Foto e chiacchiere in vacanza

P1020101Durante il mese di luglio sono stato un paio di settimane a Monaco di Baviera facendo ogni giorno una gita in una città vicina. In particolare ho visitato Augusta, Norimberga, Ratisbona, Slisburgo, Dachau e Garmish. Ho quindi scattato numerose foto, con approccio più che altro turistico, sono più di 1000 ed ancora non ho avuto il tempo per visionarle tutte con calma e valutare se oltre al valore di ricordo ed affettivo qualcuna ha un certo valore fotografico. L’attrezzatura che mi ero portato era un po’ sovrabbondante a quanto io stesso avevo consigliato in uno dei miei precedenti articoli. Infatti avevo una reflex, Nikon D80 (la sostituirò a breve) con il 18-200 VR, un piccolo flash esterno Nikon SB400, una Panasonic LS70 compatta, ma ho aggiunto anche lo zoom tele 70-300 VR.  Per l’archiviazione delle foto in questa occasione non avevo problemi perchè viaggiando in auto e facendo base nella casa di mia figlia a Monaco mi ero portato dietro il notebbok su cui ogni sera ho archiviato gli scatti del giorno. Altrimenti avrei fatto affidamento sul mio disco portatile alimentato a batteria e con lettore di schede incorporato che ho ordinato anni fa dall’Australia (ma ora si trova anche in Italia, a prezzo maggiorato naturalmente!).
Alla fine della vacanza mi rono reso conto che il 99 % delle foto le avevo scattate con il 18-200 e solo per pochissime avevo usato lo zoom tele, soprattutto perchè lo avevo a disposizione , altrimenti i 200 mm sarebbero bastati.
Una cosa che mi è un po’ mancata è un grandangolo di grande luminosità (1.4-1.8), utile per interni scuri, anche se a pensarci bene questo sarebbe veramente utile su un corpo macchina stabilizzato. Infatti il 18-200 VR ha un’apertura f/3.5 a 18 mm e con lo stabilizzatore si guadagnano almeno due stop scattando come se fosse un f/1.8. La differenza si può vedere solo con i soggetti in movimento. Per questo genere di foto non serve altro, mentre per foto più “impegnate” sarebbe molto interessante, almeno per me, avere un ultragrandangolare con focale minima di 10 mm.
La piccola Panasonic invece è stata utile, anche se è un modello basic, in diverse occasioni in cui non volevo o non era opportuno portare la borsa con la reflex ed anche in un paio di casi in musei dove vigeva l’assurdo divieto di fotografare anche senza flash (lo fanno per poter vendere poi poster e cartoline!). Mi ha anche salvato in una situazione in cui sarebbe stato opportuno riprendere un video più che una foto: ero sullo spettacolare treno a cremagliera che da Garmish sale fino a quasi alla cima dello Zug a 3000 metri e volevo riportare le sensazioni del percorso, parte in esterno e parte in galleria, compresa la stazione d’arrivo, con un filmato che rendesse l’idea del movimento. per fortuna la Panasonic può riprendere video, anche se senza sonoro purtroppo, ma in questo caso non era un problema, così ho potuto girare qualche spezzone che includerò nello slide show delle vacanze.

A proposito di slide show ho avuto modo di vedere e sperimentare due cose molto interessanti.
Innanzitutto non è più necessario ormai masterizzare uno slide show su DVD per poterlo far vedere a parenti e amici. Basta procurarsi un disco multimediale (ormai si trovano a meno di 100 € e con capacità da 1 Tb e oltre)  da collegare in rete e direttamente al televisore, in modo che con il telecomando è poi possibile selezionare ed avviare gli slide show di interesse. Una bella comodità rispetto al DVD ed anche un risparmio di tempo e alla lunga anche di soldi.
La seconda cosa interessante è che lo slide show multimediale a cui ho assistito, realizzato da un amico, era composto da foto e filmati realizzati con una Nikon D5000. La qualità delle foto era ottima e di ciò non avevo dubbi, ma sono stato impressionato dal filmato: era una ripresa di uno spettacolo notturno con luci, musica e canti, resa ottimamente sia per il video sia per il suono (l’ho vista e sentita su un Sony LCD 40). La cosa notevole era che l’amico aveva potuto effettuare la ripresa solo ed esclusivamente perchè aveva sfruttato la caratteristica particolare della D5000 e cioè lo schermo orientabile, tenendo la fotocamera sopra le teste degli spettatori. Infatti il pubblico era in piedi e quindi in nessun altro modo si sarebbe potuto riprendere un video con un inquadratura precisa. La messa a fuoco manuale non è un problema nel caso, come questo, di soggetti non in rapido movimento. L’esposizione  e gli altri parametri di immagine sono regolati automaticamente e la stabilizzazione garantisce immagini nitide.

In conclusione la cosa mi è piaciuta molto ed ho deciso che quanto prima acquisterò una Nikon capace di fare filmati. Purtroppo però Nikon non ha ancora una fotocamera con tutte le caratteristiche necessarie e desiderabili. Infatti, trascurando la pioniera D90, ormai superata dal punto di vista video (è però sempre un’ottima fotocamera), Nikon offre la D5000, ideale pre le riprese video grazie allo schermo orientabile, ma senza messa a fuoco automatica per i filmati, e la D300S con AF anche per il video, ma senza lo schermo orientabile, così importante per il video. Speriamo che Nikon si decida ad offrire entrambe queste caratteristiche in un futuro modello, forse una D6000 (la sigla è una mia invenzione!), altrimenti l’unica fotocamera ad offrire queste caratteristiche, insieme agli obiettivi intercambiabili, resta la Panasonic GH1.
Per adesso comunque la mia scelta sarebbe proprio la D5000 da usare con il 18-200 VR per fare foto e filmati in occasione di viaggi, vacanze, occasioni familiari ed eventi. Per le foto “serie” sarei fortemente tentato da una “fullframe”, ma la D700 ha “solo” 12 Mpx e la D3X costa una follia. Un pensierino quindi lo sto facendo su Sony…

0 commenti su “Foto e chiacchiere in vacanza”

  1. piu mi addentro al tuo sito e piu scopro che è veramente ben fatto, sarà che le tue impressioni sono le impressioni di un fotografo e non di una casa produttrice.
    La NIkon d6000 ancora non esiste ma la d5100 era quello che cercavi, o no??

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