Tamara de Lempicka

Ieri ho visitato una mostra di pittura. Era la mostra della pittrce Tamara de Lempicka, organizzata presso le sale del Vittoriano di Roma.
Questa pittrice, di origine polacca ha vissuto in Russia, Francia a Parigi e in USA a New York. Ha avuto una vita intensa e movimentata e la sua arte, innovativa e moderna, ha influenzato molto anche moda e costume.
Ne parlo perchè mi ha colpito molto il suo modo di dipingere e da questo si possono trovare numerosi spunti per migliorare le proprie fotografie.

Tamara de Lempicka fu una pittrice famosa negli anni venti e trenta del secolo sorso. Conisceva cinque lingue e questo le permetteva di avere facilmente contatti in Europa ed in America. Era in contatto quindi con i personaggi più famosi compreso D’Annunzio che le scrisse numerose lettere. Si sposò due volte con uomini ricchi ed ebbe una figlia. I suoi quadri erano esposti nelle più prestigiose gallerie e spesso usati per le copertine di note riviste tedesche dove lei li faceva pubblicare. Influenzò la moda ed il costume del suo tempo. I suoi quadri sono ambiti dai maggiori collezionisti, compresi molti famosi attori di Hollywood. Anche Madonna in alcune sue esibizioni ed in alcuni suoi vestiti si è ispirata a lei.
La mostra era molto ben organizzata ed i quadri ben esposti per un’ottima visione. L’accompagnamento di una guida molto preparata ha poi permesso di chiarire il significato della sua arte e la sua evoluzione.
Come spiegato in alcuni pannelli iniziali il valore e la bellezza dei suoi quadri sono dovuti a quattro fattori determinanti:

Inquadratura e proporzione
Le immagini sottoposte ad un taglio inconsueto che elimina parte della testa e dei piedi o situate a contatto col bordo della dell’inquadratura sembrano emergere dal quadro. Le figure deformate e sproporzionate hanno un effetto prorompente. La grande forza espressiva dei dipinti è quindi dovuta sia all’inquadratura che alla deformazione delle proporzioni.

Rapporto figura-sfondo
Il rapporto tra soggetto e sfondo assume a volte un valore particolare, raggiungendo effetti di alto valore estetico. in alcuni casi si crea una corrispondenza, attraverso linee compositive, tra la figura e gli spazi decorativi che si trovano alle sue spalle; in altri quadri invece lo sfondo presenta volumi, forme e colori ripresi dal soggetto, creando un legame tra la figura e lo spazio in cui si trova.

Volume e colore
La luce invade le figure provenendo lateralmente in modo da esaltare gli effetti di chiaroscuro che rendono tridimensionali le forme e creano il volume. La gamma cromatica è ridotta a pochi colori declinati in tutte le loro gradazioni. Trionfa il grigio che ha la funzione di mettere in risalto le tinte più accese e, nello stesso tempo, di donare raffinatezza al dipinto.

Tecnica pittorica
La perfezione della forma avviene attraverso la stesura del colore, effettuata con pennellate leggere che sfumano lo stile. E’ evidente una grande abilità pittorica, ispirata e mutuata dalla pittura classica, ottenuta attraverso un impegno costante. Nei ritratti femminili Pennellate invisibili fondono le tinte passando dai colri luminosi ai colori in ombra in un alternarsi continuo di morbidi volumi. I ritratti maschili evidenziano un importante aspetto stilistico e tecnico: semplificare le forme attraverso l’eliminazione di tutto ciò che non è essenziale (mancano persino le ciglia agli occhi) per ottenere maggior efficacia espressiva.

Ebbene le stesse cose si possono e si devono fare per fare belle foto che abbiano un impatto visivo ed emotivo per l’osservatore.
Ovviamente la tecnica sarà diversa, ma “inquadratura e proporzione”, “Rapporto figura sfondo”, “Volume e colore” e “Tecnica”, nel nostro caso fotografica sono le chiavi di volta per ottenere delle buone foto.
Quello che colpisce nei quadri della Lempicka è che visti da lontano colpiscono immediatamente l’osservatore per i colori ed il loro contrasto ed armonia, il taglio e le proporzioni, il dinamismo, la luce. Poi se ci si avvicina si vede che non ci sono dettagli, spesso alcuni particolari, come le mani, sono solo abbozzati o resi male. Ma l’impatto è stupendo, alcuni colpiscono a prima vista: i ritratti, i nudi, l’autoritratto in auto, il nudo con lo sfondo dei grattacieli, la sciatrice, le nature morte.
Ne ho trovato alcune foto e anche se sono sotto Copyright della Fondazione Tamara de Lempicka li pubblico come esempio in quanto comunque disponibili in rete. Le foto non possono riprodurre correttamente la bellezza dei quadri e i loro colori e quindi, per chi ne ha la possibilità, consiglio di andare a vedere la mostra.
Se solo quando fotografiamo ci ricordiamo di questi aspetti, anche nelle foto ricordo, sicuramente potremo ottenere risultati superiori a quelli che normalmente si vedono in giro.

0 commenti su “Tamara de Lempicka”

  1. Ciao Francesco, vedi, spesso noi appassionati di fotografia, presi dalle polemiche sui pixel e sulle macchine fotografiche, pecchiamo di scarsa duttilità, grazie per aver segnalato una mostra di cui non sapevo nulla di un artista non molto conosciuta ma interessante.
    Ciao

  2. La forma ed i colori.
    E dato che siamo in tema di artisti che trascorrono l’intera vita , alla ricerca anche di quel cromatismo che a noi appassionati di foto piace tanto, prova a guardare le Opere di un’altro privilegiato da madre natura (www.pippoborrello.com).
    Ho poi acquistato il Sonnar 135 1.8 (avevo chiesto un Tuo parere in un’altra parte del sito). Piu’ che un obiettivo sembra un panzer,ma ,dopo i primi scatti, mi sono subito sentito un Pittore.

    Un caro saluto
    Mario

    1. Mario,
      ho provato recentemente lo Zeiss Planar 85/1,4 per Nikon. Sto analizzando e valutando i risultati, poi pubblicherò un articolo con foto.
      Ciao, Francesco

  3. Concordo Francesco, anch’io ho avuto la fortuna di passare per Roma e,quasi per caso, ho visitato la mostra.
    I colori, le inquadrature…..,sono eccezionali, non vi sono cataloghi che possano rendere il vederli dal vivo, peccato che non si poteva fare fotografie, o tu ci sei riuscito ?
    Saluti,

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