Samsung lancia al PMA 2009 la nuova rivoluzionaria famiglia di fotocamere digitali ibride della serie NX, dopo aver preannunciato la sua intenzione alla Photokina dello scorso anno. La serie NX offre le prestazioni e la qualità d’immagine di una DSLR e la portabilità e la convenienza di una compatta, similmente a quanto fatto da Olympus e Panasonic con il sistema Micro 4/3.
LA serie NX è l’anello di congiunzione fra le DSRL e le compatte combinando molti vantaggi dell’una e dell’altra. Come le reflex la serie NX utilizza un sensore di dimensioni APS con una superficie molto maggiore di una compatta e quindi con un’alta qualità d’immagine. Non ha però lo specchio e il pentaprisma, ma utilizza un mirino elettronico a elevata risoluzione.
Questo ha permesso di ridurre significativamente lo spessore e il peso della nuova fotocamera riducendo la distanza fra obiettivo e sensore di circa il 60 % rispetto ad una reflex. In aggiunta al mirino elettronico è possibile anche visualizzare le immagini sul display ad alta risoluzione.
La serie NX è quindi molto più leggera e meno ingombrante di una reflex pur mantenendo una qualità di immagine uguale, grazie al suo grande sensore APS, con una superficie molte volte superiore a quella delle compatte. Rispetto a queste la resa sarà molto superiore specialmente alle alte sensibilità e in condizioni di scarsa luminosità.
Il primo modello della nuova serie sarà disponibile nella seconda metà del 2009.
Dopo l’annuncio, alla scorsa Photokina, del sistema Micro 4/3 da parte di Olympus e Panasonic e la presentazione della prima fotocamera in questo standard, la Panasonic G1, Samsung segue con un annuncio simile a distanza di pochi mesi, perdipiù con una fotocamera con il sensore APS intrinsicamente superiore al 4/3 in virtù della sua maggiore superficie.
Si tratta senza dubbio di fotocamere interessanti e la concorrenza fra più sistemi stimolerà certamente il loro miglioramento.
Resta il dubbio però su a chi sono destinate e a cosa servano.
Se devono essere fotocamere facilmente trasportabili in realtà non lo sono perchè non entrano in una tasca, come le reflex, e in realtà le loro dimensioni non differiscono troppo da quelle delle reflex più compatte. Se devono essere alternative alle reflex il loro mirino, per quanto buono, non potrà mai essere paragonato alla visione ottica diretta, inoltre il loro parco ottiche, almeno per il momento è piuttosto limitato. Anche dal lato prezzo per adesso l’unica in vendita, la Panasonic G1, è più costosa delle reflex entry level. Speriamo che le nuove Samsung siano più convenienti.
Presumibilmente si rivolgono al pubblico, piuttosto numeroso, proveniente dalle compatte e che vorrebbe qualcosa di più, ma viene intimidito dalle reflex che gli sembrano troppo complicate e impegnative e che si limiteranno ad untilizzare l’obiettivo in dotazione o al massimo un secondo.
La speranza è però che sulla base di qusti sistemi possano essere sviluppate delle vere compatte tascabili, ad obiettivo intercambiabile e che producano finalmente immagini di buona qualità.