Strategie Sony 2010

Sony ha preannunciato al PMA che si svolge in questi giorni ad Anaheim (California) le sue strategie per la fotografia digitale e le novità che presenterà nel 2010. Sono stati presentati i prototipi di una fotocamera compatta ad obiettivi intercambiabili con sensore di formato APS, concorrente delle Micro 4/3, e di 3 obiettivi intercambiabili. C’è poi un proyotipo di una reflex APS, sostitutà della ottima Alpha A700. Infine ci sono due obiettivi, un Carl Zeiss 24 mm f/2,0 e un Sony G 500 mm f/4,0 con finitura bianca come lo zoom 70-400 G.

La novità più interessante è la compatta ad obiettivi intercambiabili con un sensore Exmor APS HD CMOS che consente anche la ripresa video HD in formato AVCHD. Sony evidentemente vuole entrare in questo mercato che è quello in maggiore sviluppo nel settore delle fotocamere digitali, dopo il successo di Olympus e panasonic e l’ingresso di Samsung. Oltre alla fotocamera supercompatta sono stati presentati anche i prototipi di tre obiettivi fra i quali uno a focale fissa molto compatto.

E’ stato presentato poi un prototipo di quella che sarà la sostituta della reflex APS Alpha A700 con sensore Exmor CMOS e capacità di ripresa video in formato AVCHD.

E’ stato anche confermato lo sviluppo di nuovi modelli della linea attuale di reflex sempre con sensore Exmor CMOS e possibilità di ripresa video AVCHD.

Infine sono stati presentati i prototipi di due obiettivi che ampliano la gamma attuale di 30 obiettivi per le reflex Sony Alpha. Si tratta di un interessantissimo grandangolo Carl Zeiss 24 mm f/2,0 e di un tele della linea di maggior pregio Sony G 500 mm f/4,0 con finitura bianca come il 70-200/2,8 e lo zoom 70-400.

0 commenti su “Strategie Sony 2010”

  1. Mi riferisco alla compatta con lenti intercambiabili. Penso che ci debba essere un limite al minimalismo stilistico, e cioè che una fotocamera debba sembrare vivailcielo una fotocamera e non un supporto dell’obiettivo.
    Questo detto, non capisco ancora se il formato APS applicato ad una supercompatta sia un ripiego o un vantaggio, calcolando che impone obiettivi nettamente più ingombranti del M4/3 che già non sono miniaturizzati.
    Basti guardare l’immagine con lo zoommettino montato!

    1. Effettivamente queste fotocamere, comprese le Micro 4/3, non convincono molto neanche me. Con un obiettivo fisso tipo il 17 o il 20 sono già abbastanza ingombranti e non tascabili, con uno zoom sono sproporzionate. Non mi vedo poi ad inquadrare e scattare con uno zoom tipo un 14-140 (equivalente ad un 280 mm) a braccia tese in avanti per vedere lo schermo, Sicuramente, nonostante lo stabilizzatore, la foto ha buone probabilità di venire mossa, oltre a dover sopportare la scomodità e la difficoltà di visione al sole. Allora ci vuole il mirino che aggunge altro ingombro e peso e si può dare addio definitivamente alla tascabilità.
      Quello che mi piacerebbe è una compatta ad obiettivo fisso o con un piccolissimo zoom anche 2x, delle dimensioni e peso della gloriosa Olympus XA che aveva l’obiettivo rientranto nel corpo e si poteva chiudere a guscio con l’ingombro non superiore ad un pacchetto di sigarette. Andrebbe bene anche con un sensore APS, il fullframe costerebbe troppo. Io penso che si potrebbe fare se i produttori volessero, Leica ha dimostrato che si può fare una fullframe, la M9, con gli ingombri ed il peso di una a pellicola. Ma ci sarebbe mercato? Nel dubbio nessuno la fa. Quella che ci va più vicino è Sigma con le sue DP1x e DP2s con sensore Foveon di cui parlerò nel prossimo articolo.
      Ciao, Francesco

      1. Ciao Francesco,
        ti leggo spesso, apprezzo la tua competenza e so per certo che non scrivi in maniera schierata a favore di un marchio o di un sistema.
        Per questo vorrei chiederti: perchè sei così tanto critico nei confronti di questo sistema mirrorless a lenti intercambiabili?
        Per me si tratta di un’evoluzione del tutto naturale dell’apparecchio fotografico di consumo, anzi ho sempre pensato che l’eliminazione del sistema specchio + pentaprisma fosse solo questione di tempo – e lo stesso accadrà nel giro di qualche anno per l’otturatore meccanico.

        Un qualunque corpo micro 4/3 che monti un’ottica opportuna (penso ai pancacke o allo zomm telescopico 14-42 della Olympus) diventa un apparecchio sostanzialmente tascabile – attenzione! non si parla necessariamente del taschino della camicia, e neppure della tasca posteriore dei jeans! l’importante è la trasportabilità senza una borsa specifica – con una qualità dell’immagine enormemente migliore delle compatte e che permette all’utilizzatore di esprimere creatività e di impossessarsi della tecnica.
        Il fatto di poter utilizzare altre lenti (ed un mirino elettronico) rende il micro 4/3 un sistema vero e proprio, differenziandolo da prodotti tipo le compatte Sigma.
        Certo il sistema è ancora incompleto e per certi versi deve ancora evolvere; si attende una seconda generazione di sensori per venire a capo di problemi di range dinamico e di rumore alle alte ISO; c’è bisogno di ulteriori ottiche; c’è da migliorare la velocità di focalizzazione automatica; ed i prezzi sono ancora troppo alti (ma forse per mancanza di adeguata concorrenza?); ma l’idea di fondo la trovo ottima: alla bisogna posso portarmi in giro una macchina poco più grande di una compatta, viceversa posso scattare in maniera versatile ed a parità di range focale con un ingombro molto minore delle APSC o delle FF. E questa cosa, anche con le reflex meno ingombranti – Olympus o Pentax – sarebbe del tutto impossibile…
        Certo un professionista farà un’altra scelta; ma appunto: quanti sono gli amatori e quanti i professionisti?

        Che il punto sia questo a mio parere lo confermano i dati sulle vendite delle ottiche per la NX10 (vedi dpreview).
        E non credo che Sony, con i guai che ha nel tener dietro ai due giganti, si sarebbe buttata su un nuovo sistema, con una nuova baionetta; se l’idea, appunto, non fosse ritenuta sufficientemente dirompente per il mercato.

        Che ne pensi?
        Ciao, Rocco.

        1. Rocco,
          grazie del tuo intervento molto interessante e garbato.
          Mi sembra però di aver già esposto precedentemente perchè queste fotocamere non mi piacciono molto. Posso aggiungere che alcune di queste hanno la forma delle reflex ed il guadagno in dimensioni è solo nello spessore. Le reflex però hanno ancora numerosi vantaggi: il mirino ottico che consente di vedere sempre bene il soggetto ed inquadrare molto meglio che con lo schermo o con un mirino elettronico, la velocità operativa (non parlo della raffica) specialmente nella messa a fuoco, la migliore ergonomia. I sensori poi sono gli stessi sia per il4/3 sia per l’APS e qualunque loro progresso si riflette su entrambe. Per l’ingombro poi se si dovessero mai usare con queste fotocamere focali lunghe, a parità di focale, la differenza di peso e di ingombro rispetto ad una reflex diventerebbe irrilevante perchè quello pesante ed ingombrante sarebbe l’obiettivo. Anche con uno zoom corto la differnza è minima, a meno di smontarlo ogni volta prima di riporre la macchina in tasca. Il loro uso quindi sarà limitato perlopiù a quello con una focale fissa corta (17-20) o con uno zoom ridotto tipo il14-42. A questo punto una compatta con un sensore APS ed uno zoom integrato rientrante, come ho ipotizzato io, sarebbe più piccola, meno ingombrante e meno costosa. L’unico difetto delle reflex attuali è che purtroppo la maggior parte di loro è più ingombrante e pesante di quel che servirebbe. Eppure Leica ha dimostrato in pratica che è possibile costruire una fotocamera fullframe con gli stessi ingombri e lo stesso peso di una a pellicola. Aspetto ancora infatti che qualcuno costruisca una reflex piccola come la Olympus OM1 (136x83x50 per 510 g). L’attuale Olympus PEN E-P2 misura 121x70x36 e pesa 355 grammi senza mirino, aggiungendolo si aumenta di circa 100 g e almeno 40 mm in altezza: e allora dove è la differenza? Con il mirino e l’obiettivo non è tascabile, si deve quindi smontarli e portarsi 3 pezzi in tasca. Evidentemente però è più facile e costa meno progettare e produrre queste fotocamere piuttosto che una reflex compatta.
          Il fatto che molti produttori vogliano entrare in questo mercato è perchè essendo una novità attira il pubblico, in particolare quello proveniente dalle compatte, che pensa di ottenere gli stessi risultati di una reflex o di una telemetro (M9) con meno peso, ingombro (ma non è vero) e spesa (ma per il momento non è così). Poi un pubblico che, privilegiando la comodità alla qualità, ha accettato la musica in MP3 può accettare di tutto. Molti infatti si limitano a fotografare con il cellulare. Tutto questo non vuol dire che queste fotocamere facciano brutte foto, ma non ci vedo tutti i vantaggi che vengono pubblicizzati.
          Poi siccome non siamo tutti uguali ed ognuno ha i suoi gusti e le sue preferenze ci saranno quelli che le sceglieranno. L’importante è essere soddisfatti della propria attrezzatura.
          Ciao, Francesco

          P.S.:inserisco un’immagine esemplificativa di una PEN E-PL1 con 14-150
          Olympus E-P2 con 14-150

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