Olympus E30

e-a1___side_ez-1454-2_mIeri Olympus ha presentato la nuova reflex di fascia medio-alta E30. La nuova reflex si inserisce fra la professionale E3 e la E520 che si rivolge ad un pubblico amatoriale. Con un sensore da 12,3 Mpx si pone al vertice per risoluzione delle reflex Olympus. Incorpora anche il Live View ed uno schermo orientabile, lo stabilizzatore sul sensore, il sistema antipolvere oltre ai nuovi ed interessanti effetti creativi Art Filters.

Le caratteristiche principali della nuova E30 sono:

  • sensore Live MOS da 12,3 Mpx formato 4/3 (17,3×13 mm)
  • innesto 4/3 (fattore moltiplicativo 2x)
  • possibilità di diverse proporzioni di immagine: 4:3 / 3:2 / 16:9 / 6:6 / 5:4 / 7:6 / 6:5 / 7:5 / 3:4
  • stabilizzazione sul sensore
  • Supersonic Wave Filter per l’eliminazione della polvere
  • processore d’immagine New TruePic III+
  • Live view con messa a fuoco a rilevamento di contrasto e display da 2.7 orientabile
  • mirino con copertura al 98 % e ingrandimento 1.02
  • 11 punti AF
  • sensibilità da 100 a 3200 Iso
  • raffica a 5 fg/sec
  • Flash incorporato e impugnatura aggiuntiva
  • Art Filters per effetti creativi

Il prezzo è  di 1.299 $ in USA

e-30_1_sQuesta nuova Olympus sembra una fotocamera molto interessante e completa di tutte le caratteristiche necessarie nella fascia di prezzo in cui si colloca. In più delle sue naturali concorrenti (Canon D50, Nikon D90, Pentax K20 e Sony A700) ha il display orientabile che rende utile e funzionale il Live View e un sistema di messa a fuoco a rilevazione di contrasto che è dichiarato sufficientemente veloce per renderlo usabile.
Il sensore ha un numero di pixel superiore a quello della E3, ma il nuovo processore New TruePic III+ dovrebbe garantire una qualità di immagine e una riduzione di rumore migliorata.

Una novità interessante sono gli Art Filters , un nuovo sistema creativo che permette di utilizzare una serie di filtri con la modalità Live View: Pop Art, Soft Focus, Pale & Light Color, Light Tone, Grainy Film, Pin Hole Camera. Una sorta di modalità scena, con controlli manuali limitati. Inoltre una nuova modalità esposizione multipla permette di unire in un’unica immagine fino a 4 foto. La nuova funzione Multi Aspect invece offre nove diversi formati di ripresa, inclusi il formato panoramico 16:9 e il formato quadrato 6:6.1430_overview2
Sicuramente la E30 si posiziona molto bene sul mercato grazie alla completezza delle sue funzioni ed alla qualità degli obiettivi. L’unica mancanza è la funzione video, utilissima, e che ormai ci si aspetta in tutte le nuove DSLR. Speriamo che il prezzo in Italia non segua la solita tendenza di convertire 1 $ in 1 € e quindi il suo prezzo si riveli concorrenziale quando sarà disponibile a gennaio 2009.
Olympus sta presentando modelli molto interessanti, peccato però che qualche anno fa abbia abbandonato il suo storico innesto obiettivi OM e tutta la serie di fantastici Zuiko e abbia scelto di sviluppare un nuovo formato con un sensore di limitate dimensioni. Così facendo si trova oggi in stato di inferiorità di fronte alla diffusione del formato fullframe a prezzi “quasi” abbordabili e rispetto a marchi come Canon, Nikon e Sony che già sono entrati in questo mercato. Per quanto Olympus e Panasonic possano sviluppare la tecnologia dei sensori 4/3 questi, a causa della loro dimensione, non potranno mai competere con la qualità dei nuovi FF. In compenso non ne ottengono nemmeno vantaggi per le dimensioni e peso delle fotocamere ed obiettivi, che per i modelli di fascia alta, E3 ed E30, sono analoghi a quelli della concorrenza.e-30_2_se-30_3_s

Oltre alla E30 Olympus ha presentato un nuovo obiettivo Zuiko Digital 14-54mm 1:2.8-3.5 II, versione migliorata del precedente 14-54.

14-54mmii114-54mmii_cuts

4 commenti su “Olympus E30”

  1. Buongiorno,mi complimento per la grafica molto ordinata e gradevole del blog.
    Vorrei fare qualche appunto al riguardo di quanto scritto in merito al Olympus digital.
    é certamente vero che i corpi macchina e1 – e3 – e30 non differiscono molto per dimensioni e peso dalle varie concorrenti con sensore formato aps ma non è assolutamente realistico affermare che le ottiche Olympus per il 4/3 abbiano dimensioni e peso analoghe alle concorrenti.
    Proviamo a pensare alla dimensione e peso di un ipotetico Canon 100/400 2,8-3,5 e confrontarlo con l’analogo Olympus quando già il 100/400 4,5-5,6 Canon eccede in peso e dimensioni l’Olympus pur avendo una luminosità enormemente inferiore.
    Oppure ad ipotetico Canon 24/105 2,8-4(il Canon in commercio è un 4) e confrontarlo con analogo l’Olympus 12/60(24/120)..(potrei aggiungere molti altri paragoni) e facilmente ne trarremo la deduzione che pesi e dimensioni sono ben diversi.
    Utilizzo il sitema Olympus digital da quando iniziò ad esistere e tra i criteri che determinarono la mia scelta ci furono anche il peso e le dimensioni.
    Lavoro normalmente con la E1(ancora validissima se pur un po lenta) la E3 e la E30 corredate di battery pack e ottiche 14/54 – 7/14 – 50/200 e vi garantisco che tre analoghe macchine Canon o Nikon corredate di quanto sopra eccedono in maniera considerevole sia in peso che in dimensioni quanto elencato.(Chi è professionista può ben capire quanta differenza faccia il peso del corredo in una giornata di reportage)
    Cordiali saluti
    Raffaello Mazzoleni

    1. Raffaello, grazie per i tuoi apprezzamenti per il mio blog e per i commenti molto interessanti.
      In realtà la mia osservazione su ingombro e peso delle reflex Olympus era più rivolta ai corpi macchina che agli obiettivi. Ho provato la E3 e devo dire che fra questa, una Canon 5D, una Nikon D700 e una Sony A900 non c’è differenza (anzi la Sony pesa meno). Anche confrontando gli obiettivi si vede però che per gli zoon grandangolari e medi le dimensioni e pesi sono gli stessi. Solo per gli zoom tele spinti ci sono differenze a vantaggio di Olympus, ma non determinanti. L’obiezione che si può fare e che però gli obiettivi per FF sono meno luminosi, ma in realtà non è così perchè lo svantaggio del 4/3 rispetto al FF per ottenere immagini “equivalenti” è di 2 stop. Semmai quindi gli obiettivi Olympus non sono abbastanza luminosi. (vedi mio articolo Come confrontare la qualita d’immagine di fotocamere diverse )
      In realtà in me rimane invece il rimpianto per le favolose Olympus OM1 e OM2 (che ho ancora) e i loro bellissimi obiettivi, veri campioni di compattezza e leggerezza ne segmento “fullframe”.
      In conclusione comunque mi fa piacere che tu sia soddisfatto della tua attrezzatura Olympus: questa è la condizione fondamentale per fare buone foto!
      Cordiali saluti
      Francesco

  2. Grazie Francesco per le tue precisazioni,che peraltro mi trovano d’accordo solo parzialmente , mi spiego meglio: parto dal fatto che per le mie necessità non reputo indispensabile l’utilizzo del FF e per questo ho indirizzato la mia scelta(dopo moltissimi anni di analogico Canon) ad Olympus considerando alcune prerogative,prima di tutte quella di un sistema creato appositamente considerando il digitale,vedi ottiche telecentriche e non ultimo la compattezza del sistema.
    Per quanto riguarda la luminosità intrinseca delle ottiche la valuto esclusivamente per quello che mi permette di fare,per cui ritengo che,ad esempio, un 2,8 sia pursempre un 2,8 e la luce che mi giunge all’oculare e mi facilita la visione del soggetto,sia proporzionale all’apertura massima dell’ottica,credo anche che, in una ripresa, a parità di condizioni se mi è richiesta un’apertura di f 2,8 e la mia ottica contempla solo un f 4(indipendentemente dal formato del sensore)non posso ovviamente avere una corretta esposizione,se non, ovviamente, cambiando i parametri di esposizione.
    In conclusione ritengo che le prerogative di una determinata apertura siano tali indipendentemente dal formato del sensore.
    Riguardo alla E30,in mio possesso da pochi giorni,posso dire che ha alcune prerogative interessanti,ad esempio trovo molto utile e ben realizzata ed efficente la livella elettronica, il filtro soft focus ed è molto piacevole anche il grainy film ,il livello di rumore alle alte sensibilità è molto simile a quello della e3,forse un po migliore,il livello costruttivo invece non è paragonabile alla sorella maggiore,non solo per il materiale con cui è realizzata e la mancanza di tropicalizzazione ma, sopratutto per alcuni particolari ,come ad esempio l’apertura del vano card e il cursore per l’accensione ,che sono cosa ben diversa da quelli della sorella maggiore e che mi fanno sorgere qualche dubbio sull’uso intenso.
    Molto ben luminoso e contrastato e, con un’apprezzabile angolo di visione, l’ LCD che preferisco ad altri,certamente più definiti ma, meno luminosi e contrastati. Personalmente reputo che la luminosità e il contrasto debbano essere le caratteristiche salienti di un LCD in quanto debbono agevolare la visione in condizioni di forte luminosità esterna.
    cordiali saluti
    Raffaello

    1. Raffaello, ti ringrazio per le tue precisazioni e per il prezioso contributo all’approfondimento delle caratteristiche delle fotocamere Olympus.
      Non ho dubbi che siano ottime fotocamere e in occasione del Photoshow 2008 ho avuto modo di provare la E3 con ottimi risultati. Le mie riserve riguardano 2 punti. Il primo è che avendo scelto un formato del sensore più piccolo dei concorrenti e avendo progettato le ottiche per questo formato Olympus troverà un limite allo sviluppo delle proprie fotocamere. Infatti non potrà aumentare la densità dei pixel oltre un certo limite e competere con le nuove reflex da oltre 20 Mpx che si sono affacciate sul mercato. Il fulframe potrà non essere una esigenza sentita da tutti, ma è innegabile che avere un sensore più grande (elettronico o pellicola) ha sempre garantito in fotografia una qualità di immagine migliore. Ovviamente il prezzo da pagare è unpeso, ingombro e spesso anche un costo maggiore.
      Per quanto riguarda il valore di diaframma non c’è dubbio che f/2,8 è sempre lo stesso, indpendentemente dal formato, ma poichè fra formati differenti varia il diametro “fisico” del diaframma, a parità di valore fstop e da questo esclusivamente dipende la profondità di campo (PDF), i risultati che si ottengono sono diversi: f/2,8con un obiettivo per fullframe ha una PDF molto inferiore a f/2,8 per 4/3. Per ottenere la stessa PDF si deve chiudere di 2 stop, cioè usare f/5,6 e ovviamente variare l’esposizione aumentando il tempo di posa o la sensibilità utilizzata dello stesso fattore 2 (cioè ad es. da 1/500 a 1/125 o da 100 Iso a 400 Iso). questo, insieme all’uso di un obiettivo che consenta lo stesso angolo di campo, se si vogliono ottenere foto equivalenti. In pratica per ottenere una migliore qualità rispetto ad un formato più piccolo quello più grande può scambiare variazioni del tempo di esposizione o della profondità di campo con la sensibilità. Altrimenti, a parità di fstop e di tempo di esposizione la foto con il formato più grande, es. fulframe, avrà una PDF più stretta rispetto al formato più piccolo es. 4/3. Ciò vale sia per la fotografia su pellicola che per quella digitale. Spero di essere stato chiaro, anche se capisco che l’argomento è difficile e va meditato facendo qualche prova come io ho fatto. Seti interessa un approfondimento dell’argomento puoi leggere l’articolo Equivalence di Joseph James che tratta in dettaglio l’argomento.
      Grazie di nuovo per il tuo contributo e ti confermo che è un piacere discutere di questi argomenti con te.
      Francesco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *