi lavorano a frequenze spaziali più basse e perchè la diffrazione inizia a degradare l’immagine a diaframmi molto più chiusi (leggi l’articolo Diffrazione e risoluzione http://francescophoto.wordpress.com/2012/03/08/diffrazione-e-risoluzione/).
      Se poi si vogliono obiettivi più luminosi e della massima qualità ci sono quelli a focale fissa. Un 35/1,8 o 50/1,8 costano poco e sono i migliori obiettivi disponibili per qualità.
      Lo stesso vale per accessori come i flash: per l’uso che ha dichiarato Guido il flash Nikon SB400 va benissimo ed ha la potenza adeguata, oltre ad essere piccolo e leggero così si può portare sempre con se e costa poco. Per un uso intenso per cerimonie, cronaca o foto in studio allora ci si può equipaggiare di flash più potenti, magari più di uno per calibrare al meglio l’illuminazione.
      Le FX sono globalmente migliori delle APS sia per il sensore più grande (vale ciò che ho detto precedentemente fra bridge ed APS, anche se in misura molto minore) sia perchè sono tutte professionali con caratteristiche adatte a questo uso come corpi metallici, tropicalizzazione, velocità di raffica elevate, uso di schede di memoria Compact Flash, più veloci nella scrittura dei dati. Si deve però essere capaci di fare foto, altrimenti da sole non miglioreranno la qualità di quello che si scatta.
      In conclusione prima di spendere soldi per cercare di migliorare la qualità delle proprie foto è necessario imparare a fotografare. Con questo non intendo imparare a regolare l’esposizione o la messa a fuoco a mano, ma imparare a comporre una foto, a scegliere i soggetti, ad inquadreare, a valutare la luce ed il colore. Se si sa fare questo si otterranno buoni risultati con tutto, altrimenti sono soldi sprecati.
      Ciao, Francesco

  26. Salve,
    approdo un po’ per caso in questo blog alla ricerca di una recensione sul Tamron 18-270 PZD. Ho letto con grande interesse la recensione ed ho apprezzato le risposte fornite ai commenti lasciati.
    Sto per acquistare la mia prima reflex: ho messo gli occhi sulla Canon EOS 60D e sto cercando di capire quale potrebbe essere il miglior compromesso per un ottica tuttofare (da qui il mio interesse per la 18-270 Tamron).
    Intendo utilizzare la reflex principalmente per paesaggi, ritratti ed anche macro, il tutto alla luce del sole (le occasioni per foto notturne saranno limitatissime).
    Inizialmente ero interessato da uno delle soluzioni KIT con cui viene proposta la 60D, ovvero EF-S 18-55mm IS e EF-S 55-250mm IS), ma sono davvero indeciso viste le pessime recensioni sulla EF-S 18-55. Ho invece avuto modo di provare la EF-S 18-135 che m’è sembrato un buon punto d’inizio.
    Che consigli vi sentite di darmi? Quale potrebbe essere un corredo (in termini di ottiche) iniziale?
    Grazie per il supporto.
    Deni

    1. Deni,
      se vuoi uno zoom universale per tutte le occasioni una delle scelte migliori è il Tamron 18-270 PZD che ti ha interessato. Se vuoi rimanere in casa Canon va bene anche il Canon 18-200 IS. Il 18-135 va ugualmente bene, ma ha una focale decisamente più corta per uso universale come unico obiettivo. Tutti questi obiettivi presentano la resa migliore alle focali medie e corte e scadono un po’ a quella massima, ma sono di enorme praticità e garantiscono comunque risultati adeguati.
      Infine dove hai letto pessime recensioni del Canon 18-55? Nella versione IS almeno ha buone prestazioni, migliori degli obiettivi citati precedentemente. Ho l’impressione che molti giudichino gli obiettivi solo dal prezzo, senza nemmeno provarli.
      Ciao, Francesco

  27. Francesco,
    grazie per i tuoi suggerimenti, proprio ieri ho inoltrato il mio ordine per la 60D ed il 18-200 Canon e non vedo l’ora di poterla avere tra le mani.
    Sinceramente ho letto così tanti articoli e sono stato in tanti blog in quest’ultimo mese e non riesco a dirti su due piedi dove ho letto tale recensione sul 18-55 della Canon. Probabilmente ci ho messo del mio utilizzando l’aggettivo “pessimo” che probabilmente è fuori luogo. Chiedo venia.
    Spero di riuscire ad appassionarmi alla fotografia ed a dedicarle tutto il tempo necessario per sperimentare e magari ottenere qualche scatto decente.
    Seguirò sicuramente il tuo blog e spero di poter richiedere il tuo valido consiglio nel prossimo futuro.
    D.

  28. ciao Francesco,

    mi sono cimentato per caso in una recensione del nuovo sigma 18/200 os hsm (gennaio 2012)
    ;sembra che sia stato migliorato rispetto al precedente 18/200 sigma, il prezzo è di 450 euro, ne sai qualcosa?
    In teoria i prezzi all’inizio dovrebbero essere più elevati per poi via via scendere o il contrario?Quando bisognerà invece aspettare per nuove versioni nikon o tamron zoom?

    1. Terenzio,
      il nuovo Sigma 18-200 OS HSM è stato da poco presentato ed è migliorato rispetto alla versione precedente. A quanto mi risulta dovrebbe però costare meno di 400 €. A 450 € la scelta migliore è il Tamron 18-270 PZD.
      Non ho notizie di nuove versioni degli zoom Nikon e Tamron. Forse qualcosa potrebbe essere presentato in Photokina a settembre.
      Per i prezzi di solito scendono dopo un po’ di tempo dalla presentazione, ma questo vale per le fotocamere, e non tutte, dipende dalla richiesta. Le professionali di solito poi non calano. Per gli obiettivi è diverso, di solito sono stabili perchè il loro ciclo di vita è molto più lungo.
      Ciao, Francesco

  29. Riporto la citazione:

    “Rispetto ai suoi concorrenti diretti, il Sigma non sfigura in nulla. E’ sicuramente migliore del Canon 18-200mm IS. Il Nikkor 18-200 mm VR presenta più o meno la stessa qualità ottica, ma è più veloce anche se più costoso. Va sottolineato che il prezzo consigliato della lente Sigma non è affatto basso. 450€ circa, non è un brezzo bassissimo, anche se bisogna ricordare che il suo predecessore al momento del lancio costava un po’ di più.
    Il più serio concorrente del Sigma sembra essere il Tamron 18-270mm VC. Si tratta di una lente piuttosto economica, considerando che presenta uno stabilizzatore d’immagine, una più ampia gamma focale, e che costa qualche cosa in meno rispetto al Sigma. Supponendo che il prezzo attuale della lente Sigma è così alto solo perché è ancora una novità sul mercato, ed immaginando che presto potrebbe vedere una buona riduzione del prezzo, allora diventerebbe sicuramente una lente di riferimento tra gli obiettivi in questa fascia di appartenenza. Si potrebbe essere tentati non solo per le sue buone prestazioni ma forse, soprattutto, dalle sue ridotte dimensioni che sono importanti per gli utenti MegaZoom, visto che spesso solo le lenti che accompagnano l’utente in viaggio.”

  30. ciao Francesco,

    sono possessore di d 5100 con tamron 17/50 f 2,8 e nikon 55/300 vr;
    stavo pensando di aggiungere un obiettivo tutto fare per viaggi o quando vi è pigrizia di cambiare obiettivo.
    Al di la degli obiettivi tamron 18/270 pzd o leggevo sopra del nuovo sigma 18/200 piuttosto che del blasonato nikon 18/200 , mi chiedevo, mi converrebbe tenere il nikon 55/300 se dovessi comprare un 18/270 pzd?
    cioè la qualita, la velocità di messa fuoco del tamron sarebbero equivalenti per la focale 55/270 del nikon? o potrei usare il 17/50 per interni il 55/300 per uscite( mi piace la montagna ) e il tuttofare appunto come tuttofare?
    Sarei propenso per un 18/200 appunto per tenere anche il 55/300 nikon, ma ritieni che non volendo spendere 700 euro per il nikon il nuovo sigma sia valido o conviene il tamron?Non hai notizie in merito.

    grazie

    1. Fiorenzo,
      avere troppi obiettivi che coprono le stesse focali non è utile. Si finisce poi per adoperarne quasi sempre solo uno.
      Se decidi di prendere il Tamron 18-270 PZD il Nikon 55-300 diventa superfluo e puoi vennderlo. Come qualità e velocità di autofocus non ci sono infatti differenze significative.
      Se invece prendi 1l 18-200 l’altro obiettivo potrebbe essere utile, ma dovresti portarli entrambi. Comunque il Sigma 18-200 OS HSM è stato presentato recentemente in una nuova versione ed ha una buona qualità, anche se non al livello del Nikon 18-200 soprattutto per velocità di messa a fuoco.
      Ciao, Francesco

  31. cia Francesco,

    vorrei acquistare uno zoom, al momento ho il 18/55:

    Sò che bisognerebbe farsi meno problemi nell’acquisto e che magari le differenze tra uno o l’altro alla fine sono insignificanti, o magari neanche ce ne accorgeremmo, di sicuro poi se un obiettivo costa di più ci sarà un motivo;
    Sò che il migliore è il nikon 18/200 vr II, ma direi inaccessibile economicamente e sinceramnete anche se migliore non so quanto effettivamente giustifichi la differenza di prezzo di circa 250 euro su sigma e tamron.

    Leggevo del nuovo sigma 18/200 hsm Os II che si dice sia migliorato rispetto al precedente per cui credo sia abbastanza buono( meglio del 18/250 sigma e tamron 18/270 pzd?), magari aspetto in attesa di test ufficiali;
    Il dubbio è : alcuni consigliano di non di superare i 200mm perchè già ci sono tanti compromessi con gli zoom, e verò?
    Tra sigma 18/250 e tamron 18/270 pzd quale ritieni migliore? A quando le prossime versioni di questi zoom?
    Ho paura di acquistare un tamron o un sigma o magari un nikon usato e poi vedermi la versione successiva uscire tra pochi mesi, ne sai qualcosa in merito a nuove uscite obiettivi zoom ?

    Grazie

    1. Marco,
      il Nikon 18-200 VR II è sicuramente il migliore per la velocità di messa a fuoco. Otticamente è buono, adeguato al tipo di uso che se ne fa. io lo uso moltissimo per la sua comodità e flessibilità.
      Il Tamron 18-270 otticamente però gli è molto vicino, mentre per la messa a fuoco è leggermente più lento, ma questo si nota solo in foto di soggetti in movimento.
      Il Sigma 18-250 è inferiore agl altri due, mentre il 18-200 OS HSM nuovo dovrebbe essere buono, ma non ho ancora una verifica.
      Quindi prendi il Tamron che non ti deluderà.
      Novità al momento non sono previste, però forse qualcosa arriverà a settembre in occasione della Photokina, si parla di un Nikon 18-300.
      Ciao, Francesco

  32. ciao Francesco,

    ho letto anche io le voci su nikon rumors del nuovo 18/300 vrII, si parla della presentazione del 19 aprile 2012, così come la stessa data anche per quanto riguarda la d 3100 e d 7100 con indiscrezione di 24 mpx; sara verò?

    Tu che conosci molto il mondo della fotografia, è affidabile il sito” nikon rumors ” come eventuale anticipazioni di novità?

  33. Ciao Francesco e Simone,

    1) ma non credete che stiano forzando troppo questi zoom, che tra l’altro non è che proprio te li regalino;
    immagino che se sarà confermata la voce del nikon 18/300 vrII costerà intorno ai 1000 euro; non rischia la nikon di bruciarsi, nel senso che deve fare davvero un ottimo obiettivo nettamente superiore al tamron 18/270 pzd per garantirsi la vendita pena, credo, l’esclusione( o un flop) dal mercato del nuovo nikon;
    cioè se la differenza tra tamron( che tra l’altro credo entro un anno farà una nuova versione) e nikon non è abissale onestamente quanti saranno disposti a spendere 1000 euro per avere poco più di quanto ottieni con i 450 euro del tamron?

    Non sarebbe meglio che introducessero sul mercato un medio tele, che sò, del tipo 18( o magari 16) 150 mm ma con f 2,8 variabile f4, che credo sarebbe anche più appetibile e di sicuro di qualità superiore!

    Con mille euro ormai puoi compare un tamron 17/ 50 f 2,8 e magari un nikon 70/300 vr che credo siano nettamente superiori come qualità ad uno zoom 18/300( certamente versatilissimo); o perchè no, un ottimo sigma 70/200 f 2,8 che costa nuovo 1000 euro e almeno fai un salto di qualità!

    2) In generale ritenete che volendo acquistare uno zoom tuttofare, per chi ha già due ottiche buone come tamron 17/50 f 2,8( o sigma 17/70 f 2,8-4) con un nikon 70/300 (o sigma 70/200 f 2,8) abbia convenienza ad acquistare un discreto zoom tipo sigma 18/200 os hsm II o puntare ad uno zoom migliore come nikon 18/200 vrII (o magari il nuovo 18/300vrII) ?Ovviamente lo zoom sarebbe per viaggi o scampagnate con amici perchè le altre due ottiche hanno comunque ragione di esistere a seconda del tipo di uscite che si decide di fare!

    Cosa ne pensate al riguardo?

    Vi ringrazio

    1. Matteo,
      la scelta di uno zoom ad ampia escursioen “tuttofare” come molti lo chiamano, non è dettata da motivi di qualità, ma di praticità in relazione a certi tipi di uso e di fotografia. Io lo trovo indispensabile nelle foto in viaggio, in visita in luoghi e città, in mostre ed esposizioni e anche per foto di famiglia ed amici. Quando vado per esempio al Motorshow o altri saloni d’auto con questo obiettivo riesco a fare le foto delle auto e subito dopo un ritratto alle modelle che stanno immancabilemente vicino. Con un 17-50 ed un 70-300 dovrei avere due corpi reflex con gli obiettivi già montati o cmbiare ogni volta obiettivo, due soluzioni estremamente scomode o costose. Ugualmente in viaggio o in visita a città e monumenti posso fare panoramiche ed isolare in un attimo dettagli.
      Certamente obiettivi con minore escursione focale o a focale fissa hanno una qualitàmigliore, ma se non riesci a fare la foto nessuno se ne accorge. Ugualmente, se fai una buona foto,nessuno andrà a valutare le risoluzione, ma ammirerà la foto.
      Certo questi obiettivi devono garantire uno standard qualitativo accettabile.Il Nikon 18-200 VR e il Tamron 18-270 PZD lo fanno. Credo che anche il nuovo Sigma 18-200 OS HSM sia ad un livello adeguato, anche se non ci sono in giro ancora prove.
      Per il futuro 18-300 di Nikon vedremo, ma vista la capacità e l’esperienza del produttore non credo che sarà peggiore della concorrenza. Quello che da in più il Nikon è la velocità e silenziosità di messa a fuoco, la qualità costruttiva e la garanzia di 4 anni.
      Ciao, Francesco

  34. ciao a tutti,

    volevo chiedere se secondo voi per foto in esterno tipo passeggiate in montagna per foto di uccelli o altri animali o dettagli naturalistici convenga un nikon 70/300 o un sigma 70/200 visto la maggiore luminosità del secondo?
    Perchè scegliere l’uno o l’altro e secondo voi? la qualità del sigma sarebbe superiore in foto scattate con la stessa apertura di diaframma( ovviamente superiore al 2,8 che il nikon non ha)?

    Vi ringrazio

    1. Tommaso,
      per foto in esterno a paesaggi, uccelli ed animali il Nikon 70-300 VR è molto più conveniente del Sigma 70-200/2,8 per la sua maggiore lunghezza focale e per il minore ingombri e maggiore leggerezza, cose che si sentono portandolo sulle spalle in passeggiate di montagna. Inoltre è stabilizzato e questo può essere utile. La versione stabilizzata del Sigma 70-200/2,8 costa il doppio. In esterni la maggiore luminosità del Sigma non serve, mentre la sua minore lunghezza focale lo penalizza per gli animali in genere.
      Come qualità sono entrambi ottimi, ma il Nikon è migliore per la velocità di messa a fuoco.
      Ciao, Francesco

  35. ciao Francesco,

    mi chiedevo, ora chiedo a te: se il parametro che identitifica un obiettivo come è F 2,8 etc, allora tutti gli obiettivi con f 2,8 dovrebbero essere uguali come prestazioni?
    invece mi sembra di capire che non sia così; mi spiego meglio: alla domanda quale obiettivo conviene acquistare tra un 55/300 e un 70/300 nikon, la risposta è scontata: 70/300 vr perchè è per fx costruito meglio e un pò piu veloce nella messa fuoco;ma se entrambi hanno una apertuta f 3,5-5,6 e sono della stessa casa produttrice, perchè cambiano come prestazioni in termini di nitidezza aberrazione e quanto altro c’è in materia fotografica?
    Consigliare un 70/300 rispetto al 55/300 è solo perchè costruito meglio e perchè per un eventuale passaggio ad fx si ha già un obiettivo nel corredo o c’è altro?

    Grazie.

    1. Tommaso,
      se due auto hanno la stessa cilindrata questo non vuol dire che hanno le stesse prestazioni e la stessa capacità di trasporto.
      Allo stesso modo se due obiettivi hanno la stessa luminosità questo non vuol dire che hanno le stesse prestazioni.
      La luminosità è solo una delle caratteristiche di un obiettivo. La sua costruzione, a parità di luminosità, può variare moltissimo. Il numero di lenti e come sono raggruppate può essere diverso. La loro curvatura e il potere rifrangente diversi. Il vetro con cui sono costruiti può essere di molti tipi, quello più pregiato è più costoso. Ci possono essere lenti asferiche, molto più costose delle normali. Anche il trattamento antiriflesso delle lenti può essere diverso, più o meno efficace e costoso.
      Poi c’è la costruzione meccanica. Si possono usare diversi materiali, plastica o metallo, con diverse precisioni di lavorazione e di montaggio. Si deve anche considerare la presenza ed il tipo di motore autofocus e della ghiera per il controllo dei diaframmi. Infine i controlli di qualità in produzione possono essere più o meno stringenti, fatti su tutti gli esemplari o a campione.
      Tutto questo determina differenze notevoli nel costo di un obiettivo. Ad esempio un obiettivo Canon o Nikon 50/1,8 costi poco più di 100 €, mentre un Leica Summicron 50 f/2,0 (quasi la stessa luminosità) ne costi 1.800, diciotto volte di più. Le prestazioni però a livello di risoluzione, nitidezza, qualità meccanica e durata nel tempo sono diverse.
      Ciao, Francesco

  36. Complimenti per l’articolo.
    Possiedouna eos 7d con un obiettivo 15/85 ed uno 70/300, entrambi canon. Ha senso prendere un tamron 18/270? Intendo sul piano qualitativo, non della praticita’.
    Grazie

    1. Pasqualino,
      dal punto di vista strettamente qualitativo uno zoom ad ampia escursione è sempre inferiore ad uno con l’escursione più ristretta. Questo non vuol dire che con questi zoom non si possano fare buone foto. Devi valutare il tuo uso degli obiettivi. Se normalmente scegli per le tue foto principalmente un solo obiettivo senza mai o quasi mai cambiarlo non vale la pena. Se invece senti spesso la necessità di cambiare e perdi tempo a farlo allora prendi il Tamron.
      Ciao, Francesco

  37. salve a tutti,

    ho letto che è stato presentato il nuovo 18/300 nikon e anche il sigma 18/250 .A quanto il tamron nuovo 18/270 pzd( che forse visto il rapporto qualità prezzo è ottimo, se poi dovessero ancora leggermente migliorarlo sarebbe decisamente il migliore)?

    Ritenete che il nuovo nikon che di sicuro sarà come sempre il migliore, visto anche il prezzo che sarà circa il doppio degli altri zoom, sia stato migliorato rispetto al nikon 18/200 o abbiano aggiunto solo l’escursione?
    Quanto bisognerà aspettare per delle recensioni?

    1. Francesco,
      non ho notizie per il momento di nuovi Tamron. penso che potrebbero presentare qualcosa prima della photokina di settembre.
      Il nuovo Nikon 18-300 è interessante, ma sarà già tanto se riuscirà a mantenere la qualità del precedente 18-200. Più aumenta l’escursione focale degli zoom più la progettazione è difficile, si deve scendere a compromessi e la qualità diminuisce.
      Ciao, Francesco

  38. ciao Francesco,

    ho preso nota del tanto aspettato nikon 18/300; ora mi chiedo: se dovesse costare circa 900 euro che mercato avrà, visto che da solo costa quasi quanto una d 7000 e di sicuro piu di una d 5100, il che è tutto da dire?ritieni che sarà tanto migliore del tamron 18/270 pzd tanto da giustificare il doppio del prezzo?
    se la risposta è si avrà un senso; se no non rischia di uscire fuori mercato?
    Di certo la nikon è sinonimo di garanzia per cui dovremo aspettarci delle migliorie rispetto al 18/200 nikon,ma a questo prezzo non sò quanti lo compreranno, l’avessero almeno fatto ad f 4 costante, allora sarebbe stato allettante..
    che ne pensi?
    Ah, è uscito anche il 18/250 sigma..aspetto, credo aspettiamo, le tue validissime a affidabili recensioni…

    1. Evisiano,
      ho evidenziato anche io questo aspetto nella mia presentazione. Probabilmente questo obiettivo sarà più usato nelle reflex di fascia media che in quelle base. Se pensi che sostituisce almeno tre obiettivi il prezzo non è poi esagerato. Il 18-200 costa già 70-750 € ed è stato molto venduto. Le differenze col Tamron ci saranno certamente a livello costruttivo e di velocità di messa a fuoco. A livello ottico credo che sarà un ottimo risultato se sarà almeno al livello del 18-200. E’ difficile che sia migliore perchè più aumenta l’esursione focale di uno zoom più è difficile e soggetta a compromessi la sua progettazione e minore è la qualità.
      Il 18-250 Sigma è interessante e lo illustrerò nel prossimo articolo.
      Ciao, Francesco

  39. ciao, ho comprato 3 anni fa una canon d1000 ora sono passato a una d 550 pero vorrei cambiare obbiettivo con uno zoom tutto fare senza spendere una follia cosa mi consiglia? grazie

    1. Nicola,
      la scelta migliore è il Tamron 18-270 PZD, sui 500 €, altrimenti il Sigma 18-200 OS HSM a circa 400.
      Ciao, Francesco

  40. Ciao Francesco, io volevo qualche consiglio… attualmente ho una bridge e volevo passare ad una reflex, attualmente sono orientato su una Sony Alpha A55, stavo pensando di abbinarci un obiettivo tuttofare come il Tamron 18-270, questo perchè in genere faccio foto in montagna, quando vado a camminare, quindi paesaggi ma anche animali selvatici aggiungendo poi le classiche ‘foto ricordo’ 🙂 . Mi serve però anche in viggio, magari a visitare qualche città. In queste condizioni il 18-270 mi pare la soluzione migliore, però poi leggendo in vari posti su internet tali lenti vengono paragonate a fondi di bottiglia o fermacarte, viene spesso consigliato di tenersi la bridge piuttosto, quindi non so più bene che pensare.

    1. Mak73,
      se vai leggendo forum e siti internet sicuramente troverai chi parla malissimo anche delle migliori cose. Solo chi si lamenta è motivato a scrivere.
      Gli zoom ad ampia escursione, tipo il Tamron 18-270, sono evidentemente inferiori come qualità, misurata in laboratorio, degli obiettivi a focale fissa e anche degli zoom con minore escursione focale. Questo non significa che non abbiano una qualità adeguata per fotografare con buoni risultati. La combinazione di uno zoom di questo tipo con una reflex APS è in ogni caso qualitativamente molto migliore di qualsiasi bridge. Chi ti consiglia così non ha capito nulla di fotografia digitale. La cosa che conta prioritariamente per la qualità di una foto è la grandezza del sensore, anche in digitale. A parità di Mpx un sensore più grande darà una qualità migliore. Un sensore più grande poi, a parità di Mpx di uno più piccolo, può accontentarsi di obiettivi di qualità inferiore, pur fornendo dei risultati uguali o superiori.
      La Sony A55 (o anche la A37 o A57) con il Tamron 18-270 sono quindi un’eccellente combinazione per l’uso che ne vuoi fare.
      Ciao, Francesco

      1. Ti ringrazio per la risposta, anche io pensavo che una reflex, pur con un obbiettivo che non sarà il massimo, non possa essere paragonabile ad una bridge che ha appunto un sensore molto piccolo, però dovendo spendere dei soldi ho cercato di informarmi il più possibile, solo che alla fine mi sono trovato con molte informazioni discordanti 😀
        Il fatto è che avevo pensato a questo Tamron per iniziare, poi ovviamente nulla mi vieta di comprare poi altre ottiche magari più specializzate.

        Ti ringrazio ancora.

        1. Secondo me un 18-270 in corredo è buona cosa, quando ti trovi in situazioni difficili per il cambio obiettivo (località di mare, compagnie poco pazienti, ecc) e quando ti trovi in condizioni di buona luce e non necessiti di ritagli (il motivo per cui magari trovi critiche ossia che non si può fare un ritaglio e da quello stampare un poster :D) allora è un obiettivo estremamente pratico. Io ho da poco aggiunto al mio corredo la versione precedente 18-250…
          Poi chiaramente se necessiterai di altri tipi di foto come cerimonie o foto sportive allora potrai pensare ad un altro obiettivo, sicuramente partendo da questo puoi capire cosa ti serve veramente

          1. Si, infatti la mia idea era proprio partire da qui per poi magari aggiungere eventuali altre ottiche per determinate situazioni.

  41. Pessima la nitidezza per non parlare dello sfuocato nei primi piani che risulta pixellato distorce a 18mm e perde enormemente qualità a 270mm inoltre aberrazioni cromatiche a non finire insomma una vera delusione se poi ci si vuole accontentare bè allora almeno risparmiate sul prezzo

    1. Ciao Silvio,
      rispondo per punti:

      – la distorsione a 18mm: non diversa da quella degli altri obiettivi in questa categoria. Forse un poco maggiore a causa del design estremamente compatto, ma non certo a livello di un grandangolo spinto

      – l’enorme perdita di qualità a 270mm: ho notato una perdita di risoluzione. Se lo scopo è quello di utilizzare una reflex in modo simile ad una bridge, allora la perdita di risoluzione è di gran lunga inferiore a quella delle compatte/bridge. Se lo scopo è fare ritratti di qualità, questo non è l’obiettivo giusto: in questo caso è opportuno scegliere uno o più obiettivi dedicati

      – aberrazioni cromatiche: nella norma. Secondo Nikon la D5100 corregge automaticamente distorsioni e aberrazioni con gli obiettivi originali: sui Jpeg lo fa anche con questo Tamron. Sui Raw non ho verificato.

      – lo sfuocato pixellato: si verifica ad alcune lunghezze focali e aperture del diaframma, e hai fatto bene ad evidenziarlo perché trovo che sia un difetto fastidioso. Tra l’altro non si vede nel mirino, ma soltanto sulla foto. Purtroppo ho dimenticato più di una volta di evdenziare questo limite

      – la delusione dipende da cosa ti aspettavi: come scritto sopra, per foto specifiche scegli altro, ma per foto generiche e in ottica di praticità, economia e leggerezza, secondo me è un ottimo compromesso

      – non capisco cosa vuoi dire quando dici che “se poi ci si vuole accontentare allora almeno risparmiate sul prezzo”: se è un’esortazione, non vedo alternative molto più economiche. I superzoom che costano meno non hanno stabilizzazione e/o hanno una messa a fuoco più lenta: due limiti che a mio parere fanno perdere praticità a questo tipo di obiettivi. L’ho acquistato un anno fa a 420 euro, quando il Nikon 18-200 si trovava intorno agli 800 euro: se la differenza di prezzo fosse stata di 150 o 200 euro, avrei scelto il Nikon per la migliore qualità, velocità di messa a fuoco e la solidità costruttiva

      Simone

  42. ciao a tutti;

    in effetti da quanto ho capito se si vuole comprare un obiettivo o si spendono soldono, dai 1000 in su, o si deve scendere a compromessi; e diciamo che fin qui è un principio universale valevole per tutto.

    Il punto è che mi sembra che si passa dal valutare lo stesso obiettivo, e non solo qui direi, dall’essere valido all’aver buttato dei soldi perchè sembra quasi che non si possa fotografare; la verità probabilmente sta nel mezzo.

    Il punto è che per chi deve solo affidarsi alle recensioni, che comunque in ogni caso non credo possano massacrare una azienda affermata in un determinato campo, è un bel problema capire cosa si compra.
    Io sono possessore del 18/105 vr, un vero vetro buio secondo molti, decente per altri, ottimo perchè funzionale per altri ancora.
    Alla domanda :vorrei passare ad un 18/200 o un 18/250 tutti rabbrividiscono perchè sembra che stia commettendo il reato dell’uccisione della fotografia reflex.

    Altro problema:si vuole comprare una terza marca: sigma 70/200 f 2, 8 o tamron 17/50 f 2,8, tanto per citarne due che vanno per la maggiore: anche qui discussioni a non finire: il sigma è discreto o il tamron è valido solo al centro ma è scadente ai bordi e come costruzione etc, e intanto parliamo anche di 1000 euro, che per chi come me fa parte della generazione 1000 euro direi che sono soldi!

    Ma allora mi chiedo: possibile che tra un nikon o canon 70/200 e un sigma 70/200 o un 16/85 vr( considerato ottimo da tutti) rispetto al 18/200 ci sia tutto questo abisso? devo fare crop al 200% per vedere le differenze e allora per me non ne vale la pena perchè non faccio poster, o in effetti vedendo le foto a monitor su pc da 15.6 pollici senza usare lenti di ingrandimenti anche mio padre che è miope o un amico daltonico vede una maggiore qualità? se è cosi allora la discussione ha un senso.
    Altrimenti ci riduciamo a dire che una macchina che va a 205 all’ora è un mostro e una che si ferma a 198 è un giocattolo; e non direi..poi fa sempre piacere dire di poter arrivare a 205 piuttosto che 198, ma alla fine dei conti non credo cambi la vita.

    grazie per l’ascolto.

    1. Stefano,
      innanzitutto ti preciso che un obiettivo è sempre un compromesso fra varie esigenze e caratteristiche, indipendentemente dal costo. Poi un obiettivo, a meno che sia veramente scadente, ma oggi ce ne sono molto pochi, si valuta anche in funzione dell’uso che se ne vuol fare. Ad esempio gli zoom cosiddetti “tuttofare” ad ampia escursione tipo 18-200 o 270 mm sono necessariamente inferiori come nitidezza e risolvenza agli zoom con escursione più ristretta o ai focale fissa, ma per un uso itinerante, viaggi, eventi, mostre, consentono di fotografare dal panorama al dettaglio al ritratto, senza dover decidere di volta in volta quale obiettivo usare e perdere tempo a cambiarlo, perdendo magari l’attimo della foto.
      Se leggi blog e forum ti accorgerai che ci sono due tipi di fotografi: quelli che fanno foto, con l’attrezzatura che hanno a disposizione, e quelli che discutono sulla qualità delle macchine e degli obiettivi, non trovando mai quella adeguata a loro e spesso dando alla scarsa qualità dell’attrezzatura, invece che a se stessi, la colpa delle loro scarse fotografie.
      Ogni obiettivo quindi deve essere valutato in funzione di quello che si deve fare e non soltanto strumentalmente. Ricordati inoltre che di fronte ad una bella foto che racconta qualcosa a chi la guarda nessuno andrà a valutare la qualità dell’obiettivo con cui è stata fatta (almeno le persone normali!).
      Fra gli obiettivi ci sono quindi differenze, ma per vederle si devono andare a cercare con stampe molto grandi osservate da vicino o con confronti al 100 % su monitor di qualità, ma questo non impedisce di usare obiettivi come gli zoom ad ampia escursione con buoni risultati.
      Facendo un paragone automobilistico come fai tu è evidente che tutti ambirebbero ad avere una Ferrari, ma se devi portare la famiglia in vacanza è più adatta una station wagon o una monovolume, anche se meno bella e performante e non per questo ne critichi la qualità.
      Ciao, Francesco

    2. Stefano, non vivere con le paranoie degli altri, compra quello che piace a te, che sai di poter spendere senza sentirti male, che puoi usare e che sai che ti serve… tutto il resto son chiacchiere che lasciano il tempo che trovano 🙂
      se vuoi un obiettivo generalista tuttofare puoi pensare ad un 18-200 nikon vr o un 18-270 tamron…
      se invece non ti pesa il cambiare obiettivo anche un 70-300 nikon o tamron vc usd
      A parte il primo gli altri vanno sui 4-500 euro nuovi e molto meno usati.
      Comunque ricordati che ogni obiettivo ha un suo perché, un 17-50 f2,8 è comodo in situazioni buie (tipo chiesa) un 70-200 f2,8 in fotografia sportiva, il pesante sigma 50-500 è l’ideale per caccia sportiva… ecc…
      poi puoi fare tutto con qualsiasi vetro cercando compromessi con la terna di esposizione, con la postproduzione e con il ritaglio e alla fine quello che conta è che a te piaccia ciò che produci, non credo tu abbia velleità di mostre
      per esempio io ho stampato delle foto con alcune zone “bruciate” nello sfondo, ma che non mi interessava, il soggetto in primo piano (un particolare vaso di fiori) era estremamente espressivo

      buona luce a te

  43. ciao Francesco,

    vorrei cominciare ad di investire in ottiche buone, per potermi fare un ottimo corredo, quindi un grandangolo, un tele e uso interno nonchè un tuttofare.

    Ho una d 3100 con 18/55, ma onestamente voglio fare un salto di qualita ed iniziare a fotografare veramente.Ho letto tanto di composizione e triade dell’esposizione, ma con un obiettivo limitato in termini di mm non posso fare granchè in termini di sperimentazione e di piacere di fotografare ciò che voglio.

    Ti chiedo:
    1) meglio investire in ottiche o in corpo?
    Ho sempre letto che meglio una reflex di base con buone lenti piuttosto che un corpo ottimo e lenti discrete, confermi ciò?

    2) passando alle ottiche:pensavo ad un sigma 10-20 ( meglio f 3,5 o 4,5?); un nikon 70-300; un sigma 17-70 f 2,8-4,0 per interni.Come tuttofare ero indeciso tra un nikon 18-200 o 18-300; in quest’ultimo caso però dovrei levare poi il 70-300 credo che non userei piu!
    Ritieni che meglio di cosi in APS-c si possa acquistare? aspetto suggerimenti e/o critiche su quanto detto.

    3) Pensi inoltre che si debba acquistare pensando sempre ad un eventuale futuro in fx( aspettando il prezzo della tanto attesa d600 e sperando sia intorno ai 1500 massimo, perchè se dovesse essere di 2000 allora addio ogni pensiero di acquisto da parte di tutti gli amatori) dato che tali obiettivi sono migliori?Se si quali obiettivi?

    4) lo stabilizzatore se proprio si puo evitare, piu che altro per risparmiare,è meglio privarsene in tele o in grandangolo( penso in tele)?

    grazie per lo splendido blog che hai dato vita, e dei continui suggerimenti che dai.

    1. Antonello,
      permettimi di smentirti, ma con l’obiettivo che hai potresti fare bellissime foto: è il fotografo che fa la foto, non la macchina o l’obiettivo. Poi certamente se vuoi fare foto sportiva, foto a luce ambiente o in interni, un’attrezzatura migliore aiuta molto ed in certi casi è quasi indispensabile, ma non si può dire che con un 18-55 non si possa fotografare e fare belle foto.
      Rispondo ordinatamente alle tue domande:
      1) in obiettivi si “investe” in corpi no. Gli obiettivi hanno un ciclo di vita molto più lungo dei corpi macchina digitali e possono passare dall’uno all’altro senza problemi. Obiettivi di 50 anni fa danno ottimi risultati anche oggi. I corpi digitali invece hanno un ciclo di vita variabile da un anno o poco più per le reflex base a tre, massimo quattro, per le professionali.
      Ai fini della qualità d’immagine poi, a parità di sensore, una reflex più economica da gli stessi risultati di una più costosa. Questa avrà molte più funzioni, comodità e una costruzione migliore, ma per l’immagine è certamente meglio un corpo più economico e un obiettivo migliore che il viceversa.
      2) per il grandangolo meglio il Sigma 10-20/3,5 per la sua maggiore luminosità, ma anche il 4,5-5,6 è otticamente buono. Il 70-300 VR è ottimo, ma prendilo solo se ti serve veramente per foto sportiva o naturalistica, altrimenti resterà nel cassetto. Il nuovo 18-300 Nikon è buono, anche se non migliore del 18-200, ma ha due difetti: peso molto maggiore del 18-200 e prezzo. Se decidi di prenderlo il 70-300 non ti servirebbe e se vuoi un tele più spinto dovresti considerare i Sigma 120-400 OS o 150-500 OS. Come obiettivo luminoso per interni è preferibile il Tamron 17-50/2,8 VC o il Sigma 17-50/2,8 OS, entrambi stabilizzati e a luminosità costante. Il sigma 17-70/2,8-4,0 è luminoso solo alla focale minima. La scelta migliore comunque sarebbe un focale fissa veramente luminoso come il Nikon 35/1,8 che però non è un grandangolo.
      3) Dipende: se la tua passione ed interesse per la fotografia è alta e prevedi a breve un acquisto di una fullframe allora la risposta ovviamente è si. Altrimenti puoi sempre pensare di rivendere in futuro gli obiettivi insieme alla macchina o di tenerli come corredo DX. La prossima e tanto chiacchierata D600 dovrebbe, secondo me, avere un prezzo più vicino ai 1500 che ai 2000 €, altrimenti sarebbe troppo vicina alla D800 che si trova a 2650 € e non converrebbe più.
      4) lo stabilizzatore è molto più utile nei tele che nei grandangoli per i quali è raramente disponibile
      Ciao, Francesco

  44. Ciao Francesco, non è la prima volta che ti scrivo già altre volte ho avuto il piacere di scambiare informazioni ed opinioni con te. Grazie a te ho acquistato la mia prima reflex che ADORO: la nikon d3100 che ha il suo bel obiettivo standard 18-55 e mi avevi già accennato che in futuro avrei sentito il bisogno di acquistare un nuovo obiettivo e per questo ho bisogno del tuo aiuto. Adoro fotografare i miei figli e di solito l’obiettivo in dotazione è sufficiente ma si sa i figli crescono ed anche i loro interessi quindi cosa mi puoi consigliare per fotografare mia figlia durante un saggio di danza, quando c’è poca luce ed il soggetto è in movimento poi ed ero seduta anche lontanuccio, oppure le recite a scuola dove c’è più luce ma la distanza è comunque notevole per il mio obiettivo, ti prego consigliami ho bisogno di un tuo consiglio non vorrei spendere tanto sui 400 possibilmente ma se ne valesse la pena su tuo consiglio spenderei anche di più grazie in anticipo stefania.

    1. Stefania,
      fare buone foto a soggetti in movimento, in poca luce e da una certa distanza è quanto di più difficile possa presentarsi per un fotografo.
      E’ necessario per questo un tele zoom con elevata luminosità. La stabilizzazione non serve invece per riprendere soggetti in movimento e se ne può fare a meno. Purtroppo questi obiettivi costano, il meno caro e uno dei migliori è il Tamron 70-200/2,8 Di LD IF che però sta sui 700 €. Un’alternativa meno cara è il Tamron 70-300/4,0-5,6 SP Di VC USD sui 350 € o anche il Nikon 70-300/4,5-5,6 VR sui 500, fra l’altro entrambi stabilizzati, ma la differenza da uno a due stop nella luminosità, a secondo della focale, ti costringerebbe ad aumentare di altrettanto la sensibilità Iso usata, sperando che basti, riducendo la qualità delle foto.
      A te la scelta.
      Ciao, Francesco

  45. ciao Francesco,

    ti chiedo se su Dx tipo d 7000 e in prospettiva di passaggio Fx ( magari d 600 il prossimo anno nuova o usata) abbia senso acquistare un tamron( ho letto discrete recensioni in termini di rapporto qualita-prezzo) o nikon 28-300 e abbinarlo poi ad un grandangolo tipo sigma 10-20 o tamron 17-50, in modo da avere due obiettivi e coprire tutte le focali e trovarsi un tuttofare per pieno formato.

    Facendo cosi magari col tamron 28-300 credi sia un buono obiettivo? di sicuro non costa tanto..

    Paragonandolo al nikon 18-200 o tamron 18-270 pzd dalla focale 42mm in poi ( cioè l’equivalente di angolo di campo )perderei o acquisterei qualcosa in termini di qualita?Non ci sta il vantaggio di sfruttare solo il centro dell’obiettivo ed escludere quindi i bordi?Lo svantaggio dovrebbe solo essere di perdere il grandangolo..che ne dici?sempre rimanendo il fatto che lo prenderei per passaggio a fx, quindi sarebbe provvisiorio.

    grazie.

    1. Alfonsom
      per evitare di comprare un obiettivo solo DX ne vuoi comprare due, uno FX e uno DX. Non mi sembra molto conveniente, ti troveresti comunque con un obiettivo inutilizzabile su FX e con un’altro che non avendo la focale grandangolare ti costringerebbe a cambiare obiettivo, vanificando la scelta di uno zoom “tuttofare”.
      Il fatto che gli obiettivi FX siano sfruttati solo nella parte centrale dalle fotocamere DX non vuol dire che su queste vadano altrettanto bene come sulle fulframe. Il problema sono le frequenze spaziali che devono essere riprodotte e registrate. Per le DX sono maggiori che per le FX e all’aumento della frequenza spaziale corrisponde un calo della funzione MTF e quindi della nitidezza percepita.
      E’ preferibile quindi prendere uno zoom ad ampia escursione per DX e poi se si decide di cambiare formato rivenderlo con la macchina.
      Ciao, Francesco

  46. Grazie Francesco, la tua risposta è completamente diversa da come mi aspettavo, questa mi fa capire quanto poco sono informata io avevo pensato di acquistare un TAMRON 18 270 ed in questo caso che risultati otterrei, cioè le foto sarebbero scadenti o quasi? grazie.

    1. Stefania,
      puoi anche prendere il Tamron 18-270 PZD, sostituendo così totalmente il 18-55 che potresti anche vendere. Il Tamron va sicuramente bene per la distanza, ma non per la luminosità che alla massima focale è f/6,3, il che rende difficoltose le riprese in luce scarsa.
      Io avevo pensato invece di suggerirti un obbiettivo in agginta al 18-55 e che fosse adatto a foto in poca luce.
      Ciao, Francesco

  47. Caro Francesco, io come sempre non posso fare altro che darti ragione, ci ho ripensato ed il tuo consiglio è quello migliore, ho capito che prendendo il tamron 70 300 /4,0-5,6 Di USD risolverò i miei problemi , sono riuscita a trovarlo su amazon a 325 euro ti ringrazio di cuore, sei stato per me un grande aiuto.
    un caro saluto stefania.

  48. ciao francesco,

    leggo sempre che la stabilizzazione serve per ridurre il micromosso in foto per soggetti statici; ora mi chiedo: sarei interessato all’acquisto di un sigma 70-200 f 2,8, che userei sia per interno, per foto a persone, magari qualche cerimonia in chiesa che per foto sportive, calcetto ad amici, magari con un moltiplicatore focale se dovesse servire;
    mi chiedo: ma persone in posa sono da considerare statiche tale da dover escludere il vr o le si considera in movimento, anche se il movimento è magari impercettibile?cioè la stabilizzazione serve solo per foto quali ritratti o souvenir, in ogni caso oggetti immobili, oppure anche per persone apparentemente immobili in quanto in posa?
    Te lo chiedo solo perchè la versione OS costa tanto di piu..e vorrei sapere ne vale la pena oppure la luminosità f 2,8 da sola va bene; del resto in passato hanno sempre scattato cosi, ora sempre sia diventata indispensabile.

    1. Giuseppe,
      la stabilizzazione serve per ridurre il MOSSO indotto dalle mani del fotografo e, in misura più ridotta, dalle vibrazioni di scatto della fotocamera. Non può influire in alcun modo sui soggetti. >le persone, a meno che non stiano volontariamente ferme in posa, non possono essere considerate dei soggetti statici per cui per fotografarle lo stabilizzatore non serve. Per le foto di cerimonia di solito si usa il flash che congela i movimenti con il suo lampo brevissimo, a livello di meno di 1 millesimo di secondo. per le foto sportive lo stabilizzatore è inutile.
      Valuta tu a questo punto che foto fai e se lo stabilizzatore ti serve o meno.
      Ciao, Francesco

  49. Considerando la notevole distorsione a barile che hanno questi zoom a elevata escursione focale, ho notato che sia nella mia Nikon D5100 che nella mia Sony A57 esiste nel menù una opzione del tipo “correzione automatica della distorsione” che però pare funzioni solo con gli obiettivi della casa, o sbaglio ? Funziona anche con obiettivi di terze parti tipo Sigma e Tamron? Pare che i modelli siano contemplati nel firmware della fotocamera …

    1. I modelli anche di case generaliste ricevono un codice all’interno del firmware, tuttavia soltanto per gli obiettivi proprietari vi è il recupero della distorsione in camera sul lato grandangolare. La stessa cosa si può fare via software (raw therapee – generalista per raw – oppure pt-lens – specifico per correzione).
      Questi obiettivi tuttofare sono degli obiettivi generalisti e non risolutori di ogni situazione. Chi ama il lato grandangolare dovrebbe poi indirizzarsi su obiettivi dedicati tipo 8-16 o 10-20 o 12-24

    2. Federico,
      la correzione dipende dal software che usi per la conversione da raw. I software proprietari, forniti dal produttore della fotocamera, prevedono di solito solo la correzione degi propri obiettivi. Software di terze parti come DXOPro usano un database del produttore da cui scaricano, per gli obiettivi catalogati, la maggior parte di quelli disponibili, i parametri di correzione.
      Per le foto salvate direttamente in jpeg invece le correzioni sono applicate solo per gli obiettivi originali.
      Ciao, Francesco

  50. Ciao Francesco,
    ho dato una letta ai commenti sopra, che però, essendo un po’ datati, non rispondono appieno ai miei dubbi…
    Ho una nikon D90 con obiettivo nikkor 18-200… non mi dispiacerebbe venderlo per sostituirlo con il 18-300.
    A questo punto il dubbio è, quale?
    Rispetto ai commenti precedenti i prezzi si sono abbassati parecchio, su amazon il nikkor è in vendita a 661 € …usato a 580 …il Tamron 18-270 viene sui 400 € su amazon, poco meno su pixmania, ma usato si compra bene anche a 300-350 €…
    Ho visto una comparazione su questo sito: http://images.nikonians.org/galleries/showgallery.php/cat/22914 e devo dire che le immagini fatte con il Tamron sono davvero deprimenti come resa rispetto al Nikkor, il che mi farebbe propendere per quest’ultimo.
    Inoltre, ho avuto personalmente una pessima esperienza con due obiettivi sigma che, dopo una quindicina d’anni, si sono rovinati nelle parti gommate che sono diventate tutte appiccicose, rendendoli inutilizzabili …sottolineo che il nikkor 50 comprato contestualmente alla vecchia F801s (quindi anche più vecchio) è ancora perfetto!!!
    In sostanza io sarei più orientata per l’obiettivo della nikon …il dubbio è solo relativo a peso e dimensioni (che sono molto superiori al tamron) e al prezzo che è quasi il doppio…
    Cosa mi consigli?
    Grazie!!!

    1. Barbara,
      perchè vuoi sostituire il 18-200 con il 18-300? Ti serve una focale tele maggiore? Per che tipo di foto?
      Una soluzione potrebbe essere quella di prendere in aggiunta al tuo 18-200 un 70-300 VR, zoom di ottima qualità e con AF molto veloce, adatto anche a foto sportive in esterni.
      Se comunque vuoi cambiare il 18-300 Nikon è di ottima qualità, specialmente considerando l’ampia escursione focale. I suoi difetti sono il peso ed il prezzo. Il Tamron 18-270 PZD però è molto buono, sempre considerando la categoria degli zoom ad ampia escursione, e poco inferiore al Nikon 18-200, come si può rilevare dai test del centro studi di Progresso Fotografico..
      Il confronto che mi hai indicato mi fa un po’ ridere: come si può pretendere di confrontare la qualità di due obiettivi con foto di dimensioni ridotte (1800×1192 pixel) e non in dimensioni reali (la D7000 fa foto di 4928×3274 pixel)? Le foto poi sono evidentemente ritoccate e non hanno nemmeno tutte la stessa esposizione.
      Ciao, Francesco

      1. Grazie per la risposta!
        …mah, riguardo al cambio di focale, direi che è prevalentemente uno sfizio!
        In assoluto preferisco foto di dettagli, mi piace anche fare foto naturalistiche ad animali, uccelli, ecc., inoltre essendo un po’ timida il teleobiettivo mi permette di fotografare persone e situazioni senza avvicinarmici troppo… decisamente è il tipo di focale che preferisco.
        Nello stesso tempo, ovviamente, lo zoom mi permette di risolvere situazioni diverse senza bisogno di cambiare continuamente l’obiettivo. Ovviamente sono una fotografa occasionale, per cui non ho particolari esigenze e non ho bisogno di avere delle ottiche eccessivamente professionali, nello stesso tempo, però, non vorrei buttare i soldi come con i miei vecchi obiettivi sigma …premetto che se fossero stati ancora utilizzabili la focale che mi suggerisci di comprare ce l’avrei già…
        Grazie ancora, un saluto!
        Barbara

        1. Barbara,
          mi sono dimenticato di parlarti di vecchi obiettivi.
          Ho una collezione ri reflex meccaniche anni 60 e 70 tutte con obiettivi perfettamente funzionanti. Ho anche un Tamron 28-200 comprato 14 anni fa e usato intensamente per alcuni anni. Poi col passaggio al digitale da molto riposa nella mia vetrina. La scorsa estate l’ho usato durante la prova di una Pentax ed ha funzionato benissimo, compreso l’autofocus, nonostante l’eta.
          Non so come sono stati usati e conservati i tuoi Sigma, ma mi sembra un caso particolarmente sfortunato.
          Ciao, Francesco

  51. Ciao Francesco,
    vengo da una Canon S100, ma ho deciso di passare alla reflex per avere maggiore qualità, perchè la S100 non mi soddisfaceva né in interni (foto di famiglia, compleanni, festicciole, cene) né sulle lunghe focali perchè un po’ corta (passeggiate in montagna, qualche foto ad animali, foto “sportive” ai nipoti: equitazione, gare di triatlon).
    Ho preso la Canon 650D con il 18-55 IS II.
    Desideroso dello zoom ero già indeciso tra il Canon 55-250 IS e il Tamron 70-300 VC, quando ho letto questo tuo articolo, e anche una tua risposta nella quale mi pare affermassi che non si coglierebbero, in foto reali, sostanziali differenze tra il 55-250 e il Tamron 18-270…
    Per le foto in interni inoltre ritieni che debba valutare il Tamron 17-50 VC o il Canon 50/1,8 oppure ancora il 40 STM visto che sono in APS-C?
    Tenendo presente che mi piacerebbe essere più compatto e leggero possibile, vorrei in ogni caso “vedere” la differenza rispetto alla S100.
    Insomma, la confusione regna sovrana e ti chiedo un aiuto visto che hai la rara capacità di unire competenza a praticità.
    Ti ringrazio
    PS: ho due vecchie ottiche FD, che mi pare aver capito non essere conveniente cercare di riutilizzare, si tratta del 50/1,8 e dello zoom 75-200 f/4,5

    ciao, Emilio

    1. Emilio,
      per prima cosa ti dico che le ottiche Canon FD non possono essere usate sulle attuali DSRL Canon EOS e nemmeno nelle precedenti EOS a pellicola perchè al momento dell’introduzione dell’autofocus Canon ha cambiato l’innesto dei suoi obiettivi.
      La differenza fra la EOS 650D e la S100 c’è ed è grande, ma si tratta di due macchine complementari. La qualità d’immagine della 650D è sicuramente molto superiore a quella della S100 specialmente in poca luce e la flessibilità data dagli obiettivi intercambiabili consente di usarla per tutte quelle foto che ti interessano, a differenza della S100. Ma se non si esce con l’intenzione di fotografare, come capita spesso, la S100 può essere sempre messa in tasca con la certezza che comunque si potranno fare delle foto.
      Riguardo agli obiettivi uno zoom ad ampia escursione come il 18-270 Tamron è molto comodo quando si vuole andare in giro leggeri e il soggetto delle foto non è ben definito, quindi viaggi, gite, montagna, visite di mostre ed eventi. Quando si sa cosa si vuole fotografare è invece possibile ed utile scegliere degli obiettivi specifici.
      Ho scritto che in pratica nelle foto reali non si distinguono le foto fatte con un18-270 o con un 300 mm ed è vero perchè si guarda la foto ed il suo contenuto. Se si va a cercare le differenze, osservando i pixel al 100 % sul monitor, queste ci sono, anche se non così drammatiche come alcuni immaginano. In conclusione il Tamron 18-270 è una buona scelta per le foto che fai e se non ti serve una focale superiore ai 300 mm (480 equivalenti!) il suo acquisto è molto consigliabile. L’idea di aggiungervi un obiettivo a focale fissa luminoso è ottima, meglio che uno zoom 17-50/2,8 che ti farebbe goaadagnare solo da 1/2 a uno stop. Ti consiglio però una focale più corta di un 50 mm (a meno che non lo prendi per ritratti). La scelta ottimale è il Canon EF 35 mm f/2,0 IS USM che è anche uno dei pochi grandangoli fissi stabilizzati, ma è un po’ caro 750 €. In alternativa ci sono il 28 mm f/1,8 USM 450 €, il 35 mm f/2,0 260 € o il Sigma 30 mm f/1,4 DC HSM 350 €. Il 40 mm STM è poco luminoso e troppo “lungo”, equivale ad un 64 mm.
      Ciao, Francesco

  52. ciao Francesco,

    ritieni che il termini di vr, velocita di messa fuoco, risoluzione, qualità di foto etc, il nikon 18-300 possa degnamente sostituire l’accoppiata 18-200 e 70-300?
    Mi sembra di capire da vari forum che il 18-300 sia leggermente migliore in tutte le focali al 18-200, e se la giochi degnamente sino a 250mm anche con il 70-300.

    Io sono possessore della d 7100 con 18-105, e sono fortemente indeciso se prendere il 18-200 o il 18-300( vendendo il 18-105 ovviammnete).
    Del 18-300 mi spaventa un pò il peso, in quanto sento dire sempre che è ingombrante; d’altronde penso che se guardiamo il peso allora non potremo mai comprare obiettivi quali il 70-200 che ci garantirebbero comunque un salto di qualità.

    Io sarei piu propenso al 18-300, perchè non ho idea di cosa possa significare usare focali così spinte; ciò mi consentirebbe di capire quali potrebbero essere le focali su cui andarmi a concentrare in seguito, e nel frattempo userei un vero tuttofare, anche da usare per bird-watching a cui vorrei avvicinarmi pian pianino( e i 300 mm del 18-300 farebbero comodo insieme ad un ottima velocita di messa a fuoco che dovrebbe avere, in aggiunta poi alla d 7100 e i suoi 51 punti dovrebbe essere un accoppiata ideale, spero).

    pensi che possa essere un ragionamento logico?

    1. Carmine,
      le tue considerazioni sono logiche e valide. E’ meglio avere un 18-300 sempre montato sulla macchina piuttosto che un 18-200 e poi il 70-300 in borsa che non si usa quasi mai, come capita spesso a me quando vado in giro per turismo. Sicuramente si porta meno peso e si spende meno. Il 70-300 è migliore del 18-200 e del 18-300 nelle focali in cui si sovrappone ed è anche più veloce nella messa a fuoco, ma ha un utilizzo diverso. Va bene per le foto sportive in esterni e per le foto di soggetti lontani come animali. Comunque per queste foto si può usare anche il 18-300, con il vantaggio di avere anche un grandangolo quando serve.
      Ciao, Francesco

  53. Come qualità delle foto secondo te meglio il Tamron 18-270 montato su una Reflex enter level Canon o Nikon oppure una Panasonic Fz 1000? E se c’è differenza, quanta? Grazie e complimenti per il tuo blog, veramente ben fatto.

    1. Luca,
      la differenza c’è, sia in nitidezza che in rapporto segnale/rumore. Quest’ultimo si evidenzia in particolare nelle foto in luce scarsa quando si devono usare sensibilità Iso elevate, anche se è in parte mitigata dalla maggiore luminosità dell’obiettivo della FZ1000. L’altra differenza, per alcuni fondamentale, è che su una reflex si può montare qualunque obiettivo che ti possa servire per nuove esigenze fotografiche. Con la bridge è necessario cambiare fotocamera.
      Ciao, Francesco

      1. Grazie. Sono sempre più indeciso perché da una parte ho praticità e minor ingombro mentre dall’altra più qualità e flessibilità.

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