Pentax K-5 e nuovo 18-135

Pentax ha presentato oggi un’ulteriore novità fra le sue reflex, a K-5. La nuova reflex ha un aspetto esterno e delle dimensioni uguali alla precedente k-7, ma di un sensore CMOS da 16,3 mpx, una velocità di raffica di 7 fg/s, una sensibilità massima di 51200 Iso (wow!) e offre il video Full HD 1920×1080 pixel. Oltre a ciò la nuova reflex è dotata di un autofocus migliorato, uno schermo LCD da 3′ e 921.000 pixel e un corpo in lega di magnesio.

Le caratteristiche principali della nuova Pentax K5 sono:

– sensore formato APS CMOS da 16,3 Mpx
– corpo in lega di magnesio resistente a polvere e umidità
– possibilità di montare tutti gli obiettivi Pentax K con fattore di conversione focale di 1,5
– elaboratore di immagine Prime II
– mirino pentaprisma con copertura del 100 % e ingrandimento dichiarato di 0,92 (reale di 0,62x)
– schermo LCD da 3′ e 921.000 pixel
– funzione live-view
– tempi di otturazione da 30 sec a 1/8000
– sensibilità da 100 a 12800 Iso espandibile fino a 51200
– nuovo sistema di messa a fuoco AF SAFOX IX+ a 11 punti di cui 9 a croce
– velocità di raffica 7 fg/s
– possibilità di selezionare impostazioni personalizzate per rifinire in modo particolare l’immagine
– numerosi effetti filtro per elaborare la foto senza usare il pc
– Cross process mode con tre opzioni in cui la fotocamera automaticamente varia i parametri in modo da ottenere immagini con colorazioni particolari e di grande impatto
– funzione HDR per creare un’immagine composta con un’alta gamma dinamica
– ripresa video Full HD a 1920×1080 pixel (25 fg/s)
– uscita HDMI
– pulsante diretto per salvare le foto in raw
– pulsante per live view e per riprese video dedicato
– sistema di riduzione della polvere integrato
– batteria agli ioni di litio DI-LI90
– dimensioni 131x97x73 mm
– peso 670 grammi

La D7000 sarà disponibile dal metà mese prossimo. Il prezzo in Italia non è ancora disponibile. In UK dovrebbe costare 1199 £ con il 18-55 WR, 1299 con il 18-55 WR e il 50-200 WR e 1699 con il nuovo 18-135 WR.

Insieme alla reflex K-5 Pentax ha presentato un interessante nuovo obiettivo, il PENTAX-DA 18-135mm F3.5-5.6ED AL[IF] DC WR. WR vuol dire “water resistent” e significa che è protetto contro polvere e umidità, non che può andare sott’acqua. Le sue caratteristiche principali sono:
– lunghezza focale 18-135 mm (equivalente a 27,5-207 mm)
– apertura massima f/3,5-5,6
– costruzione 13 elementi in 11 gruppi di cui 2 asferici e 1 ED
– messa a fuoco minima 40 cm
– diaframma a 7 lamelle
– diametro filtri 62 mm
– motore DC
– dimensioni 72×76 mm
– peso 405 g
– prezzo circa 599 £ in UK
– disponibilità a novembre

La K-5 è una novità interessantissima. Si pone in diretta concorrenza con la nuova Nikon D7000, con la Canon 60D e con la Sony A580. Ormai il livello delle APS di media classe, per amatore evoluto o semiprofessionali, è decisamente posizionato sui 16 Mpx. La Pentax ha dalla sua, oltre al sensore, il corpo in magnesio protetto da polvere e umidità, il mirino con copertura al 100 %, il video full HD e l’ottimo corredo di obiettivi Pentax, quasi tutti progettati per il formato APS e quindi per questo ottimizzati.
Effettivamente una bella competizione fra queste fotocamere, che sono curioso di provare.
Pentax con questa novità dimostra comunque la sua vitalità e anche se non ha ancora presentato la sua fullframe ricordo che è l’unica che produce, anche se in numero ridotto e per adesso solo per il Giappone, una fotocamera reflex digitale di medio formato, la 645D.

0 commenti su “Pentax K-5 e nuovo 18-135”

    1. x fortuna non somiglia alle nikon,fatte di plasticaccia,tranne che x qualche versione top,e con prestazioni anche inferiori,e il tutto in un corpo compatto immune alle intemperie.(detto da un vecchio nikonista)

  1. Ormai l’attesa messianica del ritorno in campo delle FF può essere abbandonata, perchè tutte le case senza eccezioni stanno facendo fortissimi investimenti sul formato APS (o inferiore nel caso del 4/3), ma non dobbiamo dolerci troppo di questo. il 24×36 non era nemmeno la dimensione di riferimento nella pellicola (infatti veniva considerato piccolo formato). Nel campo automobilistico motori 1.4 hanno prestazioni (consumo, potenza, elasticità e persino durata) superiori ai 2 litri di pochi anni fa, e sarebbe insensato rimpiangere il tempo passato.
    Se verranno risolti anche gli ultimi problemi consistenti nel rumore ad alti ISO, il formato APS diventerà l’unico ed il FF continuerà ad essere una nicchia.
    Lo sviluppo ormai si è incanalato in questa direzione.

    1. Capitano, non sono d’accordo con la tua analisi. Perchè, ad esempio, Nikon avrebbe presentato due nuovi obiettivi per FF sicuramente non professionali come il 24-120 VR e il 28-300 VR? Perchè ha presentato la D7000 con quasi tutte le caratteristiche della D300, compreso il corpo in metallo?
      Secondo me perchè presto uscirà con una FF di livello intermedio fra la D7000, che rimarrà il top delle APS, e la D700. Cioè la sostituta della D300s potrebbe essere una FF piuttosto che una APS. La D700 poi potrebbe salire un po’ di categoria, soprattutto con un maggior numero di pixel.
      Il 24×36 o FF non è il formato di riferimento nel digitale come non lo era sulla pellicola; ci sono in entrambi i casi formati più grandi. Nel digitale basta citare hasselblad, Mamiya, Pentax, PhaseOne, Sinar.
      Rimane il fatto che qualunque progresso fatto sui sensori è valido sia per quelli piccoli che per quelli grandi, quindi è sempre meglio avere un sensore più grande.
      Questo vale anche per la cilindrata delle auto: certo un 1,4 turbo può essere meglio di un 2000 aspirato, ma un 3000 turbo è ancora meglio. Un famoso progettista di motori disse: “nulla può sostituire la cilindrata se non una cilindrata più alta”. Per i sensori si potrebbe dire: “nulla può sostituire un sensore grande se non uno più grande”.
      Ciao, Francesco

  2. Il fatto di essere “brutta” è semplicemente una vostra opinione e non credo che una macchina per fare ottime foto debba essere per forza “bella”. Ho scoperto la kx della Pentax dopo aver valutato le caratteristiche delle altre macchine più popolari e non la cambierei senza dubbio con nessuna di loro. Le ottiche di base, poi, sono senza dubbio superiori e con l’avvento del 18/135 si completa un connubio molto interessante. Credo che la praticità dei comandi e le caratteristiche tecniche siano fattori determinanti per la scelta di una fotocamera. Comunque “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”! Così almeno dicono. Saluti.

    1. Lori, mi sembra stano il fatto che qualcuno valuti l’estetica delle fotocamere, che non ha nessuna rilevanza sulla loro funzionalità. Comunque la più bella in assoluto, fra analogiche e digitali resta la Olympus OM1.
      Ciao, Francesco

  3. E’ quello che dico anch’io! Ma sembra che Alberto e Luca non la pensino allo stesso modo!! Più avanti faremo un concorso per la mis reflex. Ciao a tutti Lori.

    1. Amare la fotografia significa in qualche modo “amare il bello”, significa essere affascinati dall’etetica di un paesaggio, di una donna , di un’auto…perchè no…anche dall’estetica di una fotocamera.
      Quindi una fotocamera puo’ essere considerata sia bella che brutta.

      Certo, poi la fotocamera la si sceglie solo in base alle caratteristiche tecniche… ma nel giudicare qualsiasi cosa esteticamente bello o brutto non la vedo comunque come una cosa inopportuna.

  4. Esteticamente è un passo indietro rispetto alla k20D, troppo piccola, poco ergonomica, bruttina… sembra povera. Han fatto sparire le bellissime chiusure delle memorie ed il comando manuale dello stabilizzatore che era utilissimo, adesso devi entrare nel menu?
    poi sarà di certo una reflex stupenda, però non capisco perchè sacrificare così l’ergonomia,in listino avevano già delle reflex compatte per “giocare”

  5. ho una Pentax K7 che uso costantemente (almeno 3 volte a settimana). ogni volta che la uso mi stupisce per versatilità, precisione e prestazioni. sulla K7 ho potuto riusare alcuni “vecchi” obiettivi che usavo sulla vecchia Pentax SF7 a pellicola, con l’evidente risparmio di non dover rifare da capo il corredo degli obiettivi. avete idea di cosa può fare una K7 che monta 50mm/f1.4 della Pentax? sto seriamente valutando la K5 e, se dovessi dare un consiglio a chi vuole fare il salto verso il mondo delle macchine “serie”, non esiterei a consigliare la K7 (perchè la conosco e la uso) o la nuova K5 (perchè sulla carta è superiore alla K7 che già e’ una macchina coi fiocchi)

  6. L’ergonomia del Pentax è sempre stata eccellente, idem quella della k7 sul cui corpo è stata realizzata la k5: se qualcuno non crede si possa mantenere un’ottima ergonomia sul corpo più compatto della sua categoria mi spiace, per lui, ma provi a prenderla in mano in un qualsiasi negozio e si ricrederà. Riguardo al tasto per lo stabilizzatore perfettamente d’accordo (ho la k10d), ma trovo interessante l’aggiunta di altri tasti che fino alla k20d non c’erano.

  7. Ho deciso e, ho preso la K 5. Per me eccezionale.
    Vi volevo ora chiedere un consiglio; ovvero: che zoom prenderesti assieme al 18-55 con cui ho corredato la macchina?
    Ho sentito parlare bene del 55-300, sempre di Pentax, oppure ci potrebbe essere qualcosa di piu’ valido di altra marca, ma sempre su quell’ordine di prezzo?
    Grazie.
    Marco

  8. Caro Francesco, dopo aver corredato la k5 con il 18-55 Ed il 55-300 con cui mi trovo non bene, ma benissimo; vorrei prendere un grandangolo ” luminoso” cosa vedi in giro oltre quelli della serie Limited di Pentax e, valutando altre marche che portino sempre gli automatismi dedicati alla k5 cosa mi consigliersTi?
    Ti ringrazio sentitamente
    Marco

    1. Marco,
      purtroppo per la Pentax non è disponibile il Tokina 11-16 mm f/2,8, quindi l’unica scelta per un grandangolo relativamente luminoso è il Sigma 10-20 mm f/3,5 che dovrebbe costare sui 650 €. Se rinunci alla luminosità puoi prendere, per lo stesso prezzo, il Sigma 8-16 mm f/4,5-5,6.
      Ciao, Francesco

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