Come fare foto migliori

Questo è il primo di una serie di articoli che vorrei scrivere per parlare di come fare foto e come migliorare la propria tecnica.
Il problema maggiore per un fotoamatore, dopo aver acquistato la propria macchina, è quello di fare belle foto che quando viste da parenti ed amici siano apprezzate, facciano dire “ooh”.
Spesso dopo aver speso molti sudati risparmi si rimane delusi dai risultati e si da la colpa alla macchina, o alla propria scarsa preparazione tecnica.E’ evidente che un minimo di preparazione tecnica è necessaria per fotografare come per svolgere qualsiasi attività, in particolare creativa come la fotografia, ma non si deve credere che per fare belle foto si debba essere dei supertecnici di macchine fotografiche, obiettivi e tecnica di ritocco e postproduzione.


Non serve insomma essere capaci di regolare l’esposizione manualmente, impostando tempi e diaframmi, mattere a fuoco a mano, regolare a mano il WB, ecc. Queste cose le sa fare benissimo la macchina, molto meglio della maggior parte dei fotografi. A farle a mano si perde solo tempo e non ci si concentra su quello che conta per fare belle foto. Quello che serve è semmai saper valutare questi parametri e come eventualmente modificarli per ottenere il risultato voluto.Una conoscenza tecnica di base è quindi utile, ma non indispensabile.Per fare belle foto ci vogliono invece idee, senso estetico, occhio fotografico ed autocritica.

Scegliere un tema

Una cosa importante quando si fanno foto è scegliere un tema, un argomento da trattare. Può anche essere un semplice evento familiare, un compleanno, un matrimonio, un battesimo. Oppure anche una gita, una vacanza, ma se si decide di raccontarlo con le foto si deve avere un approccio ben diverso da chi fotografa casualmente. Se si esce con l’intenzione di far fotografie anche in questo caso si deve sapere a priori cosa si vuole fotografare: un particolare aspetto della città, la vita per strada, un monumento, una località. Oppure si segue un tema specifico. Ad esempio: “al mercato, l’inverno, l’estate, la musica, la notte, il treno, il cavallo, l’attesa, le ombre, il vino e la vite, la pioggia, religioni e riti”. Se ne possono immaginare tanti altri, ma concentrandosi su un tema specifico si riuscirà a scattare una serie di foto coerenti fra loro tra cui scegliere le migliori.

Chiedersi cosa la foto può dire a chi la osserva

Questo è molto importante. Non basta scattare foto su un argomento o tema specifico. E’ necessario chiedersi sempre cosa la foto che si sta per scattare dirà a chi la osserva. Da cosa il suo sguardo sarà colpito per dire che è una bella foto, cosa lo attirerà a guardarla fra altre. questo vale anche per foto familiari o fra amici. Oggi tutti, con un’economica compatta, sono in grado di scattare foto, ma cosa fa la differenza?Una foto non deve essere bella e interessante solo per chi la fa, ma soprattutto per chi la guarda. Ci si deve porre questo problema e scattare pensando che la foto deve colpire l’attenzione e l’immaginazione degli spettatori.Ci si deve chiedere quindi perchè si vuole scattare quella foto? cosa ci ha colpiti del soggetto? interesserà ad altri? Cosa dirà loro?

Vedere l’inquadratura con gli occhi

Questa è la cosa fondamentale per la fotografia. Prima di scattare è necessario aver immaginato ed inquadrato nella propria mente la foto, immaginandosi come verrà e che effetto farà. Solo dopo si potrà decidere di scattare con un minimo di probabilità di ottenere qualcosa di valido.Questo è un modo di fotografare che si impara col tempo, esercitandosi anche quando non si ha la macchina a vedere con “occhio fotografico” e a capire se da quella veduta che ci ha colpito si può ricavare una bella foto.

Inquadrare correttamente

Quando si è deciso di scattare la foto la cosa importante è l’inquadratura. Imparare a inquadrare correttamente non è facile. Spesso si vedono foto di persone con i piedi tagliati, oppure di paesaggi e monumenti con elementi estranei. Inoltre per un buon equilibrio dell’immagine esistono delle tecniche e regole che si dovrebbero seguire. Pe poterle imparare sarebbe opportuno seguire un buon corso di disegno o di pittura in cui vengono insegnate, insieme a tante altre nozioni su luce, colori, ecc.. Comunque alcune regole di base dovrebbero essere seguite, come quella di non inquadrare il soggetto al centro della foto, ma leggermente spostato da un lato o dall’altro. Se una persona guarda lateralmente, per esempio, la parte della foto verso cui guarda dovrebbe essere più ampia dell’altra.Molto importante poi è la prospettiva e le linee principali percepibili nella foto che dovrebbero condurre l’osservatore ad individuare facilmente il soggetto principale. Per far questo ci si deve muovere, spostarsi avanti, indietro e lateralmente, non usare lo zoom ch cambia l’inquadratura ma non la prospettiva. Quando si usavano obiettivi a focale fissa questo era il modo di fotografare ed i risultati erano di solito migliori.

Semplificare

Dopo aver scelto l’inquadratura la cosa fondamentale è semplificare. Se si è deciso di fotografare un determinato soggetto è indispensabile eliminare dall’inquadratura tutti gli elementi estranei che possano confondere l’osservatore e non fargli individuare facilmente cosa la foto vuole rappresentare. Si deve quindi provare diverse posizioni da cui fotografare, spostarsi, eventualmente usare lo zoom, per eliminare tutti gli elementi estranei, in sovrappiù, che non aggiungono nulla alla foto, anzi la rendono confusa. Si deve cercare di stringere la foto sul soggetto principale per metterlo in evidenza e far capire facilmente a chi osserva cosa si vuole rappresentare.Un buon esercizio potrebbe essere quello di fotografare con una focale fissa, che richiede di muoversi e camminare, avvicinandosi o allontanandosi dal soggetto per trovare la giusta inquadratura e semplificazione.La semplificazione è importantissima perchè spessisimo si vedono foto confuse con tanti elementi dai quali non si capisce qual è il soggetto e cosa la foto voleva dire. In questi casi non si può certamente ottenere una buona foto.

Curare la luce

Le foto sono fatte di luce, quindi anche questo è un aspetto fondamentale. Si può fotografare in qualsiasi condizione di luce, giorno, notte, sole, pioggia, interni, ma ci si deve sempre preoccupare di valorizzare la luce che si ha a disposizione, inquadrando in modo opportuno e scegliendo anche di fotografare in modo non convenzionale, sole alle spalle, ma magari con illuminazione laterale di taglio o anche in controluce. La luce infatti può in certi casi aumentare la drammaticità di certe situazioni, se dura e contrastata, oppure infondere un senso di pace e tranquillità se morbida e soffusa. Deve essere anche adatta al soggetto che si vuole rappresentare ed al modo in cui si vuole rappresentarlo. certi paesaggi o scorci sono bellissimi in particolari condizioni di luce, alba o tramonto, e piatti in altri. Si doovrà quindi avere pazienza e tornare nello stesso luogo più volte fino a trovare la giusta luce ed atmosfera. Questo naturalmente non è applicabile quando si è in viaggio e non si tornerà più in quel determinato posto: si dovrà quindi sfruttare al meglio la luce che c’è al momento. Ugualmente per monumenti e scorci di città. Lo stesso vale per i ritratti e per le persone, che se valorizzati opportunamente con la luce assumono una bellezza e validità inaspettati. A volte basta una luce da una finestra usata opportunamente, oppure un semplice foglio bianco per riflettere la luce e schiarire le ombre troppo dure. Quello che è certamente da evitare è fotografare le persone in pieno giorno, con il sole, in luce naturale. di solito si creano delle forti obmre sul viso che rendono inguardabili le foto. In questo caso è necessario usare il flash, incorporato in quasi tutte le macchine, per schiarire le ombre. Il flash infatti è più utile di giorno che di notte.Per le foto in interni per quanto possibile è bene invece evitare di usare il flash che spara luce sui soggetti e rende buio lo sfondo, alterando l’atmosfera dell’ambiente. Se possibile è meglio scattare a luce ambiente. si otterranno foto più naturali e cariche di atmosfera.

Valorizzare i colori

Quello che colpisce un osservatore prima di tutto sono i colori. Una foto senza colore (non mi riferisco a quelle bianco nero che sono un altro argomento) non è una bella foto.Ci sono delle combinazioni di colori che sono più armoniche di altre ed attirano di più lo sguardo, per esempio blu e arancione o i vari toni del giallo e del rosso. Meno attraente è di solito il verde. Importante è che la foto abbia un suo colore ben definito e che i colori che l’accompagnano siano armonici con questo oppure in contrasto deciso per dare maggior evidenza a quello del soggetto principale.

Selezionare

Quando si ritorna a casa e si scaricano le foto sul computer ci ritroverà, di solito, con decine o centinaia di foto. A questo punto è necessario fare una drastica selezione ed essere molto autocritici.Innanzitutto si devono scartare tutte le foto tecnicamente mal riuscite, mosse, non perfettamente a fuoco o mal esposte. A meno che non si tratti di una foto eccezionale di un avvenimento unico ed irripetibile, tutte queste foto non hanno alcun valore.Poi si devono selezionare quelle che ci sembrano migliori, in cui si vede quello che volevamo raccontare. Un buon sistema può essere quello di guardare tutte le foto insieme a livello provini con un browser di foto. Quelle che a questo livello si evidenziano di più e ci colpiscono maggiormente di solito saranno le migliori. Fatto questo si devono selezionare di nuovo e scartarne la maggior parte. Quelle che restano sono forse buone foto.Alcune potrebbero avere bisogno di un lavoro di post produzione per migliorarne l’esposizione, il WB, la luce, i colori, per ritagliare l’inquadratura, aumentare la nitidezza o la saturazione. Ma non bisogna illudersi che una cattiva foto in post produzione possa diventare buona.Per fare questo lavoro è necessario un programma che consenta di visualizzare le foto intere sullo schermo, oppure al 100 % e di confrontarle fra di loro.Io su Windows uso FasStone Image Viwer, ottimo programma gratuito di cui ho già parlato, su Mac si può usare iPhoto, più limitato di FastStone e su Linux il migliore è Gwenview.
Come si può vedere non ho assolutamente parlato di problemi e di nozioni tecniche. Le indicazioni che ho dato sono valide ed applicbili con la più economica compattina come con la più costosa delle reflex o delle medio formato. Non è il mezzo tecnico che fa la foto, ma il fotografo.Poi è evidente che per certi tipi di foto specialistica il mezzo puà essere di grande aiuto e risolvere problemi altrimenti difficilmente sormontabili. Ma se dietro non c’è il fotografo con le sue capacità il mezzo non serve a niente.

0 commenti su “Come fare foto migliori”

  1. Da quando ho scoperto il sito seguo sempre quanto scrivi e lo apprezzo moltissimo.
    Gran begli articoli! Grazie!
    Attendo con grandissimo interesse la continuazione di questo scritto.
    Sebastiano

  2. Che dire, se non …grazie ancora per tutto il tuo lavoro che si espilcita in questo bellissimo sito!
    Ormai sono un affezionato seguace dei tuoi articoli dei quali non riesco a fare a meno e dai quali traggo sempre molti spunti e molte utilissime informazioni.
    Spero di riuscire a migliorare sempre in questa che sto scoprendo una bella passione, e non posso che renderti grazie anche per il fatto che, imbattendomi in questo tuo sito, hai contribuito a renderla tale!
    E allora non mi rimane altro che attendere con trepidazione il seguito di questo tuo splendido lavoro…

  3. ciao Francesco complimenti per tutti i tuoi articoli ben fatti e precisi io di solito leggo e basta i vari articoli su internet ma oggi ho voluto lasciare un commento complimenti per la tua passione.
    Come sai su internet ci sono migliaia di blog o siti che promuovono questo argomento i principali almeno per me sono il tuo blog e un altro molto noto complimenti ancora.

  4. Preparatissimo dal punto di vista tecnico non tralasci comunque di affrontare anche argomenti “di base” come fai qui. Questo blog è prezioso, spero che tu tenga anche qualche corso e possa trasmettere le tue conoscenze a chi traffica poco sul web.
    E’ pieno il mondo di persone che corrono dietro alle reflex più spinte e poi le utilizzano in modo goffo come un elefante in una cristalleria. Sono sempre più dell’idea che se si vuole imparare a fare dei bei scatti è meglio utilizzare strumenti meno potenti e che obbligano a lavorare di più di fantasia. Le digitali purtroppo hanno portato le persone a puntare molto più sulla quantità che sulla qualità.

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