A chiusura del PMA mi viene spontanea qualche riflessione su dove sta andando il mercato fotografico e cosa ci dovremo aspettare nei prossimi mesi anche in considerazione della crisi economica che stiamo vivendo.
Le anticipazioni solo di poche settimane fa davano per probabile la presentazione di molte nuove reflex da parte dei maggiori produttori, invece con l’eccezione di Olympus nessuno ha presentato novità, rimandandole a primavera o inizio estate. Evidentemente si è preferito posticipare le novità di maggior impatto economico sperando di presentarle fra qualche mese con una situazione più favorevole.
Per vivacizzre il mercato, soprattutto al livello del grande pubblico, oltre gli appassionati di fotografia, sono state presentate nugoli di compatte, dalle più semplici alle più sofisticate, alcune semplici rifacimenti dei modelli precedenti con qualcosa in più, altre con qualche nuova soluzione interessante.
Tralasciano quindi l’analisi dei trend di sviluppo e delle novità del mondo reflex, rimandata a quando compariranno le prime novità 2009, vediamo quali sono le novità più significative e come si sta evolvendo il mondo delle compatte.
Secondo me la novità più significativa del PMA è l’annuncio da parte di Samsung della nuova serie di fotocamere NX. Sulla falsariga del sistema Micro 4/3 Samsung ha annunciato la presentazione di fotocamere dotate di un sensore delle dimensioni APS e obiettivi intercambiabili, ma senza specchio reflex, sostituito, come nella Panasonic G1, da un mirino elettronico. Questo dovrebbe consentire di produrre fotocamere con una qualità di immagine paragonabile a quella delle reflex, ma meno ingombranti, più leggere e più semplici. Non è detto però più economiche. Staremo a vedere nei prossimi mesi l’applicazione pratica da parte di Samsung.
Intanto Panasonic ha presentato la nuova fotocamera Micro 4/3 GH1, quella che avrebbe dovuto essere da subito la G1. Se infatti una fotocamera con mirino elettronico come la G1 non ha grandi vantaggi rispetto ad una reflex compatta e anzi ha qualche svantaggio, una fotocamera come la GH1, con la sua capacità di riprendere video HD, il display orientabile e l’obiettivo 14-140 stabilizzato e in grado di mantenere l’autofocus anche durante le riprese video promette di essere uno dei migliori compromessi per chi voglia, in viaggio o vacanza, effettuare riprese foto e video di qualità portandosi dietro un solo apparecchio (con tutto ciò che si porta dietro, schede, batterie, caricabatterie, cavi, ecc.) leggero e poco impegnativo, pur se di qualità.
Riguardo alle compatte prima di tutto c’è da notare che la corsa all’aumento dei megapixel nelle compatte si è praticamente fermata. la maggior parte delle novità ha 10 o 12 Mpx e nessuna ha superato il limite di 14, raggiunto lo scorso anno dalla Canon G10. Si notano invece diverse nuove tendenze. La prima è quella di ampliare l’escursione focale degli zoom per fortuna anche dal lato grandangolo per cui molte compatte o superzoom partono ormai dal 28 mm equivalente e ce ne sono alcune che arrivano addirittura al 25 o al 24 mm. Altra tendenza che si può rilevare è quella di cercare di migliorare la qualità d’immagine, sia con sensori particolari (Fuji) sia confunzionalità specifiche (Ricoh). Terza nuova tendenza è quella di introdurre la possibilità di eseguire raffiche ad alta o altissima velocità (Casio, Ricoh, Sony). Infine sempre più compatte consentono di effettuare riprese video in alta definizione HD.
Questo è positivo per il miglioramento della qualità di immagine ottenibile dalle compatte, ma non è sufficiente per chi vorrebbe una fotocamera tascabile che sia in grado di produrre foto di qualità paragonabile a quella delle reflex sia in buone condizioni di luce, sia soprattutto in luce scarsa. Nel mondo della pellicola simili fotocamere esistevano, una per tutte la Olympus XA (ovetto) che con l’ingombro di un pacchetto di sigarette , il suo splendido obiettivo 35/2,8 e il “pieno formato” della pellicola produceva foto indistinguibili per qualità da quelle scattate con una reflex.
Per poter ottenere un simile risultato con le compatte digitali sarebbe necessari adottare un sensore di mimensioni maggiori di quelli attualmente utilizzati. Non dico un fullframe, ma almeno un APS. Sicuramente rinunciando ad un po’ di escursione focale dello zoom dal lato tele sarebbe possibile produrre fotocamere piccole e compatte come le attuali, considerando che non c’è più l’ingombro della pellicola (non mi vengano a raccontare che l’elettronica è ingombrante). Se questo non avviene è evidentemente perchè il mercato non ne sente la necessità e non richiede una maggiore qualità in quanto la maggior parte degli utenti di queste fotocamere si accontentano di una bassa qualità (basta vedere come scattano,tenendo la fotocamera con una sola mano lontano dal corpo: per loro una foto mossa e poco nitida non è un problema!). L’unica speranza è che a ciò si arrivi come richiamo di marketing, esarurita la corsa ai megapixel, alle sensibilità sempre più alte, al numero dei visi sorridenti riconosciuti, al numero di scene programmate ed all’escursione dello zoom. A questo punto un richiamo di marketing per differenziarsi pitrebbe essere quello del sensore più grande, ma ci vorrà tempo.