Riprese sportive

baseball_nikon-d50_028Scrivo questo articolo che tratta tecniche di ripresa piuttosto che la tecnologia di fotocamere ed obiettivi perchè il fine delle fotocamere è quello di fare fotografie e parlare sempre e solo di tecnologia e di caratteristiche delle fotocamere senza usarle può alla fine apparire sterile. Ovviamente l’articolo si rivolge a chi vuole iniziare a fare riprese sportive, i professionisti sanno già come fare.
Si dice sempre che a fare una buona foto è il fotografo e non la fotocamera. Questo è vero anche per la foto sportiva, ma in questo caso la giusta attrezzatura aiuta molto!


Parlando di riprese sportive mi riferisco ad uno sport un po’ particolare il baseball, che fotografo ormai assiduamente da 5 anni. Le tecniche che è necessario conoscere per il baseball, le fotocamere e gli obiettivi da utilizzare sono valide per anche per la maggior parte degli altri sport, anche se poi ognuno ha la sua particolarità, in funzione anche dell’ambiente in cui viene praticato. Gli unici sport che si differnziano parecchio dagli altri anche in termini di ripresa sono quelli motoristici.
La prima regola da seguire per fare buone foto di un qualsiasi sport è quella di conoscere bene le sue regole e di seguirlo assiduamente in modo da entrare nella mentalità dei partecipanti ed eventualmente essere capaci di anticiparne le mosse. Inoltre la conoscenza dello sport che si vuol riprendere consente di individuare i momenti più significativi dell’azione, concentrandosi su questi e producendo così delle foto significative e rappresentative.
Si deve poi studiare bene il luogo in cui si svolge lo sport di nostro interesse per cercare i punti di vista migliori per le azioni che si vogliono riprendere. E’ opportuno anche fare qualche prova preventiva per valutare al meglio le inquadrature e l’illuminazione. Quasi sempre su quest’ultima non si può far nulla e si deve fotografare con quella disponibile sia in esterni sia in interni perchè quasi sempre, in intrni, non è possibile usare il flash che comunque non porterebbe a buoni risultati.
baseball_nikon-d50_014Nel caso del baseball che ho preso ad esempio le partite si sono sempre svolte di giorno. Questo facilita il compito perchè di solito la luce è abbondante, a meno che la partita non si prolunghi fino al tramonto, ma spesso purtroppo non è uniforme a causa delle ombre proiettate sul campo da alberi ed edifici, oppure quando ci si trova a fotografare controluce. Vedremo come gestire queste situazioni.
Il baseball per chi non lo conosce può sembrare uno sport facile da fotografare: i giocatori sembrano sempre fermi ai 4 angoli del campo (diamante), e quindi sembrerebbe molto baseball_nikon-d50_056facile fotografarlo, ma in realtà non è così. Infatti anche se può sembrare che per moto tempo il gioco sia statico in realtà non lo è ed in qualsiasi momento può verificarsi nel campo un’azione rapidissima degna di essere fotografata o addirittura più d’una baseball_nikon-d80_006contemporaneamente. Se si fotografassero solo i giocatori fermi nelle basi si otterrebbero delle foto molto statiche che non danno il senso del gioco. Bisogna quindi essere sempre pronti a scattare.
Le partite di baseball però durano molto, per i ragazzi ed i cadetti 2 ore, baseball_nikon-d80_0192quindi si ha anche il tempo per dedicarsi a fotografare quelle che sono le azioni classiche del baseball ed i giocatori che ne sono protagonisti. Si tratta dei lanci e quindi dei lanciatori, e delle battute cioè i battitori.
I lanciatori sono soli al centro del campo, quindi baseball_nikon-d80_007possono essere ripresi singolarmente. Le migliori posizioni da cui riprenderli sono quella frontale e quella di 3 quarti anteriore. In qualche caso però ho ottenuto buoni risultati anche da inquadrature laterali. In ogni caso per ottenere delle belle foto è necessario dare evidenza alla pallina che dovrebbe essere ripresa al momento in cui si stacca dalla mano del lanciatore o subito dopo. Tenendo conto che la palla, quando si stacca dalla mano di un lanciatore, anche un allievo, viaggia a 50-60 miglia/h la cosa non è facile.
Per i battitori vale lo stesso discorso: baseball_nikon-d80_016l’inquadratura più bella è quella in cui il battitore ha appena colpito la palla che quindi si è appena staccata dalla mazza. In alternativa sono molto valide le foto in cui si vede la palla che sta per sopraggiungere ed il battitore concentrato per colpirla. In ogni caso è possibile scegliere delle angolazioni da cui si vede solo il battitore, oppure in alternativa anche il ricevitore accovacciato e l’arbitro dietro di lui.
Molto spettacolari possono essere anche le foto in cui si vedono sia il trio battitore, ricevitore ed arbitro, ripresi da dietro e il lanciatore frontalmente, se si riesce a scattare quando la palla si trova in viaggio fra i due.
baseball_nikon-d50_015Le foto più belle però, per mia esperienza, sono quelle fatte quando i giocatori sono in movimento. Si può scattare al battitore mentre corre fra le basi oppure meglio quando sta per arrivare su una base, magari con una scivolata spettacolare. Queste sono baseball_nikon-d80_031le situazioni più imprevedibili perchè, per come è congegnato il gioco, possono svilupparsi improvvisamente e non necesariamente avere come protagonista il giocatore che è in battuta, ma un altro che si trova in una delle altre basi. Si baseball_nikon-d50_035deve quindi seguire il gioco con attenzione ed essere sempre pronti ad inquadrare e scattare.
Da quello che ho detto si può capire che in realtà non è poi così facile ottenere buone foto di baseball e infatti non se ne vedono molte anche andandole a cercare sui baseball_nikon-d80_014siti di baseball o di foto negli Stati Uniti. I problemi sono notevoli e non solo tecnici.
Prima di tutto è necessario trovare la posizione o le posizioni ottimali da cui scattare. Se ci si trova in un grande stadio della serie A, in Italia non sono molti, in baseball_nikon-d80_024tribuna, non c’è scelta e si dovrà scattare da dove ci si trova. I risultati non saranno però molto buoni a causa di un problema tipico del baseball, la rete di protezione che risulterà visibile nelle foto. E’ quindi preferibile scattare foto nelle partite delle serie minori che si baseball_nikon-d80_025disputano nei piccoli campi senza tribune dove ci si può muovere più liberamente. Un’opzione che molti potrebbero considerare è quella di chiedere il permesso di entrare in campo: se si è in buoni rapporti con una delle squadre è facile ottenerlo promettendo il baseball_nikon-d80_023servizio fotografico. In questo caso però si sarà confinati nel cosiddetto “decout” dove sostano i giocatori e allenatori, senza nessuna possibilità di muoversi nel campo e ci si di dovrà accontentare delle angolazioni che questo offre e della luce baseball_nikon-d50_042disponibile che potrebbe costringerci a scttare contro sole.
Più spesso è preferibile rimanere fuori dal campo cercando le posizioni migliori per le inquadrature che ci interessano prima dell’inizio della partita e individuando eventuali baseball_nikon-d50_048posizioni sopraelevate o punti di osservazione rialzati rispetto al campo da cui spesso è possibile ottenere ottime inquadrature. In questo caso però c’è il probema della rete. Dopo un po’ di esperienze negative, durante le quali cercavo eventuali buchi, mi sono baseball_nikon-d50_031reso conto che in realtà è molto facile superare la rete scattando con l’obiettivo direttamente contro di essa, centrato su una sua maglia, di solito romboidale. In questo modo la rete diventa invisibile. Naturalmente l’obiettivo deve essere opportunamente protetto con un paraluce o un filtro UV.
Vediamo ora le attrezzature più adatte. Naturalmente è possibile scattare con qualsiasi tipo di fotocamera e qualche volta ottenere discrete foto. Avere però l’attrezzatura adatta e sfruttarla opportunamente aiuta molto!
Dopo le prime esperienze con reflex a pellicola baseball_nikon-d50_011ho iniziato infatti, quando sono passato al digitale, con una compatta base con zoom 3x. In questo caso l’eperienza è stata abbastanza frustrante: innanzitutto lo zoom era troppo corto e non consentiva di stringere l’inquadratura sui giocatori, che si baseball_nikon-d50_022distinguevano appena. Poi il ritardo di scatto e di messa a fuoco, tipico di quasi tutte le compatte, non mi permetteva di scattare al momento scelto, neanche con il prefocus, e le foto erano sempre in ritardo rispetto all’azione. Sono passato poi ad una superzoom, baseball_nikon-d50_034con risultati migliori per l’inquadratura che potevo stringere finalmente per inquadrare un singolo giocatore ed anche i dettagli. Rimaneva però il ritardo di scatto e di messa a fuoco, anche se minore, che difficilmente consente di riprendere un lanciatore appena ha

PDF eccessiva
Sony H1: PDC eccessiva

lanciato o una palla subito prima o subito dopo che è stata colpita se non per caso. C’era poi un altro inconveniente piuttosto fastidioso. Anche scattando con diaframmi aperti la profondità di campo di una compatta, anche superzoom, è sempre troppo ampia per isolare il soggetto, un singolo baseball_nikon-d80_008giocatore, e lo sfondo è sempre troppo a fuoco (vedi l’articolo “Come confrontare la qualità d’immagine di fotocamere diverse”). Il risultato erano foto confuse in cui spesso il soggetto si confondeva con lo sfondo del pubblico o degli altri giocatori.
baseball_nikon-d80_009La fotocamera ideale quindi per questo genere di foto è una DSLR anche di fscia economica. In questo caso il ritardo di scatto è praticamente nullo e la messa a fuoco, se si utilizza un obiettivo adeguato, molto rapida. Inoltre il mirino reflex, specialmente nei modelli baseball_nikon-d80_012più recenti, è abbastanza grande per inquadrare facilmente i giocatori. Queste considerazioni sono valide naturalmente per tutti gli sport.
Come obiettivi, volendo usare una sola fotocamera per motivi di praticità di movimento, ho deciso di affidarmi esclusivamente agli zoom per evitare perdite di tempo nel cambio di obiettivo. Il più adatto per inquadrare sia i giocatori più vicini, sia quelli lontani, è il 70-300 per le reflex APS (equivalente  ad un 105-450) oppure il 100-400 se si usa una fullframe. I modelli con motore ultrasonico incorporato sono di gran lunga baseball_nikon-d80_013preferibili a quelli azionati dal corpo macchina o con motore tradizionale. Infatti questi spesso non sono abbastanza rapidi per mettere a fuoco in un’azione improvisa, mentre ovviamente non ci sono problemi se si inquadra i lanciatore o il baseball_nikon-d80_015battitore fermi. Anzi in questi casi sarebbe preferibile usare la messa a fuoco manuale per evitare piccole variazioni dovute ai movimenti dei giocatori. La controindicazione è che se subito dopo si vuole riprendere rapidamente un’azione in un’altra parte baseball_nikon-d50_021del campo difficilmente si farà in tempo a focheggiare nuovamente. Per questo io uso sempre l’autofocus.
Importante è anche la scelta dei parametri di scatto. Dopo alcune prove usando la priorità dei tempi, con tempi superiori al 500 per essere sicuro di scattare foto nitide dei giocatori in movimento e a causa dell’uso del tele, ho cambiato strategia. Infatti è preferibile scattare a tutta apertura, in genere f/4 o 5,6, per controllare la  profondità di campo ed isolare il soggetto e regolare la sensibilità per ottenere un tempo di scatto sufficientemente rapido per baseball_nikon-d50_045congelare movimento e vibrazioni. Per l’esposizione uso il program data la variabilità dell’illuminazione, scattando però in raw e correggendo eventualmente le poche foto non esposte correttamente in post baseball_nikon-d80_022produzione. Se l’illuminazione è abbastanza uniforme però si potrebbe decidere di scattare in manual preimpostando tempo e diaframma.
La cosa più difficile è scattare la foto al momento in cui la palla si è appena staccata dalla baseball_nikon-d80_0091mano del lanciatore o sta per colpire la mazza del battitore. Con la raffica è impossibile, a meno di non disporre della Nikon D3 o della Canon 1D MkIII da 9-10 fg/s. L’unica soluzione è seguire molto attentamente i movimenti del lanciatore e sincronizzarsi col suo braccio per scattare al momento giusto: con un baseball_nikon-d50_025po’ di allenamento ci si riesce. Per il battitore è invece necessari inquadrare con e con l’altro occhio guardare il lanciatore  per scattare con il tempo giusto al momento del lancio. E’ difficile, come avevo detto inizialmente, ma se ci si risce si ottengono ottime foto.

Sony DSC-H1
Sony DSC-H1

Naturalmente sul campo è poi possibile trovare moltissime inquadrature fonte di ispirazione per belle foto, dai giocatori nel decout ch aspettando il loro turno assistono alla partita,ai volti e le espressioni di quelli in campo, al pubblico, ecc.. In questi casi anche una fotocamera compatta può consentire buoni risultati

Sony DSC-H1
Sony DSC-H1

Un’articolo può spiegare come attrezzarsi e come scattare e i trucchi per ottenere buone foto, ma poi solo la sensibilità artistica e la creatività del fotografo consentiranno di ottenere belle immagini.

Le foto inserite in quest’articolo sono state scattate, salvo quando diversamente indicato con Nikon D50 e D80 e obiettivi Nikon 18-200 VR e Tamron 70-300. Per il futuro vorrei migliorare l’attrezzatura e sono arrivato alla conclusione che la fotocamera ideale per questo genere di foto e per le mie esigenze potrebbe essere la Sony A900 con il nuovo obiettivo Sony 70-400 con motore SWM. Con i suoi 24,6 Mpx mi permetterebbe anche dei crop interessanti.  Ho considerato anche la Nikon D700, ma non saprei con che obiettivo equipaggiarla, visto che l’80-400 Nikon è lento per la messa a fuoco (non ha il motore). L’unica scelta sarebbe il Sigma 120-400 OS. La Canon 5D Mk IIl’ho scartata per la sua più bassa velocità di raffica e per l’autofocus non di ultima generazione. Se poi questi rimarranno sogni potrò sempre accontentarmi della più accessibile Nikon D90 con il Nikon 70-300 VR.

Per vedere le foto pubblicate ingrandite è necessari clickare sulla foto.

Tutte le mie foto di baseball sono visibili nella mia galleria. Ne ho predisposto anche una selezione delle più significative.

0 commenti su “Riprese sportive”

  1. Il problema obiettivo è perchè spesso mi chiedono di fare foto, matrimoni, eventi sportivi. Paicciono più le mie che dei fotografi “ufficiali”! all’evento tennistico di qualche anno fa hanno addirittura pubblicato su un opuscolo a levello internazionale una mia foto! però!!! e meno male che ho “solo” una nikon 8800 “antica” 🙂

  2. e si! è vero, prima di tutto saper fotografare, anche con una macchina non tanto professionale, è così io, in un torneo di tennis con la squadra italiana, mi facevo spazio fra i fotografi che avevano obiettivi giganti, ma… nel mio piccolo ho fatto una foto che è finita su un depliant a livello internazionale! 🙂

    1. Luca, dipende dalla distanza da cui riprenderai le auto. Se puoi posta qualche foto, guarda la mia risposta al commento di Filiberto su HS10.
      ciao, Francesco

  3. foto alle ore 14,30 il sole ieri era molto lucente, avrei voluto fare poche foto al mio cane, c’era un pò d’ombra ma non tutte le foto sono uscite bene, quella con lo sfondo bruciato, quella troppo scura, quella perfetta, il cane è nero, e non ho usato il flash, cosa c’è di sbagliato? Di sicuro la prossima volta meglio usare la funzione Tv per bloccare l’azione, ieri ho usato la funzione P. Avrei dovuto cambiare forse il modo di misurazione? La fotocamera è la 550D

    1. Luca, se fotografi un soggetto scuro, come un cane nero, che occupa la parte preponderante della foto dovresti sottoesporre di uno stop almeno, altrimenti la macchina tende a sovraesporre e ti rende il soggetto grigio e lo sfondo bruciato. Se usi una misurazione diversa come la spot allora per rendere il nero dovresti sottoesporre ancora di più. Evidentemente in alcune foto l’illuminazione era più uniforme e sono venute meglio. Se controlli il tempo di scatto prima di scattare non è necessaria usare l’esposizione Tv, basta assicurarsi che il tempo sia rapido. Comunque se vuoi essere sicuro e scattare rapidamente l’opzione Tv è quella giusta.
      Per l’AF, se il soggetto si muove, come immagino un cane, dovresti usare quella ad inseguimento.
      Ciao, Francesco

      1. devo studiare i dati degli scatti, molte sono uscite con uno strano bilanciamento del bianco e tendono al blu, ho sbagliato anche a non farle in “raw”. Una sola è uscita perfetta di tante foto 🙁 (chi sa se non era in automatico). Per uno scatto velocissimo con tempo 500 o più la luce scende in live view e non c’è verso di farla aumentare se non con gli iso che non vorrei aumentare. Naturalmente ho usato la funzione Af al servo. Certo l’orario per gli scatti non era il massimo, alle 14,30 c’era una parte all’ombra e una al sole i il cane non sta fermo per molto 🙂 Cmq ogni tanto dimentico le funzioni preimportate, c’è quella per lo sport! farò delle prove. Il mio obiettivo sarebbe impostare bene per poi scattare in continuazione senza pensieri di esposizione.

  4. Ciao, potresti fare altri corsi per fotografie in interni, per eventi particolari, per situazioni difficili come, per esempio, in chiesa?
    Ciao e grazie

    1. Alberto, l’idea è buona, vedrò di lavorarci un po’ e proporre qualche articolo.
      Ciao, Francesco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *