Canon day

Lo scorso sabato si è svolto il Canon day organizzato dal noto negozio romano Ottica Universitaria. La manifestazione ha avuto un grande successo e la partecipazione numerosa, competente ed interessata a provare i nuovi prodotti. L’organizzazione ben coordinata dal responsabile del negozio e supportata dai bravi tecnici della Canon ha però sopportato agevolmente l’afflusso del numeroso pubblico di appassionati ed è riuscita a rispondere con efficienza. E’ stato possibile quindi per i tanti interessati provare i prodotti Canon disponibili che andavano dalla compatta di classe G11 alle reflex professionali 1D III e 1Ds III. Unico rammarico il fatto che la 1D IV disponibile fosse solo un prototipo quindi senza la possibilità di salvare e portar via le foto. La prova delle fotocamere era possibile utilizzando l’ottimo set fotografico messo a disposizione con una brava e simpatica modella ed un’ottima illuminazione. Ho partecipato volentieri e ringrazion Ottica Universitaria che mi ha invitato anche per l’organizzazione veramente ottima e professionale. Sono riuscito a provare diverse fotocamere come la nuova 550D, la 7D che già conoscevo e la 1000D che non avevo mai provato, insieme ad alcuni interessanti obiettivi. I risultati sono stati interessanti e hanno riservato anche qualche sorpresa.

La prima fotocamera che ho provato è stata la 1000D. Sono stato attirato da questo modello alla base della serie di reflex digitali Canon per due motivi. Il primo è che mente ero in attesa della disponibilità della 550D o della 7D mi sono accorto che sul bancone era rimasta disponibile, accanto a dei mostri come le professionali 1D e 1ds, solo una piccola reflex che evidentemente nessuno voleva. Appurato che era la 1000D mi sono ricordato che qualche giorno fa avevo ricevuto una richiesta per un consiglio in quanto un negoziante aveva sconsigliato questa reflex definendola “un giocattolino”. Ho deciso quindi di provarla per dimostrare che non lo è e presto pubblicherò le sue foto. Per la prova ho scelto di montarvi lo zoom 18-135 IS (equivalente ad un 29-216) uno dei più adatti a questa reflex nella gamma Canon. Posso anticipare che i risultati sono stati ottimi.
Sono poi passato alla 7D che già conoscevo bene. Questa volta ho pensato di salvare le foto anche in jpeg, oltre che in raw come al solito, per verificare che differenza c’è fra il jpeg prodotto direttamente dalla macchina e quello invece prodotto dalla conversione sul pc con Digital Photo Professional. Ho impostato quindi da menù il salvataggio jpeg+raw, ho scelto fra i pochi obiettivi rimasti il 100 f/2,0, adattissimo per i ritratti, ed ho iniziato a fotografare. Poi però quando, tornato a casa, ho scaricato la scheda mi sono accorto che le foto erano state salvate soltanto in jpeg. Evidentemente i menù e le impostazioni della 7D non sono tanto chiari e semplici come pensavo. Ho riscontrato anche che le foto presentavano un bilanciamento del bianco non ottimale, che sarà difficile da correggere in jpeg, ma ne riparlerò.
Per ultima sono riuscito a provare la nuova 550D che mi interessava molto, dopo una prima breve prova al Photo Show, per verificare se, a livello di qualità delle foto, fosse all’altezza della 7D. Sono riuscito a provarla anche con un obiettivo di elevata qualità e di grande interesse per le reflex APS, il 17-55/2,8 IS. In questo caso per fortuna il salvataggio era impostato solo in raw. Ho riscontrato però lo stesso problema della 7D sul bilanciamento del bianco, forse influenzato dallo sfondo verdino del set di posa, ma devo dire che la 1000D invece su questo si è comportata meglio delle sorelle maggiori.
Infine per avere anche un riferimento qualitativo sullo stesso set ho scattato anche qualche foto con la mia D80 e il 18-200 VR che uso spesso. I risultati ottenuti mi hanno meravigliato (non dovrei!) perchè al primo impatto sono stati i migliori. Ne riparleremo.

0 commenti su “Canon day”

  1. non si potrebbe fare a meno di evidenziare l’ormai “vetusto” equivalente? crea confusione! Invece il “mio” canon day era in un bel negozio quasi buio e senza nessuna modella 🙁 l’unica cosa bella da fotografare erano dei pasticcini e un depliant con una modella, provo a scattare e… miracolo!!! che foto!!! sembra una foto fatta ad una persona reale! di obiettivi ce n’erano un mare, credo tutti! visto anche un fantastico grandangolo che però costa quanto la 550 🙁 Attendiamo ancora un pò per un prezzo decente della 550d però acquistarla online è difficile, si rischia sempre che manchi qualcosa, o la cinghia, o che tutto il manuale sia in cinese o cose simili. Ho provato il 18-55 non male! credo di prenderlo subito e poi con calma uno zoom. Appena me la danno 15 secondi per impostarla e prima foto, però!!! con la nikon d5000 c’ho messo mezz’ora solo per accenderla! 🙂

    1. Luca, non credere che fra D5000 e 550D ci siano così abissali differenze di ergonomia e di comandi. Si usano tutte e due facilmente, basta perdere qualche minuto inizialmente per imparare le impostazioni-
      Il “vetusto” equivalente serve per paragonare lunghezze focali su sensori di differenti dimensioni. Se ti dico che la mia superzoom ha un obiettivo 6-72 mm riesci a capire quanto si spinge sul grandangolo e quanto sul tele? No! Se ti dico che equivale ad un 36-436 lo capisci al volo. Per fare questo sarebbe più logico usare l’angolo di campo abbracciato dall’obiettivo, che è una misura univoca, indipendente dalla grandezza del sensore, ma ormai i fotoamatori da tempo sono abituati a valutare gli obiettivi in funzione della lunghezza focale e non dell’angolo di campo. Se un obiettivo abbraccia un angolo da 6′ a 62′ cosa é? E’ lo stesso zoom di prima, ma pochi lo capiscono.
      Ciao, Francesco

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