Per convertire le centinaia di foto che ho scattato al Canon day dello scorso 9 maggio ho deciso di utilizzare il software Canon Digital Photo professional (DPP). Questo perchè ritengo che il software fornito in origine con la fotocamera sia quello più adatto alla conversione dei file raw forniti dalla stessa, ma soprattutto perchè è il software che viene fornito ai clienti, quasi sempre incluso nel prezzo della reflex (salvo nel caso di Nikon), e quindi disponibile da subito per essere usato senza ulteriore spesa. Il software fornito in origine poi è anche sicuramente aggiornato per supportare la fotocamera acquistata, anche se appena presentata sul mercato, mentre i software di terze parti non sempre riescono a seguire il ritmo attuale dei nuovi annunci e rendono disponibile il supporto alle nuove fotocamere solo dopo qualche mese. In questo intervallo di tempo l’unico software utilizzabile è quello del produttore della fotocamera.
Ho iniziato quindi a convertire le immagini raw scattate con le fotocamere provate, 5D II, 50D, 40D, 500D e G10, con DPP dopo essermi procurato l’ultima versione aggiornata che le supportasse tutte. Devo dire che non uso frequentemente questo programma e quindi ero sicuro che all’inizio avrei avuto qualche problema e qualche difficoltà in più di quelle che non ho con l’ottimo Capture NX2 di Nikon.
In realtà tutto sembrava molto facile: selezionata la directory su cui si trovavano i file raw è bastato premere l’icona “Batch” perchè comparisse il pannenllo di impostazione del batch con tutte le foto contenute nella directory già selezionate. A questo punto è sufficiente selezionare la directory di output, iil formato e la qualità delle immagini e lo standard di nomenclatura e si è pronti per la conversione che si ottiene premendo i tasti “convert only raw” oppure “Execute”. L’elaborazione è lenta, ma nel giro di qualche ora le foto sono convertite in jpeg.
Incomincio ad osservarle e noto che c’è qualcosa che non va: sono troppo morbide, quasi sfocate e c’è poco rumore anche agli alti Iso, tranne che a 25600. Un confronto con quelle fatte con la Nikon D80 e convertite con Capture NX2 chiarisce subito il problema: quelle Nikon sono polto più nitide ed incise, anche se con più rumore.
Mi piacerebbe che fosse così e che Nikon surclassasse Canon in questo modo, ma so che non è vero.
Provo ad aprire con DPP una singola foto, vario qualche parametro riportandoli poi tutti ai valori standard e controllando in particolare che la riduzione di rumore sia a zero, la converto e la salvo come jpeg. In questo caso la foto è molto più nitida e brillante. Provo a questo punto a rieseguire l’elaborazione batch per le altre foto e queste risultano tutte più incise e di migliore qualità di quelle prodotte precedentemente.
Dopo un’osservazione delle foto convertite un’analisi delle prove effettuate sono arrivato alla conclusione che DPP applica, nell’elaborazione batch attivata direttamente dopo la selezione della directory, una riduzione di rumore abbastanza pesante che rende le foto prive di rumore, ma che sottrae molti dettagli e rende le foto poco incise e definite. Se invece prima di eseguire un’elaborazione batch si apre una foto e si impostano dei parametri di elaborazione, DPP li mantiene attivi ed esegue la successiva elaborazione batch con questi parametri. E’ un comportamento strano che non è evidenziato esplicitamente, anche se non so se sia dichiarato nella documentazione.
Purtroppo la funzione batch di DPP non consente di impostare i parametri che devono essere usati per la conversione memorizzati in precedenza su un file, come consente di fare Capture NX.
Questa anomalia mi costringerà ad effettuare nuovamente la conversione per tutte le foto che ho scattato, ritardando la pubblicazione degli scatti effettuati al Canon day.